Brano: Ravenna
questa corrente assunse la direzione provinciale del P.R.I. nel giugno 1922 e restò, dopo la conquista fascista di Ravenna, allineata sulle posizioni antifasciste espresse dalla Direzione nazionale, senza seguire gli scissionisti nel gennaio 1923.
La conquista di Ravenna
Lungo la via, geografica e militare, verso la marcia su Roma (v.) una tappa fondamentale fu costituita dalla sconfitta del socialismo riformista emilianoromagnolo, roccaforte economica e politica del movimento operaio organizzato. Tra l’assalto a Palazzo d’Accursio (v.) a Bologna (novembre 1920) e la conquista di Ravenna (2629.7.1922) furono i momenti della progressiva distruzione delle organizzazioni ‘ sovversive”, alla quale sfuggirono nella regione, nella fase che precedette il 28.10.1922, solo Parma (v.) e Molinella (v.).
Dopo la rapida caduta di Bologna, Modena e Reggio Emilia, per i fascisti era di particolare significato condurre l’attacco a Ravenna, data la grande importanza economica che la sua Federazione delle cooperative assumeva nel panorama italiano, ma anche per emarginare Nullo Baldini che, fra i riformisti italiani, era forse in quegli anni il più propenso ad accettare incarichi[...]
[...]rossi” di Ravenna (Borgo San Rocco, Sobborgo Fratti, Sobborgo Garibaldi) e delle frazioni fino a Forlì non impedì la vittoria degli squadristi che sfruttarono a fondo la possibilità di potersi battere contro uno solo degli avversari.
Il 31 agosto l’ultima amministrazione “rossa”, quella di Alfonsine, era costretta alle dimissioni.
L'antifascismo
Il 29 e 30.10.1922 i fascisti ravennati, sotto l’occhio benevolo delle autorità statali, “conquistavano” i posti chiave e gli edifici pubblici del capoluogo: Giuseppe Frignani (v.), Ettore Muti (v.) e Attilio Teruzzi si apprestavano a dare inizio a un’occupazione del potere che sarebbe durata, per alcuni, ben oltre
il ventennio fascista.
Scissosi il Partito repubblicano con la nascita della Federazione autonoma delle Romagne e delle Marche che riuscì, per qualche tempo, a conservare un parziale controllo delle attività economiche e cooperativistiche dell’ex P.R.I. ravennate; crollato il gigante socialista dopo l’incendio e il procurato fallimento della Federazione delle cooperative (N[...]