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Il segmento testuale surrealisti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 139Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 110

Brano: [...]vita (con Paul Éluard, André Breton, Tristan Tzara e altri) al movimento surrealista.

« Abbasso il mondo, io ne costruisco uno più bello! » era stato il suo primo grido di rivolta nel poema Feu de joie (1920). In realtà il surrealismo, movimento poetico e letterario fondato sul culto dell'irrazionale e sorto come espressione di una protesta individuale a sfondo anarchico contro il vecchio mondo, non era legato ad alcun ideale positivo: alcuni surrealisti resteranno così prigionieri del loro nichilismo iniziale, mentre altri — come appunto Aragon — nell'approfondire la ricerca giungeranno alla consapevolezza che non basta distruggere il vecchio mondo, ma occorre edificarne uno nuovo. Neppure nei momenti di più accesa ribellione Aragon accettò mai di annullare con un colpo di spugna l’intero passato della cultura: condivise la rivolta dei surrealisti, il loro desiderio di demolizione, la sfida a tutte le costrizioni, ma al tempo stesso seppe trarre dal realismo tutto ciò che portava in sè di liberatore per la poesia come mezzo di conoscenza e di scoperta identificantesi con la vita. Per questa strada Aragon sentì il bisogno di col legare la battaglia per un’arte nuova alla lotta di classe e al movimento rivoluzionario.

Nel 1925 la guerra condotta dai colonialisti francesi nel Marocco lo aiutò a vedere ancora più chiaramente la realtà della lotta di classe; in quello stesso anno denunciò su « Clarté » (la rivista di H. Barbusse) la subo[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 210

Brano: [...]Saigon fu indotto al ritorno. Riprese l’attività letteraria, dedicò alla moglie la raccolta dei versi L'amour la poésie (L’amore la poesia), ma nel 1930, dopo l’incontro del poeta con Maria Benz (Nouche), la crisi coniugale precipitò e i due si separarono.

Iscritto al Partito comunista francese dal 1926, ne venne espulso nel 1933 con altri filotrotzkisti (Breton ecc.) per aver sottoscritto un manifesto intitolato « Contrattacco », nel quale i surrealisti prendevano posizioni politiche giudicate inammissibili dal partito. Si allontanò successivamente dal movimen

to surrealista. Negli anni della guerra di Spagna accorse in difesa della" repubblica.

Nella Resistenza

Allo scoppio della seconda guerra mondiale venne richiamato alle armi e dopo il crollo delTesercito francese partecipò alla Resistenza. Riammesso nel Partito comunista nel giugno 1944, in collaborazione con L. Parrot diede vita a Eternelle Revue, di cui vennero stampati e diffusi, clandestinamente, due numeri.

Riconosciuto nel. dopoguerra come una delle voci più alte dell[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 195

Brano: [...]re nei sanatori, facendo sorgere in lui una concezione tragica dell’esistenza. Diciassettenne, si trovò un lavoro ad Atene, poco dopo la proclamazione della repubblica, cui seguirono violente lotte per il potere e rivolte militari che si conclusero con la restaurazione della destra agraria capeggiata dal reazionario Venizelos (192833) e infine del potere monarcofascista del dittatore Metaxas (1936).

Di orientamento antifascista e ispirato dai surrealisti, nel 1936 Ritsos scrisse, in memoria di un giovane dimostrante ucciso a Salonicco durante una manifestazione, il poema Epitaffio che gli procurò grande popolarità e che sarà più tardi musicato da Theodor akis.

Durante la Seconda guerra mondiale, nella Grecia invasa dai nazifascisti, legato al Partito comunista prese parte attiva alla Guerra di liberazione e quella esperienza fece maturare in lui una vigorosa personalità di poeta civile, che raggiunse i frutti più alti nelle raccolte poetiche Esercizi (Atene, 1965) e Testimonianze seconda serie (Atene, 1966). Grazie a traduzioni fatte in Fr[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine surrealisti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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