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Il segmento testuale antimperialista è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 324Analitici , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Saverio Tutino, Approvato un appello agli intellettuali di tutto il mondo. Si è concluso all'Avana il congresso culturale. Primo bilancio di un evento nuovo - Positivo dialogo tra intellettuali europei e del terzo mondo - Agli atti del congresso l'autodifesa di Debray in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1968 - - gennaio - 13

Brano: [...]matiche. Tutti ne hanno approfittato largamente e, alla fine, si può dire che ne ha guadagnato soprattutto la causa più giusta e unitaria che mira a stabilire un dialogo, non saltuario né casuale, fra le avanguardie più coscienti dei paesi di avanzato sviluppo e quelle più direttamente impegnate nel terzo mondo.
Una delle preoccupazioni maggiori della cultura europea moderna, quella, cioè, di trovare un solido punto di contatto con il movimento antimperialista dei popoli oppressi, ha avuto modo di esprimersi e di farsi ascoltare.
D'altro lato molti Intellettuali europei, poco abituati a considerare da vicino i reali problemi derivanti da questa specifica oppressione, hanno compiuto una esperienza utile che arricchirà e motiverà meglio il loro futuro impegno politico. Cuba, come sede ospitante ha moderato efficacemente il dibattito, senza concessioni rispetto alla propria visione generale dei problemi, ma con duttilità e con propensione alla ricerca del risultato unitario antimperialista.
Il dialogo tra l'Europa e il terzo mondo ha avuto spunti[...]

[...]altro lato molti Intellettuali europei, poco abituati a considerare da vicino i reali problemi derivanti da questa specifica oppressione, hanno compiuto una esperienza utile che arricchirà e motiverà meglio il loro futuro impegno politico. Cuba, come sede ospitante ha moderato efficacemente il dibattito, senza concessioni rispetto alla propria visione generale dei problemi, ma con duttilità e con propensione alla ricerca del risultato unitario antimperialista.
Il dialogo tra l'Europa e il terzo mondo ha avuto spunti sostanzialmente positivi soprattutto per merito dei delegati inglesi, francesi, spagnoli e Italiani, che hanno dato prova di saper pensare fuori di schemi precostituiti. In diversi momenti, delicati Interventi di Jeorge Sempnum, di Luca Pavolini, dell'inglese Ralph Miliband hanno suscitato favorevole impressione per la loro pacata obiettività.
Questo ha valso a far capire quanta capacità di lotta sia possibile mobilitare anche in quella Europa dove, come ha detto Pavolini, la lotta contro le concezioni conservatrici eurocentriche dev[...]

[...] eurocentriche deve essere condotta in stretta coordinazione con il movimento di emancipazione del terzo mondo, con i nuovi contributi di civiltà e cultura dei paesi socialisti e con la lotta della classe operaia nei paesi capitalisti industrialmente avanzati.
Positivi contributi come questo e come anche quello dell'editore Giulio Einaudi che ha proposto concrete forme di solidarietà della cultura europea con le forme più avanzate delta lotta antimperialista o come quelli di Alberto Filippi, di Giovanni Berlinguer, di Massucco Costa, dei fisici Amati, Vitale e Fieschi. di Luigi Nono e di Rossana Rossanda (che ha presentato una importante relazione sui problemi della creazione artistica a del lavoro scientifico e tecnico nel quadro di una cultura rivoluzionaria), hanno trovato evidente riflesso nella risoluzione finale.
Questa accoglie chiaramente e con ampiezza la tesi della presenza delle avanguardie intellettuali rivoluzionarie nel mondo occidentale al fianco di altri schieramenti antimperialisti. Questo è forse per tutti uno dei risultati nu[...]



da Asiaticus, Due tesi sull'evoluzione dei paesi ex-coloniali. [sopratitolo: "democrazia nazionale" e "Nuova democrazia"] [sottotitolo: Diverse vie di sviluppo per i popoli del Terzo mondo - Dalla democrazia al socialismo. Le prime esperienze storiche in Mongolia, Cina e Turchia - Il ruolo dirigente del proletariato] in KBD-Periodici: Rinascita 1963 - 1 - 26 - numero 4

Brano: [...]azione del la politica statale. Ponendosi sulla via della democrazia nazionale, questi Stati hanno la possibilità di svilupparsi speditamente sulla via del progresso sociale, di assolvere una funzione.attiva nella lotta dei popoli per la pace, contro la politica aggressiva del cam po imperialista,, per la liquidazione completa del giogo coloniale. . I ,par titi comunisti conducono una lotta attiva per portare a fondo coerentemente la rivoluzione antimperialista, antifeudale e democratica, per fondare uno Stato a democrazia nazionale, per migliorare decisamente il tenore di vita delle masse popolari ».
Il significato di questo concetto cosi ricco e così nuovo merita di essere precisato.
La lotta per l'indipendenza e per la democrazia
In primo luogo, si tratta di una via aperta, di una possibilità offerta ai paesi dell'Africa, dell'Asia e dell'America latina (il « terzo mondo ») che stanno per staccarsi dall'imperialismo. I due elementi fondamentali e strettamente complementari che caratterizzano questa via sono la lotta per l'indipendenza nazional[...]



da Taylan Ozgur, Turchia. Il terrorismo dei generali. [sottotitolo: Soppresse tutte le libertà. Il gruppo militare che ha operato a marzo il colpo di Stato mostra sempre più la sua natura di intermediario della penetrazione neocoloniale. La repressione dilaga colpendo tutta la sinistra nelle sue varie componenti, ma la partita è ancora aperta] in KBD-Periodici: Rinascita 1971 - 6 - 11 - numero 24

Brano: [...]a giustizia, perché i salari delle imprese straniere rischiano di far saltare il costo bassissimo del lavoro nelle campagne.
Ma il punto di maggiore frizione diventa — come sovente accade nei paesi sottosviluppati dove si sta formando un'embrionale coscienza di classe — la università. Tradizionalmente modernista, imbevuta del laicismo di Ataturk e del suo robusto nazionalismo, l'università è il crogiuolo in cui matura per primo un orientamento antimperialista (il che vuol dire persino fisicamente antiamericano) e tende a divenire la base organizzata di una iniziativa di sinistra (per quanto frantumata). Sono gli universitari infatti che iniziano l'ampio movimento di lotta contro le basi USA. La loro attività, tumultuosa e spesso spettacolare, si svolge in una situazione ormai instabile dal punto di vista economico e sociale, e quindi opera come catalizzatore di quella politica.
Le contraddizioni sociali della Turchia sono infatti giunte, in questi anni, a un punto esplosivo. Nell'estate del '70 tutti i nodi arrivano al pettine. La lira turca crol[...]



da Jacques Howlett, I comunisti e la lotta contro il colonialismo in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1954 - 5 - 1 - numero 8

Brano: [...]servirsene per giustificare i loro atti politici.
In via generale, i comunisti affermano che la liberazione culturale dei popoli coloniali dev'essere realizzata nel quadro generale della loro liberazione nazionale, la quale a sua volta secondo Stalin, é « una parte del problema generale della rivoluzione proletaria, una parte del problema della dittatura del proletariato ». La questione culturale deve « essere considerata nel quadro della lotta antimperialista », e per conseguenza la cultura dei popoli colonizzati dovrà essere « una cultura nazionale quanto alla sua forma, antiinperialista e democratica quanto al suo contenuto » (23).
Per quanto riguarda la questione dell'insegnamento nell'Africa Nera, i comunisti denunciano la politica seguita dal governo, che nel lontano 1906, per bocca del Congrès des Colons Algériens, già si precisava in questo modo : « Il Congresso, considerando che l'istruzione degli indigeni fa correre all'Algeria un vero pericolo, tanto dal punto di vista economico che da quello della sicurezza del gruppo francese, auspica[...]



da Enrica Pischel, Considerazioni sulla nuova fase della politica asiatica in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1958 - 7 - 1 - numero 33

Brano: [...] contraddizione con le esigenze che i comunisti indiani si trovano ad affrontare: essa anzi sembra si possa considerare tuttora la radice delle loro posizioni. Tuttavia le tesi che furono usate in Cina nei confronti del Kuomintang nel 192527 (ed anche in quel caso è assai discutibile il successo ottenuto) sono ovviamente insufficienti oggi nei confronti del Congresso che ha ottenuto, proprio nella lotta per attuare la fase borghesedemocratica ed antimperialista della rivoluzione successi assai maggiori di qualsiasi altro movimento nazionalista. Sotto una certa prospettiva il problema della collaborazione con la sinistra del Congresso presenta quindi una certa affinità con quello della collaborazione dei comunisti con i movimenti socialisti non marxisti. Data la particolarità della situazione indiana (cioè dato il livello al quale è giunta qui più che in qualsiasi altro paese emerso dal dominio coloniale, l'eliminazione dei residui del colonialismo e del feudalesimo) il problema che devono fronteggiare i comunisti in I diani non può essere risolto pu[...]



da Saverio Tutino, Dopo dieci giorni di dibattito. Fidel Castro chiude i lavori dell'OLAS. Gli statuti definitivi approvati rappresentano un passo avanti verso una visione complessiva dei problemi della lotta antimperialista. in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1967 - - agosto - 11

Brano: Dopo dieci giorni di dibattito
Fidel Castro chiude i lavori dell'OLAS
Gli statuti definitivi approvati rappresentano un passo avanti verso una visione complessiva dei problemi della lotta antimperialista
Dal nostro corrispondente
L'AVANA. 10.
La conferenza dell'OLAS si è chiusa questa sera, giovedì con un innegabile successo per il rilancio rivoluzionario nell'America Latina. Mentre trasmetto l'attesa è ormai unicamente rivolta al discorso che questa sera stessa Fidel Castro pronuncerà. A questo punto però, si può dare già per acquisita l'affermazione secondo la quale è destinata a prendere forma concreta una ridestata combattività su basi continentali, delle forze anti imperialiste, articolata su una molteplicità di forme ma prevalentemente orientata verso forme di lotta armata. Gli statu[...]



da Fatma Dost e Antonio Solaro, Turchia: perché si spera in Ecevit [sopratitolo: Novità e interrogativi dopo le elezioni del 5 giugno] [sottotitolo: Con la vittoria elettorale del Partito repubblicano del popolo, per il quale ha votato tutta la sinistra, si è aperta la strada ad una svolta democratica. Ma la destra rimane forte] in KBD-Periodici: Rinascita 1977 - 7 - 1 - numero 26

Brano: [...]lvo rare occasioni, al di fuori 'di agni collegamento con le masse popolari, rimaste estranee alle stesse riforme attuate dalla parte più avanzata della
burocrazia:
Fu proprio dal troncone più illuminato ed europeista di questa burocrazia che prese le mosse il movimento dei « giovani turchi » e successivamente, dopo la prima guerra mondia le, il movimento indipendentista di Ka mal Ataturk, promotore di quella che fu chiamata « una rivoluzione antimperialista e anticapitalistica »..Dopo la caduta del sultano, negli anni '20, la parte più retriva della burocrazia e con essa i feudatari e i commercianti divennero i quadri dirigenti della giovane repubblica e riuscirono ad avere un notevole peso nel governo. Queste forze ottennero il consenso di larghi strati popolari 'dell'Anatolia sfruttando i sentimenti religiosi della parte più arretrata del paese e presentandosi come i paladini della cultura islamica. L'assenza di una borghesia industriale favorì notevolmente questo processo che, sul terreno economico, trasformò la Turchia in un paese subalterno[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine antimperialista, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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