Brano: [...]gretario sardo Pietro Lissia aveva portato le prime avances del Governo, Lussu venne ferito in un disordine di piazza; il 26 novembre l’operaio Efisio Melis, che non aveva voluto salutare il gagliardetto durante una manifestazione fascista, venne trafitto con la lancia dello stesso gagliardetto (morirà all’ospedale dopo qualche settimana) ; il 22 dicembre venne invasa, saccheggiata e incendiata la tipografia de II Solco, il combattivo quotidiano sardista; pochi giorni dopo, nella zona mineraria di Portoscuso, venivano uccisi dagli squadristi di Iglesias i fratelli Luigi e Salvatore Fois, battellieri.
Di “autonomia” non si parlerà più: la “fusione” mise nelle mani dei sardisti fusionisti le leve dell’organizzazione fascista locale, il che comportò anche una resa incondizionata al potere centrale. Alcuni di quei capi s’illudevano di poter “sardizzare” (o “sardistizzare”) il fascismo, tanto che alcuni storici parleranno, a proposito di questa loro velleità, di « sardifascismo », ma in realtà sarà il regime a “fascistizzare” rapidamente la Sar[...]
[...]90”) metterà in ginocchio la pastorizia, quantunque il sardofascista Paolo Pili, attraverso la
F.E.D.L.A.C. (Federazione delle Latterie Sociali Cooperative), tentasse un esperimento cooperativo su scala regionale, attirando fra l’altro l’attenzione di Antonio Gramsci (v.).
Dalla "fusione" al l'attentato a Lussu
Con la “fusione” il fascismo vinse. Quantunque le elezioni del 1924 offrissero l’ultima dimostrazione di resistenza dell’ideale sardista facendo convergere sul P.S. d’A. 23.392 voti (il 16%), rieleggendo quindi Lussu e Mastino, il listone fascista « ottiene un successo superiore alle previsioni (Salvatore Sechi), con 85.037 voti e 8 eletti, fra i quali gii ex sardisti Pili, Antonio Putzolu, Salvatore Siotto, Giovanni Cao di San Marco. La lista capeggiata da CoccoOrtu raccolse da parte sua
11.285 voti, ma il vecchio leader giolittiano fu clamorosamente sconfitto, venendo eletto il giovane avvocato sassarese Mario Berlinguer (v.), espressione del gruppo “amendoliano” della Nuova Sardegna. Il Partito Popolare, con i suoi 7.510[...]