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Il segmento testuale sindacalista è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 252Analitici , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da [I Documenti del convegno. Appunti per le relazioni e Comunicazioni] P. Togliatti, Il leninismo nel pensiero e nell'azione di A. Gramsci in Studi gramsciani

Brano: [...]gio alla Nuova politica economica. Tappa assai importante in cui erano state trattate a fondo alcune questioni decisive per lo sviluppo della rivoluzione. Sono di questo periodo alcuni tra i lavori piú importanti di Lenin relativamente ai problemi della costruzione di una. economia e di una società socialiste. Nel dibattito sulla funzione dei sindacati egli aveva affrontato, in polemica con Trotzki, con Bukharin e con un gruppo di tendenza anarcosindacalista, la questione del rapporta tra la politica e la economia nella edificazione socialista. Aveva sostenuto che la politica non è che « espressione concentrata dell'economia ». È una tesi di importanza decisiva nella concezione leninista dello Stato..
1 Sconosciuto era l'importantissimo Che cosa sono gli amici del popolo?, anche in Russia ripubblicato solo nel 1923.
Palmiro Togliatti 21
Ne deriva, infatti che la classe operaia non può rimanere al potere e quindi non può adempiere al proprio compito nel campo produttivo (sviluppo delle forze di produzione) se non sulla base di una giusta posizi[...]

[...]oltanto di immediata ignoranza dei fatti, è la denuncia delle posizioni allora difese da Gramsci come posizioni sindacaliste. Dalla polemica di alcuni sindacalisti Gramsci poté derivare la critica della burocrazia sindacale, del suo chiuso corporativismo, del distacco dalla comprensione della sostanza dei problemi politici e prima di tutto del problema del potere. Tutto questo, però, vi è in Lenin assai piú nettamente che in tutta la letteratura sindacalista. Da Gramsci è, in pari tempo, energicamente sempre respinto il dilettantismo politico che predomina in questa letteratura. Il movimento dei Consigli di fabbrica fu, soprattutto al suo inizio, fino allo sciopero dell'aprile 1920 e anche dopo, strumento di lotta aperta contro la burocrazia sindacale riformista, di limitazione dei poteri di questa burocrazia e anche di rinnovamento delle direzioni sindacali. Gramsci insistette perd sempre anche nel sottolineare la differenza qualitativa tra il Consiglio di fabbrica e il Sindacato, e nella pratica la elezione del Consiglio da parte di tutti gli o[...]



da Graziadei (relatore), Discorso Graziadei in Resoconto stenografico del 17. congresso nazionale del Partito socialista italiano : Livorno, 15-20 gennaio 1921 : con l'aggiunta di documenti sulla fondazione del Partito comunista d'Italia

Brano: [...]ane per le lotte della storia, era ancora piú di oggi utile al nostro Partito, si separò dagli anarchici, nel 1892, perché riconoscendo negli anarchici una concezione ed una pratica diversa, non poteva ammetterli nello stesso Partito, e disse: « Qui non c'è luogo a libertà di persone; due scuole che si cozzano tutti i giorni non sono un partito, sono due partiti ».
Ed un'altra volta il Partito ha ragionato cosí; quando ci fu la con
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sezione sindacalista rivoluzionaria, il Partito ad un certo momento disse che quella concezione era aberrante dal Partito, ed aveva ragione, perché portandolo allo sciopero tutti i giorni, portava al culto dello sciopero generale, rendendo impossibile anche l'azione di conquista graduale, che, specialmente allora, prima della guerra, dava degli utili risultati, e rendendo imponente il movimenta politico.
Ebbene, questi due esempi vi dicono che il Partito ha applicato la formula quando era il caso, non l'ha applicata quando non era il caso. Orbene, come il Partito non ha applicato la formula di fronte agli anarch[...]



da Giuseppe di Vittorio, Premesse della unità del movimento sindacale in KBD-Periodici: Rinascita - Mensile ('44/'62) 1944 - numero 3 - agosto

Brano: [...]il Patto unitario di Roma; come lo ha confermato ciò ehe è avvenuto nelle prime regioni liberate "del Mezzogiorno, dove con la rinascita dei Sindacati liberi sorsero due Confederazioni, una rossa e una bianca.
Riferendoci alla divisione sindacale del pe
riodo prefascista, non teniamo eonto delle scis
sioni secondarie che si verificarono nell'ambito
del movimento sindacale che possiamo generi
camente definire rosso, come la scissione anar
cosindacalista, l'autonomismo del Sindacato
Ferrovieri e di altre Federazioni e Camere del
Lavoro. Queste scissioni, secondarie nello stesso
campo classista, avevano il carattere d'opposizione all'indirizzo riformista e accentratore della vecchia Confederazione Generale del Lavoro: opposizione che avrebbe potuto (e dovuto) esercitarsi all'interno della stessa Confederazione, attorno alla quale tutti i Sindaeati elassisti, secessionisti od autonomi, non cessavano di gravitare. Del resto, queste scissioni erano, sotto certi aspetti, una espressione della crisi di sviluppo del movimento operaio e socialista[...]



da [Gli interventi] Albert Schreiner in Studi gramsciani

Brano: [...] essere efficace solo se si giunge alla unità della classe operaia nella azione pratica, in ultima lanalisi ad un partito unificato della classe operaia. La divisione della classe operaia ne mina le capacità egemoniche e costituisce una delle cdndizioni per la conservazione del predominio borghese.

Per quanto riguarda la questione dei Consigli profondo interesse ha suscitato in me la lotta di Gramsci contro la loro deformazione riformistica e sindacalista. È un problema al quale mi interesso dia lungo tempo, fin dal periodo in cui nel novembre del 1918 fui dirigente del Consiglio degli operai e dei soldati di Stoccarda. Nella costituzione dei Consigli vanno distinti due momenti. I Consigli in quanto organismi di lotta della classe operaia prima della presa del potere, e in quanto organismi dello Staito operaio e contadino dopo la conquista del potere. In quanto organismi di lotta essi sorsero, nelle loro molteplici variazioni, in molti paesi europei dopo la Rivoluzione russa del 1917. Essi non possono essere considerati una ripetizione meccani[...]



da Giancarlo Bergami, Partito e prospettiva della rivoluzione comunista in Bordiga in KBD-Periodici: Belfagor 1980 - maggio - 31 - numero 3

Brano: [...] Bordiga per l'unità del proletariato. — La concezione bordighiana del partito politico della classe operaia ha la sua origine teoricopratica nell'impegno del fondatore del circolo rivoluzionario intitolato a Carlo Marx di ricostituire, negli anni che precedono la prima guerra mondiale, una corrente di sinistra capace di applicare il programma classista al di fuori dei particolarismi municipalistici, e contro il duplice revisionismo riformista e sindacalista. La lotta pressoché esclusiva alla tattica bloccarda e alle « morbose degenerazioni » del socialismo napoletano, che si era lasciato attrarre nello schieramento variopinto delle consorterie laiche, massoniche e democrateggianti, indica nondimeno il titolo di merito e, insieme, il punto debole del marxismo di Bordiga e dei suoi giovani compagni meridionali. Essi non pongono infatti la funzione e la natura del partito in termini tatticostrategici adeguati alla maturità raggiunta dalla maggioranza del proletariato, o alla crisi storica delle forze capitalistiche nazionali e mondiali.
La stessa [...]



da Leoncarlo Settimelli, Sono appena tollerati i nuovi cantastorie [sopratitolo epigrafico: Ora nun semu cu l'occhi chiusi / sapemu Giuliano zoccu fu / nni ficiru di iddu tutti l'usi / ca si sirvia ed ora non servi cchiù. Così canta una delle più vigorose canzoni sulla mafia, che la produzione ufficiale ha confinato in una specie di sottobosco musicale noto soltanto ad una ristretta cerchia di intenditori] [sottotitolo: Eppure le canzoni di Buttitta, di Profazio, di Busacca rappresentano una intellingente ... in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1963 - - agosto - 15

Brano: [...]uest'ultimo, spesso più attento ai risvolti musicali che non al valore ed al significato del testo, tanto è il condizionamento operato dai tradizionali mezzi di diffusione (dischi, TV, radio, sale da ballo) , per cui resta loro difficile accogliere forme e mezzi di espressione che non siano quelli più commerciali.
Negli anni scorsi comunque, si è cantato di Chessman a Grazzano Visconti, la «cittadella dei cantastorie»: e Salvatore Carnevale, il sindacalista «da bruciare», ucciso dalla mafia, ha avuto la sua storia, scritta da Ignazio Buttitta e musicata da Ciccio Busacca: lo stesso Busacca ha cantato le gesta di Giuliano «re de li briganti» su versi di Turi Bella
e sugli stessi versi hanno costruito la loro storia Orazio Strano e Franco Li Causi. Adesso è uscito un libro di versi di Ignazio Buttitta, Lu ' trenu di li soli, contenente una Vera storia di Salvatore Giuliano che forse non verrà mai musicata. E Otello Profazio, l'autore di tante canzoni sulla mafia, l'ultima delle quali è intitolata I frati di Mazzarino, si appresta ad incidere una [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine sindacalista, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Storia <---Pratica <---comunista <---italiana <---italiano <---marxismo <---marxista <---riformista <---siano <---socialista <---Gramsci <---Lenin <---Logica <---Marx <---Ordine Nuovo <---Trotzki <---capitalismo <---classista <---comunisti <---dell'Internazionale <---dell'Italia <---fascismo <---ideologia <---italiani <---opportunismo <---riformismo <---socialismo <---Agraria <---Bologna <---Carlo Marx <---Ciò <---Dialettica <---Ecco <---Filosofia <---Già <---Kienthal <---La Terza <---Meccanica <--- <---Partito <---Russia <---Stalin <---Stato <---Unione <---Viene <---Zimmerwald <---abbiano <---antimarxisti <---centralismo <---centrismo <---comunismo <---corporativismo <---d'Europa <---d'Ottobre <---dell'Europa <---dell'Ottobre <---economismo <---estremismo <---estremista <---fascista <---gramsciano <---idealismo <---ideologiche <---imperialismo <---internazionalismo <---lasciano <---leninismo <---leninista <---massimalisti <---nell'Internazionale <---riformisti <---secessionista <---secessionisti <---sindacalismo <---sindacalisti <---socialiste <---socialisti <---zarista <---Al II <---Alfonso Leonetti <---Allargato <---Amministrazioni <---Ancona <---Andrea Viglongo <---Angelo Tasca <---Angot <---Annali <---Antonio Gramsci <---Antonio Labriola <---Appare <---Associazioni <---Asti <---Baldesi <---Berlino <---Bollettino <---Bordiga <---Bordiguisme <---Brigata Sassari <---Bukarin <---Buoni <---Busaccca <---Buttitta <---Cachin <---Cachin-Frossard <---Cain Haller <---Camere del Lavoro <---Capitale <---Capitale di Carlo Marx <---Capo <---Cavour <---Chessman <---Chiesa <---Ciccio Busacca <---Classe <---Comune di Parigi <---Confederazione <---Confederazione Generale del Lavoro <---Confederazione Italiana dei Lavoratori <---Confederazone Generale del Lavoro <---Congresso Operaio <---Congresso del Komintern <---Congresso del Komintern Bordiga <---Congresso di Bologna <---Congresso di Halle <---Congresso di Roma <---Contributo del Presidium del Komintern <---Correspondance <---Così <---D'Annunzio <---D'Aragona <---Da Gramsci <---De Clementi <---Dei <---Del resto <---Di Blasi <---Di VITTORIO <---Dico <---Difficilissimi <---Direzione <---Direzione del Partita <---Direzione del Partito <---Diritto <---Débats <---E Otello Profazio <---Editori Riuniti <---Edizioni Prometeo <---Ercoli <---Federazione Nazionale dei Lavoratori <---Filippo Turati <---Finiamola <---Fisica <---Francesco Paolo <---Francia <---Franco Li <---Frossard <---Generale Italiana del Lavoro <---Giappone <---Giuseppe Berti <---Grazzano Visconti <---Gruppo <---Gràmsci <---Halle <---Hitler <---Iacerazione <---Ignazio Buttitta <---Il Comitato <---Il Comunista <---Il Congresso <---Il Lavoratore <---Il Partito <---Il Partito Comunista <---Il bolscevismo <---Imola <---Incominciò <---Infne <---Inghilterra <---Internazionale <---Is Cfr <---Istituto Giangiacomo Feltri <---Iucido <---Iui <---Ive Congrès <---Karl Radek <---La Direzione del Partito <---La Mattina <---La Rinascita <---La 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