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Il segmento testuale dell'Università è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 273Entità Multimediali , di cui in selezione 20 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 352

Brano: Padova, Università di

Concetto Marchesi pronuncia il discorso inaugurale dell’Anno accademico nell'Aula Magna dell'Università di Padova (9.11. 1943)

scorso inaugurale era stato per il suo tono una sfida, l'appello lanciato poche settimane dopo agli studenti, quando Marchesi si vide costretto a lasciare l’Università per sfuggire alla cattura, fu un grido di guerra, un esplicito invito ai giovani a impugnare le armi contro l’occupante e i suoi complici. Fu un appello la cui eco si allargò ben al di là del Veneto, imponendo a tutti una precisa scelta di campo e dimostrando che tra il fascismo e l’antifascismo non potevano esserci che rapporti di lotta:

Studenti dell'Università di Padova!

Sono rimasto a capo de[...]

[...]to poche settimane dopo agli studenti, quando Marchesi si vide costretto a lasciare l’Università per sfuggire alla cattura, fu un grido di guerra, un esplicito invito ai giovani a impugnare le armi contro l’occupante e i suoi complici. Fu un appello la cui eco si allargò ben al di là del Veneto, imponendo a tutti una precisa scelta di campo e dimostrando che tra il fascismo e l’antifascismo non potevano esserci che rapporti di lotta:

Studenti dell'Università di Padova!

Sono rimasto a capo della vostra Università finché speravo di mantenerla immune dalla offesa fascista e dalla minaccia germanica; fino a che speravo di difendervi da servitù politiche e militari e di proteggere con la mia fede pubblicamente professata la vostra fede costretta al silenzio

o al segreto.

Tale proposito mi ha fatto resistere, contro il malessere che sempre più mi invadeva, nel restare a un posto che ai lontani e agli estranei poteva apparire di pacifica convivenza mentre era posto di ininterrotto combattimento. Oggi il dovere mi chiama altrove. Oggi non è più [...]

[...]n cui avreste riconsacrato il vostro tempio per più di venti anni profa

nato; e benedico il destino d'avermi dato la gioia di una solenne comunione con l'anima vostra. Ma quelli che per un ventennio hanno vilipeso ogni onorevole cosa e mentito e calunniato, hanno tramutato in vanteria la disfatta e nei loro annunzi mendaci hanno soffocato il vostro grido e si sono appropriata la mia parola.

Studenti: non posso lasciare l'ufficio di rettore dell'Università di Padova senza rivolgervi un ultimo appello. Una generazione di uomini ha distrutto la vostra Patria; vi ha gettato tra cumuli di rovine: voi dovete tra quelle rovine portare la luce di una fede, l'impeto dell'azione e ricomporre la giovinezza e la Patria. Traditi dalla frode, dalla violenza, dalla ignavia, dalla servilità criminosa, voi insieme con la gioventù operaia e contadina dovete rifare la storia dell'Italia e costituire il popolo italiano. Non frugate nelle memorie o nei nascondigli del passato i soli responsabili di episodi delittuosi; dietro ai sicari c'è tutta una moltitudine che[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 349

Brano: [...] di fede civile e un presidio di eroica resistenza; e da Padova la gioventù universitaria partigiana offriva aH’Italia il maggiore e il più lungo tributo di sangue. Al labaro dell’Università di Padova, che conobbe altre insegne di virtù militari, si aggiunge ora la più alta decorazione al valore, testimonianza di un sacrificio e di una vittoria che resteranno ammonimento ed esempio ».

Già subito dopo il 25.7.1943 si era costituito all’interno dell'Università l’embrione del futuro movimento resistenziale padovano e veneto, con la creazione di un Comitato antifascista del quale erano stati promotori i professori Concetto Marchesi, Silvio Trentin ed Egidio Meneghetti. Più tardi, dopo la partenza di Marchesi e la morte di Trentin, Meneghetti diverrà presidente del Comitato di liberazione nazionale regionale veneto. L’1.11.1943 Marchesi, Rettore magnifico dell’Università, negò ai tedeschi il permesso di installare una stazione radio sulla torre universitaria, rifiutandosi persino di ricevere l’ufficiale inviato per una verifica. Il 7 novembre, nell'in[...]

[...]ome del resto avrebbero ampiamente confermato gli avvenimenti successivi. L’Università di Padova, la cui influenza si irradiava in tutto il Veneto e anche in altre regioni, ebbe certamente una funzione di primissimo piano nella Resistenza: ciò verrà confermato dai 106 fra professori e studenti caduti nella lotta di liberazione, ben 15 dei quali decorati di Medaglia d'oro alla memoria.

Resistenza armata

Per quanto grande sìa stato l'apporto dell'Università alla Resistenza padovana, l’elemento decisivo nella

349



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 638

Brano: Sraffa, Piero

bridge (Inghilterra) il 3.9.1983; economista.

Di facoltosa famiglia lombardopiemontese (il padre Angelo Sraffa, docente di Diritto commerciale, era rettore dell'Università Bocconi di Milano; uno zio era alto magistrato e un altro generale dell’esercito), si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Torino. Più interessato ai problemi di economia che a quelli giuridici, nel 1920 conseguì la laurea discutendo con Luigi Einaudi una tesi sull'inflazione. Nel

1921 si recò in Inghilterra, dove frequentò la London School of Economics e conobbe il famoso economista John Maynard Keynes. Nel 1922, rientrato in Italia, si impiegò a Milano presso l’Ufficio del lavoro.

Di orientamento democraticoliberale come il padre, sulle posizioni di Gaetano Salvemini, strinse amicizia con Raffaele Mattioli (futuro presidente della Comit) e con Carlo Rosselli. Decisamente antifascista, all’indomani dell[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 20Frontespizio ed avvertenze (Monografia/libro

Brano: [...]esa Gallo

M.TL Dott. Maddalena Tirabassi

Ricercatrice nell’ambito del dottorato di Storia delle Americhe presso l’Università di Torino.

M.Va. Sen. Maurizio Valenzi

Redattore del quotidiano « Il Giornale di Tunisi » e, a Parigi, de « La Voce degli Italiani ». Membro del C.L.N. di Napoli. Sindaco di Napoli.

M.Vu. Prof. Marc Vuilleumier

Docente presso il Dipartimento di Storia economica della Facoltà di Scienze economiche e sodati dell'Università di Ginevra.

N.Bob. Sen. Norberto Bobbio

Esponente della Resistenza nel Veneto. Docente di Filosofia del diritto all’Università di Torino.

ìN.Bos. Nello Boscagli

Comandante del Gruppo Divisioni Garibaldi « Garemi ».

N.Ca. Sen. Nino Calice

Titolare di Storia e Filosofia al Liceo classico di Potenza. Studioso dei problemi dell’Italia meridionale.

N.Cat. Sen. Avv. Nicola Cataldo Sindaco di Pisticci.

N.Ga. Nazario Galassi

Partigiano combattente nella 36a Brigata d’assalto Garibaldi nell’lmolese. Pubblicista.

N.Ma. Dott. Nicla Capitini Maccabruni

N.C.M. Collaboratri[...]

[...]

Titolare di Storia e Filosofia al Liceo classico di Potenza. Studioso dei problemi dell’Italia meridionale.

N.Cat. Sen. Avv. Nicola Cataldo Sindaco di Pisticci.

N.Ga. Nazario Galassi

Partigiano combattente nella 36a Brigata d’assalto Garibaldi nell’lmolese. Pubblicista.

N.Ma. Dott. Nicla Capitini Maccabruni

N.C.M. Collaboratrice dell’istituto Storico della Resistenza in Toscana.

N.Mu. Dott. Nicoletta Muzi

Istituto Svedese dell'Università Statale di Milano.

N.Re. Nuto Revelli

Organizzatore della Resistenza nel Cuneese. Comandante della IV Banda partigiana, poi della Brigata « Carlo Rosselli ». Scrittore.

tA/.S/. Nino Siccardi

Comandante della II Divisione « Liguria ». Membro del Comitato direttivo dell'A.N.P.I. di Genova.

N.S.O. Nazario Sauro Onofri

Partigiano delle G.L. bolognesi. Giornalista.

O.Cr. On. Olindo Cremaschi

Organizzatore della Resistenza e partigiano combattente in provincia di Modena.

O.Ge. On. Oreste Gelmini

Commissario della 14a Brigata Garibaldi. Membro del C.L.N. di Modena.

t[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 278

Brano: [...] di Mussolini. I più la definirono come un successo del fascismo ottenuto a spese dei princìpi laici del Risorgimento palesemente traditi; altri la considerarono invece un tradimento della Chiesa nei confronti degli stessi princìpi cristiani. Queste convinzioni si rafforzarono dopo i discorsi tenuti dal papa Pio XI all’indomani degli accordi.

L’« uomo della Provvidenza »

Il 13.2.1929, in una udienza concessa agli insegnanti e agli studenti dell'Università cattolica del Sacro Cuore, di cui era rettore il padre francescano Agostino Gemelli, filosofo neotomista e amico dei fascisti, Pio XI lodò Mussolini con parole che ebbero grande eco e che poi si ritorsero contro la Chiesa.

Dopo aver messo in evidenza le difficoltà che si erano dovute superare per arrivare al buon esito delle trattative, il pontefice aggiunse: « Siamo stati anche dall'altra parte nobilmente assecondati. E forse ci voleva anche un uomo come quello che la Provvidenza ci ha fatto incontrare; un uomo che non avesse le preoccupazioni della scuola liberale, per gli uomini della q[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 56

Brano: [...]isi marxista, Roma 1962; M. D’Antonio, Sviluppo e crisi del capitalismo italiano (19511972), Bari 1973; Relazioni annue del Governatore della Banca d’Italia.

Gi. Lo.

Ingrao, Pietro

N. il 30.3.1915 a Lenola (Latina); laureato in Legge e in Lettere e

filosofia; giornalista.

Pietro Ingrao parla in un improvvisato comizio a Milano, sui bastioni di Porta Venezia, il 26 luglio 1943

Attivo dal 1939 nei gruppi antifascisti studenteschi dell'Università di Roma, nel 1940 entrò a far parte dell’organizzazione clandestina del P.C.I. Ricercato dalla polizia fascista e denunciato al Tribunale speciale, sfuggì all’arresto riparando in Calabria, dove continuò l’attività politica inserendosi nella organizzazione comunista locale.

Il 25.7.1943 si trovava a Milano, redattore de « l’Unità » clandestina; tenne in piazza Oberdan il primo comizio antifascista.

Dopo I’8 settembre prese parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza. Rientrato a Roma dal marzo 1944, fece parte del Comitato clandestino della Federazione comunista romana[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 309

Brano: [...]ile della Resistenza emiliana, partigiano combattente e commissario del Comando di piazza di Reggio Emilia.

Fermariello, Carlo

N. a Napoli il 14.10.1925. Ancora giovanetto iniziò l’attività politica sui banchi del liceo « Genovesi », militando in gruppi clandestini di « Giustizia e Libertà ».

Dopo l ’8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza, e diede vita ai primi organismi rappresentativi studenteschi dell'Università di Napoli. Dopo la Liberazione ha assolto a vari incarichi dirigenti del movimento contadino e sindacale. Membro del Consiglio dell’Economia e del Lavoro, è stato eletto senatore il 19.5.1968.

Fermo

Città marchigiana con circa 30.000 abitanti in provincia di Ascoli Piceno; centro prevalentemente agrico

lo e di antiche, anche se minoritarie, tradizioni socialiste.

Movimento democratico

Nel Fermano sorsero nel 1871, attorno a Costantino Tamanti, i primi gruppi internazionalisti della regione, collegati con Andrea Costa (v.). Già capoluogo e provincia dello Stato Pontificio, carat[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 199

Brano: [...] dello Stato sabaudo nei bilanci durante la guerra di successione spagnola, e da qui intensificò la sua ricca produzione scientifica, di cui un altro contributo fondamentale rimane Gli effetti economici e sociali della guerra in Italia (1933).

Negli anni del fascismo

Senatore del Regno nel 1919, all’avvento del fascismo si dedicò

esclusivamente all’attività pubblicistica e all'insegnamento di Scienza delle finanze nella facoltà di Legge dell'Università di Torino. Fermo nei propri convincimenti e alieno da ogni gesto di adesione conformista verso il regime (che pure non aveva osteggiato apertamente), fece del suo magistero un esempio di rettitudine morale. La fama di studioso gli aveva procurato riconoscimenti in patria e all’estero. Membro dell’Accademia dei Lincei, di cui più tardi divenne vicepresidente; corrispondente di numerose accademie straniere, dell’istituto internazionale di statistica e dell'American Economie Association, fu anche collaboratore dell’« Economist » di Londra.

Nel 1935, quando il governo fascista vietò la continu[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 84

Brano: [...]versitari che rifiutarono il giuramento di fedeltà al regime fascista, perdendo di conseguenza il diritto all’insegnamento e alla pensione.

Gaetano De Sanctis (1948)

A Giuliano Balbino, ministro delI’Educazione Nazionale che lo esortava a non privare la scuola della sua presenza, Gaetano De Sanctis rispose: « Ho dato ai giovani molte lezioni, ma la migliore è quella che sto per dare ».

Nel novembre 1931, all’invito del rettore magnifico dell'Università di Roma, aveva risposto con questa lettera: « Ho ricevuto il Suo invito a prestare giuramento oggi nei termini indicati dall'art. 18 del R. Decreto legge del 28 agosto 1931 n. 1227. Credo di avere in tutta la mia vita di insegnante dimostrato il massimo ossequio alle leggi, ai regolamenti e in generale alla disciplina accademica. Mi duole quindi di doverLe dichiarare che in questa occasione non posso ottemperare al Suo invito. Mi sarebbe infatti impossibile prestare un giuramento che vincoli o menomi in qualsiasi modo la mia libertà interiore, la quale io credo mio dovere strettissimo di stud[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 462

Brano: [...] di: L’Azione Cattolica alla conquista del/Italia, 1953; Storia della Resistenza Italiana, 1957.

Carlini, Aldo

N. ad Alessandria nel 1919; laureato in legge. Ufficiale in servizio per

manente effettivo, partecipò alla seconda guerra mondiale.

Dopò l'89.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza. Con i professori Elio Pochettini (Aldo Red) del Conservatorio Musicale di Pesaro e Aldo Col Hard (Ivano Ivani) dell'Università di Trento, costituì il Comando della 79a Brigata Garibaldi, operante nell'alto e nel basso Monferrato, e ne fu vicecomandante. Quando, nell'ottobre 1944, la formazione si trasformò in X Divisione Garibaldi (comprendente le brigate 79a, 107a, 108a e 181a) A.C. assunse (col nome di Piero) la funzione di vicecomandante della divisione stessa e la carica interinale di capo di stato maggiore.

Nel febbraio 1945, in seguito al considerevole aumento degli effettivi della X Divisione (circa 3.000 uomini), il Comando militare regionale piemontese decise di staccarne la 79a Brigata, di dare a questa [...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine dell'Università, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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