Brano: [...]ari da cui dipendeva, spostò sempre più a destra la propria linea politica, allontanandosi dalla sinistra peronista per adeguarsi alle condizioni postegli dalla grande borghesia e dal capitale internazionale. Nell’ultima fase del suo governo divennero norma gli assassini di Stato, tanto da superare la media di uno al giorno. Sequestri di persona (desaparecidos) e altri feroci crimini colpirono soprattutto i quadri intermedi della sinistra e il « peronismo » di opposizione. Furono assassinati anche avvocati che difendevano i perseguitati politici, nonché esuli dal Cile, dal Paraguay, dall’Uruguay, dirigenti politici e sindacali, giornalisti ecc..
Attraverso lo stato d’assedio permanente e la creazione di nuovi organi repressivi, l’esercito passò gradatamente ad assumere una posizione di potere decisiva, fino a prendere formalmente il controllo del governo attraverso un nuovo golpe che rovesciò Isabel Perón (ex ballerina e seconda moglie del dittatore, dopo la morte di Evita avvenuta nel 1952) pochi mesi dopo la scomparsa del generale.
Il ruol[...]
[...]argentina e latinoamericana durante un lungo periodo (negli anni del potere, dell’opposizione e
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Il colonnello Juan Domingo Perón (1946)
dell’esilio) sarà oggetto di disparate valutazioni, ma in ogni caso gli ultimi anni della sua permanenza al governo costituirono uno dei periodi più tragici nella storia del Continente, segnando l’inizio di una fase caratterizzata dalla tragica sconfitta dei lavoratori argentini.
Peronismo e modernizzazione deli’Argentina
Il regime peronista distrusse tutti v i tradizionali equilibri politici argentini, in un periodo di grande crisi sociale, riuscendo a imporsi ai partiti di destra, come a quelli di centro e di sinistra. Favorito da una congiuntura economica eccezionalmente favorevole per il grano argentino nel mercato mondiale, potè costruire un fronte sociale che privilegiava essenzialmente la borghesia industriale interessata allo sviluppo di un mercato interno, ma anche le organizzazioni operaie poste sotto tutela statale. Attraverso una mobilitazione di tipo populista per[...]
[...]lli di centro e di sinistra. Favorito da una congiuntura economica eccezionalmente favorevole per il grano argentino nel mercato mondiale, potè costruire un fronte sociale che privilegiava essenzialmente la borghesia industriale interessata allo sviluppo di un mercato interno, ma anche le organizzazioni operaie poste sotto tutela statale. Attraverso una mobilitazione di tipo populista per l’« integrazione sociale > e F< interesse nazionale », il peronismo represse duramente qualsiasi tentativo di organizzazione indipendente della classe lavoratrice, e ogni opposizione politica.
Al di là delle sue peculiari caratteristiche ideologiche e delle forme specifiche di dominazione di cui si servì, il peronismo non differì sostanzialmente dal varguismo in Brasile (v.), dal nazionalismo in Bolivia (v.) e dal frontismo populista in Cile (v.), nella misura in cui questi regimi esprimevano la ricerca di una collocazione alternativa delle nascenti borghesie industriali latinoamericane di fronte alla crisi del sistema di scambi mondiali, e la necessità di accumulazione e ricollocazione politica dei settori sociali interessati a questo processo di rottura con l’ordine oligarchico. Nella sua lotta contro gli interessi del capitale straniero e delle oligarchie agrarie,
Perón trovò l’appoggio delle emergenti[...]
[...]vita quotidiana.
Sotto il profilo ideologico, il giustizi alismo (Perón impose tale denominazione alle sue «dottrine») unì all'interclassismo e al populismo demagogico d'ispirazione cattolica una carica nazionalistica e antiparlamentare, esaltando il ruolo dell’esercito, delle organizzazioni corporative, del sindacato verticale, del « movimento peronista ». Puntando sullo sviluppo deM'industria in una fase di profonde trasformazioni sociali, il peronismo favorì il rafforzamento delle organizzazioni popolari e sindacali, ma trasformandole in base istituzionale del regime.
Molti furono i punti che il peronismo ebbe in comune con le tendenze autoritarie di destra tipiche degli anni Trenta e Quaranta in Europa e in altri paesi deH’America Latina. Il nazionalismo, il ruolo dominante del capo, la ideologia corporativa, hanno fatto assimilare il giustizialismo di Perón al fascismo e al nazismo. D’altra parte, il particolare rapporto creatosi fra classi lavoratrici e regime peronista all'interno di un processo d'espansione capitalistica che favoriva un’integrazione maggiore delle grandi masse alla distribuzione del reddito nazionale, costituì nel primo periodo del potere peronista (19461955) un important[...]
[...] in tal modo si giocava la sua base politica più solida, quindi applicò la nuova linea molto lentamente e con una certa cautela. Verso il 1955 i tentativi del governo di avvicinarsi alla opposizione naufragarono. Il conflitto di Perón con la Chiesa servì a legare i clericali e i fascisti con l’opposizione e provocò un crescente stato di crisi nei rapporti con le Forze armate. La facile vittoria dei militari che rovesciarono Perón dimostrò che il peronismo non era riuscito a realizzare una vera trasformazione della società argentina e che il ruolo del peronismo si esauriva nel momento stesso in cui venivano a mutare le condizioni generali di riproduzione del sistema.
Anche se durante il regime di Perón si
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