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Il segmento testuale maccartismo è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 100Entità Multimediali , di cui in selezione 9 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 132

Brano: [...]Linda (USA) il 9.1.1913; 37° presidente degli Stati Uniti. Proveniente da famiglia piccoloborghese, si laureò in legge e dal 1946 prese parte alla vita politica nelle file del Partito repubblicano, in California, impegnandosi nella lotta contro la superstite politica rooseveeltiana del New Deal. A 33 anni entrò alla Camera battendo il democratico Woorhis, dopo averlo accusato di essere troppo « arrendevole » verso i comunisti.

Sostenitore del maccartismo

Deputato per il Partito repubblicano dal 1947 al 1951, con l’inizio del maccartismo Nixon si distinse quale membro della Commissione per le attività antiamericane, conducendo un'intensa campagna contro le pretese infiltrazioni comuniste nella pubblica amministrazione. Vivacemente attaccato dalla stampa del Partito democratico, nel 1952 fu oggetto di accuse di corruzione che offuscarono alquanto la sua immagine. Ma Nixon reagì con vigore, respingendo anche l’invito rivoltogli da alcuni suoi compagni di par

li vicepresidente Nixon riceve Fidel Castro a Washington (21.4.1959)

tito affinché rinunciasse a presentarsi alle elezioni. Nello stesso periodo fu però scelto da D. [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 211

Brano: [...]ll’Inghilterra che ebbe lusinghiero successo), allo scoppio della seconda guerra mondiale chiese di partire volontario, ma non venne accettato perché subiva ancora i postumi di un incidente che lo avrebbe infastidito per tutta la vita. Solo verso la fine del 1942 riuscì a farsi arruolare: come tenente di marina partecipò a varie azioni di guerra, mostrando coraggio e freddezza e guadagnandosi due decorazioni al valor militare.

Sostenitore del maccartismo

Il suo esordio nella vita politica risale al 1945, anno in cui si presentò candidato per il seggio di deputato nel distretto di Boston. Ma solo nel 1952 cominciò ad avere un ruolo politico più attivo, presentandosi per la più significativa elezione a senatore del Massachusetts. Suo avversario era Henry Cabot Lodge, del Partito repubblicano e figura di grande prestigio; la vittoria di Kennedy diede perciò subito grande notorietà al giovane senatore che, a soli 36 anni, entrava neHorganismo più importante della vita politica americana.

Nel 1953 sposò Jacqueline Lee Bouvier, di una ricca f[...]

[...]gli avvenimenti mondani internazionali. Il suo esordio come senatore non fu tuttavia dei più brillanti, cosa che gli sarebbe stata rimproverata anche in seguito: Kennedy infatti sostenne esplicitamente quell'attività antidemocratica e persecutoria (che creò in America un clima di caccia alle streghe) svolta dalla Commissione di inchiesta sulla cosiddetta « infiltrazione comunista » nell’apparato statale e diretta dal senatore Joseph McCarthy (v. Maccartismo). Di quel meccanismo reazionario Kennedy avallò gli attacchi alle libertà

costituzionali, le odiose discriminazioni, l’azione volta a creare una psicosi anticomunista e antisovietica (furono anche gli anni del processo ai coniugi Rosenberg), in funzione della guerra fredda scatenata nel mondo.

Solo alla fine del 1954, quando McCarthy venne posto sotto accusa per il suo « comportamento indegno di un membro del Senato degli Stati Uniti » (senatore Flanders), anche Kennedy votò con gli altri una mozione di censura, ma dichiarando al tempo stesso che essa non doveva intèndersi come una cond[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 224

Brano: [...] Italia col titolo « Buio a mezzogiorno» (Milano, 1946), la sua opera più diffusa anche se non la migliore, sul tema dei processi di Mosca e di impronta fortemente antistalinista e antisovietica. Su questa stessa linea pubblicò nel

1945 The yogi and thè Comm issar (« Lo yoghi e il Commissario », Milano, 1947).

Negli anni della guerra fredda Koestler, trasferitosi negli Stati Uniti, fu uno degli ex comunisti più smaccatamente utilizzati dal maccartismo (v.). Alla fine del 1950, subito dopo l’aggressione americana in Corea, un numero speciale di Collier’s, diffusissimo settimanale statunitense, era interamente dedicato a un racconto fantascientifico firmato da Koestler, nel quale veniva descritta la distruzione atomica di Mosca a opera dell’esercito americano.

Nel 1954 pubblicò a Londra un'opera autobiografica, The invisible Writing (La scrittura invisibile). Poi tornò a occuparsi di materie scientifiche, scrivendo a livello divulgativo The Sleepwalkers (I sonnambuli) e dedicandosi a ricerche sulla biologia del pensiero, ma in un contesto[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 249

Brano: [...]attedra dal 1935, nel 1942 venne chiamato dal governo americano a dirigere i laboratori che realizzarono il Manhattan Project (Progetto Manhattan) di Los Alamos (Nuovo Messico), ossia la produzione della bomba atomica poi lanciata su Hiroshima (v.). Presidente del Comitato consultivo generale presso la Commissione per l’energia atomica degli U.S.A. dal 1947 al 1953, Oppenheimer ne venne dimesso (aprile 1954) come elemento « infido » nel clima di maccartismo (v.) che caratterizzò la vita politica americana durante gli anni della « guerra fredda ». Quantunque venisse successivamente riconosciuta in forma ufficiale l’infondatezza delle accuse rivoltegli, non potè più avere accesso ai segreti atomici. Tornato al

J. Robert Oppenheimer

249



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 62

Brano: [...]nale del Piemonte, Seicento giorni nella Resistenza, Torino, 1983; Enrico Martini “Mauri”, Con la libertà e per la libertà, Società Editrice Torinese, Torino, 1947.

P.Bu.M.Ca.

Reagan, Ronald W.

N. a Tampico (U.S.A.) il 6.2.1912; 40c presidente degli Stati Uniti.

Di famiglia irlandese modestissima (suo padre John Edward Reagan era calzolaio), attore cinematografico di mediocre livello, si diede all’attività sindacale e, negli anni del maccartismo (v.), fece carriera fino a diventare presidente del Sindacato degli attori a Hollywood.

Fu grande ammiratore del presidente democratico Franklin D. Roosevelt, ma nel corso degli anni Cinquanta si spostò su posizioni più conservatrici e, nel 1962, passò al Partito repubblicano, raccogliendo due anni dopo l’eredità del senatore ultrareazionario Barry Goldwater. Nel 1966 fu eletto governatore della California e nel 1970 venne riconfermato nella carica.

Nel 1981 vinse le elezioni presidenziali degli Stati Uniti, battendo il presidente uscente Carter. L'elezione di Reagan segnò una sconfitta[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 260

Brano: [...]iziario che, iniziato il 6.3. 1951, calpestando fondamentali diritti costituzionali si concluse due mesi dopo con la condanna a morte di entrambi. Nonostante una grande campagna di protesta organizzata dai movimenti di sinistra e dai democratici di tutto il mondo, con l'appoggio di eminenti personalità, i Rosenberg furono giustiziati poco più di due anni dopo la condanna. Il “caso Rosenberg” viene considerato come un’esemplare manifestazione del maccartismo (v.) imperante all'epoca negli Stati Uniti e la sua conclusione costituisce un tipico esempio, in senso negativo, di processo fortemente influenzato da moventi politici.

Il “caso Rosenberg"

Il dramma dei Rosenberg ebbe inizio nel febbraio 1950, quando fu arrestato David Greenglass (fratello di Ethel) che durante la Seconda guerra mondiale aveva lavorato come guardiano presso il centro atomico di Los Alamos (Nuovo Messico), dove dall'estate 1943 al luglio

1945 era stata fabbricata la prima bomba atomica. Accusato di un furto di uranio avvenuto nello stabilimento, per alleggerire la pr[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 261

Brano: [...]aveva avuto sol

tanto una funzione ricattatoria nei confronti del marito, per indurlo a “confessare”.

Lo stesso Hoover, in un suo memorandum, dichiarò: « La donna potrebbe non saperne niente, ma ci servirà per far leva sull'uomo ». In ogni caso Ethel poteva al massimo essere accusata di favoreggiamento, il che escludeva la possibilità legale di condannarla a morte.

Ma si trattava di un processo politico in un clima politico dominato dal maccartismo e, quali che fossero le risultanze istruttorie (a parte le numerose falsità), esse non dovevano avere alcun peso di fronte alla “ragion di stato”, ossia di fronte alla decisione presa a priori dal governo americano presieduto da

D.D. Eisenhower (v.) di mandare a morte le due vittime.

In effetti, dopo l’impatto prodotto sull'opinione pubblica americana e mondiale dalla notizia che anche l’Unione Sovietica era ormai in possesso dell'arma atomica, i militari americani impegnati da tempo nella “guerra fredda” e in una politica espansionistica fondata sulla forza dovevano tangibilmente dimos[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 524

Brano: [...]rtito di Saragat, Silone si ritirò definitivamente dalla politica militante.

Nel 1950 fu chiamato a dirigere la sezione italiana della Associazione internazionale per la libertà della cultura, movimento eclettico volto ad affermare i valori deH’Occidente guidato dagli U.S.A. in polemica con

i paesi dell’Europa orientale, ma in tale veste egli si schierò contro l’impostazione di alcuni membri del movimento favorevoli alla guerra fredda e al maccartismo (v.). Dal

1956 al 1968 fu condirettore della rivista “Tempo Presente", emanazione dell’associazione, volta a favorire la libera espressione dei perseguitati politici.

Dopo l’abbandono della politica militante Silone ispirò la propria opera letteraria a una sempre più generica esaltazione dei valori umanitari, arrivando a vagheggiare una sorta di cristianesimo pauperistico e primitivo. Politicamente, si orientò verso posizioni socialdemocratiche di netta opposizione al comuniSmo, che espresse nel saggio politico Uscita di sicurezza, pubblicato nel 1956.

Bibliografia: Fontamara, edito [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 662

Brano: [...]litico che su quello economico e sociale, il rapporto fra rivoluzione e stalinismo ha acceso numerose discussioni, in cui il momento stesso di ricostruzione storica e quello più squisitamente politico si sono assai spesso confusi. La tesi della continuità, che individuava in Lenin « lo scatenatore dello stalinismo » venne a lungo fatta propria dalla storiografia angloamericana a partire dalla fine degli anni Quaranta. Evidentemente, il clima del maccartismo e gli anni della “guerra fredda” avevano esercitato una loro influenza, ancor più incoraggiata dalle idee sostenute presso gli ambienti intellettuali degli emigrati russi e dalla scarsità di documenti a disposizione. Paradossalmente, anzi, i giudizi presenti nella storiografia staliniana (che, nell'ambito di un atteggiamento sostanzialmente agiografico, esaltava la linearità di uno sviluppo, la coerente realizzazione di un progetto che non conosce rotture dal 1917 in poi) venivano in tal modo accettati acriticamente, tanto che angloamericani e sovietici, pur muovendo da presupposti del tutto [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine maccartismo, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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