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Il segmento testuale opportunisti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 180Analitici , di cui in selezione 11 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Kabaktceff (delegato dei comunisti bulgari e delegato come membro del Comitato della Terza Internazionale) [traduzione dal francese dell'onorevole Misiano], Discorso Kabaktceff in Resoconto stenografico del 17. congresso nazionale del Partito socialista italiano : Livorno, 15-20 gennaio 1921 : con l'aggiunta di documenti sulla fondazione del Partito comunista d'Italia

Brano: [...]i disposti a riconoscerla giusta, ma è anche necessario che si continuino i nostri lavori poiché altrimenti qui si compirebbe un sabotaggio e non piú una discussione. (Applausi). Prego quindi, in nome di quei principi reciproci di sopportazione, di far continuare in calma la lettura, alla quale sarà possibile ad ogni frazione rispondere esaurientemente. (Approvazioni).
MISIANO (continuando la lettura): Poiché, quale è oggi la differenza fra gli opportunisti ed i comunisti? E precisamente questa: che i primi non riconoscono la situazione rivoluzionaria, non ammettono che le condizioni per una rivoluzione proletaria siano mature, giustificando con questo la loro collaborazione con la borghesia per il ristabilimento ed il consolidamento del regime capitalista scosso, il loro passaggio alla controrivoluzione. Il compagno Serrati, e quanti lo sorreggono, accettando le basi teoriche dell'opportunismo e del riformismo, sono naturalmente costretti ad accettare anche la loro concezione sulle questioni attuali della lotta del proletariato, ad approvare ed[...]

[...]lista ed imperialista della borghesia italiana; vi chiede di opporvi con tutte le forze alla politica di confisca dell'Italia nei Balcani, in Asia Minore ed in Africa e di tendere la mano fraterna ai popoli soggetti che si ribellano e lottano per distruggere il dominio coloniale, per emanciparsi dal giogo economico e nazionale dell'imperialismo italiano. È questo che vi chiede l'I.C., ma voi, anche su di questa questione, passate nel campo degli opportunisti e dei riformisti, sostenitori della « pace civile » con la borghesia, sia in tema di politica interna, che in tema di politica estera, e che rifiutano di dare il loro appoggio ai popoli coloniali insorti per emanciparsi dalla dominazione borghese e imperialista. Noi calpestiamo energicamente questo tradimento e dichiariamo che gli interessi del proletariato internazionale e dei popoli oppressi dell'impe
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rialismo esigono che essi si uniscano formando un fronte unico contro i Governi imperialisti.
Il compagno Serrati ed i comunisti unitari si sono trovati sullo stesso terreno dei riformis[...]

[...]ione di principi con l'I.C.; sono contro il suo programma e la sua tattica.
Ma se i riformisti dichiarati non dissimulano piú questa opposizione, i semi riformisti che hanno preso il nome di « comunisti unitari » dissimulano, mediante una fraseologia confusionaria, il loro arretrarsi davanti ai principi della I.C. A tale scopo questi ultimi fanno uso di una argomentazione che non è affatto originale: ripetono gli argomenti vecchi ed usati degli opportunisti e dei riformisti di tutti i paesi e di tutti i tempi.
Cosí come i comunisti unitari giustificano la loro opposizione alle tesi dell'I.C. con le « condizioni speciali e particolari dell'Italia »; e ripetono questa frase senza stanchezza, fino alla sazietà. Ma gli opportunisti e i riformisti hanno sempre giustificato e dissimulato il loro tradimento con le « condizioni speciali e particolari » del loro paese, sia quando essi votavano i bilanci del Governo borghese... (Interruzioni violente, rumori).
MAZZONI: Li hanno votati i comunisti di Francia !
MISIAN0: ...sia quando entravano in coalizione con la borghesia, sia quando diventavano ministri, sia quando sostenevano la politica coloniale dei rispettivi Governi, ecc.
Piú avanti, i comunisti unitari giustificano la loro opposizione alle tesi dell'I.C. con il « principio democratico » dell'autonomia dei Partiti ap[...]

[...]NI: Li hanno votati i comunisti di Francia !
MISIAN0: ...sia quando entravano in coalizione con la borghesia, sia quando diventavano ministri, sia quando sostenevano la politica coloniale dei rispettivi Governi, ecc.
Piú avanti, i comunisti unitari giustificano la loro opposizione alle tesi dell'I.C. con il « principio democratico » dell'autonomia dei Partiti appartenenti alla Internazionale. Ma non è dunque in nome di questa autonomia che gli opportunisti e i riformisti hanno sabotato per venti anni le deliberazioni dei Congressi della Seconda Internazionale, dichiarando che quelle risoluzioni non erano obbligatorie per essi e che ogni Partito socialista nazionale è autonomo e che, per conseguenza, è libero di accettare o no, di realizzare o no, le decisioni dell'Internazionale?
È precisamente questa celebre « autonomia », giustificata sempre con le « condizioni particolari » e con il « principio della libertà », quella che ha infranto i legami fra i diversi Partiti nella Seconda Internazionale e l'ha infine condotta al suo fallimento complet[...]

[...]ipata e schematica da parte dei Partiti che aderivano ad essa, e non si interessava piú della loro tattica e della loro azione reale.
Quando il nostro Partito — il Partito comunista bulgaro — chiamava in passato il Partita dei socialisti « stretti » a levare ancora la sua voce al Congresso di Copenaghen del 1910 contro questa politica della Seconda Internazionale e dell'Ufficio socialista internazionale, e quando ha domandato l'esclusione degli opportunisti bulgari (chiamati socialisti « larghi »), l'Internazionale è rimasta muta dinanzi a tale protesta. Ebbene: i socialisti « larghi », durante la guerra, hanno sorretto la borghesia nazionalista e dopo la guerra sono divenuti ministri, e per salvare il regime borghesemonarchico in Bulgaria, non si sono peritati di fare scorrere il sangue degli operai bulgari. Gli opportunisti nell'intero mondo hanno tradito nel 1914, nel momento decisivo. Questo tradimento della Seconda Internazionale è dovuto sovratutto a questo: che la Internazionale si componeva di Partiti autonomi, debolmente legati fra loro, senza unità nella tattica e nell'azione. E per questo che l'Internazionale non ha avuto la possibilità di salvare la solidarietà internazionale del proletariato nel 1914 ed ha lasciato che la classe operaia fosse trascinata dalla borghesia, non potendo impedire l'inutile massacro degli operai in tutti i paesi.
Ebbene: (panda i riformisti ed i semi riformisti ritornano su[...]

[...]ante uno o piú delegati: il Partito comunista russo non è rappresentato che da cinque delegati. La maggioranza appartiene dunque ai Partiti comunisti degli altri paesi. Infine, il regolamento dell'I.C. riconosce apertamente il diritto dei Partiti comunisti di decidere con piena libertà le questioni che hanno importanza locale, restando, ben inteso, sulle basi dei principi e della tattica dell'I.C.
Ma, riconoscerete tutti che la lotta contro gli opportunisti e i riformisti non è una questione prettamente interna, ma al contrario, una questione di importanza internazionale colossale. La lotta contro gli opportunisti ed i socialpatrioti, la lotta per l'epurazione del movimento internazionale operaio da questi traditori, costituisce il dovere piú importante dell'I.C. Se essa non è in grado di assolvere questi compiti, non potrà realizzare il suo grande scopo finale e storico: l'abolizione del capitalismo e la realizzazione della società comunista. L'autonomia può essere sostenuta soltanto da coloro che non vogliono romperla con gli opportunisti e che sotto la maschera della autonomia, vogliono conservarli nel Partito, per continuare insieme la triste opera. Questa è oggi la condotta dei comunisti unitari, dei centristi. Non è vero che il Congresso di Mosca e che il C.E. non conoscano le condizioni speciali dell'Italia. Dopo il Congresso i fatti hanno provato al contrario che la I.C. conosceva perfettamente queste condizioni quando prendeva le sue decisioni concernenti il Partita italiano.
È invano che il compagno Serrati ed i comunisti unitari cercano di dissimulare la loro simpatia e la loro solidarietà verso la Russia sovietista.[...]

[...]eva le sue decisioni concernenti il Partita italiano.
È invano che il compagno Serrati ed i comunisti unitari cercano di dissimulare la loro simpatia e la loro solidarietà verso la Russia sovietista. I riformisti ed i semi riformisti del mondo intero, manifestano la stessa solidarietà: perché l'intero proletariato internazionale è per la rivoluzione russa e la Russia sovietista.
SERRATI: L'abbiamo dimostrato quando eravamo soli !
MISIANo: Gli opportunisti sanno benissimo che se essi si dichiarano apertamente e francamente contro la Russia sovietista e la rivoluzione proletaria russa, perderebbero la loro influenza sulle masse. (Applausi, rumori). E quindi per timore di divulgare e smascherare la loro politica opportunista sono costretti a fingere una politica ipocrita verso la Russia dei Soviet. (Applausi).
Voce: Cattive informazioni !
MISIAN0: I comunisti unitari, che si dichiarano contrari alla frazione comunista ed all'I.C. pretendono in pari tempo di essere pure nemici dei riformisti. In altri termini essi formano il centro e non devano [...]

[...]rezzano e li sostengono, non invano la borghesia stessa manifesta già le simpatie verso di essi. (Applausi, rumori, interruzioni).
Voce: Bagole !
MISIAN0: Essa vede molto bene che i centristi ed i riformisti si collocano sopra la stessa base e che domani, nelle lotte decisive, i centristi italiani si comporteranno allo stesso modo dei centristi tedeschi. (Rumori, interruzioni, battibecchi).
Ma forse che i centristi non hanno già sostenuto gli opportunisti i quali hanno tradito gli operai ed i contadini, durante gli ultimi movimenti rivoluzionari, condannando alla paralisi ed all'insuccesso la loro lotta per l'occupazione delle fabbriche e dei campi?
I comunisti unitari ed i centristi si sono dimostrati incapaci di comprendere l'attuale periodo rivoluzionario e di elevarsi all'altezza dei grandi doveri storici della rivoluzione proletaria mondiale. È il loro difetto, è la loro debolezza, è la disgrazia loro. Essi, al pari dei riformisti, sono rimasti prigionieri della ideologia propria di quel periodo dei movimento rivoluzionario internazional[...]

[...]si libera dai riformisti che restano nelle sue file per disorganizzarlo e per sabotare la sua lotta rivoluzionaria; che nei momenti decisivi paralizzeranno la sua azione e consegneranno la fortezza nelle mani del nemico; che preparano, insomma, lo schiacciamento della rivoluzione. Il primo dovere di ogni Partito socialista e dell'Internazionale, dovere che è stato compiuto dai Partiti comunisti in quasi tutti i paesi, è quello di liberarsi dagli opportunisti. Questo dovere deve essere compiuto anche dal Partita italiano. Come condizione preliminare per la sua origine ed il suo sviluppo, il Congresso deve accettare le decisioni del 2° Congresso dell'Internazionale comunista ed escludere i riformisti dal Partito. I comunisti unitari, cioè i centristi, hanno libertà di scegliere una di queste due vie: o accettare questa deliberazione dell'Internazionale comunista, la quale è contenuta nella mozione proposta dalla frazione comunista, o uscire dall'Internazionale comunista insieme ai riformisti. (Applausi).
Noi siamo convinti che la grande maggioranz[...]



da Baratono (relatore per la mozione unitaria) con presentazione di Argentina Altobelli (presidente), e Giovanni Bacci, Discorso di Baratono in Resoconto stenografico del 17. congresso nazionale del Partito socialista italiano : Livorno, 15-20 gennaio 1921 : con l'aggiunta di documenti sulla fondazione del Partito comunista d'Italia

Brano: [...]ice episodio di questa grandiosa, meravigliosa lotta che la Terza Internazionale sostiene per preparare il domani a tutti i paesi; mi domandavo se non fosse altro che il medesimo di ciò che è avvenuto, per giustissima imposizione russa, nelle altre nazioni vicine a noi.
Ma quando — compagni, è tutta qui la questione — quando, per bocca del compagno Kabaktceff, la Russia . ci dice che noi, tendenza unitaria, maggioranza del Partito, siamo degli opportunisti, che soltanto per accarezzare le masse fingiamo di essere favorevoli alla Terza Internazionale; quando la Russia ci dice che noi ci accontenteremo di espellere dal nostro Partito due, tre, cinque riformisti per mantenere il
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riformismo dentro il nostro Partito, allora io mi rivolgo ai compagni comunisti e dico loro: compagni, credete veramente voi questo?
Molte voci dai palchi e dai banchi dei comunisti: Sí, sí ! (Rumori violentissimi. Interruzioni vivacissime, scambio di apostrofi. Tumulto prolungato).
ALTOBELLI, presidente: Io debbo altamente protestare contro questa intolleranza. Se[...]

[...] vero. Noi difendiamo solamente, per debito di lealtà, questi che sono ancora oggi nostri compagni, perché Bologna ha consentito che fossero ancora nostri compagni, dall'accusa di essere dei traditori, dall'accusa di essere dei complottisti, dei conniventi con la borghesia.
Questa è una posizione di lealtà che noi dovevamo assolutamente lrendere di fronte a quei compagni di Mosca che asserivano: « voi avete nel vostro seno dei traditori e degli opportunisti ». Non avevamo di fronte a noi, quel giorno, dei traditori e degli opportunisti; di fronte a noi quel giorno avevamo uomini che in buona fede, onestamente, secondo la loro convinzione... (Interruzioni. Rumori vivissimi), secondo la loro convinzione che derivava dal fatto che sono abituati a condurre le lotte sindacali ed economiche, le quali sono per loro natura contingenti, che per loro natura abituano gli organizzatori ad essere molto cauti ed a prevedere tutti i pericoli, seconda questa loro convinzione in quel momento si ribellavano a questo azzardo non sufficientemente preparato, a questo impeto generoso, pensando al giorno dopo, pensando alla psicologia delle masse[...]



da Lettura del saluto de La Centrale del Partito socialista di sinistra svizzero in Resoconto stenografico del 17. congresso nazionale del Partito socialista italiano : Livorno, 15-20 gennaio 1921 : con l'aggiunta di documenti sulla fondazione del Partito comunista d'Italia

Brano: nato italiano era finora fedele alla rivoluzione proletaria, fedele al fianco dei fratelli combattenti nella Russia dei Soviety, e siamo convinti che anche in questo Congresso una grandissima maggioranza si metterà sulla base della Terza Internazionale. Oltreciò siamo convinti che anche il proletariato rivoluzionario italiano farà l'ultimo passo decisivo ed allontanerà dalle sue file i socialopportunisti, i traditori degli interessi proletari, i signori Turati e compagni. (Applausi).
«Nel nome del Partito comunista austriaco auguriamo alle discus
sioni del proletariato rivoluzionario italiano il migliore successo. «Evviva la Terza Internazionale. Evviva la rivoluzione proletaria! «Evviva l'unione delle Repubbliche dei Soviety d'Europa!
«Evviva il proletariato rivoluzionario italiano!
TOMAN ».
Partito socialista austriaco (sinistra)
«Compagni,
«Giacché completamente impegnati ed avendo occupate tutte le nostre forze nella preparazione del nostro ' Congresso di unificazione', che avrà lu[...]

[...]o dei lavoratori socialisti dell'Austria tedesca (sinistra) ».
Partito socialista svizzero (sinistra)
« Cari compagni,
« Vi ringraziamo dell'invito diretto al Partito socialista di sinistra
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per il prossimo Congresso nazionale di Livorno. Ne profitteremo volentieri ed invieremo uno o due delegati al Congresso.
«Come nel frattempo avete letto, da noi si effettua la scissione del Partito socialdemocratico.
«I riformisti, guidati ora dagli opportunisticentristi Grimm e Nobs, si fanno in quattro per creare a Vienna una nuova Internazionale con Longuet, Hilferding, Adler, ecc.
« Ci è molto piaciuto il vostro reciso rifiuto di partecipare alla preconferenza di Berna per ricostruire la Internazionale di Vienna.
« Ci auguriamo che il vostro prossimo Congresso comprenderà e sanzionerà la condotta della vostra Direzione in questa questione. Noi consideriamo ogni tentativo di questi opportunisti come un delitto contro la Terza Internazionale comunista.
«Voi comprenderete che non potevamo piú restare in un Partito coi Nobs, Grimm ed i loro aderenti.
« È necessario assolutamente per la Svizzera che gli elementi veramente rivoluzionari si costituiscano in una forte Sezione della Terza Internazionale perché possa, al momento opportuno, creare veramente l'avanguardia della classe operaia della Svizzera.
«Speriamo, alla fine di gennaio od ai primi di febbraio, di poterci fondere con il piccolo Partito comunista svizzero in un Partito unificato comunista, Sezione della Terza Internaziona[...]



da Francesco de Martino, Noterelle e schermaglie. Storia di Lelio Basso reprobo. in KBD-Periodici: Belfagor 1980 - luglio - 31 - numero 4

Brano: [...]rogramma di azione, Basso muoveva una critica esplicita alla maggioranza a sinistra e cioè
la critica di non avere svolto una lotta coerente contro l'opportunismo: « Personalmente ho espresso piú volte l'opinione che... si dovesse in primo luogo iniziare
una battaglia a fondo contro l'opportunismo, portando dinanzi al Congresso il dibattito politico sul significato della posizione romitiana e chiedendo al Congres
so l'espulsione dei dirigenti opportunisti » (il corsivo è nostro). Ciò avrebbe dovuto servire anche a smascherare gli elementi di destra, che si erano inseriti
nelle posizioni del centro, espellendo anche questi ed annullando il centro, recuperandone la parte viva, in modo da far ritrovare il partito compatto per uno
slancio nuovo. Basso lamentava che questo però non era stato l'avviso della sinistra ed aggiungeva che era inutile recriminare sulle cose « che si potevano fare e non si sono fatte ».
Egli si dilungava con grande ricchezza di argomenti contro gli opportunisti, spiegava quale pericolo essi rappresentassero per il parti[...]

[...]lementi di destra, che si erano inseriti
nelle posizioni del centro, espellendo anche questi ed annullando il centro, recuperandone la parte viva, in modo da far ritrovare il partito compatto per uno
slancio nuovo. Basso lamentava che questo però non era stato l'avviso della sinistra ed aggiungeva che era inutile recriminare sulle cose « che si potevano fare e non si sono fatte ».
Egli si dilungava con grande ricchezza di argomenti contro gli opportunisti, spiegava quale pericolo essi rappresentassero per il partito concepito come uno strumento per la lotta unitaria di classe e contro l'imperialismo e teorizzava l'incompatibilità della loro presenza nel partito stesso:
Dev'essere il Partito stesso a proclamare l'impossibilità di permanere nel Partito per tutti coloro che non sono sul terreno della lotta di classe, nel senso sopra spiegato, in modo da eliminare per quanto possibile tutti i focolai d'infezione che ancora sussistono [...]. Colpire inesorabilmente — affermava a conclusione di questa parte — questi « centri di infezione » è condiz[...]



da relazione di Costantino Lazzari sotto presidenza Azimonti, Discorso Lazzari in Resoconto stenografico del 17. congresso nazionale del Partito socialista italiano : Livorno, 15-20 gennaio 1921 : con l'aggiunta di documenti sulla fondazione del Partito comunista d'Italia

Brano: [...] i comunisti, che ora ne formano la minoranza, il secondo Congresso della Internazionale comunista ha stabilito che, in vista dell'attuale sviluppo e dello spirito rivoluzionaria delle masse, l'uscita dei comunisti da quei Partiti non è desiderabile fino a tanto che essi hanno la possibilità di lavorare entro quei Partiti nel senso del riconoscimento della dittatura del proletariato e del potere dei Soviet, come pure nel senso della critica agli opportunisti e centristi rimasti ancora in quei Partiti. Ogni qual volta l'ala sinistra di un Partito centrista si è fatta abbastanza forte e lo sviluppo del movimento comunista lo richiede, quell'ala sinistra pub uscire complessivamente dal Partito e formare un Partito comunista.
« Nello stesso tempo il secondo Congresso della Terza Internazionale si dichiara favorevole all'unione dei gruppi e delle organizzazioni
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comuniste o simpatizzanti con i comunisti al Labour Party, sebbene questo appartenga alla Seconda Internazionale. Infatti, fino a che questo Partito lascerà alle organizzazioni, che ne f[...]

[...]one e organizzazione per la dittatura del proletariato e il potere dei Soviet, fina a che questo Partito conserverà il suo carattere di Unione di tutte le organizzazioni sindacali della classe operaia, i comunisti debbono assolutamente fare tutti i passi e accondiscendere a certi passi per avere la possibilità di esercitare una influenza sulle grandi masse lavoratrici, smascherare, da una tribuna piú alta o visibile alle masse, tutti i loro capi opportunisti, sollecitare il trapasso del potere politico dai rappresentanti diretti della borghesia ai ' luogotenenti operai della classe capitalistica ', per guarire, insomma, le masse, al piú presto possibile, dalle loro ultime illusioni in questi riguardi ».
Ora è possibile la deliberazione che è stata presa dal Comitato della Terza Internazionale? È possibile nella sua applicazione anche in Italia? Si, tutto é possibile. Per noi non c'é niente di impossibile. Ma è utile per il movimento italiano o dannoso? Messo sulla bilancia il risultato a cui darebbe luogo l'adottare questa forma di scissione ch[...]



da Lettura del saluto della Presidenza del C.E. del Partito comunista in Olanda in Resoconto stenografico del 17. congresso nazionale del Partito socialista italiano : Livorno, 15-20 gennaio 1921 : con l'aggiunta di documenti sulla fondazione del Partito comunista d'Italia

Brano: per il prossimo Congresso nazionale di Livorno. Ne profitteremo volentieri ed invieremo uno o due delegati al Congresso.
«Come nel frattempo avete letto, da noi si effettua la scissione del Partito socialdemocratico.
«I riformisti, guidati ora dagli opportunisticentristi Grimm e Nobs, si fanno in quattro per creare a Vienna una nuova Internazionale con Longuet, Hilferding, Adler, ecc.
« Ci è molto piaciuto il vostro reciso rifiuto di partecipare alla preconferenza di Berna per ricostruire la Internazionale di Vienna.
« Ci auguriamo che il vostro prossimo Congresso comprenderà e sanzionerà la condotta della vostra Direzione in questa questione. Noi consideriamo ogni tentativo di questi opportunisti come un delitto contro la Terza Internazionale comunista.
«Voi comprenderete che non potevamo piú restare in un Partito coi Nobs, Grimm ed i loro aderenti.
« È necessario assolutamente per la Svizzera che gli elementi veramente rivoluzionari si costituiscano in una forte Sezione della Terza Internazionale perché possa, al momento opportuno, creare veramente l'avanguardia della classe operaia della Svizzera.
«Speriamo, alla fine di gennaio od ai primi di febbraio, di poterci fondere con il piccolo Partito comunista svizzero in un Partito unificato comunista, Sezione della Terza Internaziona[...]



da Lettura del saluto di Toman come rappresentante del Partito comunista austriaco in Resoconto stenografico del 17. congresso nazionale del Partito socialista italiano : Livorno, 15-20 gennaio 1921 : con l'aggiunta di documenti sulla fondazione del Partito comunista d'Italia

Brano: [...] si uniranno al Partito comunista della Svizzera onde creare un forte unificato Partito comunista.
«La Comune di Parigi, la Repubblica ungherese dei Consigli, il Partito socialdemocratico tedesco ci mostrano la necessità di un Partito rivoluzionario e di una Internazionale disciplinati.
«Noi vi inviamo, cari compagni, i piú fraterni saluti nella speranza di avervi come fratelli di lotta rivoluzionaria nella Terza Internazionale. Ricacciate gli opportunisti ben noti nel luogo che loro spetta: la piccola borghesia.
« Viva la Terza Internazionale! Viva la rivoluzione mondiale!
« Saluti comunisti.
Direzione del Partito comunista svizzero ». (Applausi).
Partito comunista austriaco
«Egregi compagni,
«In un'epoca di tensione politica, in un'epoca nella quale l'anarchia capitalistica ha aumentato fino al massimo le contrarietà di classe fra la borghesia ed il proletariato, i socialisti d'Italia si riuniscono a Congresso.
«Centinaia di fiduciari del proletariato socialista rivoluzionario dovranno discutere sulle direttive future della tattica per[...]

[...]rnazionale. La stragrande maggioranza del proleta
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nato italiano era finora fedele alla rivoluzione proletaria, fedele al fianco dei fratelli combattenti nella Russia dei Soviety, e siamo convinti che anche in questo Congresso una grandissima maggioranza si metterà sulla base della Terza Internazionale. Oltreciò siamo convinti che anche il proletariato rivoluzionario italiano farà l'ultimo passo decisivo ed allontanerà dalle sue file i socialopportunisti, i traditori degli interessi proletari, i signori Turati e compagni. (Applausi).
«Nel nome del Partito comunista austriaco auguriamo alle discus
sioni del proletariato rivoluzionario italiano il migliore successo. «Evviva la Terza Internazionale. Evviva la rivoluzione proletaria! «Evviva l'unione delle Repubbliche dei Soviety d'Europa!
«Evviva il proletariato rivoluzionario italiano!
TOMAN ».
Partito socialista austriaco (sinistra)
«Compagni,
«Giacché completamente impegnati ed avendo occupate tutte le nostre forze nella preparazione del nostro ' Congresso di unificazione', che avrà lu[...]



da Giancarlo Bergami, Partito e prospettiva della rivoluzione comunista in Bordiga in KBD-Periodici: Belfagor 1980 - maggio - 31 - numero 3

Brano: [...]ie organizzate, salvo subordinare l'attuazione di questa tattica al compito fondamentale del partito comunista: la diffusione nella massa operaia della coscienza che solo il programma comunista e l'inquadramento diretto dal partito comunista la condurranno alla sua emancipazione. Di qui l'interpretazione strumentale della politica del fronte unico, attraverso la quale deve essere precisata e intensificata la campagna contro influenze e programmi opportunistici o socialriformistici che minacciano l'integrità classista del movimento operaio, fino a radicare ed estendere la convinzione tra le masse che il partito comunista sia il meglio preparato a far prevalere la causa del proletariato.
Bordiga teme soprattutto che le fusioni di sezioni isolate dell'Internazionale con altri organismi politici, ovvero il graduale assorbimento di frazioni
3 A. BORDIGA, Il principio democratico, « Rassegna Comunista », Napoli, II, n. 18, 28 febbraio 1922, p. 888.
4 F. LIvoxsI, Amadeo Bordiga. Il pensiero e l'azione politica 19121970, Roma, Editori Riuniti, 1976, p[...]

[...]sky, un avvicinamento all'Opposizione russa che negli stessi mesi subiva l'attacco della maggioranza capeggiata nel partito bolscevico da Stalin; e in questo spirito la conferenza sarà letta e pubblicata nel 1928, col titolo: Lénine sur le chemin de la révolution, nella rivista diretta da Pierre Naville n. Bordiga vi esalta la polemica leniniana contro le correnti gradualistiche, le falsificazioni del programma rivoluzionario tentate dai partiti opportunisti.
La restaurazione dei fondamenti della dottrina marxista si deve compiere, in Russia e nelle cittadelle avanzate del capitalismo europeo, sui due fronti della critica radicale al « marxismo » borghese dei socialdemocratici e all'economismo, che distoglie il proletariato dai compiti di organizzazione della propria forza per confinarne l'iniziativa nell'ambito del rivendicazionismo settoriale e frammentario, lasciando alla borghesia l'egemonia del movimento che abbatterà l'autocrazia zarista e instaurerà, con le libertà politiche, le condizioni di un democratico scontro fra i partiti. Lenin in[...]



da (Nove domande sullo stalinismo) Arturo Carlo Jemolo in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1956 - 5 - 1 - numero 20

Brano: [...] per ottenere questo, occorreva spezzare la macchina degli opposti su cui si reggeva il sistema della dittatura del proletariato: la lotta di classe era finita nell'Unione Sovietica, si poteva dar luogo alla collaborazione, al gioco di tesi strumentali diverse, si dovevano aprire la fantasia, l'inventiva. La verità poteva essere una somma di verità: c'era posto di esperimentazione per tutti. Bastava un qualunque a senza partito » a criticare gli opportunisti e gli arrivisti. La polizia segreta si stava ormai rivelando come un inutile bagaglio. Le spie americane, posto che fossero arrivate a Mosca, potevano essere consegnate da attivi boysscouts ai vigili urbani. L'enorme apparato di pressione comincia a girare a vuoto. Non c'è ormai proporzione fra lo sforzo ed il numero di t< pud » di grano che si producono in più. Anzi, essi diminuiscono. Le leve della storia sono ormai altre, più indirette, dal braccio più lungo. Lo stalinismo si esaurisce nella morte fisica di Stalin ed ha inizio il « nuovo corso ». Sarà la competizione pacifica, l'emulazione[...]



da Lettura del saluto del Partito comunista svizzero in Resoconto stenografico del 17. congresso nazionale del Partito socialista italiano : Livorno, 15-20 gennaio 1921 : con l'aggiunta di documenti sulla fondazione del Partito comunista d'Italia

Brano: [...] si uniranno al Partito comunista della Svizzera onde creare un forte unificato Partito comunista.
«La Comune di Parigi, la Repubblica ungherese dei Consigli, il Partito socialdemocratico tedesco ci mostrano la necessità di un Partito rivoluzionario e di una Internazionale disciplinati.
«Noi vi inviamo, cari compagni, i piú fraterni saluti nella speranza di avervi come fratelli di lotta rivoluzionaria nella Terza Internazionale. Ricacciate gli opportunisti ben noti nel luogo che loro spetta: la piccola borghesia.
« Viva la Terza Internazionale! Viva la rivoluzione mondiale!
« Saluti comunisti.
Direzione del Partito comunista svizzero ». (Applausi).
Partito comunista austriaco
«Egregi compagni,
«In un'epoca di tensione politica, in un'epoca nella quale l'anarchia capitalistica ha aumentato fino al massimo le contrarietà di classe fra la borghesia ed il proletariato, i socialisti d'Italia si riuniscono a Congresso.
«Centinaia di fiduciari del proletariato socialista rivoluzionario dovranno discutere sulle direttive future della tattica per[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine opportunisti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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Partito <---Economia politica <---Engels <---Filosofia <---Fisica <---Giappone <---Il Partito <---Inghilterra <---Internazionale <---Jugoslavia <---Kabaktceff <---Kienthal <---La Centrale del Partito <---La Russia <---La lotta <---Longuet <---Manifesto dei comunisti <---Marx <---Nenni <---Nobs <---Oltreciò <---Ordine Nuovo <---Presidenza <---Psicologia <---Quale <---Rajk <---Scheidemann <---Sistematica <---Stalin <---Stato <---Venizelos <---Zimmerwald <---Zinowieff <---antifascista <---bolscevismo <---bordighiana <---capitalista <---capitalisti <---centralismo <---classista <---classisti <---collaborazionismo <---collaborazionista <---corporativismo <---dell'Esecutivo <---dell'Europa <---dell'Inghilterra <---dell'Intesa <---dell'Unione <---economisti <---eroismo <---fanatismo <---fascista <---fascisti <---frazionismo <---ideologica <---ideologico <---imperialisti <---internazionalismo <---italiane <---leniniana <---massimalisti <---militarismo <---nazionalista <---nell'Europa <---nell'Internazionale <---nismo <---opportunista <---particolarismi <---possibilismo <---psicologia <---psicologico <---riformiste <---riusciste <---sindacalismo <---socialopportunisti <---staliniana <---stalinismo <---stalinista <---Aaah <---Abbiate <---Adelchi Baratono <---Al C E <---Al Congresso <---Al II <---Alfonso Leonetti <---Allargato <---Alleati <---Altobelli Argentina <---Amendola <---Amsterdam <---Ancona <---Andrea Costa <---Andrea Viglongo <---Angelo Tasca <---Annali <---Appare <---Applicazione <---Appunto <---Aragno <---Asia Minore <---Avolio <---Avresti <---Azimonti <---Baglioni <---Bagole <---Balcani <---Balcania <---Baldesi <---Basso dalla Direzione <---Bela Kun <---Beloff <---Bensi <---Beria <---Bevan <---Bissolati <---Bordiguisme <---Bosio <---Briand in Francia <---Bucco-Schiavello <---Bulganin <---Bulgaria Sciablin <---Buoni <---C.C. <---Cabrini <---Cain Haller <---Capo <---Carlo Rosselli <---Caro Turati <---Cattive <---Ceco-Slovacchia <---Centro Interno 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