Brano: [...]: 1°) La ricostituzione dei partiti democratici, che avrebbe. potuto spazzar via le cricche locali reazionarie, o almeno comprometterne seriamente il dominio se fosse avvenuta come portato di un vasto e profondo movimento di masse, è stata invece un fenomeno relativamente superficiale che ha increspato le acque, senza riuscire a scuotere fortemente la vecchia impalcatura fascista della vita politica e amministrativa dell' isola; 2°) II movimento sardista, che avrebbe potuto mettere in moto larghe masse di contadini e di pastori, corne fece nel 1919, se avesse
avuto un orientamento e un obiettivo veramente democratico in difesa di interessi veramente sardi,
si manifestò immediatamente invece come espressione di vecchi gruppi o di vecchie clientele che avevano prosperato con il fascismo o che al fasci
smo erano sopravvissute proprio in quanto alleate ed agenti degli_sfruttatori continentali delle masse lavoratrici sarde.
Su questo punto, per il lettore poco avvertito delle cose di Sardegna, è necessario un chiarimento: sarebbe un errore gro[...]
[...]nteressi veramente sardi,
si manifestò immediatamente invece come espressione di vecchi gruppi o di vecchie clientele che avevano prosperato con il fascismo o che al fasci
smo erano sopravvissute proprio in quanto alleate ed agenti degli_sfruttatori continentali delle masse lavoratrici sarde.
Su questo punto, per il lettore poco avvertito delle cose di Sardegna, è necessario un chiarimento: sarebbe un errore grossolano confondere il movimento sardista del 19191923, con il Partito sardo d'Azione di oggi, il quale non riesce affatto, malgrado la buona volontà di alcuni suoi quadri, ad essere un movimento popolare.
Dopo la grande guerra imperialistica del 1418, i contadini e i pastori sardi che nel viaggio di andata e ritorno fra i loro villaggi e le trincee avevano visto c il Continente >, si erano facilmente persuasi che le belle città e la vita relativamente prospera dell' Italia settentrionale erano il frutto dei minerali esportati dalla Sardegna, dei benefizi realizzati sul lavoro e sulle foreste dei sardi, delle tasse esosamente estort[...]
[...]L'indignazione che colpì i soldati sardi, dopo tanti sacrifizi, nel ritrovarsi di fronte alla miseria delle loro case e delle loro famiglie, diventò facilmente un fermento di idee e di energie che si polarizzarono intorno all' idea elementare che le risorse della Sardegna, tutte le sue risorse, dovevano oramai essere utilizzate dai sardi e soltanto per i sardi. Prese rapidamente corpo, animato da un giovane eroe della grande guerra, il movimento sardista il quale, separatista e autonomista che fosse, era comunque un movimento di massa, rivoluzionario o almeno progressista.
Pochi mesi di fascismo bastarono poi a decapitare il movimento sardista, corrompendone la grande maggioranza dei dirigenti e dei quadri. E vent'anni di regime fascista, durante i quali un certo progresso economico si è realizzato in senso marcatamente capitalistico, non hanno fatto che accentuare le differenze di classe. Sempre più poveri e ricaduti in un amaro scetticismo, i contadini e i pastori hanno visto i loro dirigenti sardisti del '19'23 spadroneggiare in camicia nera a capo delle cricche feudali, e arricchirsi con la nuova borghesia isolana: servi e strumenti, nell'un caso e nell'altro, del tanto aborrito sfruttatore continentale. Nell'avventura ventenna[...]
[...]apace di elevarsi a una corretta analisi delle forze sociali, sia progressive che reazionarie, il sardismo ingenerò un grande confusionismo politico, dal quale trasse partito l'opportunismo, prima, la reazione, più tardi. E malgrado l'integrità morale di alcuni dirigenti sardisti, i proprietari fondiari e i loro agenti si impadronirono del movimento per smembrarlo e darlo in pasto al fascismo svuotandolo proprio, e totalmente, del suo contenuto csardistas. Le masse che avevano seguito il sardismo degli anni eroici sono oggi profondamente disorientate; l'influenza personale di alcuni capi ancora popolari potrà senza dubbio ancora, con formule di compromessi o di patteggiamenti politici operati a scopo elettorale, prolungare l'incertezza di queste masse, introducendo nuovi elementi di disorientamento. Ma esse, in definitiva, si orienteranno inevitabilmente verso l'uno o l'altro dei due soli partiti che si presentino attualmente in Sardegna come possibili grandi partiti di massa : Il Partito comunista alleato e fratello del Partito socialista, e[...]