Brano: [...]ietica, ma negli anni delle “purghe” staliniane fu espulso dal paese.
Nel 1937 raggiunse la Spagna per combattere contro Franco: fu artigliere e commissario di batteria. Dopo il ritiro delle Brigate Internazionali fu internato in Francia con gli altri ex combattenti, ma nel 1941 potè raggiungere Zagabria.
Nel febbraio 1942 era partigiano a Dreznice (Gorski Kotar) e nell’agosto tornò in Istria, dove comandò la
prima Compagnia partigiana istriana sul Monte Maggiore, protagonista di una spettacolare azione di guerra: il deragliamento di un treno carico di fascisti lungo la linea FiumeTrieste presso Rukavac (30.10.1942).
Guerriglia in Italia (1942)
Raspor può essere considerato l’iniziatore della lotta partigiana in territorio italiano prima ancora che cadesse il fascismo. Nel novembre
1942 circa 15.000 soldati italiani furono impegnati nei rastrellamenti in Istria (v.), ma sotto la guida di Raspor la formazione partigiana potè sfuggire all'accerchiamento e riparò nella zona detta dei Barchini. Tornato in Istria con compiti pol[...]
[...]».
Nel marzo 1943 Raspor assunse il comando della “Base 7”, con sede a Lanischie, e del “Punto 01”, attraverso il quale passavano viveri, vestiario, medicinali e altro materiale raccolto per i partigiani, compresa la posta.
Dopo l’8 settembre, egli partecipò al disarmo dei presidi militari di Lanischie, Lupogliano e altre località, fino alla liberazione di Pisino (v.).
Il 24 settembre venne nominato ufficiale operativo della II Brigata istriana. Successivamente fu chiamato a presiedere il Comitato di liberazione di Pinguente e quello per il circondario di Fiume.
Occupata l’istria dai tedeschi, Raspor rimase nel territorio, organizzando la raccolta di aiuti per i combattenti della 43a Divisione istriana, portandosi personalmente fino ad Abbazia per presiedere riunioni e preparare sabotaggi.
Alla liberazione dell’lstria (maggio 1945) fu designato commissario della Milizia del Popolo. Nel dopoguerra fu insignito dell’Ordine di Eroe del Popolo.
Bibliografia: G. Scotti, Il luminoso esempio di sei eroi istriani, in “La Voce del Popolo”, Fiume, 29.9.1973; Anton Dobrila, Komandir prve Istarske partizanske cete (Il comandante della prima Compagnia partigiana istriana), Rijeka, 1974.
G.Sco.
Rassa
Piccolo comune dell’Alta Valsesia (Vercelli) con circa 200 abitanti, situato a 917 metri d[...]
[...]ersonalmente fino ad Abbazia per presiedere riunioni e preparare sabotaggi.
Alla liberazione dell’lstria (maggio 1945) fu designato commissario della Milizia del Popolo. Nel dopoguerra fu insignito dell’Ordine di Eroe del Popolo.
Bibliografia: G. Scotti, Il luminoso esempio di sei eroi istriani, in “La Voce del Popolo”, Fiume, 29.9.1973; Anton Dobrila, Komandir prve Istarske partizanske cete (Il comandante della prima Compagnia partigiana istriana), Rijeka, 1974.
G.Sco.
Rassa
Piccolo comune dell’Alta Valsesia (Vercelli) con circa 200 abitanti, situato a 917 metri di altezza sulla destra della strada per Alagna, raggiungibile percorrendo pochi chilometri lungo una piccola vallata che sbocca vicino a Piode, durante la Guerra di liberazione Rassa fu teatro di uno scontro armato di notevole importanza fra partigiani e nazifascisti.
In accordo con il Comando della 6a Brigata Garibaldi “Gramsci”, operante in Valsesia, Rassa era stata scelta come base provvisoria della ? Brigata Garibaldi, per riordinare le proprie file dopo gli s[...]