Brano: [...] tutti i popoli che amano la libestàe l’indipendenza, ed accelera la sconfitta totale della Germania. In quest'ora decisiva per i desti» d’Italia e del ■tondo, tutti i socialisti, democratici, comunisti cattolici italiani, devono affrettarsi a formare dei Comitati d'Azione per unire il popolo italiano, per imporre la pace seperata immediatamente ■ con l’U.R S.S., l'Inghilterra, l’America e gli altri paesi attacati dal fascismo; per scacciare gli hitleriani dall'Italia, per un governo che si aPP°gK‘ sulla volontà dd nostro popolo.

PER L’UNIONE DEL POPOLO ITALIANO

Un gruppo di militanti del Partito Comunista d'Italia, del Partito Socialista Italiano, dei Movimento Giustizia e Libertà, riuiitosi nell’Ottobre 1941 in una località delia frontiera italiana hanno deciso di costituire un Comitato d’Azione per l’unione del popolo italiano e, mentre invitano tutti ì gruppi e le correnti politiche a partecipare a questo Comitato, essi ' rivolgono a tutti glf italiani un appello

nel quale, fra l'altro, è esposto il seguente programma :

Denuncia[...]

[...]rrenti politiche a partecipare a questo Comitato, essi ' rivolgono a tutti glf italiani un appello

nel quale, fra l'altro, è esposto il seguente programma :

Denuncia del patio 4> alleanza con Hitler.

Pace separata immediata con l'Inghilterra, conl'U.R S.S. e con gli abai paesi attaccati dal fascismo.

Ritiro delle truppe italiane di combattimento e di occupazione dell’UR S.S e da tutti gli altri fronti di guerra.

Via gli oppressori hitleriani dali'ltalia*

81

Brano: [...] poiché le autorità sovietiche in considerazione delle molte sofferenze già patite dai soldati e dagli ufficiali italiani sul Don, non ritennero che questi dovessero essere ulteriormente impiegati in combattimento, cosa che tra l’altro avrebbe potuto realizzarsi soltanto sul fronte orientale). Importante fu pure il saluto inviato il 21.7.1945 al governo Parri, con la firma di 145 generali e ammiragli italiani liberati dai campi di concentramento hitleriani. Grazie a « L’Alba », i soldati e gli ufficiali italiani prigionieri in URSS si collegarono alle forze della Resistenza, collaborando idealmente alla liberazione e alla ricostruzione dell’Italia.

E.D’O.

Albacete

Città della Spagna sudorientale, di

oltre 70.000 abitanti, capoluogo della provincia omonima; situata nella Murcia (regione montagnosa a economia agricola e pastorizia), trovasi al centro di una larga e piatta conca, sulla ferrovia MadridValencia. Nel 1936 fu assegnata dal governo repubblicano spagnolo come base alle Brigate Internazionali (v.) in formazione, sia perchè si[...]

Brano: [...]etta Piccola Intesa (alleanza politica tra Cecoslovacchia, Romania, Jugoslavia) If praticamente controllata dalla

Francia, e nel 1924 la Cecoslovacchia firmò con la Francia ùn trattato di alleanza.

Sotto il nazismo

Con l’avvento al potere di Hitler, nel 1933, la Cecoslovacchia costituì il primo obiettivo dei nazisti. Facendo leva sulle comunità tedesche dei Sudeti, organizzatesi prontamente sotto la guida del nazista Konrad Henlein, gli hitleriani poterono proseguire nella loro opera di disgregazione. Gli errori e lo scarso rispetto dei diritti delle minoranze etniche da parte dei governanti cèchi facilitarono la coalizione tra Sudeti, Slovacchi e Ruteni. Mentre da Praga si alternavano, verso yHenIein, minacce verbali e blandizie, i fascisti terrorizzavano la popolazione cèca e gli stessi tedeschi antifascisti, con l’aiuto e l’appoggio diretto dei nazisti.

Il 15.10.1935 il governo cecoslovacco firmò con quello sovietico un trattato di alleanza in funzione antihitleriana, ma nello stesso tempo, sotto la pressione germanica, perseguit[...]

Brano: [...] esempio, gruppi di comunisti non esitavano a sostenere che il nemico principale delle popolazioni liberate era l’esercito inglese, e che contro di esso occorreva rivolgere la lotta per impedire che gli inglesi arrivassero a occupare la Germania prima dei russi (« Impedire a tutti i costi l’apertura del secondo fronte, fare di tutto affinché l’Esercito Rosso sia lasciato solo nella lotta contro il nazismo e possa da solo schiacciare gli eserciti hitleriani ») : queste e altre idee sconsiderate e velleitarie testimoniavano il disorientamento delle organizzazioni comuniste di una parte dell'Italia meridionale, il 24.10.1943 si verificò a Napoli Una scissione: un gruppo di vècchi comunisti, insieme a elementi politicamente indefiniti, dopo un tentativo di assalto alla sede della Federazione comunista per impadronirsi della direzione del partito, diede vita a una nuova « federazione comunista » che, dal nome del quartiere in cui si trovava, fu detta di Monte Santo. La presenza di due organizzazioni comuniste contrapposte nella stessa città fu natur[...]

Brano: [...]la seconda guerra mondiale costituì per i nazisti un pretesto per aggredire la Polonia. Antica città anseatica, tolta alla Germania dal trattato di Versailles al termine della prima guerra mondiale (1918), alf’inizio del 1938 Danzica era riconosciuta come « città libera » sotto la protezione della Società delle Nazioni e capitale di un piccolo stato di 1.892 kmq con circa 410 mila abitanti. Ma nel 1938, sotto la pressione revanscista dei circoli hitleriani, i rapporti tra Danzica e la Società delle Nazioni s’inasprirono; in particolare ciò avvenne quando il presidente del Senato danzichese, il nazista Kart Greiser, stabilì per la città una legislazione simile a quella del Terzo Reich, specie per quanto concerneva le misure contro gli ebrei e la libertà di stampa.

Data la sua collocazione geografica, aH'interno del territorio polacco, Danzica rappresentava per la Germania una importante pedina strategica in vista della sua espansione verso est, sicché la minoranza tedesca nella città (com’era accaduto per i Sudeti) si trasformò in un focolaio[...]

Brano: Deportazione, Campi di

Polonia (destinata, secondo i piani hitleriani, a essere in parte annessa alla Germania e, per il resto, trasformata in « protettorato » tedesco), i nazisti pensarono che il sistema migliore per stroncare ogni velleità di resistenza della popolazione fosse di adottare fin dall'inizio un programma di terrore pianificato. Tale programma, d’altra parte, rispondeva pienamente alla dottrina razziale e politica del nazismo, secondo la quale i popoli dell'Europa orientale erano composti da individui inferiori, degni tutt’al più di essere schiavizzati dai tedeschi. Ciò permise ai nazisti di dare libero sfogo ai loro istinti sanguinari e impresse [...]

Brano: [...]ta tedesca venne a trovarsi sparsa su un fronte di 350 km.

All’inizio di dicembre i tedeschi intrapresero l’ultimo tentativo di penetrare a Mosca da occidente, cioè dal sobborgo di Naro Fominsk, lanciando 2 divisioni corazzate, 1 divisione motorizzata e alcune altre divisioni di fanteria della IV Armata. Ma anche queste divisioni furono rigettate al punto di partenza.

Le forze lanciate contro Mosca erano esaurite, i calcoli degli strateghi hitleriani falliti e maturavano le condizioni favorevoli a una controffensiva sovietica.

Il contrattacco sovietico

All’insaputa del Comando tedesco i sovietici avevano concentrato importanti riserve strategiche sui fianchi del nemico, come pure sul Fronte Settentrionale, per impedire il congiungimento dei tedeschi con i finlandesi, e all’estremità del Fronte Meridionale per sbarrare l’accesso al Caucaso.

La controffensiva sovietica sul fronte di Mosca ebbe inizio il 6.12.1941: le armate al comando di Zukov attaccarono sulla linea KlinSolnecnogorskTula; quelle dell’ala sinistra attaccarono sul f[...]

Brano: [...]. Ebrei). L’attentato era avvenuto il giorno 7, ma la notizia della morte di von Rath fu comunicata a Hitler la sera del 9, mentre banchettava con i camerati di partito nella sala dell’antico municipio di Monaco per celebrare l'anniversario del fallito putsch de! 1923.

Un negozio ebraico a Berlino dopo la « Notte dei cristalli »

Le prime disposizioni per il grande pogrom furono così diramate, in tutte le regioni, direttamente dai Gauleiter hitleriani reduci dal banchetto. L’aggressione, solo in parte lasciata alla spontanea violenza delle S.A. (che, dopo le sanguinose epurazioni e la frenata del 1934, ebbero in questa occasione, comunque, di nuovo la possibilità di sfogarsi) fu rivolta contro le basi economiche degli ebrei, contro i luoghi del loro culto, contro l’unità e la solidità delle loro famiglie e contro gli stessi presupposti logistici di un loro permanenza in Germania.

L'inizio del genocidio

Secondo i dati poi forniti da Heydrich a Góring e al Consiglio dei ministri, si ebbero 101 sinagoghe incendiate e 76 demolite, 7.500 [...]

Brano: [...]
Dopo l’Anschluss del marzo 1938 fu nominato Gauleiter (governatore) di Salisburgo e luogotenente del Reich. Nel novembre 1941 divenne Gauleiter della Carinzia, nonché governatore dei territori jugoslavi occupati del Gorenisko (Carniola Superiore) e della Meziska. In tale veste svolse un’implacabile opera di “germanizzazione”, perseguitando le popolazioni slovene con deportazioni, trasferimenti di massa e misure repressive, nell’ambito dei piani hitleriani di espansione e conquista nel SudEst europeo.

Queste sue prove e l’acceso rancore antitaliano (Rainer covava da tempo un progetto di separazione del Friuli e della Venezia Giulia dall’Italia) gli guadagnarono la piena fiducia di Hitler che, subito dopo l’8.9.1943, lo nominò alto commissario del Litorale Adriatico (v.) formato dalle province di Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume, nonché dalla ex “provincia” di Lubiana già annessa all’Italia.

Dotato di amplissimi poteri, Rainer governò con tutta la durezza che connotava la sua personalità di gerarca nazista assertore di una politica da [...]

Brano: [...] di porsi come unici arbitri e giustizieri in una realtà ormai sconvolta dalle lotte intestine. La disponibilità antibolscevica di parte della popolazione italiana, potentemente alimentata dal fascismo sulla base dell’equivalenza bolscevismo uguale slavismo, consentì poi agli occupatori non solo di ottenere il consenso attivo di gruppi influenti della società locale, ma anche il silenzio e l’inerzia da parte di coloro che vedevano negli eserciti hitleriani un insostituibile baluardo di difesa contro l'avanzata delle forze partigiane « slave ».

Personalità di spicco del ventennio fascista, legate agli ambienti confindustriali locali, come il già ricordato Bruno Coceani e Cesare Pagnini, accettarono dalle mani naziste l’investitura rispettivamente di prefetto e di podestà, cariche amministrative che si rivelarono fin dall’inizio svuotate di qualsiasi potere decisionale autonomo e, di contro, immediatamente funzionali ai metodi di governo progettati dai tedeschi per queste terre. Assolutamente inutile, quindi, se considerata dal punto di vista [...]