Brano: [...]oni ovvie, l'opera mu~ sicale, col proprio suicidio.
Ì
S. SOLMI NOTA SUL COMUNISMO E LA PITTURA 65
Si suole far risalire alla seconda metà dell'ottocento il netto divorzio, operatosi per la prima volta nella storia delle arti plastic che, fra un'arte delle masse e un'arte delle élites. Il fertile ricam bio che sempre operò nella storia fra arte e prodotti dell'artigiar nato e dell'industria, appare oggi in buona parte ostruito. Dato ciò, il dirigismo sovietico viene ad acquistare un senso più complesso di quello a cui s'arrestava lo spazientito critico di spiriti liberali, ravvisandovi unicamente il fatto direttivo e coercitivo. Si tratta, in primo luogo, di un dirigismo o democratico ». Ove infatti si applicasse alle cose dell'arte un criterio di selezione sinceramente democratico, e si rimettesse a un pubblico « integrale » il giudizio su di esse, possiamo esser certi che la scelta della stragrande maggioranza non andrebbe già ai grandi pittori del giorno, consacrati dai giornali e dalle riviste, né, tanto meno, ai giovani campioni dell'avanguardia picassiana ed astrattista, e neppure a quelli del nuovo realismo socialista, che soltanto una stretta disciplina di partito potrebbe per qualche tempo favorire pressa le masse organizzate: ma proprio ai cultori d[...]
[...]avvenire ove si voglia che la pittura non diventi un semplice ozioso — e cattivo — surrogato della fotografia, o un'artificiale coltivazione sur commande, ma continui ad essere, come sempre è stata, un mezzo di scoperta dell'uomo e del mondo. La dimostrazione della insopprimibilità delle tendenze vive dell'arte e della poesia d'oggi è data dal fatto stesso del loro fatale risorgere, sia pure per bagliori ed accenni, negli stessi paesi soggetti a dirigismo culturale, non appena, sotto l'azione di fattori esterni, l'imposizione ideologica e il controllo politico mostrino di rilassarsi. E, per la pittura, basti il fatto che tali tendenze continuano ad
68 INCHIESTA SULL'ARTE E IL COMUNISMO
imporsi agli stessi artisti che più energicamente mostrano di voler superare 1' impasse astrattistica, voglio dire i pittori di tendenza realistica e sociale. Mentre infatti la logica della loro posizione dovrebbe sospingerli verso una schematicità da manifesto, o verso un naturalismo fotografica o un neoclassicismo appena avvivati dallo scopo edificante, il l[...]