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Il segmento testuale arxismo è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 9Analitici , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Georg Lukacs, Inchiesta sull'arte e il comunismo. Introduzione agli scritti di estetica di Marx ed Engels in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1953 - 3 - 1 - numero 1

Brano: [...]a coscienza. Dal primo punto di vista l'estetica marxista e la storia marxista della letteratura e dell'arte sono una parte del materialismo storico, mentre dal seconda punto di vista sono una applicazione del materialismo dialettico: in entrambi i casi però una parte speciale, peculiare, di questo tutto, con definite leggi specifiche, con definiti principi estetici specifici.
I principi più generali dell'estetica e della storia letteraria del marxismo li troviamo dunque nella dottrina del materialismo storico. Solo con l'aiuto del materialismo storico si possono comprendere il sorgere dell'arte e della letteratura, le loro leggi di sviluppo, i diversi indirizzi, l'ascesa e il declino entro il processo d'insieme ecc. Perciò dobbiamo subito cominciare col porre alcune questioni generali e fondamentali del materialismo storico. Ciò non solo ai fini della necessaria fondazione scientifica, ma anche perché proprio in questo campo dobbiamo distinguere con particolare nettezza il vero marxismo, la vera concezione dialettica del mondo, dalla sua v[...]

[...]lismo storico si possono comprendere il sorgere dell'arte e della letteratura, le loro leggi di sviluppo, i diversi indirizzi, l'ascesa e il declino entro il processo d'insieme ecc. Perciò dobbiamo subito cominciare col porre alcune questioni generali e fondamentali del materialismo storico. Ciò non solo ai fini della necessaria fondazione scientifica, ma anche perché proprio in questo campo dobbiamo distinguere con particolare nettezza il vero marxismo, la vera concezione dialettica del mondo, dalla sua volgarizzazione a buon mercato, la quale pro prio in questo campo ha forse discreditato nel modo più spiacevole la dottrina marxista agli occhi di una vasta cerchia di persone.
G. LUKÁCS INTRODUZIONE AGLI SCRITTI DI MARX ED ENGELS
E noto che il materialismo storico scorge nella base economica il principio direttivo, la legge determinante dello sviluppo storico. Dal punto di vista di questa connessione con il processo di sviluppo le ideologie — tra cui l'arte e la letteratura — figu
rano soltanto come superstrutture che lo determinano in v[...]

[...]questa connessione con il processo di sviluppo le ideologie — tra cui l'arte e la letteratura — figu
rano soltanto come superstrutture che lo determinano in via se
condaria.
Da questa fondamentale constatazione il materialismo volgare trae una conseguenza meccanica ed erronea, e cioéche intercorra tra struttura e superstruttura un semplice rapporto causale, in cui la prima fa soltanto da causa e la seconda soltanto da effetto. Agli occhi del marxismo volgare la superstruttura è un effetto causale, meccanico, dello sviluppo delle forze produttive. Invece il metodo dialettico ignora completamente siffatti rapporti. La dialettica con testa che esistano in qualche parte del mondo dei rapporti da causa ad effetto puramente univoci; anzi riconosce nei fatti più semplici la presenza di una complessa azione e reazione di cause ed effetti. E il materialismo storico afferma con particolare insistenza che, in un processo così multiforme e stratificato qual é l'evoluzione della società, il processo totale dello sviluppo storicosociale ha luogo dapper[...]

[...]uzione della società, il processo totale dello sviluppo storicosociale ha luogo dappertutto sotto forma di un complesso intrico di azioni e reazioni scambievoli. Solo con un metodo di questo genere è possibile anche soltanto affrontare il problema delle ideologie. Chi veda in esse i pro otto meccanico e passivo del processo economico che ne costituisce la base, colui non capirà nulla della loro essenza e del loro sviluppo e non rappresenterà il marxismo, bensì la caricatura del marxismo.
Così si esprime Engels riguardo a questa questione in una sua lettera: <c Lo sviluppo politico, giuridico, religioso, letterario, artistico ecc. deriva da quello economico. Ma tutti reagiscono l'uno sull'altro e anche sulla base economica. Non é che la situazione economica sia la sola causa attiva e tutto U resto solo effetto passivo. Vi é invece un'azione reciproca sulla base della necessità economica che sempre si afferma in ultima istanza». /
Questo orientamento metodologico del marxismo ha l'effetto di attribuire all'enerz„ia creatrice, a11'attiviitì„ del: saggezo, una parte straordina[...]

[...]a questione in una sua lettera: <c Lo sviluppo politico, giuridico, religioso, letterario, artistico ecc. deriva da quello economico. Ma tutti reagiscono l'uno sull'altro e anche sulla base economica. Non é che la situazione economica sia la sola causa attiva e tutto U resto solo effetto passivo. Vi é invece un'azione reciproca sulla base della necessità economica che sempre si afferma in ultima istanza». /
Questo orientamento metodologico del marxismo ha l'effetto di attribuire all'enerz„ia creatrice, a11'attiviitì„ del: saggezo, una parte straordinariamente grande nello sviluppo storico. Il peñsiero cen
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traie della teoria marxista dell'evoluzione storica afferma che l'uomo é divenuto uomo, distinguendosi dalla bestia, mediante il suo lavoro. La funzione creatrice del soggetto si manifesta dunque nel fatto che l'uomo mediante' .i1 suo lavoro, il cui carattere, possibiLlità di sviluppo ecc. sono pelò certamente determinati da circostanze oggettive, sia naturali che sociali — crea se stesso, trasforma [...]

[...]ecc. sono pelò certamente determinati da circostanze oggettive, sia naturali che sociali — crea se stesso, trasforma se stesso in uomo. Tale concezione dell'evoluzione storica é mantenuta in tutta la filosofia marxista della società, quindi anche nell'estetica. Marx parla in un certo passo del fatto che la musica crea nell'uomo il senso musicale, e questa concezione fa anch'essa parte della concezione generale dello sviluppo sociale propria del marxismo. La questione qui accennata é così concretata da Marx:
Soltanto l'aggettivo dispiegarsi della ricchezza dell'essenza umana pile> in parte elaborare per la prima volta, in parte per la prima volta creare la ricchezza della sensibilità soggettiva umana: un orecchio musicale, un occhio atto a cogliere la bellezza della forma: insomma, dei sensi per la prima volta capaci di godimenti umani, dei sensi che si affermano come forze costitutive dell'uomo ». Tale concezione ha grande importanza non solo ai fini della comprensione del ruolo storicamente e socialmente attivo ciel soggetto, ma altresì pe[...]

[...]n parte per la prima volta creare la ricchezza della sensibilità soggettiva umana: un orecchio musicale, un occhio atto a cogliere la bellezza della forma: insomma, dei sensi per la prima volta capaci di godimenti umani, dei sensi che si affermano come forze costitutive dell'uomo ». Tale concezione ha grande importanza non solo ai fini della comprensione del ruolo storicamente e socialmente attivo ciel soggetto, ma altresì per intendere come il marxismo veda i singoli periodi della storia, lo sviluppo della civiltà e i limiti, la problematica e le prospettive di tale sviluppo. Marx suggella l'argomentazione citata qui sopra con la conclusione seguente: «L'educazione dei cinque sensi é opera di tutta la storia universale fino ad oggi. Il senso imprigionato nel grezzo bisogno pratico ha anche soltanto un senso limitato. Per l'uomo affamato non esiste la forma umana del cibo, ma solo la sua astratta esistenza come cibo: questo potrebbe presentarsi altrettanto bene nella forma più grezza e non si può dire in che cosa tale attività nutritiva diff[...]

[...]ere generalizzata meccanicamente; che lo sviluppo di ogni sfera — nel quadro delle leggi che governano la società intera — hat il suo carattere peculiare, le leggi sue proprie.
Se ora vogliamo concretare anche soltanto approssimativamente il principio generale così ottenuto, approdiamo a uno dei più importanti principi della concezione marxista della storia. Nella storia delle ideologie il materialismo storico — anche qui in netta antitesi a ri arxismo volgare — riconosce che il loro sviluppo é ben lungi dall'andar di pari passo col progresso economico della società in forza di un meccanico e necessario parallelismo. Nella stana del comunismo primitivo e delle società classiste, su cui scrissero Marx ed Engels, non è affatto necessario che una società più progredita di un'altra dal punto di vista sociale abbia immancabilmente una letteratura, un'arte, una filosofia più avanzate di questa.
Marx ed Engels insistono energicamente a piú riprese sulla ineguaglianza di sviluppo nel campo della storia delle ideologie. Per esempio Engels illustra [...]

[...]modo capitalista di produzione é indubbiamente lo stadio economicamente più elevato. Ma per Marx è altrettanto indubbio che questo modo di produzione é per la sua stessa essenza poco propizio al fiorire della letteratura e dell'arte. Marx non é il primo e nemmeno il solo a scoprire e descrivere questo stato di cose, ma solo in lui i motivi reali appaiono nella loro interezza. Poiché solo una concezione comprensiva, dinamica e dialettica come il marxismo può dare un quadro esatto di questa situazione. Qui noi non possiamo naturalmente nemmeno abbozzare la questione.
Essa rende particolarmente chiaro al lettore il fatto che la teoria e la storia letteraria del marxismo costituiscono soltanto una parte di un più vasto insieme: il materialismo storico. Marx non definisce questo indirizzo fondamentale avverso all'arte proprio del modo di produzione capitalista, a partire da punti di vista estetici. Anzi, se considerassimo le affermazioni di Marx con un metro quantitativo, statistico, — ciò che naturalmente non ci è mai lecito fare, — potremmo addirittura dire che questa questione lo interessava appena:. Ma chi abbia studiato con la dovuta comprensione e attenzione il a Capitale» e gli altri scritti di Marx, si sarà accorto che alcuni suoi accenni, visti nel qu[...]

[...]arxista affronti questa questione fondamentale senza rivendicare un'innovazione radicale risulta sorprendente per coloro i quali, senza alcun motivo serio e senza vera conoscenza di causa, accoppiano l'ideologia del proletariato a qualche cosa di assolutamente nuovo, a un « avanguardismo» artistico, e credono che l'emancipazione del proletariato comporti nel campo della letteratura una completa rinuncia al passato. I classici e 1) fondatori del marxismo non hanno mai sostenuto questo punto di vista. Nella loro opinione la lotta emancipatrice del profeta riato, la sua concezione del mondo e la futura civiltà da esso creata, ereditano tutta la somma di valori reali elaborata dall'evoluzione plurimillenaria dell'umanità. Lenin constata in un suo passo chi„ una delle superiorità del marxismo sulle ideologie borghesi consiste giustappunto in tale sua capacità di accogliere .criticamente tutta l'eredità della cultura progressista, nell'attitudine ad assorbire organicamente ciò che vi é di grande nel passato. Il marxismo sorpassa questi suoi predecessori solo — ma questo «solo» significa moltissimo sia metodologicamente che riguarda al contenuto — in quanto rende consapevoli le loro aspirazioni, ne elimina le deviazioni idealistiche o meccanicistiche, le riconduce alle loro vere cause e le include nel sistema delle leggi, esattamente cona sciate, dell'evoluzione sociale. Nel campo dell'estetica e della teoria e storia letteraria possiamo compendiare la situazione affermando che it marxismo eleva nella sfera della chiarezza concettuale quei principi fondamentali dell'attività creativa che vivono da secoli nei [...]

[...] predecessori solo — ma questo «solo» significa moltissimo sia metodologicamente che riguarda al contenuto — in quanto rende consapevoli le loro aspirazioni, ne elimina le deviazioni idealistiche o meccanicistiche, le riconduce alle loro vere cause e le include nel sistema delle leggi, esattamente cona sciate, dell'evoluzione sociale. Nel campo dell'estetica e della teoria e storia letteraria possiamo compendiare la situazione affermando che it marxismo eleva nella sfera della chiarezza concettuale quei principi fondamentali dell'attività creativa che vivono da secoli nei sistemi dei migliori pensatori e nelle opere dei più grandi artisti e scrittori.
Se desideriamo ora chiarificare alcuni tra i momenti più importanti di tale situazione, si affaccia subito la questione: che :' f cosa é quella realtà di cui la creazione letteraria deve essere la fedele immagine speculare? Qui importa soprattutto l'aspetto ne¡ gativo della risposta: questa realtà non é soltanto la superficie del mondo esterno quale viene immediatamente percepita; non sono i f[...]

[...]del mondo esterno quale viene immediatamente percepita; non sono i fenomeni casuali, momentanei, puntuali. Mentre l'estetica marxista pone il realismo al centro della teoria dell'arte, essa combatte :aspramente al contempo ogni e qualsiasi naturalismo, ogni ten
Ì
46 INCHIESTA SULL'ARTE E IL COMUNISMO
denza che si appaghi della riproduzione fotografica della superficie immediatamente percepibile del mondo esterno. Anche in questa questione il marxismo non afferma nulla di radicalmente nuovo e non fa altro che sollevare al livello della massima consapevolezza e chiarezza ciò che da sempre fu al centro della teoria e della prassi dei grandi scrittori del passato.
Ma l'estetica del marxismo 'combatte al tempo stesso con altrettanta asprezza un altro falso estremo, e cioè quella concezione la quale, muovendo dal concetto che ci si deve astenere dal copiare pedissequamente la realtà e che le forme artistiche sono indipendenti da questa realtà superficiale, arriva al punto di attribuire nella teoria e nella prassi all'arte è alle forme artistiche una indipendenza assoluta: di considerare come fine a se stessa la perfezione delle forme e quindi la ricerca di tale perfezione, prescindendo così dalla realtà, fingendo di essere indipendenti da essa e arrogandosi il diritto di trasforma[...]

[...]e le forme artistiche sono indipendenti da questa realtà superficiale, arriva al punto di attribuire nella teoria e nella prassi all'arte è alle forme artistiche una indipendenza assoluta: di considerare come fine a se stessa la perfezione delle forme e quindi la ricerca di tale perfezione, prescindendo così dalla realtà, fingendo di essere indipendenti da essa e arrogandosi il diritto di trasformarla e stilizzarla a piacere. In questa lotta il marxismo continua e sviluppa le opinioni che i veri grandi della letteratura universale hanno sempre nutrito a proposito dell'essenza dell'arte vera: opinioni per cui il compito dell'arte é la rappresentazione veritiera e fedele della realtà nella sua totalità e l'arte é altrettanto distante dalla copia fotografica quanta dal giocherellare, così vacuo in ultima istanza, con le forme astratte.
Tale concezione dell'essenza dell'arte solleva un problema centrale della gnoseologia del materialismo dialettico: quello dei rapporti tra fenomeno ed essenza. E un problema di cui i1 pensiero borghese, e quindi[...]

[...]tivo appassionato e senza riserve di abbracciare e di rendere la realtà così come essa é oggettivamente nella sua essenza. Circolano a questo proposito numerosi equivoci sull'estetica marxista. Si suol dire che essa sattavaluta la parte del soggetto e l'efficacia del fattore artistico soggettivo nella creazione delle opere d'arte. Si suole confondere Marx con quei volgarizzatori che restano impacciati nelle teorie naturalistiche e gabellano per marxismo l'oggettivismo falso e meccanico di tali teorie. Ebbene: abbiamo visto che uno dei problemi centrali della concezione marxista del mondo é la dialettica di apparenza ed essenza, il ritrovare ed enucleare l'essenza nell'intreccio contradditorio delle apparenze. Ora, se non crediamo che il soggetto artistico « crei » ex nihilo qualche cosa di radicalmente nuovo, bensì sappiamo che egli scopre un'essenza che esiste indipen dentemente da lui, ma che non é accessibile a tutti e resta a lungo celata anche al piú grande artista; non per questo l'attività del soggetto viene a cessare, e neppure viene[...]

[...] de dell'attività creatrice del soggetto artistico nel fatto che questi assume nelle sue opere il processo sociale universale e lo rende sensibilmente, sperimentalmente accessibile; e che in tali opere si cristallizza l'autocoscienza, il risveglio alla coscienza dello sviluppo sociale: ciò non implica una sottovalutazione dell'attività del soggetto artistico, ma anzi una valutazione così alta come mai non vi fu.
Anche qui, come dappertutto, il marxismo non si presenta atteggiandosi a qualche cosa di radicalmente nuovo. Il problema era già sfiorato nell'estetica di Platone e nella sua dottrina dell'imitazione estetica delle idee. Ma anche qui il marxismo rimette in piedi la verità che i grandi idealisti avevano messo sulla testa. Da un lato non ammette, come abbiamo visto, la contrapposizione antitetica di fenomeno ed apparenza, bensì cerca l'essenza nel f enomeno e il fenomeno nella sua relazione organica con l'essenza. D'altra parte quello di cogliere esteticamente l'essenza, l'idea, non é per il marxismo un atto lineare e insieme definitivo, sibbene un processo, un moto, un accostamento passo per passo alla realtà essenziale; proprio perché la realtà più profonda ed essenziale é sempre solo una parte di quella medesima totalità del reale cui appartiene anche il fenomeno superficiale.
Se dunque il marxismo sottolinea l'oggettività più radicale ed estrema della conoscenza e della rappresentazione artistica, insiste al tempo stesso anche sull'indispensabile ruolo del soggetto creatore. Poiché questo processo, questo graduale accostamento della riposta essenza, é un cammino aperto soltanto ai geni artistici più grandi e perseveranti. L'oggettivismo della scienza marxista giunge al punto di non riconoscere nemmeno all'astrazione quella veramente significativa — la qualità di mero prodotto della col scienza umana, dimostrando invece (specialmente per le forme primarie del processo sociale: le forme[...]

[...]

52 INCHIESTA SULL'ARTE E IL COMUNISMO

zioni tipiche il fitto tessuto del processo generale: per questo ci vuole un grande genio artistico.
Vediamo dunque che l'oggettivismo dell'estetica marxista non é
affatto in contraddizione con il riconoscimento del fattore soggettivo nell'arte. Ma dobbiamo considerare quest'idea anche sotto un altro, ben diverso aspetto. Dobbiamo aggiungere che l'oggettività enunciata dal marxismo non significa apartiticità nei confronti dei fenomeni sociali. Proprio perché, come giustamente ri conosce l'estetica marxista, il grande artista non configura cose e situazioni statiche, bensì cerca di investigare la direzione e il ritmo dei processi, egli deve afferrare, in quanto artista, il carattere di tale processo; e una simile presa di coscienza implica già una presa di posizione. La concezione per cui l'artista sarebbe uno spettatore spassionato di questi processi, situato al di sopra di ogni movimento sociale (1:'u impassibilité» flaubertiana) é nel migliore dei casi un'illusione, u[...]

[...]tori politici di destra. Attraverso i loro rapporti con l'integrità dell'uomo egli penetra le contraddizioni dell'ordinamento economico capitalistico, la problematica della civiltà capitalista; l'immagine del mondo proprio del Balzac creatore si avvicina straordinariamente al quadro satirico della società capitalista in formazione disegnato dal suo grande contemporaneo Fourier.
Il trionfo del realismo significa, in questa versione che ne dà il marxismo, una completa rottura con quella concezione volgare della letteratura e dell'arte che deriva meccanicamente il valore dell'opera letteraria dalle concezioni politiche dello scrittore, dalla cosiddetta psicologia di classe. Il metodo marxista qui indicato é
i
G. LURÁCS INTRODUZIONE AGLI SCRITTI DI MARX ED ENGELS 57
adattissimo a spiegare i fenomeni letterari piú complessi, ma solo a patto di maneggiarlo concretamente, con vero spirito storicistico,
con accortezza estetica e sociale. Chi si illude di trovarvi uno sche
ma applicabile a qualsiasi fenomeno letterario dà un'interpretazione de[...]

[...]e dello scrittore, dalla cosiddetta psicologia di classe. Il metodo marxista qui indicato é
i
G. LURÁCS INTRODUZIONE AGLI SCRITTI DI MARX ED ENGELS 57
adattissimo a spiegare i fenomeni letterari piú complessi, ma solo a patto di maneggiarlo concretamente, con vero spirito storicistico,
con accortezza estetica e sociale. Chi si illude di trovarvi uno sche
ma applicabile a qualsiasi fenomeno letterario dà un'interpretazione dei classici del marxismo altrettanto sbagliata quanto quella
dei marxisti volgari di vecchio stile. Perché non resti più nessun equivoco a proposito di questo metodo ripetiamo ancora una vol ta: il trionfo del realismo non significa per Engels né che l'ideologia apertamente proclamata dallo scrittore sia indifferente per il marxismo, né che ogni creazione di ogni scrittore, non appena si distacchi dall'ideologia apertamente proclamata, implichi il trionfo del realismo. Questa ha luogo solo quando gli artisti realisti veramente grandi intrattengono un rapporta serio e profondo, an che se non riconosciuto consapevolmente, con una qualsiasi ten denza progressiva dell'evoluzione umana. Così come dal punto di vista marxista é inammissibile elevare sul piedestallo dei classici degli scrittori cattivi o mediocri in grazia delle loro convinzioni politiche, altrettanto inammissibile sarebbe il voler riabilitare in base a questa f[...]

[...]ncipazione di tutti i sensi e di tutte le qualità umane; ma é questa emancipazione proprio in quanto questi sensi e qualità sono diventati umani, sia soggettivamente che oggettivamente ».
Così l'umanismo socialista viene ad inserirsi al centro dell'estetica marxista, della concezione materialistica della storia. Di contro ai pregiudizi borghesi, che ricevono un potente soccorso dalla 'rozza e antidialettica concezione della società propria del marxismo volgare, occorre sottolineare che questa concezione materialistica, la quale penetra dappertutto fino alle radici profon, damente nascoste nel terreno, non nega affatto la bellezza estetica dei fiori. Al contrario é proprio la concezione materialistica della storia, l'estetica marxista, ed essa soltanto, ad offrirci i mezzi onde comprendere appieno questo processo nella sua unità, nel suo organico legame tra fiori e radici.
D'altra parte se la concezione materialistica della storia afferma che la vera e definitiva `emancipazione dell'umanità dagli effetti deformanti della divisione della soc[...]

[...]'umanità dagli effetti deformanti della divisione della società in classi può aver luogo soltanto col socialismo, ciò non implica per nulla una' contrapposizione rigida, antidialettica, schematica, per cui si ripudi sommariamente la cultura delle società classiste e si resti indifferenti di fronte alle diverse realizzazioni di esse e alla loro azione cultúrale ed artistica (ciò che possiamo invece spesso constatare nei piatti volgarizzatori del marxismo). D'accordo: la vera storia dell'umanità comincerà col socialismo. Ma quella preistoria che conduce al socialismo é un elemento integrante della formazione del socialismo stesso. E le tappe di questo cammino non possono
T
60 INCHIESTA SULL'ARTE E IL COMUNISMO

essere indifferenti per i seguaci dell'umanesimo marxista, né per l'estetica marxista.
L'umanesimo socialista rende possibile all'estetica marxista l'unione di conoscenza storica e conoscenza puramente estetica, il continuo convergere di apprezzamento storico ed estetico. Cosa l'estetica marxista risolve proprio quella questione c[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine arxismo, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Agli <---Balzac <---Basta <---Bonald <---Bruno Henschel <---Certo <---Cesare Cases <---Ciò <---Cosa <---Così <---De Maistre <---Dialettica <---Dinamica <---Diritto <---Engels <---Engels a Paul <---Estetica <---Eugenio Sue <---Fielding <---Filosofia <---Filosofia francese <---Fourier <---Francia <---Gnoseologia <---Goethe <---Harkness <---Hegel <---Hoffmann <---Ibsen <---Irònia <---Lafargue <---Lassalle <---Lifschitz <---Luigi Filippo <---Ma Marx <---Marx <---Meccanica <---Napoleone III <--- <---Paul Ernst <---Pensiero filosofico <---Perché <---Poetica <---Pratica <---Psicologia <---Schiller <---Shakespeare <---Sickingen <---Sistematica <---Sociologia <---Storia <---Storia universale <---Verlag Bruno <---Zpiù <---accoppiano <---anticapitalisti <---appaiano <---avanguardismo <---balzacchiano <---capitalismo <---capitalista <---classiste <---comunismo <---dell'Ottocento <---engelsiana <---feticismo <---flaubertiana <---gnoseologia <---idealismo <---idealisti <---ideologia <---ideologiche <---ideologico <---ideologie <---intrecciano <---legittimismo <---legittimista <---legittimisti <---marxismo <---marxista <---marxisti <---materialismo <---materialista <---metodologica <---metodologico <---mineralogica <---naturalismo <---nismo <---oggettivismo <---parallelismo <---progressista <---pseudomarxisti <---psicologia <---psicologiche <---realismo <---realista <---realisti <---relativismo <---schilleriano <---semplicismo <---siano <---siste <---socialismo <---socialista <---sociologia <---umanesimo <---umanismo <---umiliano



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