Il segmento testuale prussiani è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 65Entità Multimediali , di cui in selezione 16 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 417
Brano: [...]sogno sciovinistico della borghesia francese di riconquistare i territori occupati e poi perduti nelle guerre napoleoniche, per allargare i confini della Francia almeno fino al Reno. Allarmati dal crescere della potenza militare ed economica della Prussia,
i capitalisti francesi decisero perciò di aggredirla. Senonché il conflitto si risolse con la rapida disfatta della Francia a Sedan (1.9.
1870) e la cattura di Napoleone III da parte dei prussiani.
Caduto l’imperatore, i borghesi proclamarono a Parigi la repubblica (Terza Repubblica) e formarono un governo di « difesa nazionale ». La classe operaia venne anche questa volta invitata dalla borghesia a far causa comune per salvare « la patria » dagli invasori prussiani. Il proletariato parigino rispose, due mesi dopo, rovesciando il potere borghese e instaurando a Parigi la Comune (18.3.1871), il primo «governo della classe operaia » (Marx).
Il successivo rapido accordo raggiunto dai borghesi con la Prussia dimostrò come, in realtà, la borghesia francese temesse gli operai e la loro « repubblica sociale » assai più degli invasori stranieri. Incertezze, errori, contraddizioni minarono inevitabilmente il nuovo potere operaio, diviso tra maggioranza blanquista (di estrema sinistra) e minoranza proudhoniana. Ciò che principalmente mancò fu l’appoggio rivoluz[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 523
Brano: [...]enti in favore dei lavoratori: giornata lavorativa di 8 ore, diritto di sciopero e di coalizione, fine del
lo stato d'assedio, libertà d'opinione e di fede religiosa, abolizione della censura, ampie misure di protezione del lavoro, sussidi ai disoccupati, ajloggi per gli operai, estensione delle assicurazioni sociali e del diritto elettorale alle donne e ai ventenni, abolizione dei residui diritti feudali sui garzoni e sui lavoratori agricoli prussiani (la misura avrà scarsa attuazione), amnistia politica. Se fossero state deliberate qualche tempo prima, queste misure avrebbero avuto un grande significato progressivo, ma in quel momento, in una situazione che sotto vari aspetti era già assai
più avanzata, esse servivano soltanto a eludere altre misure decisive di carattere socialista che sarebbero state possibili e necessarie. L'insieme di queste riforme aveva quindi solo un compito frenante sulla lotta in corso.
A parole, i socialdemocratici erano per la nazionalizzazione « delle industrie mature » (Hilferding); ma socialdemocratici [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 519
Brano: [...]knecht, noti esponenti del movimento operaio della Germania.
L’unificazione tedesca (186271)
Nell’ottobre 1864, dopo aver vinto la guerra contro la Danimarca, il primo ministro prussiano Bismarck proclamò l’annessione dello SchleswigHolstein, iniziando così quel processo di unificazione della Germania che avrebbe consentito un rapido e imponente sviluppo economico di tutto il paese. Per raggiungere tale fine, il rappresentante degli Junker prussiani non esitò a ricorrere alla guerra, attuando la sua cosiddetta Realpolitik (politica realistica). Egli potè inoltre sfruttare l’appoggio di Napoleone III e, in cambio dell’impegno di soffocare nel sangue l’insurrezione polacca, anche quello dello zar di Russia. Nel 1866, scavalcando il Parlamento prussiano, Bismarck portò il suo attacco contro l’Austria, guadagnandosi l’Hannover, l'Assia, Nassau e la città di Francoforte. Dopo la vittoria sugli austriaci, la Prussia potè annettersi i territori a nord del Meno, fondando così la Confederazione del Nord, sotto la sovranità di Guglielmo I di Pruss[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 220
Brano: [...]disfatta dell’insurrezione, cui seguì il divieto di pubblicare la « Neue Rheinische Zeitung ». Engels, ricercato per aver preso parte alla sommossa, dovette abbandonare Colonia. Recatosi nel Palatinato, che nel frattempo si era a sua volta sollevato per la difesa della costituzione, si aggregò a un corpo di volontari come aiutante del comandante Wiilich. Partecipò così a tre fatti d’ar
me e allo scontro finale della Murg, nel quale 60.000 fra prussiani e soldati delle milizie regie sconfissero, violando tra l’altro la neutralità del Wurttemberg, l’esercito rivoluzionario, comprendente solo 13 mila uomini male armati.
Bibliografia essenziale: F. Engels, Là guerra dei contadini in Germania, Roma, 1949; F. Engels, Violenza ed economia, Roma, 1951;
F. Engels, Nizza, Savoia e Reno, Roma, 1955; K. Marx e F. Engels, Sul Risorgimento italiano, Roma, 1959.
R.Le.
Erma
Provincia siciliana di 2.562 kmq, con una popolazione di 215.000 abitanti (1967), di cui 28.000 nel capoluogo. Venne costituita nel 1927, con i soppressi circondari di Ni[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 267
Brano: [...]militarista e per la libertà politica ».
L'eroica resistenza opposta da tutto il popolo belga non valse a impedire l’invasione e i tedeschi occuparono quasi interamente il pae
se. Il governo di « Union sacrée », al quale avevano preso parte tutti i partiti, dovette ritirarsi a Le Havre. Ma alla fine del conflitto, coi trattato di Versailles, a compenso della sua resistenza e in riparazione dei danni subiti il Belgio ottenne i territori già prussiani di Eupen e Malmédy, nonché una parte delle colonie tedesche in Africa (Ruanda e Urundi).
NeH’immediato dopoguerra l’industria e l’economia del Belgio si risollevarono rapidamente. I socialisti rappresentavano una grande forza politica e contendevano il primo posto nella direzione del paese ai cattolici che, per restare al governo, erano costretti a cercare alternativamente l’appoggio dei liberali e del Partito operaio.
Primo dopoguerra
Nel 1921 sorse il Partito comunista belga. Duramente contrastato dalla socialdemocrazia che dominava i sindacati, e anche a causa dei suoi errori, ess[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 610
Brano: [...]ppoggio « divino » alle armi del nazismo, in contraddizione con l'ideologia nazista che respingeva ogni interferenza religiosa (tanto che sotto la dittatura hitleriana tutte le Chiese furono perseguitate in Germania), serviva a collegare idealmente il militarismo nazista a quello prussiano, formatosi nel corso di sanguinose guerre di religione.
L'appello a Dio ricorre del resto frequentemente nella storia della Germania dominata dagli Junkers prussiani: sulla porta di Brandeburgo, a Berlino, dopo la vittoria sulla Francia (1870) si poteva leggere: « Sedan. Welche eine Wendung durch Gottes Fuhrung! (Sedan. Quale svolta sotto la guida di Dio!).
Il 6.8.1914, per annunciare l’ingresso in guerra della Germania, Guglielmo II rivolse al popolo tedesco un proclama che concludeva: « Vorwàrts mit Gott, der mit uns sein wird, wie er mit Vàtern war! » (Avanti con Dio. che sarà con noi come è stato con i nostri padri!).
L'1.5.1945, quando stava per concludersi l’impresa più tragica deH'imperialismo tedesco, l’ammiraglio Doenitz lanciò ai suoi com[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 64
Brano: [...] sottovaluti una situazione la quale esige dal partito del proletariato azioni decisive, e si lasci così sfuggire il momento fa
vorevole all'organizzazione di una insurrezione vittoriosa.
A titolo di esempio: il 14.8.1870
i blanquisti organizzarono un’insurrezione a Parigi (v. Francia); le masse però non sostennero gli insorti ed essi furono schiacciati. Ma ecco che, appena tre settimane più tardi, le truppe francesi vennero battute dai prussiani a Sedan: a quella notizia, il 4 settembre tutta Parigi insorse.
Nel momento deH’insurrezione dei blanquisti il fermento popolare era già grande e la disorganizzazione delle classi dirigenti era un fatto accertato, e tuttavia mancava lo choc necessario per scatenare le masse: questo choc venne più tardi, con Sedan. I blanquisti avevano scelto male, prematuramente, la data dell’insurrezione..
Nell’ottobre 1917, per contro, Zinoviev e Kamenev (v.) sottovalutarono la maturità della situazione rivoluzionaria; se avessero avuto maggior seguito, se la maggioranza del Comitato centrale del Part[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 425
Brano: [...]scossa nazionale i cui connotati rimanevano ancora vaghi.
Da parte sua, nella prima fase di difficile assestamento del nuovo regime Hitler aveva tutto l’interesse a mantenere ottimi rapporti con il vertice militare, come dimostra esemplarmente la cerimonia organizzata da Goebbels (v.) per il 21.3. 1933 (anniversario dell’apertura nel 1871 del primo Reichstag della Germania unita), in cui Hitler volle celebrare il suo riconoscimento dei valori prussianicònservatori tradizionali.
Certo, alcuni ufficiali (e non solo i meno giovani) disapprovavano i modi brutali e volgari e i toni ideolo
Manifesto elettorale nazista impostato sull'alleanza HitlerHindenburg: Il Maresciallo e il Caporale/ Lottate con noi per la pace e l’uguaglianza dei diritti (1933)
gici troppo accesi del nazionalsocialismo, fra cui in primo luogo l’antisemitismo e l’ostilità verso le chiese cristiane. Ma essi ritenevano generalmente che si trattasse di fenomeni trascurabili e superficiali, controllabili a tempo debito. Assai più preoccupanti erano invece agli occhi dei[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 36
Brano: [...]sa”.
Nel dopoguerra, segretario provinciale dei giovani comunisti di Livorno e funzionario della Federazione del partito, ha avuto vari incarichi nell’ambito del Comune e della Regione Toscana. Dal 1966 al 1975 è stato sindaco di Livorno.
Rauschning, Hermann
N. a Thorn (Germania) il 7.8.1887; pubblicista.
Figlio di proprietari terrieri, vissuto nell’ambiente nazionalista della Prussia occidentale, fu allevato nel
corpo dei cadetti prussiani, e compì studi storici e agrari. Dopo la Prima guerra mondiale, alla quale partecipò non solo fisicamente, ma anche con intima adesione patriottica, fu amministratore dei beni della famiglia nella città libera di Danzica.
Entrato nella lotta politica, si iscrisse fin dal 1931 al Partito nazionalsocialista, aderendo all’agitazione per l’unione della città al Terzo Reich. Nel 1933, con l’appoggio del partito fu eletto presidente del Senato di Danzica, ma già alla fine del 1934 entrò in conflitto con i nazisti, abbandonò la carica e prese la via deH’esilio.
Dopo aver soggiornato in Polonia[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 436
Brano: [...]mente nell’introduzione e ai paragrafi 8 e 52 — fanno chiaro riferimento alla Spagna e alla sua guerriglia come a un "esempio e modello". La lotta viene ammessa come un caso di legittima difesa che "rende giusti tutti i mezzi" (paragrafo 7), anche
lo scatenamento del caos totale ».
La guerra partigiana, nonostante le esortazioni del re (e forse proprio per questo) non ebbe modo di prendere avvio in Prussia, ma si accese contro gli invasori prussiani
La partigiana sovietica Mascia, della zona di Pskov, poi uccisa dai tedeschi (1942)
della Francia nel 187071. Dopo la sconfitta subita a Sedan dall’esercito di Napoleone III e la cattura dell’imperatore stesso, ebbe inizio una vivace guerriglia per iniziativa dei franctireurs, il cui comando fu assunto, su richiesta del governo repubblicano di difesa nazionale, da Giuseppe Garibaldi.
La « guerra del brigantaggio » nell’ltalia meridionale
Le guerriglie tentate o condotte dai patrioti italiani in varie regioni durante il Risorgimento, compresa la spedizione dei Mille, non possono es[...]
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successivi |
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine prussiani, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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