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Il segmento testuale hegeliano è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 273Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 571

Brano: [...]iunti da Marx nel campo della teoria economica, ove egli superò tutte le numerose contraddizioni che inficia

Marx con sua figlia Jenny

vano la costruzione teorica di Smith e Ricardo e portò l’analisi del modo capitalistico di produzione molto più a fondo, trasformandola in momento di analisi economica assai più ampia, includente l’intera storia dell’umanità, furono dovuti proprio al fatto di aver egli applicato per la prima volta il metodo hegeliano allo studio dell’economia politica.

« Marx applicò la dialettica di Hegel, nella sua forma razionale, allo studio dell’economia politica » (Lenin, Opere, voi. 38, p. 169). « In un certo senso [...] la filosofia della prassi è uguale a Hegel più Davide Ricardo » [A. Gramsci, Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce, Torino 1948, p. 90).

Quanto alle principali conseguenze portate dall’applicazione del metodo dialettico allo studio dell’economia, in primo luogo i rapporti economici, cioè i rapporti instaurati tra gli uomini nel corso del processo di produzione dei beni mat[...]

[...]piani di esposizione, un ordine analogo a quello dei fenomeni reali rappresentati e nel quale i concetti, analogamente ai fenomeni, avranno un diverso grado di concretezza. Questo scaglionarsi dei concetti secondo gradi diversi di astrazione dall’apparenza esterna permetterà alla teoria economica di riflettere una realtà concreta nella quale, secondo un detto di Hegel, tutto è a un tempo « immediatezza e mediazione ». L’applicazione del concetto hegeliano di « mediazione » all’economia politica permise a Marx di portare per la prima volta l’analisi in profondità, sostituendo alla descrizione dei fenomeni economici la loro spiegazione. Mentre Ricardo, accanto a percezioni piene di acume, si era spesso limitato a prender atto di quello che era lo svolgimento delle cose, Marx si pose per la prima volta il problema di spiegare coerentemente tutti i fenomeni della vita economica. E il maggior rimprovero che Marx muoveva agli economisti succeduti a Ricardo (17721823), ossia all’economia «volgare » contrapposta a quella « classica », era di rimanere [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 262

Brano: [...]igurazione della possibile trasformazione.

Utile per la comprensione critica del pensiero utopico è il libro Ideologia e utopia di K. Mannheim (1929, 1953), nel quale l’utopia è analizzata storicamente come letteratura dei viaggi immaginari e, al tempo stesso, come fenomeno culturale complesso e mentalità rinvenibili in alcuni movimenti storici quali il comuniSmo degli anabattisti del secolo XVI, l’idea liberale, l'ideale conservatore di tipo hegeliano e l’ideale socialcomunista. Mannheim accomuna tutte queste culture nel loro costituirsi In mentalità utopiche, come denuncia critica dell’esistente e sforzo propositivo di una nuova totalità storica.

Problema centrale di ogni studio dell'utopia è comunque il riconoscimento della tensione utopica come rinvio a un dato trascendentale della coscienza. Caratteristiche negative della mentalità utopica sono la tendenza alla semplificazione e all’appiattimento (compresa quella « visione troppo semplicistica della natura umana » denunziata da Aldous Huxley nel suo libro II mondo nuovo del 1932) e [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 260

Brano: [...]ntari, con un corso complementare e insegnamenti di francese e tedesco; Gramsci dirigeva la sezione storicoletteraria, Bordiga quella scientifica. In seguito sorse una “scuola di filosofia”, per iniziativa autonoma di un gruppo di comunisti sulla base delle indicazioni fornite da Gramsci a Giuseppe Berti (v.) in uno scambio epistolare del luglio 1927.

Oltre a consigliare l'istituzione di corsi di logica e dialettica, nonché di uno sul sistema hegeliano, Gramsci insistette sull’aspetto culturale e pedagogico che la scuola doveva avere.

Data la fertilità e la buona situazione climatica dell’isola, nella quale essi godevano di una relativa libertà di movimento, nella prima metà del 1927 le condizioni di vita dei confinati non furono molto disagiate; ma nel maggio cominciarono, sia a Ustica che a Lipari, le provocazioni della Milizia che avevano co

me scopo quello di arrivare alla sostituzione dei direttori delle colonie, dai fascisti ritenuti troppo indulgenti nei confronti dei nemici del regime.

A Ustica comandava il presidio il cent[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 570

Brano: [...]del proletariato, cioè di una nuova classe che oggi incarna gli interessi futuri dello sviluppo sociale, ha permesso a Marx di eliminare gli ostacoli di natura ideologica frapposti alla ricerca scientifica quando essa si avventuri nel campo dei rapporti sociali.

2. Libero da pregiudizi ideologici, Marx ha rimesso in piedi e perfezionato il risultato maggiore a cui era giunto lo sviluppo del pensiero filosofico precedente, il metodo dialettico hegeliano di concepire e affrontare la realtà.

3. Applicando tale metodo all’eco

nomia politica e riprendendo l’indagine dove l’aveva lasciata D. Ricardo, Marx è riuscito a trasformare per la prima volta l’economia politica in vera scienza, capace di spiegare e interpretare i fenomeni della realtà economica e di prevederne gli sviluppi futuri, capace cioè di fornire un orientamento sicuro nelle intricate vicende della vita sociale e dell’attività politica.

4. In tal modo Marx ha gettato le basi che avrebbero poi reso possibile, per la prima volta nella storia deH’umanità, un’azione volta a mod[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 435

Brano: [...]e scriverà lo stesso Lukàcs quarantacinque anni più tardi, « Storia e coscienza di classe » rappresenta la tendenza a « interpretare il marxismo esclusivamente come teoria della società, come filosofia del sociale, e a ignorare o a respingere la posizione in esso contenuta rispetto alla natura ». Nel libro, soprattutto con l’accentuazione del concetto marxiano di alie^ nazione e con la sua interpretazione in termini vicini a quelli deM'idealismo hegeliano, si esprimeva la crisi dell’alta cultura europea e la sua ricerca di un rapporto con il proletariato che l'ormai avviato riflusso dell’ondata rivoluzionaria del dopoguerra ren^ deva particolarmente difficile.

La critica espressa dal V Congresso dell'Internazionale Comunista per bocca di Zinoviev, l’impegno a osservare la disciplina dell’lnternazionale, ma soprattutto l’esperienza della lotta antifascista portarono poi Lukàcs a modificare radicalmente le sue posizioni. Dopo l’episodio delle cosiddette « Tesi di Blum » (nome da lui usato nella clandestinità in quel periodo) che nel 1928 prop[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 244

Brano: [...] di travertino della porticina dello stabile 4023/A di via Giulia, dove aveva sede l'artiglieria partigiana, si legge in rosso una scritta: « Gloria a Giorgio Labò Eroe nazionale ».

A.Tr.

Labriola, Antonio

N. a Cassino il 2.7.1843, m. a Roma il 2.2.1904; filosofo e pubblicista. Professore all’Università di Roma, fu uno dei maggiori teorici italiani del marxismo e del materialismo dialettico, cui apportò un contributo originale. Dapprima hegeliano ortodosso, non si fermò a Feuerbach ma arrivò a Herbart (del quale, pur respingendo le dottrine religiose e metafisiche, fu per lungo tempo fervente simpatizzante), per approdare nel 1890 al marxismo. Con le sue lezioni deH'inverno 189091 a[l’Università di Roma egli si rivelò un geniale sostenitore del materialismo storico.

Grande teorico

La sua attività di uomo politico socialista fu limitata peraltro al quinquennio 189095: in quegli anni partecipò alle lotte dei lavoratori, organizzò comizi e riunioni, tenne conferenze sul socialismo agli operai edili di Roma e ai metallurgici delle a[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 518

Brano: [...]mento socialista.

Il riformismo di Lassalle

Gli anni seguiti alla controrivoluzione videro affermarsi sempre più in Germania l'egemonia economica e politica di un ceto di proprietari terrieri delle regioni a est deH'Elba, i cosiddetti Junker, ancorati alle concezioni autoritarie e militaristiche dei Cavalieri Teutonici.

NeK più progrediti ambienti culturali tedeschi dopo il 1850 cominciò invece a farsi strada Ferdinand Lassalle (v.)f un hegeliano parzialmente influenzato da Marx. Costui, dopo aver inutilmente tentato di stimolare nella borghesia intellettuale uno spirito democratico e di indipendènza dalToppressione reazionaria degli Junker, si rivolse infine alla classe operaia.


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine hegeliano, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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