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Il segmento testuale dell'Arno è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 7Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 92

Brano: [...] aveva previsto la distruzione al nord, fin con le ultime ordinanze ai Comandi delle unità operative (Ord. n. 816 del 19.2.1945). Si trattava di evitare che le regioni dell’Italia settentrionale, in cui era concentrata la massima parte delle risorse industriali del paese, venissero trasformate in terra bruciata. A testimoniare questo gravissimo pericolo stavano i grandi impianti elettrici compietamente distrutti in Umbria e in Abruzzo, e i ponti dell'Arno, fatti saltare dalla Wehrmacht durante la battaglia di Firenze. In realtà, a Firenze, il Comando del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale aveva tentato una sommaria azione di antisabotaggio per impedire la distruzione dei ponti, ma i partigiani non erano riusciti nell’intento, data la rigorosa vigilanza dei guastatori tedeschi.

Direttive antisabotaggio del C.V.L.

Sin dal settembre 1944, il Comando generale del C.V.L. (v.) aveva diramato una prima circolare ai Comandi regionali e a tutte le formazioni, allo scopo di richiamare l’attenzione sulla necessità di « assolutamente evitare [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 695

Brano: [...]ipetute incursioni aeree angloamericane, che portarono alla distruzione o al danneggiamento grave del 72% dei fabbricati del capoluogo. L’avvicinarsi del fronte indusse poi i tedeschi a trasferire al Nord una parte degli impianti. Anche gran parte della popolazione dovette abbandonare il centro abitato e ciò provocò una dispersione delle forze politiche locali, che però andarono a rafforzare il movimento dei comuni circostanti, soprattutto a sud dell'Arno, nei cui

C.L.N. molti dirigenti della Resistenza pontederese poterono portare il loro contributo.

La ritirata delle truppe tedesche e il sopraggiungere nella zona di al

695



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 730

Brano: [...]giorno sul Pratomagno e poi spostarsi sul monte Giovi.

Verso la fine di luglio, mentre l'intero fronte tedesco ripiegava, il Comando della Divisione « Arno » dispose che due Compagnie della « Lanciotto » passassero nuovamente l’Arno e si infiltrassero nella parte nordoccidentale di Firenze, dove avrebbero dovuto rimanere nascoste (con l’aiuto delle S.A.P.) fino al momento del loro impiego. Le altre forze della Divisione restarono invece a sud dell'Arno, manovrando e scontrandosi duramente col dispositivo di retroguardia tedesco, finché poterono collegarsi con le avanguardie angloamericane ed entrare in città contemporaneamente ai primi reparti alleati.

Mentre la linea del fuoco si spostava sull'Arno, il Comando di Divisione si trovò a combattere contro i franchi tiratori fascisti, che infestavano la parte meridionale della città facendo strage di inermi cittadini, oltre che di partigiani e di militari angloamericani, e nello stesso tempo a discutere aspramente con i Comandi alleati che

pretendevano il disarmo dei partigiani. La verten[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 341

Brano: [...]no (25 luglio 194322 aprile 1945): appunti bibliografici per una storia da scrivere, in “Strada maestra”, 8 (1975), pp. 144.

M.Gan.

San Giovanni Valdarno

Comune di circa 20.000 abitanti (18 mila nel capoluogo) in provincia di Arezzo (v.) e notevole centro industriale (ferriere, officine ferroviarie, vetrerie, abbigliamento ecc.), favorito in passato dall'esistenza di miniere di lignite.

Cenni storici

Posta lungo il corso superiore dell'Arno, a circa 48 km a sud di Firenze e a 34 km da Arezzo, San Giovanni venne fondata nel 1296 dalla Repubblica fiorentina per fron

teggiare i potentati feudali del Valdarno e delI'Aretino. Fu quindi, oltre che importante colonia agricola e mercato rurale, anche caposaldo per l'espansione e salvaguardia dell'idea comunale e repubblicana. Già nel 1450 vi si fabbricavano chiodi di quadri tramite forgiatura e gli artigiani locali chiedevano al governo fiorentino un intervento doganale a protezione del loro manufatto contro la concorrenza extraregionale. Nel corso dei secoli la città fu in varie occ[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 271

Brano: [...]to al Tribunale speciale, l’11.3.1942 fu condannato a 8 anni di reclusione. Riacquistata la libertà con la caduta dei fascismo, dopo l’8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, partigiano combattente nelle fila della Resistenza romana.

AH’indomani della liberazione di Roma si diede alla organizzazione del sindacato dei poligrafici, del quale fu per molti anni uno dei dirigenti.

Valdelsa

Valle del fiume Elsa, affluente di sinistra dell'Arno e lungo 63 km, la Valdelsa in senso stretto comprende 6 comuni della provincia di Firenze (v.) e 6 di quella di Siena (v.), con una popolazione complessiva di circa 120.000 abitanti, distribuita in modo alquanto irregolare a causa dell'esodo dalle campagne. La crisi della mezzadria (v.), già tradizionalmente dominante in questa regione, produsse un forte calo delle attività agricole e un incremento della piccola e media industria, nonché del terziario, con forti ripercussioni sulla struttura economicosociale, anche in questo caso con notevole grado di non omogeneità. Caratteristica comune a t[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine dell'Arno, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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