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Il segmento testuale revanscisti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 75Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 587

Brano: [...]arco di un ventennio (191939), si può dire che le cause della Seconda guerra mondiale ebbero origine dalle conseguenze stesse della guerra 191418. Gli assetti internazionali ed economici usciti dalla Conferenza di Parigi (v. Versailles, Trattato di), esageratamente punitivi nei confronti della Germania, provocarono proteste e reazioni revisionistiche del trattato. A ciò si aggiunse nel 1923 l’occupazione francese della Ruhr, che spinse i circoli revanscisti tedeschi ad avviare una politica di riarmo mascherato, ma del resto tollerato se non incoraggiato da qualche potenza vincitrice. Inoltre, al consolidamento del potere sovie

Preparativi alle guerre fasciste (dalla « Illustrazione italiana > del 9.10.1932)

Cartolina fascista del 1923 per esaltare la « redenzione italiana »

scisti lanciare contro il governo e le potenze occidentali ex alleate l’accusa di aver tradito le aspettative del popolo italiano, negandogli al tavolo della pace i frutti legittimi di una vittoria pagata con tanto sangue durante la guerra. Insieme a quello della « c[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 92

Brano: [...]li nazisti, come per esempio l'ex capo delle S.S. Martin Grabatsch.

Da qualche tempo la propaganda neonazista viene divulgata in modo crescente anche attraverso la radio e la televisione. Ripetutamente e astenendosi dal commentarli, la televisione ha trasmesso molti film del regime nazista, oltreché documentari e cinegiornali sui raduni nazionali del partito. Tutto questo viene favorito dalla aumentata influenza di noti criminali neonazisti e revanscisti negli organi dirigenti di questi mass media.

Anche il mercato di dischi viene usato per divulgare efficacemente la propaganda neonazista fra le masse: sotto forma di pretesi « documenti sonori » si distribuiscono fra i giovani di oggi registrazioni dei discorsi tenuti dai capi nazisti, nonché inni fascisti.

La JahrVerlag, col legata al complesso editoriale Bertelsmann di Amburgo, sotto il titolo « Il Terzo Reich attraverso documenti

NSDAPTrstfen in Hamburg: Direkt «nterm Hakenkreuz posteri USNazi Gary «Gerhard* Lauck, neben ìhm dar bundasdeutsche NSDAPFùhrer Wilhelm WùBbeis. airt Frù[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 90

Brano: [...]regazione dei titolari della croce di cavaliere).

S oziai revolutionaere Kampfgemeinschaft Deutschlands (Associazione di lotta socialrivoluzionaria della Germania).

Volkssozialistische Bewegung Deutschlands (Movimento socialista popolare della Germania).

Jugendbund Adler (Lega giovanile Aquila).

Faschistische Front (Fronte fascista) .

Neonazismo e revanscismo

Il neonazismo viene notevolmente rafforzato dai 19 gruppi di profughi revanscisti nella R.F.T. che fanno capo all’organizzazione federale Bund der Vertriebenen/BdV (Lega dei profughi). S’intende che non tutti i due milioni e mezzo di profughi diventati membri del BdV sono da considerare neonazisti, ma sta di fatto che le cariche dirigenti in seno al BdV vengono quasi sempre ricoperte da nazisti vecchi e nuovi. Tra questi c’è, ad esempio, Walter Becher, portavoce e presidente delI’Organizzazione dei profughi tedeschi dei Sudeti, il quale all’epoca del fascismo hitleriano era redattore responsabile del quotidiano della N.S.D.A.P. « Die Zeit » e scriveva articoli diffamatori [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 89

Brano: [...]e editoriale e i finanziamenti. Hilfsgemeinschaft auf Gegenseitigkeit der Soldaten der ehemali

AKON

Aktion OderNeifie (AKON) e.V.

Aktionsgemeinschaft gegen den Verzicht auf die deutschen Ostgebiete

— Stellvertr. Bundesvorsitzender —

Gebiete, die Deutschland nach dem ersten und zweiten Weltkrieg un ter Bruch des Selbstbestimmungsrechtes entzogen wurden.

Volantino della AKON con l’indicazione delle rivendicazioni territoriali dei revanscisti tedeschi

89



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 771

Brano: [...]acco allorché ha subordinato l’allacciamento di relazioni diplomatiche con la Repubblica Federale Tedesca al riconoscimento, da parte di quest’ultima, della nullità ab initio del Patto di Monaco. Ciò allo scopo di togliere ogni arma alle eventuali rivendicazioni politiche, giuridiche ed economiche dei gruppi tedescosudeti trasferitisi nella Repubblica Federale Tedesca, dove rappresentano tuttora l’elemento più organizzato e più attivo dei gruppi revanscisti.

Bibliografia: Tschechoslowakische Akademie der Wissenschaften, Das Abkommen von Mùnchen 1938, Praha 1968; Memoirs of Dr. Eduard Benes, London 1954; B. Celovsky, Das Munchener Abkommen 1938, Stuttgart 1958; M. Hayek J. Novotny, La politique et l’armée de la Tchécoslovaquie devant la cri se de Munì eh, in « Revue d’hi sto ire de la deuxième guerre mondiale », ottobre 1963; G. Val lette J. Bouillon, Munich 1938, Paris 1964; B. J. Wendt, Munchen 1938. England zwischen Hitler und Preussen, Frankfurt a. M. 1965; J. W. WheelerBennett, Munich. Prologue to Tragedy, London 1966.

E. Co.

Mona[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 524

Brano: Germania

proprietà terriera e i privilegi degli junker.

Le grandi unità militari che via via rientravano dal fronte venivano sciolte e, con esse, si disperdevano i soldati rivoluzionari. Sotto le armi restavano così gli ufficiali di carriera, i disoccupati, gli spostati, i revanscisti e i militaristi, gli avventurieri che cercavano la violenza. Tutti costoro, in base ad accordi segreti tra il governo e lo stato maggiore, finirono nei « corpi franchi », truppe mercenarie da usarsi contro la repubblica democratica. La situazione degenerò con grande rapidità: non era ancora trascorso un mese dall’insurrezione e dalla vittoria rivoluzionaria, che la reazione fece la sua prima sortita. Il 6 dicembre, reparti dell’esercito arrestarono a Berlino una parte dei componenti del Comitato esecutivo dei Consigli operai. Una pronta risposta dei lavoratori obbligò i soldati a ritirarsi, l[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 418

Brano: [...]ran parte della piccola e media borghesia (anche contadina) che aveva investito i suoi risparmi in quelle azioni. La scoperta che non solo numerosi membri del Parlamento, ma perfino ministri in carica erano complici nella truffa alimentò minacce di insurrezione in senso reazionario da parte di ceti medi, miranti a sostituire al sistema rivelatosi tanto putrido un regime « forte » e un governo autoritario.

Qualche anno dopo, i circoli militari revanscisti, sempre bramosi di riprendere le armi contro la Germania, accusarono di spionaggio in favore dei tedeschi un capitano di artiglieria di origine israelita, Alfred Dreyfus. Questi fu condannato per alto tradimento (1894), in un clima di parossistica propaganda nazionalistica, militaristica, clericale e antisemita. Ma la poderosa risposta dellopinione pubblica democratica, guidata dai radicalsocialisti e da intellettuali come Emilio Zola (18401902) che scagliò contro la classe dominante il coraggioso articolo faccuse, impose la revisione del processo e poi la riabilitazione dell’innocente (1906)[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 48

Brano: [...]ina provincia di Trento (v. Divisione Alto Adige).

Dopo la fine della seconda guerra mondiale, il possesso dell 'Alto Adige fu confermato all’Italia, che si impegnò a revocare le disposizioni sulle opzioni del 1939, nonché a regolare il problema della minoranza tedesca e dell’autonomia locale, in base all'accordo De GasperiGruber del 5.9.1946.

Il problema, a distanza di vent’anni, è ancora aperto e oggi neH’Alto Adige i movimenti nazisti e revanscisti tedeschi non esitano a ricorrere al terrorismo per destare fanatismi, alimentare contrasti e perseguire i sogni di una revisione delle nuove frontiere nate dal conflitto mondiale, in nome di un pangermanesimo sciovinista, agitato in tutte le zone abitate da popolazioni tedesche.

Si veda anche la voce Bolzano.

E. Co.

Alto Adige, Divisione

Formazione partigiana attiva, durante la Guerra di liberazione nazionale, in provincia di Bolzano (v.); militarmente ebbe un carattere particolare, più di commando che di unità organicamente strutturata. In effetti, le caratteristiche etniche e po[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine revanscisti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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