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Il segmento testuale israeliano è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 555Entità Multimediali , di cui in selezione 14 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 115

Brano: [...]o mediatore deH’O.N.U. Ralph Bunche (succeduto a Bernadotte, assassinato nel settembre 1948 in Gerusalemme da estremisti ebrei) combinò armistizi separati tra Israele ed Egitto (24.2.1949), Libano (23 marzo), Transgiordania (3 aprile) e Siria (20 luglio). Il governo iracheno, da parte sua, decise di ritirare le pro

prie truppe, trasferendo alla Giordania i territori palestinesi che aveva occupato. L’Egitto continuò a tenere chiuso al traffico israeliano il canale di Suez. L’11.5.1949 lo Stato di Israele fu riconosciuto membro deH’O.N.U.

Costruzione dello Stato Le elezioni del gennaio 1949 dettero la maggioranza relativa (46 seggi) al partito socialdemocratico Mapai, il cui leader David Ben Gurion formò un governo di coalizione con il centro.

Chaim Weizmann venne eletto presidente della repubblica nel febbraio 1949. Negli anni seguenti continuò l’immigrazione ebraica, con la punta più alta di 239.000 arrivi nel 1949. L’agricoltura venne sviluppata, in parte da trust con partecipazione di capitale finanziario inglese e americano (partico[...]

[...]cupava di fornire vestiario, vitto e alloggio, anche per i bambini, allevati collettivamente) ebbero meno successo tra i nuovi immigrati, tanto che rapida

mente salì il numero dei mosciavim, organizzati su basi cooperative anziché comunistiche (nel 1960 vi erano in Israele 228 dei primi e 364 dei secondi).

Nel febbraio 1951, sotto la presidenza di Truman, gli Stati Uniti fornirono a Israele un forte appoggio economico e nel 1952 il governo israeliano concluse un accordo con la Germania federale per i danni subiti dagli ebrei dalla Germania nazista (3,5 miliardi di marchi). Venne inoltre istituito il servizio militare obbligatorio, tanto per gli uomini (30 mesi) che per le donne (2 anni).

Guerra del 1956

A partire dal 1952 si ebbe una ripresa di guerriglia alle frontiere con la Giordania e con la Siria che si opponevano energicamente al progetto israeliano di scavare un canale per deviare l’acqua del fiume Giordano e irrigare la zona del Negev, con gravi conseguenze per i loro territori.

Nel 1953 Ben Gurion si ritirò; gli successe come primo ministro il compagno di partito Moshe Sharett che rimase anche ministro degli Esteri.

Il 19.1.1956 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite condannò un’aggressione di Israele contro la Siria. Nello stesso anno Ben Gurion tornò primo ministro (l’anno seguente Sharett dovette cedere anche il portafoglio degli Esteri a Golda Meir).

Nel 1955 l’Egitto ottenne aiuti militari dall’U.R.S.S. e le incur[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 116

Brano: [...]ichmann (v.), riuscendo a portarlo clandestinamente in Israele. Il governo, per bilanciare la penosa impressione suscitata dai rapporti stabiliti con Bonn, fece in modo di dare al processo contro l’ex sterminatore degli ebrei una clamorosa pubblicità. Tra l’aprile e l’agosto 1961 si svolse il dibattimento, al termine del quale Eichmann venne condannato a morte (sarà impiccato nel 1962).

Nel 1962 gli Stati arabi, protestando contro il prelievo israeliano delle acque del Giordano per usi di irrigazione, minacciarono un attacco in armi. Seguirono numerosi incidenti di frontiera, mentre in Israele andavano affermandosi correnti favorevoli a una convivenza pacifica con i paesi arabi. Nel 1963 Levi Eshkol, che sosteneva l’inserimento pacifico del paese nell’equilibrio del Medio Oriente, diventò primo ministro al posto di Ben Gurion. Nel 1965, mentre Israele stabiliva relazioni diplomatiche con la Germania federale, si ebbero alla frontiera israeliana attacchi condotti da guerriglieri arabi organizzati da Al Fatah (v.). Israele rispose con calcolat[...]

[...] della Giorda

nia e l’incidente fu condannato dall’O.N.U. come violazione degli accordi armistiziali del 1956.

Il 7.4.1967, aerei israeliani e siriani si scontrarono nel cielo di Damasco (Siria), cosa che non accadeva dalla guerra del 1948. Il 22 maggio il presidente egiziano Nasser chiese il ritiro delle truppe dell’O.N.U. dalla frontiera tra Egitto e Israele e, nello stesso tempo, ordinò il blocco del golfo di Akaba, unica via di accesso israeliano all’Oceano Indiano. Il 30 maggio venne concluso al Cairo un Patto di mutua difesa tra la Repubblica Araba Unita e la Giordania. L’1 giugno Israele rispose nominando al Ministero della difesa Moshe Dayan, già comandante dell’esercito. Il 5 giugno, forze armate egiziane e giordane attaccarono da due parti lo Stato di Israele.

Al terzo giorno di combattimento gli israeliani, la cui prontissima iniziativa militare dimostrò che si erano seriamente preparati a quel conflitto, avevano distrutto l’intera aviazione egiziana e inoltre conquistato Gaza, la penisola del Sinai e la fortezza di SharmelS[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 187

Brano: [...]osizione, fu ben presto bloccata l'attività legislativa e governativa per il sabotaggio opposto dagli islamici; furono congelate le riforme che pure erano state promesse dallo stesso Ecevit e fu impossibile perfino trovare un accordo per la designazione del nuovo presidente della repubblica. Mentre le faide interne dilaniavano il governo (fra l’altro, venne dimesso il ministro degli Esteri, accusato dagli islamici di essere filooccidentale e filoisraeliano), continuarono le violenze di piazza.

Nel settembre 1980, in quella che ormai era diventata una vera e propria guerra civile, i morti erano saliti a 2.500. A questo punto i militari ritennero giunto il momento di riprendere (secondo il diritto loro conferito dalla Costituzione) il controllo della situazione. Dapprima imposero il coprifuoco; poi, all’indomani di una giornata particolarmente cruenta, nella quale erano state uccise per la strada 35 persone, il Comitato nazionale di sicurezza rappresentata dal generale Kenan Evren (capo di stato maggiore generale) dichiarò lo stato d’assedio e[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 508

Brano: [...]o e donna), qualche tentativo di riforma economica ispirato a un vago populismo (socialismo desturiano), un certo pluralismo politico e qualche libertà sindacale, ferma restando in ogni caso l’egemonia del Neodestur quale “partito unico” nella vita del paese. Egli ha inoltre saputo conferire alla Tunisia una posizione di prestigio nel tormentato mondo arabo svolgendo spesso ruoli di mediazione, perorando una soluzione pacifica del conflitto araboisraeliano, appoggiando la causa palestinese. Per contro, ha usato in varie occasioni il pugno di ferro, ordinando repressioni che hanno soffocato nel sangue ogni movimento di protesta delle masse popolari affamate (per esempio, durante la “rivolta del pane” esplosa nel gennaio 1984) e facendo impiccare, quando diventavano troppo pericolosi, gli oppositori politici. La sua caduta è stata vista come un ricupero dell’integralismo islamico.

Busoni, Jaurès

N. a Empoli (Firenze) il 27.11.1901; commerciante.

Figlio di Raffaello Busoni (v.), si iscrisse alla Federazione giovanile socialista (v.) a 14 [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 177

Brano: [...]opolazione a rinnovare scioperi e proteste nel gennaio 1984, mentre in politica estera la moderazione e il buon senso hanno garantito a Tunisi un posto di prestigio nei paesi dell'Occidente arabo. Oggi inoltre Tunisi ospita la Lega Araba, di cui è segretario il tunisino Chadlj Klibi, in seguito all’abbandono della sede del Cairo per la firma del trattato di Camp David tra Egitto e Israele. E vi ha sede l’O.L.P. (v.) qui trasferita dopo l’attacco israeliano a Beirut nel 1982.

Tuntar, Giuseppe

N. a Visinada d’Istria (Pola) il 7.1. 1882, m. a Buenos Aires (Argentina) il 2.7.1940; impiegato.

Di famiglia proletaria, si iscrisse giovanissimo al Partito socialista italiano (pur vivendo neH’Impero austroungarico), militando nell’austromarxismo e più tardi nell'ala massimalista del P.S.I..

Decisamente internazionalista, si mise in luce per la sua concezione classista della questione nazionale, che espose anche in opuscolo (Socialismo e questioni nazionali in Istria, Pola, 1905), prospettando, in polemica contro coloro che chiedevano l’unione[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 729

Brano: [...]governo) e dal capo di Stato Maggiore Moshe Dayan. Questi dirigenti e i loro diretti collaboratori (dal direttore generale del ministero della Difesa S. Peres al colonnello B. Givli capo dei Servizi di informazione militare e altri), dopo aver sabotato i tentativi di pacifica intesa avviati con l’Egitto e imbastito nel 1954 una provocazione terroristica al Cairo (il cosiddetto affare Lavon), fin dal febbraio 1955, con la spedizione d’un commando israeliano a Gaza si erano accinti a creare il clima adatto per la guerra.

Lo spostamento dell'Egitto nasseriano verso i paesi socialisti (acquisto di armi dai paesi dell'Est del settembre 1955), ma soprattutto la decisione egiziana (26.7.1956) di nazionalizzare la Compagnia del Canale di Suez (nella quale era prevalente il capitale anglofrancese) per assicurarsi fonti finanziarie necessarie alla costruzione della diga di Assuan sul Nilo, fornirono il pretesto per un’azione militare destinata a rovesciare Nasser. Il 28.7.1956 rappresentanti francesi e israeliani si incontrarono a Parigi per coordinar[...]

[...]costruzione della diga di Assuan sul Nilo, fornirono il pretesto per un’azione militare destinata a rovesciare Nasser. Il 28.7.1956 rappresentanti francesi e israeliani si incontrarono a Parigi per coordinare il piano d’attacco e, dall’inizio di agosto, Israele cominciò a ricevere dalla Francia imponenti forniture militari. Nella prima quindicina di settembre Ben Gurion (ridiventato capo di governo) accettò la richiesta di far scattare l’attacco israeliano alla vigilia delle elezioni americane (6 novembre), confidando che il presidente uscente Eisenhower non fosse materialmente in grado di intervenire. Tutte le mosse ufficiali per protestare contro la nazionalizzazione del Canale (compreso l'abbandono dei piloti della Compagnia, che vennero immediatamente e soddisfacentemente sostituiti con personale di fiducia del governo egiziano) e la costituzione di un’Associazione degli utenti del Canale, alla quale aderirono i paesi occidentali, risultarono pertanto semplici manovre in attesa che giungesse il momento dell’azione di forza. D’altra parte, n[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 550

Brano: [...]valle della Beqaa e, nell'ottobre, il riconoscimento del protettorato siriano in Libano da parte degli altri paesi arabi), i tentativi di controllare sempre più da vicino l’O.L.P. (v.), i relativamente buoni rapporti con libanesi e iraniani.

Pur mantenendo strette relazioni con l’U.R.S.S., il governo di Damasco ha riallacciato i rapporti diplomatici con gli U.S.A. (1974) e ha adottato un approccio estremamente cauto nei confronti del problema israeliano, aspirando a ricoprire quel ruolo che l’Egitto ha dovuto abbandonare dopo l’accordo stipulato dal premier Sadat a Camp David, ripudiato come un vero e proprio tradimento dai paesi arabi. Dal 1986, la posizione internazionale della Siria si è tuttavia aggravata in seguito alle accuse rivolte dagli U.S.A. e dall’Inghilterra al governo di Damasco di organizzare e sostenere attività terroristiche a livello internazionale (accuse che i dirigenti siriani hanno fermamente respinto).

G.Pr.

Sirola, Vitomir

Pajo. N. a Bernasi presso Castua (Fiume) nel 1916, m. a Fiume nel 1957.

NeM’autunno [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 193

Brano: [...]to americano di concedere crediti per la costruzione deH’importantissima diga di Assuan, li chiese e li ottenne dall’U.R.S.S..

Il 26.7.1956 Nasser annunciò la decisione del governo di nazionalizzare la Compagnia del canale di Suez allo scopo di finanziare la grandiosa costruzione della diga, atta a consentire l'irrigazione di 800.000 ha e la produzione di 10 miliardi di kwh. La violenta reazione imperialista, culminata nell’attacco anglofrancoisraeliano dell’ottobre 1956 e conclusasi con l’isolamento politico degli attaccanti che furono costretti a ritirare le loro truppe, aprì la seconda e più importante fase della rivoluzione egiziana, portando il regime di Nasser a nuovi rapporti col mondo socialista, a una concezione più avanzata del distacco dalTOccidente, e soprattutto all’individuazione del potenziale rivoluzionario del popolo egiziano, mobilitatosi compatto contro l’aggressione. D’altro canto, la nazionalizzazione del Canale ha aperto concrete prospettive alla pianificazione economica, condizione essenziale per fare dell’Egitto un pa[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 113

Brano: [...] del gruppo di destra del Partito liberale e delVHerut (quest’ultimo, detto Partito della libertà, venne fondato nel 1948 dalle organizzazioni terroristiche di destra Stern e Irgun Zwei Leumi).

Il Partito comunista, che aveva avuto origine nel 1948 dalla fusione dei partiti comunisti arabo ed ebreo, si è scisso nel 1965, dando vita al Nuovo partito comunista (composto in gran parte di arabi e di orientamento nasseriano) e al Partito comunista israeliano, con sfumature nazionaliste. Il primo ebbe 3 seggi nelle elezioni del 1965; il secondo,

1 seggio.

Storia

Una lenta immigrazione ebraica era cominciata in Palestina fin dal 1878 (quando il paese si trovava ancora sotto il dominio turco), proveniente soprattutto dalla Russia e con l'appoggio di organizzazioni ebraiche americane ed europee (particolarmente importante fu il contributo finanziario di Edmondo Rothschild, del ramo francese della grande famiglia di banchieri, che in quegli anni investì oltre 70 milioni di franchioro per la formazione di comunità ebraiche agricole palestinesi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 344

Brano: [...]na del 1967 e dopo il nuovo conflitto dell’ottobre 1973: infatti il Libano, che aveva concesso asilo politico e ospitalità a migliaia di profughi palestinesi e alle loro organizzazioni politiche e di guerriglia (né avrebbe potuto comportarsi diversamente nella specifica situazione, data la propria vocazione ideale), venne ripetutamente preso di mira da brutali attacchi militari israeliani. Tra gli episodi più drammatici sono da ricordare il raid israeliano del

28.2.1968 contro l’aeroporto di Beirut, l’attacco di commandos israeliani a Beirut il 910.4.1973, i quasi quotidiani cannoneggiamenti, bombardamenti e sconfinamenti dell’ottobrenovembre 1974.

Lanciando contro ii Libano l'accusa di ospitare e proteggere i guerriglieri palestinesi, il governo di Tel Aviv mira a rompere, come già è avvenuto in Giordania ne! settembre 1970, la collaborazione unitaria esistente tra le varie correnti che compongono il governo di Beirut e a cogliere pretesti per giungere a nuove « correzioni » confinarie che permettano agli israeliani di

controllare i f[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine israeliano, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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