Brano: Panzieri, Raniero
piuto gli studi medi in Germania si laureò a Roma in Giurisprudenza. Pubblicata la tesi di laurea [La teoria della traslazione dei tributi, Roma 1882), fu professore straordinario di Economia e statistica, poi libero docente di Scienza delle finanze a Camerino, Macerata e Venezia. Dell’ispirazione classica, ricardiana, di questo primo periodo è un esempio il saggio Dell'ammontare probabile della ricchezza privata in Italia (Roma 1884). Nominato direttore della Scuola superiore di commercio di Bari, diede alle stampe la Teoria della pressione tributaria (Roma 1887), nella quale già sono presenti tracce degli orientamenti marginalisti destinati due anni dopo a pervadere i Principi di economia pura (Roma 1889), una delle opere che, insieme con quelle di Jevons, Menger, Walras e Clark, contribuirono a deviare il campo di applicazione dell’economia politica dal macroeconomico (gli aggregati di reddito e la loro[...]
[...]ere i Principi di economia pura (Roma 1889), una delle opere che, insieme con quelle di Jevons, Menger, Walras e Clark, contribuirono a deviare il campo di applicazione dell’economia politica dal macroeconomico (gli aggregati di reddito e la loro distribuzione sociale) al microeconomico (l’individuo inteso come soggetto di bisogni e la psicologia degli atti finalizzati al loro soddisfacimento).
La teoria marginai ista
Rifiutata la teoria ricardiana del valorelavoro, sospetta di generare da se stessa il socialismo, taluni economisti di varia nazionalità fondarono tutta quanta una nuova dottrina sul principio di utilità decrescente, che alla figura classica e marxiana del « produttore » sostituiva quella, assai meno inquietante sul piano sociale e politico, del « consumatore ».
Che la « rivoluzione » teorica marginalista, cui Pantaleoni partecipò con una certa originalità, avesse ripercussioni sociali conservatrici, risulta chiaro dal ruolo assunto dall’economista nel famoso scandalo della Banca Romana (1893), dove l’obiettivo polemico[...]