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Il segmento testuale neonazismo è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 86

Brano: [...]

diretta uccidono una guardia giurata.

23.6: Assassinio del giudice Mario Amato a Roma. Si occupava delle indagini sul movimento neofascista. 16.7: A Bari, la magistratura militare accoglie la richiesta di libertà del maggiore delle S.S. Reder, già condannato aH’ergastolo per la strage di Marzabotto (v.).

2.8: Bomba alla Stazione centrale di Bologna: 84 vittime e centinaia di feriti. L’attentato viene rivendicato dai N.A.R..

A. Se.

Neonazismo

Ideologia e attività miranti a rivalutare il nazismo (v.) e a restaurarne i metodi dopo la Seconda guerra mondiale.

Il neonazismo nella R.F.T. costituisce oggi una forza politica crescente, alla quale spetta di svolgere, nell’ambito del sistema monopolistico di stato, importanti compiti di repressione nei confronti delle masse popolari per conto della borghesia monopolistica. I partiti, le organizzazioni e i gruppi neonazisti fungono da bacino collettore e da truppa d’assalto delle più virulenti forze deH’anticomunismo, dell'antisovietismo e del revanscismo tedesco. Essi costituiscono quindi una forza supplementare di oppressione della classe operaia, completando la macchina di potere monopolisticostatale. Aumentando si[...]

[...] Essi costituiscono quindi una forza supplementare di oppressione della classe operaia, completando la macchina di potere monopolisticostatale. Aumentando sistematicamente il teppismo armato, essi devono creare all’interno del paese una psicosi di angoscia e di insicurezza che intimidisca le forze democratiche e le convinca a rinunciare alla lotta antiimperialista.

D’altra parte, ma sempre in stretta connessione con l'indirizzo su esposto, il neonazismo ha il compito di mobilitare i ceti medi riluttanti, in specie la piccola borghesia urbana, gli artigiani, i professionisti, i pubblici ufficiali e gli intellettuali nazionalisti, nonché gli strati arretrati e demoralizzati del proletariato, verso la rinvendicazione di uno « Stato forte », di un « uomo forte » e di creare un clima fascistoide. Con ciò il capitale monopolistico si sta creando, a lunga scadenza, una forza di riserva nel caso che il mantenimento del sistema parlamentare democratico si manifesti inadatto ad assicurargli il suo dominio. L'articolazione particolarmente aggressiva de[...]

[...]del proletariato, verso la rinvendicazione di uno « Stato forte », di un « uomo forte » e di creare un clima fascistoide. Con ciò il capitale monopolistico si sta creando, a lunga scadenza, una forza di riserva nel caso che il mantenimento del sistema parlamentare democratico si manifesti inadatto ad assicurargli il suo dominio. L'articolazione particolarmente aggressiva degli obiettivi più reazio

nari del capitale monopolistico attraverso il neonazismo non mira soltanto a gettare le basi ideologiche e a formare le leve per poter compiere, in determinate circostanze storiche, un tale passo (verso l'abrogazione del sistema democraticoparlamentare) ; le attività propagandistiche del neonazismo forniscono nello stesso tempo ad altre forze politiche del capitale monopolistico un alibi, un pretesto, permettendo loro di presentare la loro politica nell’ambito del sistema democraticoparlamentare come una politica amante della pace e democratica.

Origini del neonazismo nella R.F.T.

L’attuale quadro del neonazismo nella R.F.T. non è separabile dallo sviluppo sociale avvenuto sul territorio di questa nel secondo dopoguerra. In aperto contrasto con la volontà dei popoli della coalizione antihitleriana, articolatasi nell’accordo dì Potsdam (v.), nella R.F.T. non vennero mai seriamente messe in discussione le radici economiche e politiche del fascismo e del neonazismo, cioè il potere dei monopoli e dei latifondisti. Conformemente al loro interesse di classe altoborghese, gli U.S.A., la Gran Bretagna e la Francia svolsero fin dall’inizio una politica di restaurazione nei confronti dell’imperialismo tedesco: obiettivo di queste potenze fu quello di creare, coll’aiuto del loro precedente nemico, un forte centro strategico nel cuore dell'Europa, con il quale fosse possibile ostacolare! cambiamenti sociali in atto nell'Europa orientale e, in un tempo successivo, magari anche annullarli. Perciò esse lasciarono intatte le radici economiche del nazismo (salvo alcu[...]

[...]e capitale di organizzarsi politicamente. Migliaia di ex nazisti diventarono così membri del partito C.D.U.C.S.U. (Christliche Demokratische Union Christliche Soziale Union, Unione democratica cristiana Unione sociale cristiana), diretti rappresentanti degli interessi del capitale monopolistico, che prepararono e realizzarono l'ingresso della R.F.T. nella N.A.T.O. (v.).

Un ruolo importante per la conservazione delle radici del fascismo e del neonazismo ebbe poi il fatto che la « denazificazione », decisa dal Trattato di Potsdam, venne gestita dalle potenze d’occupazione



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 97

Brano: Neonazismo

e il 1979, su 750 indagini e procedimenti giuridici intrapresi contro la divulgazione di propaganda e

I utilizzo di simboli nazisti, in meno di 8 casi si è arrivati a una condanna e, nella maggior parte di questi casi, la pena si è limitata a insignificanti multe in denaro. Gran parte dei processi penali iniziati dai tribunali della R.F.T. contro i neofascisti e le loro attività finiscono d’altra parte per nascondere le cause del fascismo e del neonazismo. Le azioni violente dei neonazisti vengono presentate come casi di criminalità comune o addirittura falsificate quali trasgressioni p[...]

[...]il 1979, su 750 indagini e procedimenti giuridici intrapresi contro la divulgazione di propaganda e

I utilizzo di simboli nazisti, in meno di 8 casi si è arrivati a una condanna e, nella maggior parte di questi casi, la pena si è limitata a insignificanti multe in denaro. Gran parte dei processi penali iniziati dai tribunali della R.F.T. contro i neofascisti e le loro attività finiscono d’altra parte per nascondere le cause del fascismo e del neonazismo. Le azioni violente dei neonazisti vengono presentate come casi di criminalità comune o addirittura falsificate quali trasgressioni perdonabili. L'oltraggio contro i cimiteri israeliti e i luoghi o i monumenti commemorativi antifascisti vengono spesso giudicati dai tribunali come « eccessi » di comportamento. Azioni terroristiche contro organizzazioni democratiche e personalità antifasciste finiscono per essere valutate come ragazzate. Così, alle organizzazioni e ai partiti neofascisti viene attestato, attraverso la stessa giurisdizione, di trovarsi in concordanza con la legge costituzionale.[...]

[...]opria sentenza quella del tribunale di Norimberga, aveva ritenuto non illegale la vendita del libro perché, secondo lei, i libri dell’epoca nazista « servono innanzitutto quali mezzi di informazione » e sarebbero quindi da valutare come « documenti di storia contemporanea ».

Mentre nei confronti dei vecchi e nuovi nazisti i tribunali della R.F.T. mostrano questo spirito conciliante, non esitano a perseguitare le forze che si battono contro il neonazismo.

Così la polizia di Norimberga perseguì i partecipanti a una manifestazione di protesta contro una riunione della N.P.D., che si svolgeva nel centro della città e nella quale il capo del partito Hussgnug lanciò parole d'ordine contro gli stranieri nella R.F.T.. Il dirigente sindacale di Norimberga dichiarò di essere preoccupatissimo, vedendo quanto grande era lo spazio in cui potevano ancora muoversi le forze di estrema destra e fasciste nella Germania occidentale («Die Tat », 3.10.1980).

Il 15.9.1980, a Bochum, l’antifascista floswitha Wolf veniva condannata a una multa in denaro per «[...]

[...]dente dell'Unione sindacale della RenaniaVestfalia presentò una denuncia contro la N.P.D. per istigazione all'odio del popolo attraverso l'azione « Alt agli stranieri! La Germania ai tedeschi! », la Procura di stato sospese la causa. Secondo la spiegazione ufficiale, non sarebbe risultato con sufficiente chiarezza che sussistesse il reato (« Die Tat », 26.9.1980).

Per spiegare il grado di connivenza dell’apparato giudiziario nei confronti del neonazismo, bisogna tener presente che, in questo apparato, non è mai stata effettuata una denazificazione degna del nome.

Fin dal processo contro i giuristi di Norimberga, il tribunale statunitense era giunto alla conclusione che « le leggi, le deleghe date a Hitler e il sistema brutale, corrotto e degradato della giustizia nazionalsocialista costituiscono già di per sé crimine di guerra e crimine contro l'umanità, sicché una partecipazione al l'emanazione e alla realizzazione di tali leggi costituisce una complicità ».

Questa sentenza, adottata per deliberazione dall'ONU, è entrata a far parte d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 96

Brano: Neonazismo

La polizia della R.F.T. schierata contro una manifestazione antifascista [8.6.1970) *

giunse in Gran Bretagna con passaporto falso e venne ospitato da un certo Rod Roberts.

Nell’estate 1980 l’organizzazione neofascista britannica League of St. George riuscì a sottrarre alle indagini dell’interpol Willi Krause, membro del Gruppo sportivomilitare Hoffmann. Gruppi neofascisti britannici stampano anche materiale di propaganda per i neonazisti della R.F.T.. Il Fronte d’azione dei socialisti nazionali mantiene rapporti con la Federazione d'azione nazionale europea (F.A.N.N.E.) fondata nel [...]

[...]sezione R.F.T. del K.K.K. conterebbe ormai più di 1.000 affiliati. Capoklan per la R.F.T. sarebbe un ex sergente della 52a Squadra cacciatori tattici a Spangdahlem, nell’Eifel; egli sarebbe incaricato di « reclutare camerati tedeschi e di costruire una seconda linea principale di combattimento in Europa ». Altre fonti informano che il Klan ormai addestrerebbe neonazisti della R.F.T. insieme a fascisti americani come guerriglieri nelI’Alabama.

Neonazismo e autorità giudiziaria nella R.F.T.

Gli accordi di Potsdam e le dichia zioni della Commissione di con trollo degli Alleati in Germania costituiscono il fondamento giuridico, avente carattere di diritto internazionale, per perseguire giuridicamente il neonazismo nella R.F.T..

Nel Proclama n. 2 della Commissione di controllo degli Alleati del 20.9.1945, al titolo l/l, si legge:

« I. Tutte le forze armate tedesche, sia l’esercito che la marina e l’aeronautica, le S.S., S.A., S.D. e la Gestapo, comprese tutte le loro organizzazioni, i quadri e le istituzioni, compreso lo stato maggiore del corpo degli ufficiali, del corpo di riserva, delle scuole militari, delle organizzazioni di ex combattenti e di tutte le altre organizzazioni militari e paramilitari, come pure tutte le associazioni che mirano a mantenere la tradizione militare in Germania, devo[...]

[...] base alle direttive emanate per liberare il popolo tedesco dal nazionalsocialismo e dal militarismo non possono essere impugnati davanti alla Corte Costituzionale », una deliberazione di carattere legislativo.

Al di là di questi, il Codice penale della R.F.T., con una ampia legiferazione, conferisce agli uffici decentrati del governo, in specie all'amministrazione giudiziaria, numerosi strumenti per poter prendere misure efficienti contro il neonazismo. Per esempio, il Codice penale prevede, al paragrafo 130, fino a 3 anni di reclusione per punire la « sobillazione del popolo ». La legge dice: « Chiunque attacca l'onore di altri in una forma atta a rompere lo stato di pace, o attraverso l’istigazione di odio contro una parte della popolazione, o attraversò la provocazione di atti violenti o provvedimenti arbitrari contro di essa, ovvero attraverso l’offesa, il beffeggiamento

o la diffamazione, viene punito con la reclusione per una durata da 3 mesi fino a 5 anni. Oltre a questo, può essere condannato a una multa in denaro ».

Il paragr[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 95

Brano: Neonazismo

Giovani neonazisti manifestano per la liberazione del capo nazista Hess detenuto nel carcere di Spandau

1970

Ottobre: il neonazismo culmina nella fondazione dell’« Azione Resistenza » contro la politica di distensione; provoca attentati dinamitardi e incendiari ad Amburgo, Duesseldorf, Krefeld e nella Berlino occidentale.

Nella Berlino occidentale, il neonazista Ekkehard Weil spara contro un soldato sovietico presso il Monumento ai caduti.

1974

Dicembre: assalto con bottiglie « molotov » e armi da fuoco contro l’Albergo della gioventù dell’Unione sindacale a Ehlershausen.

1975

Bomba incendiaria contro l’ufficio centrale che si occupa delle indagini sui crimini nazionalsocialisti a Ludwigsburg.

1978

Fe[...]

[...] con paesi socialisti.

9 novembre: a Monaco, il Fronte giovanile organizza una manifestazione, ripetendo la « Marcia sul padiglione dei generali » compiuta da Hitler in occasione del fallito colpo di stato del 9.11.1923.

24 dicembre: il neofascista Frank Schubert, membro del Movimento socialista popolare della Germania/ Partito del lavoro, uccide una guardia confinaria e un ufficiale di dogana svizzeri.

Collegamenti internazionali

Il neonazismo della R.F.T. sta diventando sempre più chiaramente una delle centrali del neofascismo internazionale. Per quanto possiamo qui rilevare a proposito dei suoi collegamenti con forze neofasciste

di altri paesi, emerge soltanto la punta di un iceberg, poiché sta nella natura di tali contatti l’essere tenuti gelosamente nascosti all’opinione pubblica. Sono comunque accertabili i collegamenti fra gruppi neonazisti della R.F.T. con la maggiore organizzazione neofascista belga, il Vlaamse Militanten Order (V.M.O.). I membri di questa formazione paramilitare si esercitano periodicamente nel corso de[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 91

Brano: Neonazismo

fra il neonazismo e gli obiettivi delle organizzazioni di profughi revansciste sono sostanzialmente l’anticomunismo, la rivendicazione di una « ricostruzione della Germania entro i confini del 1937 », il rifiuto degli accordi stipulati fra la R.F.T. e l’U.R.S.S., la Polonia, la Cecoslovacchia e la Repubblica Democratica Tedesca. Le rivendicazioni revansciste di territori, che includono anche il ricorso ai mezzi di violenza, sono perfettamente congeniali al neonazismo.

L’intreccio fra organizzazioni neonaziste e revansciste si basa, oltre che sulla concordanza ideologica e sulla intercambiabilità dei loro esponenti, su legami organizzativi quali l’adesione ad associazioni comuni. Così, per esempio, nella Federazione delle associazioni patriottiche (A.V.V.) si incontrano le organizzazioni: Aktion OderNeisse, Deutscher Block, Jugendbund Adler, Bund heimattreuer Jugend, StahlhelmBund der FrontsoldatenKampfbund fuer Europa, Deutsches Kulturwerk europaeischen Geistes (Opera culturale tedesca d’ispirazione europea).

Nel Freiheitlicher Rat (Consiglio libera[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 88

Brano: Neonazismo

Corteo renvascista in Baviera. Il cartellone in primo piano dice: « Berlino è tedescai. Lipsia resta tedesca. Bratislava sarà di nuovo tedesca »

polare libero), furono assorbiti dalla C.D.U.C.S.U., andando ad aumentarne il potenziale reazionario. Ma già con l'inizio della prima maggiore crisi economica della R.F.T., alla metà degli anni Sessanta, il neonazismo ricomparve vistosamente in pubblico. Partendo quasi da zero, la Nationaidemokr'atische Partei Deutschlands (N.P.D., Partito nazionaldemocratico tedesco), sorta attraverso la fusione di diversi gruppi neofascisti nel 1964, riuscì a conquistare il 2 per cento dei voti nelle elezioni federali del 196667. Tra il 1965 e il 1967, il numero dei tesserati di questo partito aumentò da 10.000 a 30.000. Solo grazie ai contraccolpi subiti per le proteste deH'opinione pubblica democratica questo partito mancò, nel 1969, l’obiettivo di entrare nel Parlamento federale.

Alla fine degli anni Sessanta l'inf[...]

[...]a R.F.T. le loro filiali, punti di appoggio e uffici di collegamento. Questa dispersione delle forze in tanti gruppi e associazioni serve da copertura per nascondere la reale esten

sione del potenziale neonazista: i vari gruppi che sorgono spesso spontaneamente e si sciolgono all'improvviso, per poi ricostituirsi sotto nuova denominazione, appaiono come fenomeni limitati e non significativi. A determinare l'attuale struttura organizzativa del neonazismo concorrono anche altri motivi:

1. La sensibilità dell'opinione pubblica mondiale e la crescente opposizione da parte delle forze antifasciste nella R.F.T. rendono difficile una maggiore concentrazione del potenziale neofascista, quale risulterebbe dalla nascita di nuove organizzazioni che abbracciassero l’intero territorio federale.

2. Dati i rapporti di forza esistenti sul piano parlamentare, i gruppi dominanti del capitale monopolistico non hanno per il momento alcun interesse di fare sorgere partiti e organizzazioni fasciste di livello nazionale, perché ciò comporterebbe il pericolo [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 8

Brano: [...]63 condannati a morte. Di questi ultimi, risultò poi che soltanto 284 erano stati effettivamente giustiziati.

I condannati all’ergastolo e ad altre pene detentive furono infine liberati tutti dal Governo militare alleato in Europa tra il 1949 e il 1955. In conclusione, le decine di migliaia di aguzzini dei lager poterono tranquillamente rifarsi una vita nella Germania federale, costituire le loro associazioni combattentistiche, dare vigore al neonazismo.

Nel 1960, per iniziativa delle associazioni internazionali di ex deportati, fu edificata nel recinto del campo di Dachau una cappella cattolica commemorativa, cui seguirono nel 1965 un tempio ebraico e una chiesa protestante.

Negli anni del dopoguerra le autorità tedesche locali hanno fatto tutto

11 possibile per allontanare dalla città di Dachau l’onta bruciante del lager, ma l’affermazione frequentemente ripetuta che la popolazione « non sapeva » e che non può quindi essere coinvolta nelle responsabilità delle S.S. o dei capi nazisti, è quanto meno da accogliere con grande scettic[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 90

Brano: Neonazismo

Celebrazione funebre della H.I.A.G. (Amburgo, 1983)

gen, WaffenSS (H.I.A.G., Associazione di mutuo soccorso dei soldati dell’arma delle SS, Associazione registrata). La sua fondazione risale al 1951, nonostante che le

S.S. fossero state condannate dal Tribunale di Norimberga nel 194546 come « organizzazione criminale » e fosse stato emanato un divieto di creare organizzazioni che ne raccogliessero la successione. In virtù dell’art. 139 della Carta costituzionale della R.F.T., tale divieto sarebbe tuttora in vigore. Fanno capo alI’H.I.A.G. circa 40.000 membri delle SS., organizzati in[...]

[...]land (Gruppo di lotta per la grande Germania) .

Ordensgemeinschaft der Ritterkreuztraeger (Congregazione dei titolari della croce di cavaliere).

S oziai revolutionaere Kampfgemeinschaft Deutschlands (Associazione di lotta socialrivoluzionaria della Germania).

Volkssozialistische Bewegung Deutschlands (Movimento socialista popolare della Germania).

Jugendbund Adler (Lega giovanile Aquila).

Faschistische Front (Fronte fascista) .

Neonazismo e revanscismo

Il neonazismo viene notevolmente rafforzato dai 19 gruppi di profughi revanscisti nella R.F.T. che fanno capo all’organizzazione federale Bund der Vertriebenen/BdV (Lega dei profughi). S’intende che non tutti i due milioni e mezzo di profughi diventati membri del BdV sono da considerare neonazisti, ma sta di fatto che le cariche dirigenti in seno al BdV vengono quasi sempre ricoperte da nazisti vecchi e nuovi. Tra questi c’è, ad esempio, Walter Becher, portavoce e presidente delI’Organizzazione dei profughi tedeschi dei Sudeti, il quale all’epoca del fascismo hitleriano era redattore responsabile del quoti[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 93

Brano: Neonazismo

sonori » offre una quindicina di dischi dei quali conviene citare alcuni sommari:

— Un popolo, un impero, un capo, 19331938. La Germania si risveglia. Brucia il Reichstag. La Saar è tedesca. KdF — verso il sole. Giochi olimpici. Legione Condor.

— Il passo oltre il confine, 19381941. L'annessione dell’Austria. La crisi dei Sudeti. La presa di Praga. Guerra lampo contro la Polonia. La vittoria neUtDvést. La battaglia per l’Inghilterra.

— Nel profondo del territorio nemico, 1941 1943. Patto tripartito. .Guerra lampo contro l’Est. Davanti a Mosca e Leningrado. La catastrofe invernale.[...]

[...]S.S. olandesi con fermaglio. Questa intensa e svariata propaganda neonazista lascia il suo segno sul modo di pensare di molti cittadini tedeschi federali. Un’inchiesta demoscopica, pubblicata nell’aprile 1981, rivela che il 13 per cento dei cittadini dell'R.F.T. ha una concezione del mondo di estrema destra.

Il 18 per cento degli intervistati dichiararono: « Se potessimo lasciare da parte la guerra, sotto Hitler la Germania stava meglio ».

Neonazismo e Forze armate federali

L’influenza esercitata da vecchi fascisti e neonazisti nelle Forze Armate della R.F.T. è evidente già dal fatto che queste, quando furono ufficialmente fondate nel 1955, vennero ricostituite con ex generali ed ex ufficiali del regime hitleriano, compresi certi notori militaristi e oltranzisti: generali come Heusinger, Speidel, Johann Adolf Graf von KieJmannsegg, Panitzki, de Maizière e Stein ho ff; e perfino criminali di guerra condannati come Trettner e Foertsch.

Ancora nel 1970 il vertice delle Forze Armate contava 170 generali che avevano ricoperto ruoli di ra[...]

[...]e oltranzisti: generali come Heusinger, Speidel, Johann Adolf Graf von KieJmannsegg, Panitzki, de Maizière e Stein ho ff; e perfino criminali di guerra condannati come Trettner e Foertsch.

Ancora nel 1970 il vertice delle Forze Armate contava 170 generali che avevano ricoperto ruoli di rango elevato al servizio di Hitler. Essi mantenevano stretti legami con i loro « vecchi camerati di guerra » ed aprirono le porte delle caserme alle forze del neonazismo. L’impegno ufficiale di « salvaguardare la tradizione », assunto dalle Forze Armate federali, ha fornito molte occasioni per curare i rapporti con gli ex ufficiali delle S.S..

Secondo quanto emerge da una documentazione distribuita all’inizio del 1978 dal

Banda musicale di un gruppo neonazista di Amburgo (1978)

93



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 259

Brano: [...]nte liquidati o catturati.

I fuorusciti ustascia continuarono all’estero (soprattutto in Germania) la loro attività di provocazione e, infiltrandosi in Jugoslavia in piccoli

o grossi gruppi armati, compirono varie azioni terroristiche. Negli ultimi anni i governi dei vari paesi che tuttora li ospitano hanno provveduto a imbavagliarli, ma di tanto in tanto gli ustascia fanno ancora sentire la loro presenza, inseriti nelle organizzazioni del neonazismo (v.) e della “Internazionale nera”.

Bibliografia: G. Scotti, Ustascia tra il fascio e la svastica, Udine 1976, con ampia bibliografia.

G.Sco.

Ustica

Isola vulcanica a nord della Sicilia, dalla quale dista circa 60 km, Ustica ha un'estensione di 8 kmq, una popolazione di circa 1.000 abitanti e fa parte della provincia di Palermo. Durante il regime fascista vi ebbe sede una colonia per confinati politici.

La colonia di confino

Quando, nel novembre 1926, cominciarono ad arrivare a Ustica i primi confinati politici, l’isoletta era già sede di una nutrita colonia di coatti comuni[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine neonazismo, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---nazisti <---R.F.T. <---neonazisti <---S.S. <---nazionalsocialista <---nazista <---neonazista <---N.S.D.A.P. <---neofascista <---neofascisti <---fascismo <---fascista <---fascisti <---N.P.D. <---U.R.S.S. <---U.S.A. <---anticomunismo <---anticomunista <---antifascisti <---fasciste <---hitleriano <---nazionalisti <---nazismo <---neofasciste <---neonaziste <---revanscismo <---socialista <---Bibliografia <---Die Zeit <---Diritto <---Diritto internazionale <---Gerhard Frey <---Gran Bretagna <---Jugendbund Adler <---Kampfbund Deutscher Soldaten <---Mein Kampf <---N.A.T.O. <---S.A. <---Storia <---Tribunale di Norimberga <---antifascista <---antifasciste <---antisovietismo <---nazionalsocialismo <---nazionalsocialisti <---naziste <---neofascismo <---socialisti <---terrorista <---A.N.S. <---A.O. <---A.V.V. <---Adolf Hitler <---Aktion Deutscher Sozialis <---Aktion Oder <---Albano Aiello <---Alberto Angelillo <---Alfio Ballotta <---Alfonso Baroni <---Alleati in Germania <---Amato a Roma <---Andrea Al <---Andrea An <---Ante Vokic <---Antonio Anici <---Antonio Leandri <---Artenio Bellotti <---Attilio Beltramini <---Auschwitz-Lùge <---Azione Resistenza <---Bartolo Alessi <---Benedetto Anto <---Bergen-Belsen <---Bosanska Krupa <---Bruno Batti <---Carlo Batti <---Carmelo Albani <---Comandante Walter <---Comitato Internazionale di Dachau <---Corriere della Sera <---Corte Suprema Federale <---Corte Suprema Federale a Karlsruhe <---Crimes Branch degli Stati <---Crispino Appoloni <---Danziger Nachrichten <---Das Reich <---Demokratische Union Christliche Soziale <---Der Donauschwabe <---Deutsche Arbeitsgemein <---Deutsche Bauer <---Deutsche Natio <---Deutsche Umschau <---Deutsche Volksunion <---Deutsche Wochen <---Deutsches Kul <---Die Auschwitz <---Die Pommersche Zeitung <---Die Tat <---Edmund Husserl <---Enrico Allocco <---Erzbistums Breslau <---Eugenio Andrealla <---F.A.N.N.E. <---F.K.D.S. <---F.N.E. <---Fausto Azzano <---Federazione di Roma <---Fenomenologia <---Filosofia <---Fisica <---Francesco Balde <---Frankfurter Kreis Deutscher Soldaten <---Franz Joseph Strauss <---G.S.U. <---Gary Rex Lauck <---Gestapo a Praga <---Giacinto Auciello <---Gino Luigi Balsamo <---Giovanni Astorri <---Gioventù Vi <---Girolamo And <---Giulio Angeli <---Giuseppe Anici <---Giuseppe Ariena <---Giuseppe Ballin <---Giuseppe Bastili <---Guglielmo Alfieri <---Guido Beani <---H.I.A.G. <---H.W. <---Halle Hans <---Hanna Arendt <---Hans-Gerd <---Heinz Gerlach <---Helmut Damerau <---Herbert Marcuse <---In Germania <---J.P. <---Joachim Ruoff <---Johann Adolf Graf <---K.D.S. <---K.K.K. <---Kalben di Stendal <---Kampfgruppe Host Wessel <---La Roche <---La casa <---La catastrofe <---La guerra <---Legione Condor <---Loewenbraeukeller di Monaco <---Luigi Bainellla <---M.S.I. <---Mario Archico <---Mario Arnoldi <---Matteo Baricelli <---Maurizio Arnesa <---Metafisica <---Mladen Lorkovic <---Monaco I <---N.A.R. <---Nation Europa Ver <---National-Zeitung <---Nella R <---Nella R F <---Nella R F T <---Nereo Batti <---Oder-Neisse <---Ostduetsche Rundschau <---P.P.A. <---Partito N <---Partito N S <---Pearl Harbour <---Pietro Attilio <---Procura di Goettingen <---Protettorato del Reich <---Renania-Vestfalia <---Repubblica Democratica Tedesca <---Rosario Agostino <---Roswitha Wolf <---Rudolf Hess <---S.D. <---Saar-Lorena <---San Pietro <---Scoperta a Roma <---Sein und Zeit <---Soldaten-Zeitung <---Sremska Mitrovica <---Stahlhelm-Bund <---Storia contemporanea <---Storia del Terzo Reich <---Sudetendeutscher Ku <---Trattato di Potsdam <---Triangolo Rosso <---Tribunale del Popolo <---Union Christliche Soziale Union <---Unser Ober <---V.M.O. <---Vincenzo Alderisi <---Vito Bar <---Vittorio Aldro <---Vittorio Barbaro <---Vlaamse Militanten Order <---Volkssozialistische Bewegung Deutschlands <---W.J. <---Walter Becher <---War Crimes Branch degli Stati Uniti <---Wiking Jugend <---Wolfgang Nahrat <---antihitleriana <---antiimperialista <---antipartigiana <---artigiani <---banditismo <---bresciana <---comunista <---comunisti <---cristiana <---d'Ezzelino <---dell'Europa <---dell'Indonesia <---dell'Italia <---dell'Occidente <---dell'Ufficio <---dista <---estremisti <---fenomenologia <---hitleriana <---ideologia <---ideologica <---ideologiche <---ideologico <---imperialismo <---incendiano <---italiana <---italiani <---lanciano <---latifondisti <---liste <---militarismo <---militaristi <---monopolisti <---munisti <---nell'Europa <---oltranzisti <---ontologica <---perialismo <---professionisti <---propagandista <---prussiano <---psicologismo <---razzista <---renvascista <---revansciste <---revanscisti <---scetticismo <---siano <---teppismo <---tismo <---vansciste <---ziste <---zisti



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