Il segmento testuale assolutista è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 46Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 103
Brano: [...]gresso (74 seggi) e del Praja Parisad (19 seggi), ma alla fine del 1960 il monarca fece arrestare
il nuovo primo ministro Koirala e
alcuni ministri, sospese gli ultimi articoli della costituzione che ancora limitavano il suo potere assoluto e sciolse i partiti politici. Il nuovo regime venne definito di democrazia fondamentale (basic democracy). Alla morte di Mahendra seguì la successione di Birendra (1972), che mantenne immutato il regime assolutista tuttora in atto.
F. Mo.
Neretva, Battaglia della
Conosciuta anche come la « battaglia per i feriti », fu il punto culminante e decisivo della quarta grande offensiva (gennaioaprile 1943) sferrata dalle truppe di occupazione tedesche e italiane in Jugoslavia (v.) contro il nucleo centrale delle forze partigiane. Intento degli occupanti era di annientare la resistenza popolare per trasferire sugli altri fronti dell'Europa e dell’ Africa almeno 300.000 degli 800.000 uomini che si logoravano nello scacchiere balcanico. Il « fronte » partigiano in Jugoslavia, inoltre, intralciava il norma[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 179
Brano: [...] taccia di « antipatriottico » dai gruppi nazionalisti borghesi e militari.
Contro la guerra
Nell’imminenza della prima guerra mondiale, pur partendo da premesse ideologiche di pacifismo piccoloborghese e non da un'analisi marxista, Jaurès prese subito aperta posizione contro il conflitto denunciando di giorno in giorno dalle colonne dell’« Humanité » gli elementi guerrafondai della alta borghesia francese. Contro la Germania militarista e assolutista egli propugnò tuttavia una Francia in armi che praticasse « una politica di difesa nazionale tesa ad assicurare la pace ». Jaurès sviluppò queste sue idee nel libro L’armée nouvelle..
Il 28.7.1914, poco prima dello scoppio del conflitto, insieme con altri leader si recò a Bruxelles, per parlare a nome del Partito socialista francese con i rappresentanti del movimento internazionale dei lavoratori e metterli in guardia contro il pericolo di una guerra che, a suo avviso, poteva ancora essere evitata.
Tre giorni dopo, in quello che sarebbe stato il suo ultimo articolo, scriveva: « È all’in[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 43
Brano: [...]istra ». Convinto fautore di una Federazione di Stati dell'Europa occidentale sotto l'egemonia cattolica, nel maggio 1954 venne eletto presidente della Comunità europea de! carbone e dell'acciaio (C.E.C.A.). Abile tattico, era suo malgrado portato a disperdere le sue doti nell'opera di direzione politica del partito del governo in una serie di azioni contingenti; e non riuscì mai, al di là delle intenzioni, a contenere l'assalto del clericalismo assolutista alle strutture dello Stato laico, pur richiamandosi nei momenti di maggior tensione politica alle tradizioni antifasciste dell'ultimo trentennio della sua vita. Il suo proposito di far gestire da una maggioranza cattolica l'eredità del vecchio Stato conservatore italiano era d'altra parte condannato all'insuccesso dalle stesse premesse gettate, con le altre forze democratiche e progressive, nella Resistenza.
Il 14.8.1954 si spegneva nella sua terra trentina; è stato tuttavia sepolto nella basilica di S. Lorenzo in
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 554
Brano: [...] capitale dello Stato) costituiscono i due massimi organi legislativi e rappresentativi della nazione che, nel complesso, è omogenea pur tenendo conto della cospicua minoranza ungherese (circa 500.000 persone), presente soprattutto nelle zone di frontiera sudorientali.
Cenni storici
Per oltre 900 anni, cioè dall'inizio del X secolo e fino al Trattato di Versailles del 1918, le terre slovacche furono occupate dagli ungheresi, il cui dominio assolutista, unitamente alle miserabili condizioni di vita dei contadini asserviti a una nobiltà locale rozza e incolta impedì per molti secoli contatti e scambi culturali con i popoli vicini più progrediti. Austriaci e ungheresi tentarono con vari mezzi di negare l'identità nazionale negli slovacchi e soltanto nel periodo dell'illuminismo potè affermarsi l'esigenza di un’autentica lingua comune a tutti gli slovacchi. Ma solo nel secolo XIX, soprattutto grazie al patriota e letterato Ludovit Stur (18151855), si giunse alla codificazione di una lingua letteraria slovacca moderna, passaggio fondamentale pe[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 37
Brano: [...]si e nelle fucilazioni, nelle galere e negli esili che ne seguirono.
Nella prima fase della lotta per l’indipendenza nazionale, che va dalla discesa dell’esercito austriaco nel Reame (1821) al violento scioglimento dell’Assemblea elettiva ordinato da Ferdinando II (1848), nei patrioti locali prevalse la tendenza alla rivolta, per ottenere “franchigie statutarie”. Non mancarono però espressioni diverse e più profonde di dissenso dalla politica assolutista della monarchia e daH’indirizzo socioeconomico del ceto privilegiato.
In coincidenza con i moti del 182021 la Società Economica di Teramo (erede della “Patriottica” e dell’"Agraria”) premiò una Memoria sullo stato dell’agricoltura nella provincia, per migliorarla, del professore di eloquenza del Reai Liceo Fulgenzio Lattami: è una lucida analisi non solo dei metodi di lavorazione, del tutto primordiali, voluti dalla maggioranza dei padroni di terre, ma anche dei rapporti contrattuali. Contiene, in termini espliciti, la denuncia del trattamento disumano fatto dai concedenti ai contadini, co[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 257
Brano: [...]oglavnik (duce) Ante Pavelic (v.) sotto la corona dei Savoia (ma Aimone di Savoia non volle mai cingerla) fu satellite dell’Asse e le milizie ustascia furono al servizio degli occupanti, distinguendosi per l’inaudita ferocia.
Origini
L’organizzazione sorse con un programma separatista, sciovinistico e terroristico sotto la sigla U.H.R.O. (Ustasahrvatski oslobodilacki pokret = Movimento di liberazione croato) dopo l’instaurazione del regime assolutista di re Alessandro (6.1.1929). Ne fu fondatore il Pavelic che era stato eletto deputato al Parlamento jugoslavo nel 1927 quale unico rappresentante del Partito croato del diritto. Rifugiatosi dapprima in Austria, passato poi in Ungheria, Bulgaria e infine in Italia, finanziato dal regime fascista pose qui la base dèlia propria attività. Dopo una serie di accordi con i capi in esilio dei movimenti separatisti jugoslavi e con vari esponenti del suo stesso movimento (Stjepan Sarkotic, Stjepan Dulie, Ivan Percevic, Ivica Frank e altri), Pavelic diede una formale struttura organizzativa agli ustasci[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 59
Brano: [...]me di occupazione coloniale al di là del fiume Mekong. Unico paese del Sudest asiatico a non subire la colonizzazione diretta, nel 1917 il Siam dichiarò guerra alla Germania e all’Austria (soldati indocinesi verranno portati a combattere in Francia e il Siam sarà poi ammesso a far parte della Società delle Nazioni). Nel 1932, in seguito a una insurrezione promossa dal Partito del popolo (composto da giovani intellettuali e militari) la monarchia assolutista fu sostituita da una monarchia costituzionale.
Nel 1939 il Regno del Siam assunse
il nome di Thailandia e nel 1942, occupato militarmente dai giapponesi, si schierò con le forze dell’Asse, dichiarando guerra agli angloamericani e divenne un’importante base di operazioni dei nipponici contro la Cina e la Birmania (filoinglese). Nel 1945, con il crollo del Giappone, ritornato sotto il diretto controllo delle potenze occidentali riprese il nome di Siam, ma acquistò gradualmente una certa autonomia fino a essere ammesso all’O.N.U., come Stato indipendente, nel 1947. Da quel momento ebbe ini[...]
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine assolutista, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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