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Il segmento testuale iraniana è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 44Entità Multimediali , di cui in selezione 9 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 817

Brano: [...]mad bin Ali alThani fu destituito dal cugino Khalifa bin Ahmad alThani. Nell ambito delle condizioni locali, questi iniziò una politica interna di paternalismo modernistico attuata attraverso l’istituzione di un Consiglio consultivo (rinnovato di anno in anno), decidendo la nazionalizzazione dell’industria petrolifera, progettando infrastrutture e riforme in campo sociale.

Tale orientamento ha permesso di contenere l’appello della rivoluzione iraniana che faceva leva sulla forte comunità sciita presente nel paese (40 per cento degli abitanti). Ciò è favorito anche daH'altissimo reddito prò capite (20.000 dollari annui), uno dei più elevati del mondo, raggiunto grazie alle risorse petrolifere.

Si tratta quindi di un paese ir via di rapido sviluppo demografico, dovuto essenzialmente a una forte immigrazione (egiziani, palestinesi, pakistani, iraniani, indiani) richiamata dall’industria degli idrocarburi. G.Va.

Quaderno del Lavoratore, Il

Periodico clandestino iniziato a Milano nella seconda quindicina di marzo del 1941 da Umberto Ma[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 481

Brano: Patto Tripartito

Il capo della delegazione sovietica Jurij Andropov sottoscrive il protocollo finale della riunione del 5.1.1983

del Medio Oriente, la corsa al riarmo, la rivoluzione iraniana, l’invasione sovietica dell’Afghanistan (dicembre 1979) e la decisione americana di installare in Europa i missili Pershing e Cruise, ha nuovamente ristretto i margini di manovra dei paesi europei, rispettivamente legati alla N.A.T.O. e al Patto di Varsavia: in particolare, pesanti interferenze occidentali da un lato e intimidazioni militari sovietiche dall'altro, tramite le esercitazioni delle truppe del Patto di Varsavia, hanno contribuito a peggiorare la situazione polacca, dopo le novità apportate dagli scioperi operai del Baltico nell’agosto del 1980. Contemporaneamente, il problema dell[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 358

Brano: [...]otè così svolgere il ruolo di gendarme nel Golfo Persico, secondo le direttive dellamministrazione americana che, d'altra parte, si adattavano perfettamente alla sua megalomania. In questa fase, il suo potere venne sostenuto anche dall’Unione Sovietica, preoccupata per la sicurezza delle proprie frontiere meridionali, e dalla Cina.

Riza Pahlavi sposò in prime nozze la principessa egiziana Fawziyya, poi la persiana Soraya Isfandyari e infine l’iraniana Farah Diba, da cui ebbe quattro figli.

In seguito alla rivolta popolare guidata dall 'ayatollah Khomeini, il 16.1.1979 lo scià fu costretto a lasciare precipitosamente l’Iran e, dopo un periodo di peregrinazioni che lo vide in Egitto, poi in Marocco, alle Bahamas e in Messico, trovò infine rifugio negli Stati Uniti. Quando, nel 1980, il governo iraniano sequestrò i diplomatici dell’Ambasciata americana a Teheran, chiedendo come condizione per la liberazione degli ostaggi la consegna del despota per sottoporlo a un processo popolare, il governo degli Stati Uniti si liberò dello scomodo ospi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 239

Brano: [...]e fino in fondo i vantaggi del cartello petrolifero.

Tra i paesi dell’O.P.E.C., l’Arabia Saudita è il produttore più importante e che mira a esercitare una funzione egemonica nel mercato. Per esempio, quando nel 1979 l’Iran decise di ridurre la propria esportazione ai prezzi O.P.E.C. per realizzare maggiori profitti sul mercato libero di Rotterdam, l’Arabia Saudita aumentò il proprio contingente di esportazione per compensare la mancata quota iraniana e assicurare ugualmente ai paesi importatori le forniture richieste al prezzo concordato.

L'O.P.E.C. e le « sette sorelle »

I rapporti traigli Stati O.P.E.C. e le multinazionali ' del petrolio (le cosiddette « sette sorelle », cioè le grandi società petrolifere del mondo occidentale: Exxon Corporation, fìoyal Dutch/Shell, British Petroleum Company, Texaco Inc., Mobil 0/7 Corporation, Gulf 0/7 Corporation, Standard 0/7 Cai.) si fondano su una stretta convergenza di interessi. Mentre fino agli anni Sessanta la produzione petrolifera dei paesi O.P.E.C. era completamente assorbita dalle mul[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 97

Brano: [...]nò 48 ore dopo. Il 22 lo scià ritornò trionfalmente a Teheran. La parentesi liberale era chiusa, le velleità antimperialiste stroncate.

La dittatura petrolifera

Da quel momento l’Iran divenne una colonia dell’imperialismo americano. L’arbitrio dello scià non ebbe più limiti: arresti in massa, condanne ed esecuzioni sommarie. Nel 1954 fu stipulato con gli americani un nuovo accordo per il petrolio che riconosceva a una compagnia governativa iraniana (N.I.O.S.) la proprietà formale degli impianti e dei giacimenti, trasferendo i diritti di sfruttamento a un consorzio internazionale.

All’accordo petrolifero ha fatto seguito una rapida escalation da parte dello scià verso un potere di tipo sempre più apertamente fascista, caratterizzato da feroci rappresaglie contro un movimento di resistenza clandestina in costante ascesa.

C.Gh.

Bibliografia: B. Nirumand, La Persia, un paese in via di sviluppo, Milano 1963.

Iraq

Repubblica presidenziale dell’Asia Anteriore, misura 434.924 kmq ed ha 10.200.000 abitanti (di cui l’80% arabi e il[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 96

Brano: [...] che rivendicava a sua volta l’autonomia dei curdi neM’ambito dello stato iraniano. Anche questo partito prese il potere, formando a Mahabad un governo locale presieduto da Mohammed Kazi. Tale governo non si spinse però fino a fare la riforma agraria.

Sotto la pressione dovuta alla presenza delle truppe sovietiche nelle regioni settentrionali, il governo iraniano presieduto da Kawam aderì (4.4.1946) all’idea di costituire una società sovieticoiraniana per la ricerca e l’estrazione del petro

lio in quelle stesse regioni, ottenendo in tal modo il ritiro delle truppe sovietiche. Il 13.6.1946 Teheran riconobbe inoltre l’autonomia dell’Azerbaigian. Ma tale politica doveva ben presto rivelare la sua strumentalità: appena partiti i sovietici (un anno più tardi rispetto agli angloamericani), il Parlamento iraniano respinse la ratifica della convenzione del 4.4.1946. Nel luglio la flotta britannica entrò nel Golfo Persico. In agosto, divisioni inglesi sbarcarono nel Kuwait installandosi nei confini meridionali nell’Iran, nella regione irachena d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 247

Brano: [...]in atto dagli Alleati per proteggere l’incontro di Teheran (v.), alla fine di novembre 1943, tra Churchill, Roosevelt e Stalin. Per l'occasione, i tedeschi progettarono un’operazione Antieureka, mirante a uccidere o a catturare i tre uomini di Stato o comunque a impedire lo svolgimento dell’importante Conferenza.

L'operazione « Antieureka »

Paracadutisti tedeschi avrebbero dovuto atterrare in località sicure nei pressi della frontiera turcoiraniana; al momento opportuno si sarebbero dovuti avvicinare nascostamente a Teheran e infine, organizzati in commandos, scattare da punti prestabiliti per raggiungere e colpire l’obiettivo. I nazisti sapevano che per proteggere i tre capi di Stato sarebbero stati mobilitati appositi reparti, ma contavano sulla sorpresa, speranzosi che nessuno avrebbe pensato a un attacco armato contro una conferenza intemazionale convocata a tanta distanza dalle frontiere dei Reich.

Una settimana prima dell'inizio della Conferenza due aerei tedeschi del tipo Junker si avvicinarono in volo notturno ai confini dell[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 688

Brano: [...]ffetto di intensificare la conflittualità a livello internazionale tra U.S.A. e U.R.S.S..

I rapporti tra U.S.A. e C.E.E. (v. Mercato comune europeo) attraversarono in quel periodo una fase molto delicata, per contrasti sul piano della politica economica. Nel 1979, nonostante i parziali successi ottenuti nel campo della politica estera con gli accordi di Camp David (v. Palestina) e la normalizzazione dei rapporti con la Cina popolare, la crisi iraniana e l'episodio degli ostaggi americani, screditando l'immagine di “superpotenza” degli U.S.A. contribuirono alla definitiva perdita di fiducia di Carter presso l’opinione pubblica americana.

II nuovo presidente repubblicano Ronald Reagan (v.), eletto nel 1980, ebbe facile gioco nel promettere al Paese il ripristino di un clima di sicurezza e di fiducia. Come portavoce delle istanze della destra conservatrice, nel suo primo mandato (198084) egli puntò da una parte sul ricupero del prestigio della potenza militare americana, mentre

sul piano economico, per arginare la crisi, presentava un p[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 184

Brano: [...]urchi contro questa nazionalità (v. Genocidio). Vi sono inoltre circa

370.000 arabi, residenti nella provincia già siriana di Hatay, acquisita dalla Turchia nel 1939 in seguito ad accordi con la Francia, all'epoca potenza mandataria sulla Siria. Oltre il 99% della popolazione è di religione islamica, compresi un 10% circa di sciiti, concentrati nella Turchia sudorientale. Quest’area ha acquistato una particolare importanza dopo la rivoluzione iraniana del 1979, per cui lo Stato turco, aiutato dagli U.S.A., ha qui dato impulso alla costruzione di infrastrutture militari.

La Turchia è membro della N.A.T.O. dal 18.2.1952 ed è anche membro associato della Comunità economica europea. Le sue istituzioni, formalmente democratiche, sono di fatto dominate da una fortissima casta militare, legata alla N.A.T.O. e in particolar modo agli U.S.A. che vedono in questo paese il più agguerrito bastione contro l'espansionismo sovietico e per il controllo dei bacini petroliferi del Medio Oriente.

Dall’impero ottomano ai Giovani Turchi

Centro del gra[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine iraniana, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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