Brano: Spagna, Fascismo in
Semplificando molto, possiamo risalire al 1898, anno in cui la Spagna perse le ultime colonie, il che determinò un senso di frustrazione in certi settori, alimentando un esasperato patriottismo fino a degenerare nel messianesimo.
I cosiddetti Juegos Florales (Giochi floreali), una manifestazione folcloristica del 1901, ebbero tutti un tema patriottico. Nel 1920 lo scrittore fascista E. Giménez Cabali ero scriveva: « La Spagna è la nazione eletta da Dio ».
D’altra parte, l’esercito spagnolo era abituato a intervenire direttamente nella vita del paese: per esempio, nel 1917 alcune giunte militari fecero la loro comparsa in tutta la Spagna, tranne che a Madrid, ma in maggio, dopo l’arresto dei dirigenti centrali, furono costrette a sciogliersi. La reazione militare fu comunque determinante nella caduta del governo[...]
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1931.
Alcuni anni prima, intorno al 1920, aveva iniziato la sua attività il già citato E. Giménez Caballero, grande ammiratore del fascismo italiano.
E. Giménez Caballero pubblicherà sulla sua rivista La Gaceta Literari a una traduzione del libro “Tecnica del colpo di stato” di Curzio Mal aparte. E, facendosi portavoce del
lo scontento di certi settori, dirà: « Lo spagnolo è nato per comandare, non per essere proletario ».
Quanto al messianesimo religioso, logico in un paese in cui la Chiesa cattolica ha tanto peso storico, lo
vedremo affacciarsi praticamente in tutti i fascisti spagnoli ed è stato considerato uno degli elementi contraddittori di quel regime.
Il “Punto venticinque” della Falange dirà*. « Il nostro movimento associa il sentimento religioso — di gloriosa tradizione e predominante in Spagna — alla ricostruzione nazionale [...] ».
Sono tuttavia conosciute le tensioni generate nel seno stesso della Falange dall'anticlericalismo di certi capi, come Ramiro Ledesma. In tale contesto e considerando il laicismo repubb[...]