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Il segmento testuale giuliane è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 10Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 150

Brano: [...]ave di volta per risolvere « il problema giuliano », diventò così praticamente irraggiungibile. Tali incertezze e contraddizioni non potevano non riflettersi sulla politica dei Fronti popolari che nel 1936 sancì, com'è noto, l'alleanza tra il Partito comunista e i gruppi nazionalrivoluzionari sloveni e croati, sicché la ricomposizione effettiva di un fronte antifascista unitario avvenne solo tra la popolazione di nazionalità slava delle campagne giuliane: decisiva, al riguardo, può

essere considerata l'azione politica del giovane dirigente comunista sloveno Pino Tomazic (v.) che, adoperandosi per cementare e rendere operativa quell’unione, gettò le basi della futura lotta armata nel Triestino, nel Goriziano e nell'lstria settentrionale.

Seconda guerra mondiale

Mentre l’opposizione comunista al fascismo si sviluppava in modo così differenziato tra campagna e città, radicalizzandosi tra la popolazione slovena e segnando invece il passo tra quella italiana, nel cui seno erano riusciti a guadagnare ben poco spazio i raggruppamenti politi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 152

Brano: [...]5 giorni del governo Badoglio niente faceva presagire un mutamento di rotta: caddero infatti nel vuoto i tentativi compiuti da alcuni esponenti deH’antifascismo democratico, e da Ercole Miani (v.) in particolare, volti a sollecitare una pronta riconsiderazione della politica fino ad allora condotta verso gli sloveni e i croati, proprio al fine di interrompere quella spirale « di odio, di vendetta e di intolleranza » che si era aperta nelle terre giuliane. Allo stesso modo, mentre non ebbe udienza presso le autorità il Comitato antifascista costituitosi ufficialmente nel luglio del 1943 intorno a un programma di democratizzazione della vita pubblica triestina, ben altra accoglienza ricevette la rifondazione della Compagnia Volontari Giuliani e Dalmati composta da noti esponenti del passato regime, tra cui Bruno Coceani (v.) e G. Banelli, che si proponevano alla guida di un blocco nazionale « per la difesa dell’italianità minacciata dal pericolo slavo ». Solo grazie all’opposizione e alla vivace opera di propaganda degli antifascisti, tali pian[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 146

Brano: [...]ta fino ad un certo punto, perché, in realtà, portava avanti un parziale processo di sintesi del conservatorismo tradizionale ed i nuovi imperativi nazionalisti, con radicalità e consequenzialità, che trovavano espressione nella spregiudicatezza e risolutezza, nel carattere di totalitarietà, della sua azione ».

L’adesione dei ceti medi, l’aiuto finanziario fornito in modo massiccio e compatto da industriali, compagnie d’assicurazioni e banche giuliane, l’uso tatticamente nuovo della violenza, aprirono definitivamente ai fascisti il varco per la conquista del potere. AH’appuntamento il movimento operaio si presentò diviso: col Congresso di Livorno del gennaio 1921 la maggioranza del movimento marxista della Venezia Giulia confluì nel Partito comunista d'Italia. Se dopo quella data non mancarono grandi episodi di lotta e di mobilitazione, come accadde ad esempio nella zona dell’Arsa, In Istria (v.), dove nel marzo del 1921 vennero occupate le miniere e proclamata la “repubblica di Albona”, le lotte intestine tuttavia logorarono profondamente[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 122

Brano: [...]0 giorni di duri combattimenti, liberò l’intera regione sino all’isonzo, dove si congiunse con gli angloamericani.

Si calcola che, dal 1942 alla Liberazione, abbiano partecipato alla lotta antifascista, come partigiani

0 patrioti, non meno di 28.000 istriani delle due nazionalità. Circa 5.000 furono i combattenti caduti; 5.800, le vittime civili.

La questione dei confini

La guerra di liberazione condotta dalle popolazioni istriane (e giuliane) non poteva non risentire dell'influenza concomitante dei due movimenti, lo jugoslavo e l’italiano. Insieme alla questione della cacciata dei tedeschi, si poneva quella del futuro assetto dei confini.

La questione nazionale era stata trattata bilateralmente soltanto dai comunisti (italiani e jugoslavi) e aveva trovato una definizione in accordi che risalivano al 193334, accordi necessariamente limitati a fissare il principio generale del diritto all’autodecisione dei popoli dell’lstria e della Venezia Giulia, fino al distacco dall’Italia. In seguito, con lo scoppio del conflitto, l’aggress[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine giuliane, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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