Brano: Trotzkismo
vita non avrebbe esitato a dichiarare IUR.S.S. uno Stato capitalista.
Nella Seconda guerra mondiale
Durante la guerra i gruppi trotzkisti ortodossi, seppure minoritari, si inserirono, per quanto fu loro possibile, nella Resistenza europea. In Francia, la corrente trotzkista Parti Ouvrier Internationaliste assunse posizioni addirittura patriottiche e nazionaliste, impegnandosi nella lotta partigiana. Ne seguì un esame critico che, nel 1944, portò a unificare in un solo movimento tutti i tronconi trotzkisti esistenti (ad esclusione dell’Union Communiste Internationaliste, diretta da Barta).
I trotzkisti tedeschi, sopravvissuti alla spietata repressione nazista, riuscirono a sviluppare un lavoro clandestino, di carattere disfattista, aH’interno dell'esercito, ma nel 1943 vennero scoperti dalla Gestapo e quasi tutti giustiziati.
Dopoguerra
Dopo la fine del conflitto mondiale, con la suddivisione del mondo in due zone di influenza, i trotzkisti presero posizione per la difesa e l’appoggio “critico” all’U.R.S.S., vedendo in questa una forza fondamentalmente antimperialista. Un’ulteriore conferma della natura “socialista” dell’U.R.S.S., seppure “degenerata”, secondo gli eredi di Trotzkij si sarebbe avuta con l'ondata di statalizzazioni attuate nei paesi dell’Europa orientale divenuti satelliti di Mosca. Per cui, dopo il 1948, i trotzkisti sostennero che anche questi Stati, pur senza passare attraverso una rivoluzione proletaria, si erano trasformati in “Stati operai deformati”. La conclusione che i trotzkisti trassero da questi cambiamenti fu che i rapporti di forza tra capitalismo (da essi identificato esclusivamente nel mondo occidentale) e socialismo (i paesi dell’Est) si stavano spostando a favore di quest’ultimo.
L’erompere delle lotte coloniali e la rivoluzione cinese sembrarono apportare una ulteriore conferma al loro superficiale giudizio. La brusca rottura dell’U.R.S.S. con la Jugoslavia, che pure metteva in discussione questo schema ottimistico, fu accolta anch'essa in modo favorevole, in quanto venne interpretata come l’inizio della lotta per la rigenerazione della burocrazia stalini[...]
[...]giudizio. La brusca rottura dell’U.R.S.S. con la Jugoslavia, che pure metteva in discussione questo schema ottimistico, fu accolta anch'essa in modo favorevole, in quanto venne interpretata come l’inizio della lotta per la rigenerazione della burocrazia stalinista, lotta che dalla Jugoslavia si sarebbe potuta trasferire anche in Russia. Il proposito di introdurre in Jugoslavia l’autogestione operaia
suscitò giudizi estremamente positivi fra i trotzkisti, attenuati dalla delusione quando Tito appoggiò all’O.N.U. gli Stati Uniti nella guerra contro la Corea del Nord, considerata anch'essa uno Stato operaio.
La prima crisi seria del trotzkismo nel dopoguerra si ebbe all'inizio degli anni Cinquanta quando Michel Raptis (Pablo), uno dei massimi dirigenti della Quarta Internazionale, sostenne che la Terza guerra mondiale (ormai ritenuta imminente) avrebbe diviso il mondo in due soli campi contrapposti e, riallacciandosi alle posizioni di Trotzkij, affermò che in tal caso i trotzkisti avrebbero dovuto schierarsi in difesa dell’U.R.S.S.. Spingend[...]
[...]lla guerra contro la Corea del Nord, considerata anch'essa uno Stato operaio.
La prima crisi seria del trotzkismo nel dopoguerra si ebbe all'inizio degli anni Cinquanta quando Michel Raptis (Pablo), uno dei massimi dirigenti della Quarta Internazionale, sostenne che la Terza guerra mondiale (ormai ritenuta imminente) avrebbe diviso il mondo in due soli campi contrapposti e, riallacciandosi alle posizioni di Trotzkij, affermò che in tal caso i trotzkisti avrebbero dovuto schierarsi in difesa dell’U.R.S.S.. Spingendosi poi al di là delle posizioni politiche di Trotzkij e partendo dal presupposto che il campo antimperialista si era nel frattempo rafforzato, Pablo giunse a pronosticare una funzione essenziale dell'U.R.S.S. a livello internazionale nella direzione della lotta rivoluzionaria che si stava approssimando e questa era, secondo il suo parere, una ragione sufficiente per indurre i trotzkisti a entrare nei partiti comunisti ufficiali, anche a prezzo di una finta capitolazione. Quasi tutta la Quarta Internazionale si allineò su tali posizioni, a eccezione della maggioranza del Parti Communiste Internationaliste (denominazione della Sezione francese della IV Internazionale), che si schierò con Lambert e si oppose a ciò che considerava una vera e propria capitolazione nei confronti del
lo stalinismo, quindi la liquidazione del trotzkismo. Si consumò così, nel 1952, una rottura che si ripercosse aH'interno di tutta la Quarta Internazionale: in contrapposizione al Segretariato “pabl[...]
[...] la “vera” Quarta Internazionale. Si trattò di una spaccatura particolarmente grave anche perché, a differenza delle precedenti defezioni di questo o quel qruppo, qui la scissione avvenne aH'interno del movimento trotzkista.
Negli anni Cinquanta il movimento, seppure organizzato a livello internazionale, rimase un fatto minoritario. Dopo il XX Congresso del P.C.U.S. (che su molti punti dava raqione a Trotzkij) e la rivolta d’Ungheria (1956) i trotzkisti furono confortati da un leggero afflusso di militanti, ma questo non si trasformò in un fenomeno di massa. Nel frattempo altre scissioni travagliarono i due distinti raggruppamenti
che si richiamavano alla Quarta Internazionale, mentre si formavano o si ricostituivano sempre nuovi gruppi senza fare alcun riferimento ai due tronconi maggioritari (in Francia, ad esempio, nacque nel 1956 il gruppo Voix Ouvrière che si richiamava alle passate esperienze di Barta, non legate alla Quarta Internazionale) .
Nel Terzo Mondo
Nel dopoguerra il trotzkismo ebbe effimeri successi in alcuni paesi d[...]
[...]rmavano o si ricostituivano sempre nuovi gruppi senza fare alcun riferimento ai due tronconi maggioritari (in Francia, ad esempio, nacque nel 1956 il gruppo Voix Ouvrière che si richiamava alle passate esperienze di Barta, non legate alla Quarta Internazionale) .
Nel Terzo Mondo
Nel dopoguerra il trotzkismo ebbe effimeri successi in alcuni paesi dell'America Latina. In Bolivia (v.), ad esempio, il Partito Operaio Rivoluzionario fondato dai trotzkisti riuscì, sebbene duramente represso, a collegarsi con le lotte dei minatori e a svolgere un importante ruolo nelle lotte del 1952 che causarono il rovesciamento della giunta militare, e anche negli anni successivi.
In Perù (v.) il trotzkista Hugo Bianco negli anni Sessanta riuscì a organizzare, con un certo successo, gruppi di autodifesa contadina. Arrestato nel 1963, egli fu salvato dalla condanna a morte grazie a una campagna organizzata in suo favore dal Segretariato Internazionale.
Un importante sviluppo ebbe in Argentina (v.) il Partido Revolucionario de los Trabajadores che si creò[...]
[...]utodifesa contadina. Arrestato nel 1963, egli fu salvato dalla condanna a morte grazie a una campagna organizzata in suo favore dal Segretariato Internazionale.
Un importante sviluppo ebbe in Argentina (v.) il Partido Revolucionario de los Trabajadores che si creò addirittura un’organizzazione armata, denominata Esercito guerrigliero del popolo, contro il quale i militari scatenarono sanguinose repressioni.
Una notevole importanza ebbero i trotzkisti nello Sri Lanka (v. Ceylon) dove il Partito dell'uguaglianza sociale, da loro fondato nel 1935, aH’indomani della proclamazione dell'indipendenza emerse come la più importante organizzazione della sinistra, maggioritaria in vari sindacati e con una dozzina di parlamentari eletti. Nel 1959 questo partito adottò una politica di Fronte popolare e giunse ad appoggiare il governo di centrosinistra della signora Bandaranaike. Nel 1964 i trotzkisti cingalesi accettarono perfino di far parte del governo, ma questa loro decisione venne aspramente criticata dalla Quarta Internazionale “pablista” che decretò la loro espulsione. In seguito il partito si disgregò, dando vita a diversi gruppuscoli variamente orientati. Nell’appoggiare le lotte di indipendenza dei paesi coloniali, in mancanza di rivoluzioni nei paesi sviluppati, i trotzkisti francesi svolsero una notevole attività in favore della Guerra di liberazione algerina, tanto che Pablo divenne, per un certo
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