Brano: [...]traddistinguere.
Tra il 1927 e il 1935 Mao fu sostanzialmente in minoranza o « all’opposizione » all'interno del Partito comunista cinese: in questo periodo infatti, sia per l’influenza dei modelli di precedenti esperienze rivoluzionarie sviluppatesi in altri paesi (Comune di Parigi, Rivoluzione d'Ottobre), sia per le ripercussioni che sull’orientamento dei militanti aveva un’interpretazione ristretta e tradizionale della teoria marxistale
ninista, sia per l’influenza dell’Internazionale Comunista che compì alcuni errori e comunque ebbe difficoltà a intendere la specificità della situazione cinese, la scelta di una strategia generale per la rivoluzione fu per il Partito comunista cinese oggetto di uno sforzo, lungo, contorto e travagliato. Solo dopo che gravi deficienze politiche, sociali e militari ebbero inflitto serie perdite alle forze rivoluzionarie che avevano creato le « basi rosse » nel Sud, costringendole ad abbandonare quelle basi per trasferire i militanti superstiti nel Nordovest verso la nuova « base rossa » di Yenan, la s[...]
[...]i comunisti dovessero cimentarsi nella gestione del potere statale e nella lotta armata senza aver in precedenza portato alla vittoria la rivoluzione, e al tempo stesso dovessero condurre avanti il consolidamento dei ranghi del partito in un ambiente non proletario e il reclutamento dei militanti, contemporaneamente alla mobilitazione dei contadini per l’espropriazione degli sfruttatori rurali.
Tutto ciò imponeva di ripensare la prospettiva leninista del partito e la stessa prospettiva marxista della lotta di classe in termini inediti, al di fuori di schemi formalistici
o di dogmatica ripetizione di « modelli »: d’altra parte era anche dominante la necessità di tenere aperta la possibilità di « recuperare » alla linea di Mao militanti e « quadri » che avessero compreso in che cosa consistevano errori e carenze di altre posizioni.
Da qui trasse origine la polemica di Mao contro « il culto del libro », il « sapere astratto », il distacco della teoria dalla pratica, e a favore del continuo scambio di esperienze tra « quadri » e « masse[...]