Brano: Resistenza italiana
litare della Gran Bretagna sul limite occidentale dell’Europa, dalla vittoria di Stalingrado (v.) e dall’avanzata dell’Armata Rossa verso Berlino, dall’intervento e quindi dallo sbarco degli americani sulle coste del Mediterraneo e dell’Atlantico (tutti punti di saldatura fra Alleati, partigianato e opinione pubblica), assai importante fu anche la stratificazione storica su cui si organizzarono (attraverso le forze politiche) l’obiezione di coscienza dei singoli o delle collettività e il partigianato delle avanguardie. Si rinvia così alla continuità dialettica fra correnti anti[...]
[...] e quindi dallo sbarco degli americani sulle coste del Mediterraneo e dell’Atlantico (tutti punti di saldatura fra Alleati, partigianato e opinione pubblica), assai importante fu anche la stratificazione storica su cui si organizzarono (attraverso le forze politiche) l’obiezione di coscienza dei singoli o delle collettività e il partigianato delle avanguardie. Si rinvia così alla continuità dialettica fra correnti antifasciste e organizzazioni resistenziali: la guerra di Spagna, come “guerra civile europea” e prova generale dell’antifascismo, aveva aperto la strada. Gli stessi fronti nazionali che sostennero e ordinarono la lotta armata, avevano avuto un precedente nei fronti popolari antifascisti: liberazione sociale e liberazione nazionale si accordarono, si sovrapposero, tesero quanto meno a convergere.
L’eredità e il messaggio della Resistenza europea, così intesa, si chiarisce con maggior certezza ideale, anche se in confini problematici, in taluni documenti di una letteratura fatta di diari, testimonianze, confessioni, lettere, che fiorì fra gli oppressi, i prigionieri, i morituri nei paesi più diversi dell'Europa: “Il silenzio del mare” di Vercors circolava clandestinamente nella Francia occupata dai tedeschi, il “Diario” di Anna Frank (v.) e “Scritto sotto la forca” di Julius Fucik (v.) avranno una grande eco suggestiva nel dopoguerra (v. Letteratura europea della resistenza).
Queste opere sono certamente importanti per m[...]
[...]blematici, in taluni documenti di una letteratura fatta di diari, testimonianze, confessioni, lettere, che fiorì fra gli oppressi, i prigionieri, i morituri nei paesi più diversi dell'Europa: “Il silenzio del mare” di Vercors circolava clandestinamente nella Francia occupata dai tedeschi, il “Diario” di Anna Frank (v.) e “Scritto sotto la forca” di Julius Fucik (v.) avranno una grande eco suggestiva nel dopoguerra (v. Letteratura europea della resistenza).
Queste opere sono certamente importanti per misurare la dimensione morale e “metapolitica” sorta dalle viscere e dalle sciagure della tragedia europea, tuttavia mancherà,
10 si deve sottolineare, un'organica saldatura fra queste diffuse tensioni umane e intellettuali e i piani politici per una “Nuova Europa” (sarà questa la testata emblematica di una rivista uscita a Roma, per un brevissimo periodo, tra il dicembre del 1944 e LI marzo del 1946).
I progetti di federazione dell’Europa (v. Federalismo europeo), quali
11 Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli (v.) o i movimen[...]
[...]odo, tra il dicembre del 1944 e LI marzo del 1946).
I progetti di federazione dell’Europa (v. Federalismo europeo), quali
11 Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli (v.) o i movimenti del tipo “Libérer et Féderer” di Silvio Trentin (v.), nonostante gli assunti idealistici, registravano particolari limiti di parte e caratteri minoritari, nascendo dal travaglio delle democrazie occidentali, dove si era maggiormente risentito lo scacco del siste
ma di Versailles, il naufragio del movimento paneuropeo dl CoudenhoveKalergi, il trauma dell'“Ordine nuovo” di Hitler. Su posizioni di “terza forza”, diversi gruppi pensavano un’Europa socialista, ma prevaleva la frattura storicosociale tra paesi dominati dal sistema di produzione capitalistico e paesi in cui si era realizzato o tendeva a realizzarsi un nuovo sistema economico daH’impronta collettivistica.
La Resistenza potè gradualmente manifestarsi su scala europea ed essere viva negli anni fra la conferenza di Monaco (1938) e non oltre la sconfitta di Hitler (1945), che segnò il suo effimero trionfo. L’anno più tormentato e mosso, ricco di successi ma anche di errori sembra essere stato il 1944: con le riuscite insurrezioni nazionali di Bucarest e di Sofia, con l’insuccesso della Slovacchia e di Varsavia, con la liberazione di Parigi.
Al termine della guerra, anche l’Italia del Nord riuscì a liberarsi “da se stessa”, come Parigi. La fucilazione di Mussolini, come il suicidio di Hitler (sfuggito nel [...]
[...]ntato) ebbero un sicuro significato “eropeo”. Infine, si deve mettere in rilievo che la lotta armata, la guerra di popolo che in Jugoslavia fu anche guerra civile, assunse in questo paese, dove fu più intensa e più ferreamente condotta, un significato di rivoluzione politicosociale dalle solide fondamenta nazionali.
Agli ultimi bagliori dei movimenti partigiani corrispose, fra il 1944 e il 1945, una profonda spaccatura fra le organizzazioni resistenziali in Grecia e in Polonia. Fatto eloquente, in quanto si svolgeva in zone di frontiera fra le potenze occidentali e l’U.R.S.S. e in quanto stava a ribadire il sopravvento dei grandi mezzi di guerra (politici, militari, ideologici) sulla povertà di materiali, il pluralismo e il relativo spontaneismo della guerriglia.
In definitiva, proprio nel momento in cui il contributo della Resistenza diveniva più evidente e drammatico, si potè anche constatare come l'Europa rimanesse intimamente, socialmente, organicamente divisa fra schieramenti contrapposti. Tuttavia un'“Europa della Resistenza” era pur esistita e forse aveva contribuito a rifondare (o a salvare) una tradizione destinata a rimanere ancora a lungo minoritaria, ma non perdente.
E. Sa.
Bibliografia: M. Crouzet, L’epoca contempo
ranea. Alla ricerca di una civiltà nuova, voi. VII della “Storia generale delle civiltà” a cura di M. Crouzet, Firenze 1959; M. Silvestri, La decadenza dell'Europa occidentale, Torino, 1977; Roberto Battaglia, La seconda guerra mondiale, Roma 1964; H. Michel, Les mouvements clandestins en Europa (19381945), Parigi 1961 e La guerra nell'ombra. La resistenza in Europa, Milano 1973;
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[...]ra a lungo minoritaria, ma non perdente.
E. Sa.
Bibliografia: M. Crouzet, L’epoca contempo
ranea. Alla ricerca di una civiltà nuova, voi. VII della “Storia generale delle civiltà” a cura di M. Crouzet, Firenze 1959; M. Silvestri, La decadenza dell'Europa occidentale, Torino, 1977; Roberto Battaglia, La seconda guerra mondiale, Roma 1964; H. Michel, Les mouvements clandestins en Europa (19381945), Parigi 1961 e La guerra nell'ombra. La resistenza in Europa, Milano 1973;
H. Bernard, Histoire de la résistance européenne. La "quatrième force” de la guerre 3945, Verviers (Belgio) 1968; F. Etnasi, La resistenza in Europa, Roma 1970; G. Vaccari no, Storia della resistenza in Europa 19381945, Milano 1981 (sono previsti tre volumi); E. Col lotti, La resistenza in Europa e in Italia in AA.VV., “Nuove questioni di storia contemporanea”, Milano 1969; E. Santarelli, Il nazifascismo in Europa e la resistenza, MessinaFirenze 1973.
Resistenza italiana
Nella accezione corrente, si intende per Resistenza quel movimento di opposizione politica sfociata nella lotta popolare armata che, nei vari paesi europei e anche extraeuropei, si è organizzato per abbattere i regimi fascisti e liberare i rispettivi territori nazionali dalle forze di occupazione dell'Asse durante la Seconda guerra mondiale.
Storiografia e politica, storiografia e interdisciplinarità
Il fascismo e la Resistenza armata sono stati in ogni paese al centro del dibattito storiografico del dopoguerra, ma forse in nessun altro luogo come in Italia. Le spiegazioni non sono difficili. Esse risiedono in due elementi. Il primo è il fatto che la lotta frontale tra fascismo e antifascismo è stata in Italia la più antica, la più lunga (dal 191920 al 194345), la più diffusa, e ha coinvolto intensamente e drammaticamente l'uomo intero, nella pienezza della dimensione pubblica e di quella privata: essa perciò non può non essere storia globale, della paura e insieme della speranza.
Il secondo elemento è stato i[...]