Brano: [...]icolar modo alla Fiat (dove, secondo attendibili valutazioni, contava ben cinquecento iscritti), alla Lancia e alla Spa. Il movimento inoltre conduceva una intensa e coraggiosa lotta contro i nazifascisti, che
11 giornale propagandava in forme ampie e vivaci.
Gli articoli di “Stella Rossa” incitavano gli operai a lottare a oltranza e senza cedimenti contro il totalitarismo reazionario. Però il compito del proletariato, secondo i comunisti “integralisti”, non si esauriva con la sconfitta del fascismo, ma doveva continuare fino alla definitiva distruzione del capitalismo che
lo aveva generato. Precisamente su questa diversa valutazione delle prospettive verteva la polemica aspra con i dirigenti del P.C.I. che, da parte loro, consideravano invece come fondamentale compito della Resistenza la cacciata dei tedeschi per la liberazione del territorio nazionale e la distruzione del fascismo come lotta per la riconquista delle libertà democratiche (v. Democrazia progressiva), accantonando la lotta di classe in nome della “unità nazionale”.
Tra[...]
[...]aspra con i dirigenti del P.C.I. che, da parte loro, consideravano invece come fondamentale compito della Resistenza la cacciata dei tedeschi per la liberazione del territorio nazionale e la distruzione del fascismo come lotta per la riconquista delle libertà democratiche (v. Democrazia progressiva), accantonando la lotta di classe in nome della “unità nazionale”.
Tra il P.C.I. e “Stella Rossa” vi furono quindi momenti di duro contrasto: gli “integralisti” accusavano i comunisti ufficiali di tradire la causa del proletariato, in quanto favorivano il mantenimento al potere delle forze borghesi e aiutavano i capitalisti a superare la crisi in cui si dibattevano. Per contro, gli atteggiamenti di “Stella Rossa” venivano considerati dai dirigenti del P.C.I. come provocatori e utili soltanto al nemico nazifascista.
Su La nostra lotta (v.), organo del Partito comunista italiano, in un articolo apparso sul numero di dicembre del 1943, sotto il titolo « Il “sinistrismo” maschera della Gestapo », in un articolo attribuito a Pietro Secchia (v.) si dic[...]