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Il segmento testuale liano è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
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da Contro ogni ritorno : dal fascismo alla Costituzione repubblicana : Provincia di Firenze, 2 giugno 1972 / \a cura di Claudio Galanti, Paolo Tinti, Giovanni Verni!, p. 86

Brano: [...]he ed era così formulato:

Lavoratori! con la conclusione dell'armistizio, la vostra maggiore ed immediata rivendicazione è compiuta. La vostra organizzazione manifesta l'esultanza di noi tutti. Il lavoro continui nelVordine: faremo blocco contro chiunque nutra insensate illusioni di ritorni impossibili.

Anche il comitato interpartiti aveva pubblicato un appello alla popolazione invitandola alla resistenza:

NelVora grave che il popolo italiano attraversa, tutti quanti sentono l'amore del proprio paese, debbono stringersi per l’estrema salvezza di questo e per la difesa della libertà. Difesa contro coloro che incuranti della condanna morale che il popolo italiano ha per essi inesorabilmente pronunciata tentano impossibili e grottesche resurrezioni; difesa contro gli attacchi da qualsiasi provenienza.

Essi invitano perciò gli italiani tutti ed in particolare i lavoratori a stringersi attorno ai soldati d'Italia e cooperare con essi: restino pertanto ai loro posti di lavoro; e laddove si tenti d'impedire

o s'impedisca o si sia impedita l'opera delle autorità responsabili, resistano ed usino i mezzi a loro disposizione per contrastare la prepotenza di ogni eventuale nemico.

Gruppo di Ricostruzione liberale Democrazia Cristiana Democrazia del [...]

[...]soldati d'Italia e cooperare con essi: restino pertanto ai loro posti di lavoro; e laddove si tenti d'impedire

o s'impedisca o si sia impedita l'opera delle autorità responsabili, resistano ed usino i mezzi a loro disposizione per contrastare la prepotenza di ogni eventuale nemico.

Gruppo di Ricostruzione liberale Democrazia Cristiana Democrazia del Lavoro Partito d'Azione Partito Socialista di Unità Proletaria Partito

Comunista italiano.

Lo stesso 9 settembre si ha il primo incidente e la prima vittima della lunga guerra civile che sta per iniziare.

Mentre un gruppo di giovani comunisti distribuiva manifesti antitedeschi in Piazza Vittorio Emanuele, esso s’im batté nelle forze di pubblica sicurezza. Un sottotenente del 7° Regg.to Genio che passava di lì cominciò a redarguire i giovani, provocando il risentimento della folla che nel frattempo si era adunata. Per tutta risposta l’ufficiale estrasse la rivoltella e fece esplodere vari colpi che uccisero uno dei giovani. Egli stesso ed altre due persone rimasero feriti da [...]

[...]a e fece esplodere vari colpi che uccisero uno dei giovani. Egli stesso ed altre due persone rimasero feriti da percosse.

Il giovane ucciso era il comunista Valerio Bartolozzi di Scandicci. Il primo scontro cittadino ebbe dunque luogo fra italiani, e la prima vittima della guerra civile che stava per cominciare era un’antifascista! ...

[da: C. Francovich, Op. cit.]

L’aipozlB di Badoglio

fisti mtm Ì9M ba *11* r»4to I»

SI Governa italiano, riconosciuta Tini* passiMBlà di uìBtinoare l'impari lotta contro la sorercWaate potenza avversaria, nelfMest» d? risparmiare ulteriori e più gravi scialare alia Nazione, ha chieda hji armistìzio al generale ESseaWarner, comandaste in capo delle forze alleate aagtoaraericanc.

La richiesta è stata accolta.

CMuegaeslemente ogni atto di ostilità cestro k forze aajgoamericane dm cessare da parte delle forze ftafsaiK la agal tengo.

Case però reagirai» ad evcatsaH allacchi da «jaalsiasi altra ptmalma.

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EDIZIONE STRAORDINARIA

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[...]
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“PER RISPARMIARE JJMS NWIONt tjbTERIGM f PIÙ* ORAVI SCIAOURl,,

l’Italia ha chiesti l'armistizio

1/ordine di cessazione di ogni alto c|i resistenza impartito alle nostre truppe

Un appello dei Partiti del Fronte della libertà

A Firenze, I Partiti del Fronte della Libertà in stretta comunione di propositi e di azione, hanno concordemente lanciato il seguente appello:

« Nell’ora grav« «he II popolo Italiano attraversa, tatti quanti sentono l’amore del proprio Paese debbono stringersi per l'estrema salvezza di questo e per la difésa della liberti. Difesa contro coloro che — noncuranti della eoa* danna morale che II popolo ita* liano ha per assi Irrevocabilmente pronunziata — tentano Impossibili e grottesche rfsurresloni; difesa contro gli attacchi da qualsiasi provenienza.

« Cari invitano perciò gli italia

ni tutti in particolare { lavoratori, « stringersi attorno ai aoldati d’Italia a cooperare con essi: restino pertanto ai loro posti di lavoro; e laddove al tenti di Impedire e si Impedisca o al aia impedita l’opera delle autoriti responsabili, resistano ad usine tutti I messi a loro disposizione per contrastare la prepotenza di agni eventuale nuovo nemico ».

Gruppo di ricostruzione liberale.

Democrazia Cri[...]

[...] stringersi attorno ai aoldati d’Italia a cooperare con essi: restino pertanto ai loro posti di lavoro; e laddove al tenti di Impedire e si Impedisca o al aia impedita l’opera delle autoriti responsabili, resistano ad usine tutti I messi a loro disposizione per contrastare la prepotenza di agni eventuale nuovo nemico ».

Gruppo di ricostruzione liberale.

Democrazia Cristiana.

Democrazia del Lavoro. Partito d*Azione. Partito Socialista Italiano per l’Unitì Proletaria. Partito Comunista d’Italia.

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 619

Brano: [...] Natta (v.) e poi da Ranuccio Bianchi Bandinelli (v.) come presidente (fino al gennaio 1971) e da Franco Ferri (v.) come segretario generale — ha portato a compimento le iniziative già in corso, tra cui la pubblicazione delle « Opere » di Antonio Gramsci, avviata dalla Fondazione in accordo con l’editore Einaudi; ed inoltre ha continuamente ampliato la propria attività in vari campi di ricerca: storia del P.C.I. e storia del movimento operaio italiano e internazionale, storia contemporanea e storia della Resistenza; economia, filosofia e sociologia; pedagogia, critica letteraria. Dal gennaio 1971 la presidenza dell’istituto è stata assunta da Nicola Badaloni.

Conferenze e convegni

Articolato in « sezioni di lavoro », l’istituto ha realizzato programmi di anno in anno sempre più impegnativi, corsi, seminari, ecc.. Gli atti e i materiali delle conferenze e dei convegni sono quasi tutti pubblicati in collaborazione con gli Editori Riuniti di Roma.

I più importanti convegni si sono svolti sui seguenti temi: « I lavoratori e il progres[...]

[...]oro », l’istituto ha realizzato programmi di anno in anno sempre più impegnativi, corsi, seminari, ecc.. Gli atti e i materiali delle conferenze e dei convegni sono quasi tutti pubblicati in collaborazione con gli Editori Riuniti di Roma.

I più importanti convegni si sono svolti sui seguenti temi: « I lavoratori e il progresso tecnico » (1956), « Studi gramsciani » (1957), « Problemi dell'Unità d’Italia » (1960), * Tendenze del capitalismo italiano » (1962), « Programmazione economica e rinnovamento democratico » (1963), « Morale sovietica »

(1964), « Tendenze del capitalismo europeo »

(1965), « Per la tutela del patrimonio artistico e culturale italiano » (1966), « La medicina e la società contemporanea » (1967), « La riforma dello Stato » (1968), « Strutturalismo, linguistica e critica letteraria » (1968), « Agricoltura e sviluppo del capitalismo » (1968), « Psichiatria, psicologia e rapporti di potere » (1969), « Il capitalismo ita* liano e l’economia internazionale « (1970). Nel 1967 l’istituto ha inoltre offerto un contributo organizzativo e scientifico essenziale al Convegno Internazionale promosso dalla Regione sarda nel XX anniversario della

Partigiani dei la Brigata « Gramsci », tra cui (seduto al centro, con la camicia bianca) il comandante Alfredo Filipponi (Terni, estate 1944)

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 102

Brano: [...]ll’I.R.I. a prezzi altissimi, a condizioni che il mercato giustamente giudicava di svendita e di liquidazione ».

Da notare che tra le imprese cedute a privati a prezzi di favore erano Yltalgas, le distributrici di energia UNESS e SESO, la Chatillon, il Cotonificio Triestino, le Cartiere Burgo e altre ancora, fra cui perfino la finanziaria Strade Ferrate Meridionali!

Con l’inizio del ciclo postbellico nel 1952 e del cosiddetto « miracolo italiano » ha inizio in Italia un particolare periodo storico, in cui imi. è destinato ad assumere altre funzioni e caratteristiche, mentre anche sul piano organizzativo si accompagnano fenomeni nuovi, quali la creazione del Ministero delle Partecipazioni statali. Mantenendo sempre come punto di riferimento

il valore della lira del 1953, è possibile abbozzare un bilancio complessivo dei risultati della gestione deU'I.R.I. dal 1931 al 1954.

Risultati gestione I.R.I. dal 1933 al 1954 Miliardi di lire (1953)

Azioni acquistate dai monopoli

privati 1.179 Azioni rivendute ai monopoli

privati [...]

[...]timenti di nuovi ingenti mezzi senza garantire sovrapprofitti di monopolio proporzionali alla mole di tale spesa.

« La linea di condotta seguita dall’I.R.I. è stata generalmente quella di liberarsi [...] delle partecipazioni in aziende sane, conservando o assumendo interessenze in aziende aleatorie, che producono a costi difficilmente sostenibili in regime di concorrenza

0 di scambi internazionali » (G. Lanzarone,

Il sistema bancario italiano, p. 285).

La maggior parte di queste imprese apparteneva a settori ben definiti, di cui rappresentava le aziende maggiori: industria cantieristica, siderurgica, cantieri navali, meccanica pesante, industria estrattiva, produzione di energia elettrica, navigazione marittima. Si trattava cioè di alcune tra le « vecchie branche monopolistiche », in contrapposizione alle « nuove branche monopolistiche » (chimica, industria automobilistica, industria aeronautica, meccanica di precisione, più tardi radioelettronica, petrolchimica, ecc.) e che, a partire dagli anni Trenta, non assicuravano più qu[...]

[...]bito, vennero create, per dirigere il nuovo « settore pubblico » dell’economia fascista, cinque grandi holding: la Finsider, la Finmeccanica, la Finelettrica, la Finmare, la S.T.E.T. (settore telefonico). Nel 1938 la produzione di minerali di ferro delle aziende I.R.I. rappresentava il 67% del totale nazionale, quella di ghisa il 77% e quella dell’acciaio il 45%, mentre

1 cantieri navali rappresentavano il 79% del potenziale produttivo ita

liano. Negli anni immediatamente prebellici il nuovo ente diventava uno dei principali strumenti di preparazione alla guerra: già nel 1938 le aziende deU'I.R.I. concorrevano per il 42% alla produzione meccanica di interesse militare e questo rappresentava il 58% della loro produzione complessiva [B. Caizzi). L'I.R.I. rappresentava così, oltre che uno strumento per favorire il continuo sviluppo e consolidamento dei grandi gruppi monopolistici privati, uno dei principali fattori della politica bellica del fascismo.

Struttura e organizzazione

Le aziende del gruppo I.R.I. sono costituite in forma[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 736

Brano: Minoranze nazionali

liano ai bimbi sloveni e croati, in sostituzione della lingua materna. Quanto alle scuole medie slave, vennero soppressi i ginnasi di Gorizia, Pisino e Zara, il piccolo ginnasio di Abbazia, due istituti normali di Gorizia, l’istituto magistrale di Pisino e quello commerciale sloveno privato di Trieste. L'istituto magistrale sloveno di Tolmino, sorto nel 1919, subì la stessa sorte, dopo un periodo durante il quale fu trasformato in scuola bilingue. Nel giugno 1927 il ministro dell’istruzione Fedele potè dichiarare davanti al Senato che l’italiano era la sola lingua insegnata in tutti gli istituti me[...]

[...]slave, vennero soppressi i ginnasi di Gorizia, Pisino e Zara, il piccolo ginnasio di Abbazia, due istituti normali di Gorizia, l’istituto magistrale di Pisino e quello commerciale sloveno privato di Trieste. L'istituto magistrale sloveno di Tolmino, sorto nel 1919, subì la stessa sorte, dopo un periodo durante il quale fu trasformato in scuola bilingue. Nel giugno 1927 il ministro dell’istruzione Fedele potè dichiarare davanti al Senato che l’italiano era la sola lingua insegnata in tutti gli istituti medi della Venezia Giulia. In questa situazione gli slavi, privati del diritto elementare di parlare e studiare nella propria lingua, cominciarono naturalmente a nutrire una profonda avversione contro il fascismo e contro l’Italia. Moltissimi giovani si recarono a studiare in Jugoslavia, dove sorsero per loro numerose associazioni di assistenza. Vennero italianizzati nomi di località e perfino quelli delle persone. Negli atti pubblici fu imposto l’obbligo di usare la lingua italiana.

In conseguenza di ciò, la lotta degli slavi contro il fa[...]

[...]ismo fu scontata dalle popolazioni anche attraverso aspri risentimenti e reciproche vendette, con il dramma delle opzioni e dello sradicamento di tante famiglie.

Nel secondo dopoguerra, malgrado i buoni rapporti diplomatici instaurati dalla Repubblica italiana con la nuova Jugoslavia, il trattamento della residua popolazione slava nei territori soggetti all’Italia lasciò ancora molto a desiderare. Solo nel mese di aprile 1973 il Parlamento italiano ha sanzionato, con una serie di provvedimenti, la tutela dei diritti degli sloveni di cittadinanza italiana.

Mmotti, Pasquale

N. il 3.1.1903 a Vertemate (Como) ; operaio carpentiere.

Membro della Gioventù socialista, entrò a far parte del P.C.I. fin dalla fondazione del Partito. Dopo l’instaurazione delle leggi eccezionali fu attivo nell’organizzazione comunista clandestina della provincia di Como (v.).

Nel 1935 fu arrestato e deferito al Tribunale Speciale che, il 30.1.1936,

lo condannò a 5 anni di reclusione. Tornato in libertà nel 1937 in seguito ad amnistia, riprese la lott[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 729

Brano: [...] di conciliazione con i paesi dell’Europa centroorientale già vittime dell’aggressione nazista.

E. Co.

Suez, Guerra di

Tra la fine di ottobre e i primi di novembre del 1956, assunse questo nome il conflitto esploso tra le forze francoangloisraeliane da una parte e l’Egitto (v.) dall'altra, per il controllo del Canale di Suez nazionalizzato dal governo egiziano.

Le operazioni armate ebbero inizio il 29.10.1956, con un attacco israe

liano, protetto da forze aeronavali francesi, contro il territorio egiziano del Sinai, cui fece seguito un'avanzata israeliana verso il Canale di Suez. Il 30 ottobre i governi di Londra e di Parigi, alleati con Israele (v.), attribuendosi un pretestuoso ruolo di “mediazione” fra le parti intimarono un ultimatum per l’interruzione dei combattimenti entro

24 ore, che gli egiziani naturalmente respinsero. L’indomani, inglesi e francesi attaccarono direttamente le posizioni egiziane con pesanti bombardamenti, lanci di paracadutisti e sbarchi a Porto Said (conquistando la città il 5 novembre), mentre[...]

[...]no) e dal capo di Stato Maggiore Moshe Dayan. Questi dirigenti e i loro diretti collaboratori (dal direttore generale del ministero della Difesa S. Peres al colonnello B. Givli capo dei Servizi di informazione militare e altri), dopo aver sabotato i tentativi di pacifica intesa avviati con l’Egitto e imbastito nel 1954 una provocazione terroristica al Cairo (il cosiddetto affare Lavon), fin dal febbraio 1955, con la spedizione d’un commando israeliano a Gaza si erano accinti a creare il clima adatto per la guerra.

Lo spostamento dell'Egitto nasseriano verso i paesi socialisti (acquisto di armi dai paesi dell'Est del settembre 1955), ma soprattutto la decisione egiziana (26.7.1956) di nazionalizzare la Compagnia del Canale di Suez (nella quale era prevalente il capitale anglofrancese) per assicurarsi fonti finanziarie necessarie alla costruzione della diga di Assuan sul Nilo, fornirono il pretesto per un’azione militare destinata a rovesciare Nasser. Il 28.7.1956 rappresentanti francesi e israeliani si incontrarono a Parigi per coordinar[...]

[...]uzione della diga di Assuan sul Nilo, fornirono il pretesto per un’azione militare destinata a rovesciare Nasser. Il 28.7.1956 rappresentanti francesi e israeliani si incontrarono a Parigi per coordinare il piano d’attacco e, dall’inizio di agosto, Israele cominciò a ricevere dalla Francia imponenti forniture militari. Nella prima quindicina di settembre Ben Gurion (ridiventato capo di governo) accettò la richiesta di far scattare l’attacco israeliano alla vigilia delle elezioni americane (6 novembre), confidando che il presidente uscente Eisenhower non fosse materialmente in grado di intervenire. Tutte le mosse ufficiali per protestare contro la nazionalizzazione del Canale (compreso l'abbandono dei piloti della Compagnia, che vennero immediatamente e soddisfacentemente sostituiti con personale di fiducia del governo egiziano) e la costituzione di un’Associazione degli utenti del Canale, alla quale aderirono i paesi occidentali, risultarono pertanto semplici manovre in attesa che giungesse il momento dell’azione di forza. D’altra parte, n[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 317

Brano: [...] in collaborazione col C.L.N. della provincia, il quale forniva loro i materiali necessari da trasmettere alle formazioni di montagna. Questi sanitari curavano i partigiani feriti, avvicendando medici e infermieri nell’opera di pronto soccorso presso i distaccamenti della zona. Responsabile del nucleo era il primario chirurgo dott. Angelo Bertolotto che intervenne personalmente a curare feriti in alcuni Comuni savonesi quali Mallare, Osiglia, Quiliano, Sassello e nella zona detta delle Rocce Bianche.

Fra i medici più attivi erano anche Giovanni Bogliolo, Mario Bonaccorti, Pietro Ferro, Giuseppe Ma ragliano, Antonio Reforzo, Angelo Tessitore, mentre l’impiegato amministrativo Romolo Revere provvedeva ad assumere in carico all’ospedale i partigiani, ricoverandoli con false generalità.

All’Istituto Santa Corona di Pietra Ligure, I’8.10.1944 l’infermiere Tommaso Baroncini costituì una cellula del P.C.I. e organizzò una S.A.P. interna. Da queste organizzazioni prese vita il C.L.N. dell’istituto e di questo, oltre agli infermieri Gino Briano, Ernesto Stella e Giuseppe Zanocco, fecero parte l’economo Amedeo Salvaterra, nonché i medici Gerolamo Mangiarotti e Angelo Spotorno. Collaborarono con il C.L[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 247

Brano: [...]ntrò l’approvazione delle autorità badogliane che li diffidarono di continuare tale attività, perché era ancora in vigore la censura fascista. Vennero comunque pubblicati a Milano 5 numeri “semilegali”, mentre a Roma, dove Aldo Natoli (v.) e altri furono incaricati di compiere la stessa operazione, non fu possibile pubblicare neppure un numero. Uscirà nella Capitale, ma soltanto per un giorno (9.9.1943), il giornale dei sindacati II Lavoro ita * liano, diretto da Mario Alleata (v.).

Le pubblicazioni deir“Unità”, di nuovo completamente clandestina, ripresero a Milano e a Roma alcuni giorni dopo l’8 settembre. Nella capitale lombarda uscì la cosiddetta edizione per l’Alta Italia, curata da

una redazione di cui facevano parte Pietro Secchia (v.), Luigi Longo, Girolamo Li Causi, Felice Platone ed Eugenio Curiel (v.) che per qualche tempo svolse funzioni di direttore. Il giornale si componeva di 4 pagine in formato ridotto, con una periodicità all’inizio mensile e poi quindicinale; ma a partire dalla fine del 1943 trassero esempio da ques[...]

[...]zione clandestina dell’“Unità”, della cui redazione facevano parte i membri della Direzione comunista insediati a Roma (Mauro Scoccimarro, Giorgio Amendola, Giuseppe Di Vittorio, Celeste Negarville, Agostino Novella). Stampata inizialmente nella tipografia Marchini, poi presso il tipografo Mengarelli e infine presso Anzalone per sottrarsi alle ricerche della polizia, l’edizione romana si presentava come « Organo centrale del Partito comunista italiano », quando in realtà era l’espressione soltanto di un gruppo di dirigenti (e su tale questione non mancarono le polemiche fra Milano e Roma). La linea politica delle

due edizioni era comunque la stessa: incitamento alla lotta senza quartiere contro gli occupanti tedeschi e netta ripulsa nei confronti del governo Badoglio che gli Alleati avevano imposto nel “regno del Sud”. Allorché, nel marzo 1944, in seguito all attentato portato a segno dai G.A.P. in via Rasella i tedeschi perpetrarono la strage delle Fosse Ardeatine (v.), I’“Unità” romana, andando contro corrente in seno al C.L.N. Centra[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 40

Brano: [...]acale, sorta in un convegno tenutosi a Roma dal 18 al 20.2.1922 allo scopo di organizzare un fronte comune dei sindacati contro il fascismo; rappresentò il primo tentativo di creare un’ampia unità delle organizzazioni sindacali italiane. Alla A.

aderirono: la Confederazione generale del lavoro (rappresentata al convegno dal segretario generale Ludovico D'Aragona (v.) e da Azimonti)] l’Unione Sindacale Italiana, di orientamento anarchico e soreliano (Sacconi e Borghi); il Sindacato Ferrovieri Italiano [Mosca, Giusti); la Federazione Lavoratori dei Porti (Ciro Corradetti), con astensione della F.I.L.M. (Giul ietti); l’Unione Italiana del Lavoro (Teobaldo Schinetti). Non parteciparono al convegno né aderirono all’A. i sindacati bianchi e cattolici. Portarono l’adesione al convegno i rappresentanti del Partito socialista, del Partito repubblicano e dell’Unione anarchica. I comunisti aderirono all’Alleanza solo in quanto corrente della Confederazione generale del lavoro. Dopo il loro congresso di Roma (marzo 1922) e l’intervento di Zinoviev, che al Plenum del Comitato esecutivo dell’Internazio[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 441

Brano: [...]ando di Marini (Diavolo Nero) e con commissario politico Fausto Bocchi (Gianni). Le due Brigate vennero a trovarsi sotto il control

lo di Renato Jacopini (v.) che aveva per nome di battaglia Marcello Moroni.

La situazione politicomilitare della Lunigiana e della Garfagnana era difficilmente controllabile, sia per l’ampiezza che per la scarsa praticabilità del territorio che si stendeva dal Magra al Serchio, comprendendo l’Appennino Toscoemiliano dal Passo del Lagastrello al Passo delle Radici, il fiume Aulella, il versante nord delle Alpi Apuane, la valle del Serchio, Castelnuovo Garfagnana e un vasto settore della Linea Gotica tra Arni, Vergemoli e Gallicano.

Mentre le due Brigate controllate da Moroni erano in stabile collegamento col C.L.N. della Spezia, la « Lunense » risultava completamente autonoma, non avendo un valido collegamento con Massa Carrara. Da qui sorgevano non pochi inconvenienti e incomprensioni tra formazioni di diverso orientamento politico operanti in una stessa zona.

La nuova « Lunense »

Per raggiunger[...]

[...]ampo, e si cercò di aiutare la popolazione con tutti i mezzi possibili. Furono poste le basi di una coscienza democratica di massa.

Intanto le azioni militari proseguivano. Si evitava di combattere nei centri abitati per non offrire pretesti alle rappresaglie tedesche, ma durante l’intero mese di settembre furono distrutti 23 ponti e più volte vennero interrotte le rotabili dell’intricata rete stradale GassanoCasola, CasolaTerenzano, CasolaVarliano, FivizzanoVigneta, TurlagoSpicciano, NiccianoGramolazzo, MinuccianoVagliPoggio. Vennero distrutte nel corso di imboscate decine di automezzi e uccisi numerosi tedeschi. Le perdite partigiane furono insignificanti.

Il 3.10.1944, al cadere della prima neve sul Monte Tondo, il Comando della « Lunense » si spostò sul Monte Volsci, scendendo a quota 1.100, e apprestò un sistema di postazioni difensive alle spalle della Linea Gotica. La 1a e la 2a Brigata assunsero un nuovo schieramento in Garfagnana e sulle Apuane, la 3a Brigata aumentò la propria attività militare sulla rotabile SolieraPasso d[...]

[...]l’aviazione alleata, chiamata dai partigiani, avrebbe potuto distruggerlo se fosse intervenuta tempestivamente.

Contro la « Monte rosa »

Ai primi di novembre, a presidiare la zona venne impegnata la Divisione repubblichina « Monterosa », la quale iniziò subito la serie di rastrellamenti contro i villaggi lasciati indifesi dalla 1a Brigata della « Lunense » dopo il suo spostamele verso il fronte. I fascisti incendiarono Sillano, Capanne, Magliano e Catognano. Furono inoltre cat

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 732

Brano: Cultura e fascismo

Benito Mussolini (a sinistra) accompagnato dal senatore Giovanni Gentile, visita la villa SciarraWurts, sede dell'istituto italiano di studi germanici (Roma, 10.4.1932)

ta per prepararsi ai compiti del domani: «Tutti politici, tutti combattenti. O nella corte dei nuovi padroni o all’opposizione. Chi sta in mezzo non è indipendente, né disinteressato. discettici sono grati al regime. Esso4ión chiede ai cittadini che di abdicare alla loro dignità e ai loro diritti politici: ce un uomo in Italia che pensa a tutto, gli altri lavorino ammirando o si divertano nelle sagre o si nascondano in biblioteca. Di fronte a questo programma non si deve più fare neanche della letteratura senza combattere: chi manca all’appello cade in [...]

[...]ttuglia dei futuristi.

Il risultato più importante del Convegno fu la decisione di lanciare un Manifesto degli intellettuali fascisti (v.). Ma fu proprio questo manifesto, la cui stesura fu affidata a Giovanni Gentile, a provocare la più clamorosa manifestazione della cultura italiana contro il fascismo, attraverso le imponenti adesioni raccolte da un « contromanifesto » antifascista scritto da Benedetto Croce. In realtà, né il manifesto gentiliano, pubblicato il 21.4.1925, né il contromanifesto crociano, pubblicato il successivo 1° maggio con il titolo Una risposta di scrittori, professori e pubblicisti italiani al manifesto degli intellettuali fascisti, rivelavano un grande impegno ideologico. Il primo si limitava in sostanza a riassumere, soprattutto ad uso esterno, i più diffusi luoghi comuni propagandistici sulle origini storiche e i pretesi ideali del fascismo; e non esitava neanche, con cinico compiacimento, a riconoscere nell’indifferentismo politico il naturale alleato del regime: « Oggi in Italia gli animi sono schierati in du[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine liano, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---fascisti <---comunista <---fascismo <---fascista <---italiana <---italiani <---C.L.N. <---antifascista <---comunisti <---italiano <---P.C.I. <---Partito comunista <---Storia <---antifascisti <---fasciste <---italiane <---nazifascisti <---Bibliografia <---Diritto <---nazisti <---socialista <---socialisti <---Cultura e fascismo <---G.A.P. <---Medicina <---Pedagogia <---Pratica <---S.A.P. <---antinazista <---d'Italia <---gappista <---gappisti <---hitleriano <---israeliani <---nazismo <---nazista <---riformisti <---squadristi <---A Rocchetta Ligure <---A.C.T. <---A.G.O. <---Adriano Zunino <---Agraria <---Albert Speer <---Alberto Zoboli <---Amedeo Salvaterra <---Amerigo CI <---Angelo Augelli <---Angelo Spotorno <---Angelo Tessitore <---Anseimo Preziosi <---Anthony Eden <---Antonio Gramsci <---Antonio Reforzo <---Apologetica <---Assuan sul Nilo <---Aulla-Equi <---Aureliano Galeazzo <---Aurelio Bogetti <---Battaglioni G <---Battaglioni G A P <---Belle Arti di Dusseldorf <---Benedetto 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