Brano: [...] al proletariato il sangue in difesa degli interessi della borghesia ».
Attualmente Bordiga continua a svolgere la sua professione ed è presidente del collegio degli ingegneri di Napoli. Ha abbandonato da tempo la politica militante e si limita a ispirare pubblicazioni di estrema sinistra, scrivendo egli stesso dei volumi a sostegno delle sue mai abbandonate posizioni ideologiche, condivise oggi soltanto da gruppetti isolati.
P.Se.
Il « bordighismo »
Con questo nome è stata chiamata la corrente di estrema sinistra che aveva il suo principale esponente in Amadeo Bordiga, certamente una delle personalità più eminenti e più discusse dei primi anni di vita del movimento comunista italiano. Gramsci, Togliatti, Terracini, Scoccimarro, hanno parlato e scritto di lui come di « una vigorosa personalità politica » e quel giudizio venne, sino al 192425, in una certa misura condiviso anche dall'Internazionale comunista, malgrado le critiche e le riserve che l'Internazionale stessa ebbe su lui. Che Bordiga sia stato una « vigorosa personalità pol[...]
[...]le critiche e le riserve che l'Internazionale stessa ebbe su lui. Che Bordiga sia stato una « vigorosa personalità politica », malgrado tanti concordi e autorevoli pareri a noi francamente non sembra. Era un uomo di ingegno, dotato di capacità organizzative e soprattutto di grandi capacità di lavoro, ma era un dottrinario dogmatico e sterile. Non era quindi e non poteva essere un grande dirigente politico. La sua dottrina, che venne poi chiamata bordighismo, era basata su una concezione meccanica e, in fondo, utopistica dello sviluppo della lotta di classe in lotta rivoluzionaria per il socialismo. La politica, qualunque partito la svolga, è sempre un’arte volta a ottenere certi determinati risultati nel presente, sia pure collegandoli a certe affinità ultime che si perseguono e che ci si propone di raggiungere nel futuro. Per Bordiga; invece — lo scrive egli stesso nella Storia della sinistra comunista, a pag. 41 — la politica è la « fabbrica del futuro ». Se così è, che cosa questa fabbrica del futuro ha fabbricato nel corso di cinquan
tann[...]
[...]ndò creando — con caratteristiche distinte e proprie — un movimento politico particolare che esprimeva un dottrinarismo estremistico in forme spurie, talvolta apparentate con l’anarcosindacalismo, così come pure fu il caso del cosiddetto Partito comunista operaio tedesco (K.A.P.D.) ; talvolta come movimento di un puritanismo politico astratto, così come fu il caso della cosiddetta scuola marxista olandese che faceva capo a Gorter e Pannekoek. Il bordighismo agli inizi (quando Bordiga era il capo della frazione comunista astensionista) fu abbastanza vicino a questi quacqueri del marxismo, e difatti, non senza profondo motivo, nel suo libretto suH’estremismo come malattia infantile del comuniSmo Lenin allineò Bordiga in questa categoria, anche se obbiettivamente bisogna dire che — fra tutti i movimenti di questo tipo — quello italiano si distingueva per una maggiore concretezza e per un più stretto legame con le masse operaie. Tra questi estremisti, nel movimento operaio internazionale vi furono quelli che si rinchiusero nel proprio guscio e non p[...]