Brano: [...]imo secolo, con l'aiuto dei missionari anglicani, wesleyiani e cattolici.
Via via che i bianchi vincevano le guerre contro la resistenza tribale (che ebbe i suoi capi ed eroi: Wi
thoci, Makanda, Moeshoashoe, Lobengula, Cetswayo e altri), gli emigranti europei calavano in Sudafrica e i membri delle tribù conquistate perdevano ogni diritto, diventando proletari senza terra. In tal modo, non solo la terra, ma anche il lavoro fu diviso su basi razziste: i lavoratoricoloni europei divennero infatti un “proletariato borghese” razzista, mentre gli ex schiavi e i conquistati diventavano schiavi salariati coloniali produttori di plusvalore.
Queste fondamenta del razzismo furono create durante le colonizzazioni olandese, ugonotta francese (1688) e tedesca (16521806, poi dalla metà del secolo XIX), mentre dal Sudafrica venivano esportati in grandi quantità vino, cereali, pelli e lana.
Dal 1658 i coloni europei importarono schiavi da altre parti dell’Africa e dall’Asia. Nel 1671 il governatore Goske diede inizio alle scuole segregate, proibì [...]
[...]per i “selvaggi” che avessero rapporti sessuali con donne europee. Nel 1755, in seguito a una epidemia di vaiolo, il governatore von Tulbach iniziò la segregazione negli ospedali. Allorché, con il Trattato di Amiens del 1806, l’Inghilterra subentrò ai colonizzatori olandesi, esistevano nel Sudafrica crca 30.000 coloni, 30 mila schiavi e 50.000 servi superstiti al genocidio delle tribù dei san e dei khoikhoin.
Le guerre di sterminio e le leggi razziste continuarono sotto il governo inglese (fino all'Act of Union del 1910) e via via crebbero quando, verso la metà del secolo XIX, si passò dalle esportazioni della lana della colonia del Capo a quelle dello zucchero dal Natal. Dal 1870, con l'arrivo dei diamanti (compresi quelli per i gioielli della Corona) e dopo il 1880 con l'oro, il razzismo aumentò ulteriormente. A ciò contribuì, nonostante il mito liberale, industrializzazione, in parte perché i lavoratori europei domandavano una barriera razziale, in parte perché gli imprenditori non avrebbero potuto sfruttare i lavoratori africani come f[...]