Brano: [...] cui egli accusava ancora Mazzini e Garibaldi), Pisacane ri* servava peraltro compiti eccezionali di direzione al « genio * e all’ « eroe » che emergesse dalle masse, se ne conquistasse il favore e le portasse alla vittoria: riaffiorava quindi nel rivoluzionario napoletano una contraddittoria visione romantica dalla vita e della storia.

La spedizione di Sapri

Nonostante le profonde divergenze ideologiche (non ultima quella circa la visione teologica del Risorgimento italiano da parte di Mazzini), Pisacane continuò a considerare i democratici mazziniani come gli interlocutori più validi ai fini della rivoluzione nazionale. La collaborazione con Mazzini sul terreno dell’azione riprese nel 1855, per culminare nella spedizione di Sapri. i| due patrioti erano concordi sulla « predisposizione morale » del paese all’insurrezione e sulla necessità di agire con urgenza. Man

cava la scintilla che appiccasse T incendio.

Per evitare rotture con Mazzini, Pisacane lasciò cadere le sue aspirazioni comunistiche e libertarie: « Si combatta e si vin[...]

Brano: [...]La meta che ci proponemmo non potevaessere che una meta cristiana, cioè antifascista e antinazista. Uno di quei giovani mi scriveva “ la vita conta solo quanto contano gli ideali per i quali essa è vissuta. Noi abbiamo grandi ideali, i massimi ideali umani: sacrifichiamo per essi tutto, anche — se necessario — la vita

La ribellione è dunque scaturita per noi dalVintimo della coscienza. La nostra fu una ribellione morale e talvolta addirittura teologica. Del resto anche la Resistenza nel suo insieme non fu una battaglia per la grandezza della patria. Certo: era ben presente la volontà di liberare il nostro paese dai tedeschi e dai loro servitori, ma quella battaglia difficile, ostinata e cruenta fu combattuta soprattutto per la salvezza dei supremi valori della vita e della civiltà. La Resistenza non va giudicata come un episodio di eroismo nazionalistico, ma come un grandioso fatto morale di popolo che cercò la libertà, volle conquistare la giustizia in una convivenza pacifica e civile. Sono stato lieto di scoprire che anche Guido Calogero [...]