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Il segmento testuale dannunziano è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 108Analitici , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Paolo Alatri, Il Governo Nitti e la questione adriatica in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1959 - 5 - 1 - numero 38

Brano: [...]triestini a monopolizzare il corn
(7) Cfr. per es. ALCESTE DE AMBRIS, La questione di Fiume, Roma, La Fionda. 1920, pp. 3536.
(8) GIULIO BENEDETTI, La pace di Fiume. Dalla Conferenza di Parigi al Trattato di Rapallo, Bologna, 1924, p. 113.
(9) II Messaggero, 24 febbraio 1920.
(10) L'Idea Nazionale, 7 novembre 1919.
IL GOVERNO NITTI E LA QUESTIONE ADRIATICA 165
mercio dell'Alto Adriatico, controllando Fiume. Non a caso l'irredentismo fiumanodannunziano ebbe il suo quartier generale a Trieste, dove gli armatori, in mancanza di stipulazioni adeguate da parte del Governo italiano prima dell'intervento in guerra, puntavano sulla soluzione integrale del problema di Fiume — l'annessione — allo scopo di eliminare il pericolo di una concorrenza portuale (11). In tal senso, certamente, si adoperavano uomini come Cosulich e Sinigaglia. Wilson non mancò di scorgere questo elemento, e nella seduta del Consiglio Supremo del 13 maggio 1919 disse : « E anche possibile che i capitalisti di Trieste vogliano che Fiume sia italiana per poter a lor grado rovin[...]

[...]lle osservazioni fatte sul luogo e delle indicazioni mandate da Badoglio che delle inclinazioni di Nitti. Comunque, il presidente del Consiglio ebbe l'avvedutezza di non pretendere di sovrapporre quelle inclinazioni ai suggerimenti che gli venivano da chi era stato mandato proprio per studiare direttamente la situazione; e dalla collaborazione tra Nitti e Badoglio nacque e si sviluppò la linea di condotta intesa a svuotare e isolare il movimento dannunziano. Questa linea produsse i suoi effetti, dapprima sdrammatizzando tutta la situazione e riportando alle sue proporzioni il movimento dannunziano che in un primo momento sembrò diffondersi come un'epidemia, poi rendendo possibile la stipulazione di un accordo con la Jugoslavia e la conseguente forzata uscita dei « legionari » da Fiume; giacché non vi é dubbio che su questo terreno Giolitti poté valersi dell'eredità lasciatagli da Nitti.
La linea di condotta stabilita per Fiume da Nitti in collaborazione con Badoglio ebbe anche un altro effetto importante: quello
di mostrare, attraverso le vicende fiumane del dicembre 1919, che
a soli tre mesi dalla « marcia di Ronchi » D'Annunzio aveva perduto il controllo della cittadinanza, di cui[...]

[...]lita per Fiume da Nitti in collaborazione con Badoglio ebbe anche un altro effetto importante: quello
di mostrare, attraverso le vicende fiumane del dicembre 1919, che
a soli tre mesi dalla « marcia di Ronchi » D'Annunzio aveva perduto il controllo della cittadinanza, di cui non poteva più essere considerato l'esponente rappresentativo. Almeno a partire dallo sconfes
sato plebiscito del 18 dicembre, il gruppo che gravitava attorno al
comando dannunziano fu una minoranza che dominava con la forza, isolata nell'ambiente cittadino fiumano. Ciò chiari che la
soluzione annessionistica non era quella perseguita dai piú; dal che
si ebbero conferme sempre più chiare nei tempi successivi. Le elezioni fiumane per la Costituente del 24 aprile 1921, tenute in con
dizioni di maggiore libertà rispetto al periodo della dominazione dannunziana, diedero una schiacciante vittoria agli autonomisti, nonostante il tentativo di incendiare le schede fatto dal sindaco Riccardo Gigante « a capo d'un manipolo di fascisti e legiona
IL GOVERNO NITTI E LA QUESTIONE[...]

[...]he esso implicava, il problema di Fiume avrebbe potuto essere messo da parte dagli storici come relativamente insignificante, ma il suo peso sulla sistemazione della pace nel suo insieme, come sulla successiva storia d'Italia, fu di durevole importanza ».
Per la mobilitazione dei nazionalisti e dei fascisti di tutta Italia che si realizzò attorno ad essa, « dall'ottobre del 1918 al settembre del 1919 Fiume si comporta veramente — come scrive un dannunziano (35) — da legionario e da fascista verso Croati e Alleati, contro Clemenceau e contro Wilson, nei confronti del sempre titubante e sempre commosso Orlando, e contro le preoccupazioni, le insidie e il cinismo rinunziatario di Nitti ».
In Fiume — prendendo il nome della città come simbolo di quella mobilitazione — si incontrano i rappresentanti delle varie frazioni del nazionalismo e del sovversivismo di destra: accanto al figlio di Vittorio Emanuele Orlando il figlio di Giuseppe Toeplitz,. consigliere delegato della Banca Commerciale, a capo di un ufficio « delle relazioni estere », e il gene[...]



da Recensione di Franco Martina a Daniela Coli, Croce, Laterza e la cultura europea in KBD-Periodici: Belfagor 1984 - 3 - 31 - numero 2

Brano: [...]lo strumento per una più ampia circolazione delle idee, per altro verso furono anche un importante momento di confronto e di sostegno della specifica prospettiva crociana. Lo ha mostrato bene la Coli rilevando il legame esistente tra alcune traduzioni e particolari aspetti del dibattito interno. È il caso, per fare un solo esempio, della traduzione del libro di Simmel su Schopenhauer und Nietzsche voluto anche per contrastare il nietzschianesimo dannunziano. Tuttavia il confronto era tutt’altro che ristretto. Soprattutto con il trionfo del fascismo la casa editrice divenne un terreno di incontro e di lavoro per molti intellettuali confinati (« Ho pensato scriveva Laterza a Croce nel ’39 — che sono proprio destinato ad essere l’editore delle anime del Purgatorio ») e, per Croce in particolare, un momento di confronto con personaggi che andavano battendo strade assai diverse dalla sua. Si rifletteva su questo atteggiamento la convinzione crociana del valore primario delPintellettuale, come il solo in grado di stabilire e garantire il necessario r[...]



da [Le relazioni] P. Togliatti, Gramsci e il leninismo in Studi gramsciani

Brano: [...]tivistici e del tramonto, insieme con essi, di tutta una cultura.

Come si muove Gramsci in quel momento di cosi profonda crisi? L’influenza delle nuove correnti idealistiche lo porta a respingere le volgarità delle interpretazioni positivistiche del marxismo. Egli è però, in pari tempo, agli antipodi della visione idealistica della storia e della situazione del nostro paese. Respinge con repugnanza tanto l’esasperato e ridicolo individualismo dannunziano quanto l’esaltazione nazionalistica alla quale stavano attingendo nuovo alimento ideologico i gruppi dirigenti reazionari. Nella indagine sulla storia, sulla struttura, sulla realtà attuale della società italiana il suo pensiero si ricollega invece piuttosto ad elementi che sgorgano dalle correnti razionalistiche del pensiero politico italiano dell’Ottocento.

Dei principali esponenti di queste correnti nelle relazioni e in alcuni interventi è stato fatto il nome. Sono uomini nelle cui opere regna ancora, si deve riconoscerlo, una grande confusione per quanto riguarda l’indagine sui temi pi[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine dannunziano, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Ciò <---Del resto <---Storia <---italiana <---italiano <---socialismo <---Agraria <---Filosofia <---Gaetano Salvemini <---Pratica <---Russia <---Salvemini <---Stato <---Storiografia <---antifascista <---comunista <---fascismo <---fascista <---idealismo <---ideologico <---ideologie <---italiane <---liberalismo <---provincialismo <---riformisti <---socialista <---Agrargeschichte <---Aibricci <---Alda Croce <---Alfredo Oriani <---Alla Conferenza <---Allora <---Alpi <---Alto Commissario <---Antonio Labriola <---Appunti <---Archivum Romanicum <---Armando Hodnig <---Banca <---Banca Commerciale <---Barrère <---Barzilai <---Basta <---Belgrado <---Bellasich <---Benedetto Croce <---Beniamino Finocchiaro <---Biblioteca <---Big Four <---Bilancio <---Biscaro <---Bissolati <---Bossard <---British Foreign Policy <---Brofferio <---Buchanan <---Camillo Prampolini <---Capitale <---Capo <---Carlo Marx <---Casa Editrice <---Cassazione <---Cattaro <---Causi Editore <---Caviglia <---Centre National <---Cerano <---Chiesa <---Ciò in Italia <---Claudia Patuzzi <---Clemenceau <---Coli <---Columbia University <---Come <---Conseil <---Consiglio Supremo <---Constable <---Corriere della Sera <---Cosulich <---Così <---Cunard Line <---D'Annnuzio <---D'Annunzio <---Dal <---Dal Genovesi <---Dal Patto di Londra <---Dalla Conferenza <---Daniela Coli <---De Martino <---Debatte <---Dei <---Devachan <---Dialettica <---Die <---Diplomatica <---Diplomats <---Diritto <---Diritto internazionale <---Documents <---Dogmatica <---Dramatis <---Ecco <---Edizioni Scientifiche Italiane <---Enzo Tagliacozzo <---Ernesto Ragionieri <---Esteri Lord Curzon <---Ethik <---Faffossatrice <---Fenzi <---Filosofia cinese <---Filosofia italiana <---Filosofia teoretica <---First Series <---Foch <---Forges Davanzati <---Francia <---Franco Martina <---Frànkel <---Fueter <---Galluppi di Gentile <---Giolitti <---Giorgio Mortara <---Giovanni Da Pozzo <---Giovanni Giolitti <---Giuseppe Grilli <---Giuseppe Laterza <---Giustizia di Camillo Prampolini <---Gollancz <---Governi di Roma <---Governo Nitti <---Gramsci <---Gramsci sulla Rivoluzione <---Guggenheim <---Guglielminetti <---Hardinge <---Harold Spencer <---Houghton Mifflin Comp <---Ibid <---Il Capitale <---Il Messaggero <---Il lavoro <---Ilici <---Ilte <---Interpréte <---Interpréte PAUL <---Jugoslavia <---Julius Evola <---Klagenfurt <---La Coli <---La Fionda <---La Nuova Italia <---La Vita <---La lotta <---La rivoluzione contro il Capitale <---Labriola <---Laotsè <---Laterza <---Laterza Parlament <---Lenin <---Leone Ginzburg <---Li Causi <---Limitandoci <---Lloyd George <---Logica <---Londra <---Lord Curzon <---Lord Hardinge <---Louls <---Ma Giolitti <---Manlio Ciardo <---Manziana <---Mario Chieregato <---Marx <---Max Weber <---Me Peace <---Meccanica <---Mezzogiorno <---Mi pare <---Ministero <---Ministère <---Molfetta <---Mondoperaio <---Mosconi <---Muro Lucano <---Muscetta <---Mussolini <---Nemi <---Neri Pozza <---Nitti <---Noi <---Non voglio <---Norberto 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