Il segmento testuale vitalismo è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 114Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 365
Brano: [...]ntrapporre alle ideologie. Non a caso, pur aderendo al movimento futurista, se ne distanziò politicamente nelle scelte principali: non fu interventista, rifiutava la guerra con posizioni neutraliste e antibelliciste. E anche il suo richiamo all’atto eversivo e rivoluzionario tendeva a sciogliersi, volontariamente, nell’ingenuo e nel primitivo, nell’esaltazione dell’infanzia contro i valori della società borghese. In quel ricupero del gioco e del vitalismo non c’erano solo la regressione e la paura nei confronti della vita sociale, ma anche una critica della civiltà capitalistica. Si è parlato, nei suoi riguardi, di « anarchismo moderato » per caratterizzare il senso culturale e politico di quel rifiuto delle ideologie e di quel vitalismo che si manifesta nell’artegioco di Palazzeschi.
Al periodo avanguardistico seguì in Palazzeschi, negli anni del regime fascista, il passaggio dalla poesia alla prosa. Fu come se la guerra e il fascismo avessero soffocato in lui ogni possibilità di « gioco »
o « avventura », dell’arte come trasgressione. Ma quello che da alcuni critici verrà definito come il suo « ritorno all’ordine », non significava sottomissione ai valori dominanti di regime. Nei romanzi Sorelle Materassi (1934), ritenuto il suo capolavoro, e II palio dei buffi (1937) Palazzeschi, pur tornando al roman
Aldo Palazze[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 218
Brano: [...]iva conciliazione con la Reichswehr e i circoli conservatori (v. Nazionalsocialismo).
Di Roehm esiste un libro di memorie, significativamente intitolato Die Geschichte eines Hochverraeters (Storia di un alto traditore), che, al di là della testimonianza di una vita avventurosa, offre il documento assai più significativo della componente “irregolare” aH'interno dello schieramento nazista, oscillante tra il fanatismo della mistica del capo e il vitalismo distruttivo di una concezione della esistenza fondata sulla lotta senza quartiere contro i nemici del nazismo e sul l’affermazione nella società di una rigida disciplina militare. Una intransigenza che fu all'origine anche del conflitto con Hitler, costretto dalle leggi della politica a venire a patti con altre forze politiche e sociali, determinanti per il consolidamento del consenso intorno al regime nazista.
E. Co.
Rognoni, Guglielmo
N. a Milano il 4.5.1898; meccanico. Attivo in seno all’organizzazione comunista clandestina operante a Milano, nell’ottobre 1927 fu arrestato in segu[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 124
Brano: [...]punto forse in cui è stata fatta più violenza al pensiero di Nietzsche così strettamente individualista e aristocratico è stato nella sua trasposizione alla nazione tedesca tutta intera e nella sua fusione con l’idea nazista della comunità popolare. Infine, nell’identificazione del superuomo con l’affermazione tout court della superiorità razziale del popolo tedesco. Resta comunque il fatto che contro queste deformazioni deboli antidoti erano il vitalismo e: il volontarismo nietzschiani. Una lettura ambivalente era im
plicita nello stesso carattere tumultuoso e incontrollato della maggior parte dei suoi scritti, nella onnicomprensività del suo sapere, nella occasionalità di molte sue osservazioni e di molte polemiche, nella voracità delle sue letture.
Ambivalenza di interpretazioni
Si può dire che questa ambivalenza si sia riprodotta anche in anni più recenti, pur in presenza finalmente di una edizione filologicamente corretta delle sue opere quale si avvia a essere quella condotta, sulla visione diretta dei manoscritti conservati a W[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 459
Brano: Futurismo
il teatro di uno scatenamento di energie, una palestra di eroico dinamismo, un apice di tensione, una prova esaltante di vitalismo. E questa era anche, per più versi, la loro traduzione elementare óeW'élan vitaI bergsoniano!
È in un .tale modo di sentire e di vedere che il futurismo si trasformò in quell’attivismo che tanto peso ebbe nella battaglia dell’interventismo e che in qualche modo fu il preludio dell’attivismo fascista.
Nel settembre del 1914, in piena neutralità italiana, Marinetti coi suoi amici organizzò le due prime manifestazioni interventiste milanesi, al Teatro Dal Verme e in Galleria.
Intanto anche Mussolini, da direttore de\V Avanti!, era diventato direttore del Popolo d’Italia passando di colp[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 334
Brano: [...]sta, 1950) e II deserto della Libia (diario di una guerra sbagliata, 1952), a tratti rivelano il gusto del divertissement verbale, della « bella pagina », della vita goduta en artiste. Già in precedenza, del resto, nelle sue Cronache di poveri amanti
(1947), Pratolini si era trovato a vivere l’incontrodissidio della sua duplice istanza liricopopolaresca, che si manifesterà come contrasto irrisolto tra idillio privato e vicenda pubblica, o tra vitalismo e storia, nelle varie parti di Una storia italiana [Metello, 1955, Lo scialo, 1960, Allegoria e derisione, 1966), le quali abbracciano un vasto arco, dalle lotte operaie fine Ottocentoprimo Novecento alla lotta partigiana.
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine vitalismo, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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