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Il segmento testuale estremisti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 532Entità Multimediali , di cui in selezione 25 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 334

Brano: [...]a più risorgere nel movimento operaio con le caratteristiche che ebbe invece agli inizi delI'800. Diventò un’altra cosa, assunse nuove forme e si legò maggiormente alla politica di tutti i giorni, pur conservando qualcosa del profetismo dottrinario proprio dell’utopismo ottocentesco.

Nel dopoguerra, difatti, in ogni paese s’andò creando — con caratteristiche distinte e proprie — un movimento politico particolare che esprimeva un dottrinarismo estremistico in forme spurie, talvolta apparentate con l’anarcosindacalismo, così come pure fu il caso del cosiddetto Partito comunista operaio tedesco (K.A.P.D.) ; talvolta come movimento di un puritanismo politico astratto, così come fu il caso della cosiddetta scuola marxista olandese che faceva capo a Gorter e Pannekoek. Il bordighismo agli inizi (quando Bordiga era il capo della frazione comunista astensionista) fu abbastanza vicino a questi quacqueri del marxismo, e difatti, non senza profondo motivo, nel suo libretto suH’estremismo come malattia infantile del comuniSmo Lenin allineò Bordiga in qu[...]

[...] della frazione comunista astensionista) fu abbastanza vicino a questi quacqueri del marxismo, e difatti, non senza profondo motivo, nel suo libretto suH’estremismo come malattia infantile del comuniSmo Lenin allineò Bordiga in questa categoria, anche se obbiettivamente bisogna dire che — fra tutti i movimenti di questo tipo — quello italiano si distingueva per una maggiore concretezza e per un più stretto legame con le masse operaie. Tra questi estremisti, nel movimento operaio internazionale vi furono quelli che si rinchiusero nel proprio guscio e non parteciparono nemmeno al processo di formazione deH'Internazionale comunista e dei partiti nei propri paesi. Vi furono altri invece che, conosciuto il leninismo, accet

tarono — se non in tutto, in parte— quella dottrinarla mescolarono alla loro dottrina originaria e parteciparono — chi solo per breve tempo, chi più a lungo — al movimento comunista. Così accadde per Bordiga, così accadde per Gallacher, in Inghilterra, che aveva fatto^ parte del gruppo estremista di Silvia Pankhurst.

Nella s[...]



da Contro ogni ritorno : dal fascismo alla Costituzione repubblicana : Provincia di Firenze, 2 giugno 1972 / \a cura di Claudio Galanti, Paolo Tinti, Giovanni Verni!, p. 77

Brano: [...]ta e sovvertitrice].

A tali erronee convinzioni l'opinione pubblica fu anche portata dall'atteggiamento della stampa che, con violenti editoriali, qualcuno anche di natura velatamente antidinastica, scagliandosi contro il testé cessato regime e parlando di riconquistata libertà, dopo ventun anni di oppressione fascista, induceva a ritenere che ognuno fosse libero di manifestare le proprie idee e di propagandare i principi professati, anche se estremisti [o di contenuto negativo].

Tale convinzione era pure rafforzata dalla repentina abusiva ricomparsa di alcuni quotidiani di tendenza, quali La Riscossa ed II Mondo, [non più riapparsi] subito sequestrati.

Logica conseguenza era un disorientamento della opinione pubblica che non tardava a sfociare nella organizzazione di manifestazioni pacifiste, sovversive ed antitedesche, trascese, in seguito, in atti di violenza ed in aperti conflitti con la forza pubblica, decisa ad assicurare il mantenimento dell'ordine, secondo le rigorose istruzioni del governo. Si dovevano, infatti, registrare isc[...]



da Contro ogni ritorno : dal fascismo alla Costituzione repubblicana : Provincia di Firenze, 2 giugno 1972 / \a cura di Claudio Galanti, Paolo Tinti, Giovanni Verni!, p. 78

Brano: [...] Volontaria Sicurezza Ha/lonale

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Successivamente, per effetto delle drastiche disposizioni emanate dal governo e dell'energico atteggiamento assunto dall'autorità militare cui è stato demandato il compito della tutela dell'ordine pubblico, la situazione si è pressoché normalizzata, pur dovendosi seguire con la massima attenzione per prevenire ogni sorpresa da parte di elementi estremisti adusi a lavorare in silenzio e nell'ombra.

Nella parte sana del popolo, dopo gli appelli della stampa, richiamata energicamente all'ordine dopo gli sbandamenti iniziali, non si dimentica la tragica realtà della guerra incombente ed, in proposito, si manifestano le più disparate previsioni e speranze da cui, peraltro, traspare un vivo desiderio di pace. D'altra parte, il silenzio degli organi ufficiali germanici in merito ai recenti avvenimenti italiani [e], la notiza della partenza dal regno di alquanti sudditi tedeschi non militari, specie donne, in seguito ad invito delle autorità consol[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 168

Brano: [...], dove egli stesso avrebbe provveduto a occultarle, sino a quando non fosse giunta l'ora di distribuirle nuovamente. Tale ordine non venne naturalmente eseguito; quasi tutte le formazioni partigiane rifiutarono di riconoscere una qualsiasi autorità al colonnello Tenno e il C.L.N. fu costretto a ritirargli il mandato.

L’attesismo di « sinistra »

Seppure con scarsa influenza, non mancò un attesismo di « sinistra », rappresentato

da gruppi estremisti, settari, anarchici; alcuni facenti capo al periodico Prometeo, altri a fogli clandestini diversi. Per tutti costoro, i lavoratori dovevano estraniarsi da una guerra che non era la loro, da un conflitto in corso tra forze imperialiste contrapposte: quindi non dovevano partecipare alla lotta partigiana.

Di un certo rilievo fu la vicenda di una Unione dei Lavoratori Italiani (U.L.I.) costituitasi in Romagna con l'ambizioso programma di realizzare un fronte antifascista al disopra dei partiti democratici. Sino al 25 luglio la U.L.I. aveva svolto una positiva funzione politica neM'organizzare [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 193

Brano: [...]culazione politica, qualsiasi tentativo di allargare la sfera delle responsabilità. Ne erano seguiti appelli alla concordia, alla pacificazione degli animi; ma per stabilire la concordia era necessario lasciare in pace il governo, tanto più che solo il governo di Mussolini era in grado di tenere a freno gli squadristi, insofferenti delle accuse delle opposizioni.

Si sviluppò così il gioco delle parti: da un lato Farinacci, gli squadristi, gli estremisti che chiedevano con insistenza la seconda ondata, la morte fisica degli oppositori e la distruzione dei loro giornali; dall’altro, i pacificatori, i normalizzatori, i fiancheggiatori che sollecitavano Mussolini a reprimere le violenze e a ritornare alla legalità. Il re, sollecitato dall’opposizione costituzionale, dagli ex presidenti del Consiglio e forse da altri membri del suo entourage, esitava in attesa degli eventi e intanto chiedeva a Mussolini alcune misure di normalizzazione; ma soprattutto si preoccupava di assicurarsi che il regime v non rivolgesse la violenza contro la monarchia: pe[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 378

Brano: [...]esNavalmovalTalaveraToledoIllescaMadrid, con l’intento di isolare anzitutto la capitale dal resto del paese (l’isolamento di Madrid non riuscì; ma Franco persistette nella sua strategia e vinse la guerra isolando i Paesi Baschi prima, la Catalogna poi), in sè, questa strategia non aveva nulla di eccezionale: appunto perché napoleonica, era nota a tutti da oltre un secolo. Ma nella Spagna rivoluzionaria colpiva il lato sensibile dei rivoluzionari estremisti. Quella che, nelle prime giornate della rivolta franchista, era stata la salvezza degli antifascisti, la loro decisione di non attendere gli ordini (che sarebbero arrivati troppo tardi) del governo centrale repubblicano, la loro capacità di lanciarsi nella lotta armata localmente, in ogni città e sobborgo, obbligando così i militari a disperdere le loro forze, diventava ora fonte di pericolo. Dal momento che Franco non attaccava più in tutti i settori, ma di volta in volta in un solo settore, però di importanza vitale, i rivoluzionari rischiavano di perdere la partita se non concentravano qua[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 420

Brano: [...]o, fu tra i primi combattenti nei distaccamenti gappisti. Il 24.10.1943, insieme con Atheo Garemi (v.), abbatté a colpi di pistola il seniore della milizia Domenico Giardina. Alcuni giorno dopo, in seguito — pare — a un’infiltrazione nemica tra le file dei gappisti, sia C. che il Garemi furono catturati, ferocemente torturati e poi fucilati nel cortile della caserma Monte Grappa.

Cagoule, La

Organizzazione politica francese

comprendente estremisti di destra delle correnti nazionaliste cattoliche. Sorta nel 1935, adottò ufficialmente come metodo di lotta la violenza e il terrorismo. Finanziata da grandi industriali (tra cui la nota società Michelin), èra diretta da un « Comitato segreto di azione rivoluzionaria » (C.S.A.R.) capeggiato dall’ingegnere Deloncle, e collegata a gruppi dell’esercito facenti capo al generale Duseigneur. Tra il 1936 e il 1940 fu in rapporti con organizzazioni fasciste di altri paesi e ne venne sostenuta. Su mandato di Galeazzo Ciano, Anfuso e del SIM italiano fece eseguire l’assassinio dei fratelli Carlo e Nell[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 497

Brano: Catania

sta di Rapisardi, che rifletteva il grado di coscienza politicosociale cui erano pervenute le masse popolari nel Catanese e in Sicilia, permeò poi largamente il movimento dei Fasci dei lavoratori e in parte può spiegarne il carattere tumultuario, come pure influenzò gli atteggiamenti estremisti dei suoi dirigenti, in pr'rmo luogo di quel popolare tribuno catanese che fu Giuseppe De Felice Giuffrida (18591920).

Accanto alle figure del poeta ateo e ribelle e del popolare tribuno, si ergeva quella di un altro amico degli umili, il cardinale Dusmet, vissuto sempre in povertà, col quale

il socialista De Felice collaborò nelle opere di assistenza rivolte ai colerosi, alle vittime dell’Etna e agli indigenti in generale. Deputato e sindaco di Catania, De Felice finanziava ogni anno con i fondi comunali la spettacolare festa della Patrona, tanto da suggerire ad Antonio Gramsci la forse[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 757

Brano: [...]gliò grandi speranze e quella di ottobre galvanizzò la sinistra socialista.

Il 19.5.1917, a ChauxdeFonds, la folla liberava E. Paul Graber dalla prigione dove espiava una pena di otto giorni a causa d’un articolo che se la prendeva con l’esercito. A Zurigo, dal 15 al 17.11.1917, manifestazioni organizzate da piccoli gruppi in favore della rivoluzione russa d’Ottobre e della pace degenerarono in disordini che si chiusero con 4 morti. I circoli estremisti vennero sconfessati da tutto il P.S.S., sinistra compresa, ma appoggiandosi sullo scontento delle masse essi riuscirono a organizzare altre manifestazioni o a far degenerare in forme violente quelle delle organizzazioni operaie.

Sul piano parlamentare il P.S.S. raccolse 50.000 voti alle elezioni federali dell’autunno 1917, ma dato il sistema elettorale maggioritario non ebbe un numero di seggi corrispondente al suo elettorato. D’altra parte, in regime di pieni poteri, il legislativo aveva poca influenza sul governo. Da qui l’idea, sempre più lar

WiMy Munzenberg (quarto da sinistra) e al[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 23

Brano: [...]lavorare alla legge sulla “socializzazione” (v. Repubblica sociale italiana) .

In tutta fretta venne stilata la dichiarazione del 13.1.1944 e la radio fascista annunciò che

11 Consiglio dei ministri aveva approvato « una premessa fondamentale per la creazione della nuova struttura dell'economia italiana », che fu poi tradotta nel decreto del

12 febbraio.

Il progetto di Mussolini (procedere a una cauta statalizzazione, emarginando gli estremisti di Verona) si incrociò con quello di Tarchi (intervento moderato neH'economia per evitare pericolosi slittamenti a sinistra nella politica sociale del fascismo), ma entrambi i piani naufragarono di fronte all’irriducibile opposizione dei tedeschi (l’ambasciatore nazista Rahn ordinò a Tarchi di rinviare l’attuazione della legge) e all'ostile disinteresse degli operai (scioperi del marzo 1944). Nella strategia del grande padronato italiano, il controllo delle informazioni occupava un posto centrale: Tarchi istituì pertanto commissariati per la produzione industriale, nei quali le maggiori impre[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine estremisti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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