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Il segmento testuale Vien è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 9Analitici , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Rocco Scotellaro, L'uva puttanella (con una nota introduttiva di Carlo Levi) in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1955 - 11 - 1 - numero 17

Brano: [...]vo acqua pulita o sporca, io non c'en
travo. Votavano per me la Presidente dell'Azione cattolica e persino
i delinquenti.
Realizzazioni: Io non me ne vaco a ra qua
si la grazia nun mi fa.
3a parte — Il carcere 8 febbraio '5025 marzo '50. Le occupa
zioni di terre.
La religione della camorra. La libertà.
Come purtroppo si può essere politici oggi: con o contro
1; Americ scendo sempre la parte di uva puttanella.
4a parte — L'amore che non viene. La madre, la città.
Il paese resta come un piatto melmoso in fondo al cuore.
L'emigrazione.
5a parte — Ritorno al paese: elezioni del 7 giugno. Il semi
cerchio.
3.
L'Uva puttanella: Le ideologie, la ricchezza, la violenza, la religione e le potenze terrestri e arcane sono forze che vogliono vincere la loro battaglia su tutti gli uomini.
Gli uomini ne rimangono feriti, schiacciati o rotti, come cocci, tuttavia con la loro invincibile personalità animale « Se noi vogliamo, nessuno ci scoprirà » si dicono, anzi, per difendersi.
L'asprezza dei contadini è un carattere individuale inconf[...]

[...]tevi qua.
Alla gruccia appoggiava il moncone quando voleva riposarsi.
Aveva la faccia rossa, due ciocche di bianchi capelli sul cuoio rosso come la faccia, un paio di baffi folti. E la sua voce era stridula, erano le sue parole note di trombetta. — Sono nativo del Gargano vicino a San Michele.
— Grazie assai — cantava — mio giovinotto per la mia povera vita.
4.
11 maggio: consiglio per il cambio della guardia. Denice: va giusto Laurenziana viene che viene, porta un piretto di vino e beviamo in consiglio.
5.
Erano pronti i calamai, sette, neri sulle pezze di carta assorbente: ai quattro lati, disposte diagonalmente le penne. La scolaresca è pronta, diceva Rocco, dopo aver apparecchiato.
6.
Genzano, prima del consiglio: — Oh, sindaco, stasera c'è la mia terra.
7.
Scardillo. Prima di andartene, toglimi dalle spalle mio cognato disoccupato, cagli il posto di bidello.
8.
Noi chiediamo una cosa giusta : ci hanno denunziati per le terre. Chi sa come andrà. Dio e la fortuna.
12 ROCCO SCOTELLARO
9.
I tavoli in consiglio erano tre: una[...]

[...]ggi ti piazzi! E io correvo
Avanti con l'abito nuovo nella strada,
cercandola Maria mia, che stava
a due passi dalla mia porta,
cercando i compagni
che mi dovevano consigliare la cerimonia.
31.
— Perché vai cosí stracciato?
— No, quella poveretta ha da fare, è poca l'acqua, la pasta me l'ha fatta a colla. Ieri sera poi doveva calcinare il grano. E poi ha quattro bambini in braccio e non ha tempo.
— Tu devi fare un servizio a tua moglie, vieni da me, ti affilo un coltello di legno e le tagli l'orecchio e la porti al maresciallo.
— No, poveretta, è tanto impicciata non ha tempo né a prendere acqua né a rappezzarmi i pantaloni.
3 lire di mentine.
Padre figlio e S.S.
32.
Zia Filomena, donna pubblica, di cui ho sentito parlare, avrà più di 70 anni, regola il prezzo dei suoi servizi, secondo il costo del biglietto del cinema, da quando c'è il cinema. E anche possibile un abbonamento. 200 lire un mese di seguito.
33.
L'altra sera sei napoletani installarono su una balilla e un camioncino una bancarella di vendita. Microfono e a[...]

[...]endere niente e terminò dopo giochi di prestigio per attirare tutto il pubblico per sé e vendere, con un vero comizio sull'educazione civile dei paesi. Non vendette più nemmeno i cinque pezzi di pettine con lo specchio, tutto per cento lire. « Andate in chiesa a rubare », disse alla fine, « cento lire, una lira anteguerra ».
Mangiarono a mezzanotte gli spaghetti e la carne, fumanti su una cucina a petrolio e c'era ancora pubblico. Uno disse : « Vien voglia di mangiare con loro ».
34.
Concetto Valente ce l'ha con questo « fideliter excubat ». Genuflessa (egli commenta) all'altare la sposa dispiega un lembo della veste sotto le ginocchia dello sposo. Tacita promessa di fedeltà.
E poi non so se è sempre lui Valente — trovo scritto in un appunto: « La Lucania ha bisogno di spiriti profondi per essere compresa e di anime vergini per essere amata ».
Però a Don Concetto non è piaciuto il « Cristo » di Levi. Ancora oggi che egli ha le mani tremanti parla che dovrà scrivere una grande opera della nostra gente.
35.
Lo scrupolo della mezza[...]

[...] ragazzo di dodici anni, invece ha i figli, porta i capelli bagnati stamattina per piegarli il più possibile, le mani le ha grosse e nere di mosto, dice:
— E noi quando saliamo ?
Il Partigiano è alto, gli sta vicino, ha un gozzo che si estende
a. destra, dice: — Hai fatto il bersagliere tu?
Ridono tutti, riprendono Tre occhi e il Grassanese:
— Che ? Ci mettiamo a piangere ? Siamo qui.
— Più di così! verrà anche il tempo nostro. È brutto se viene e finisce presto.
— E che non viene — interrompe Fuciletto, — o soltanto all'altalena, alla festa di Fonti.
Quando tutti lo sfottono di nuovo: Io sono riformato, come
mi alzo, con gli intestini? — e si prende la pancia in mano.
Si muove in mezzo a loro la mano del Grassanese, come volesse dire « Aspettate, calma, state sicuri, vedrete ». Poi dice, e sorridono gli altri: — Lasciateli fare, se la sbrigano loro, per noi più nera della mezzanotte non può essere. — Parlano di chi governa, di chi ha soldi terre e comodità.
L'UVA PUTTANELLA 27
La pensano così, anche Fuciletto che la fa per ridere. Gli ricordano quando tiene riun[...]

[...]ente ». «Non ne voglio sapere ». Si siede e sbuffa. «Imbroglione, macellaio» al direttore. Gl'infermieri si accostano, gli ammalati di sopra vogliono sapere che succede. Le guardie, i carabinieri, il maresciallo, con le buone e le cattive. Le cattive, lui alzava il bastone.
L'UVA PUTrANELLA .29
« Vi sfregio, andatevene, siete dottori ? Mi devono ricoverare ». « Che ti senti? » « Ah, Ah » faceva il lamento da straziare. Mi vengono a chiamare « Vieni che Pancrazio così e così ». Vado, lo trovo solo, io tutto sorridente, siamo amici, sua madre era una bella donna e mio padre gli rassomiglia stranamente. — Già, tò, dicono tutti per dire che è vero, senza dubbio.
— Be, lui mi chiude gli occhi e si gira sulla sedia. Gli vado di fronte, lui torna a girarsi. Corre il Comandante delle guardie, Pancrazio come se avesse veduto un lupo, si leva a minacciarlo col bastone «Tu vattene, che finisce a male ». Il Comandante voleva fare il forte vicino a me, dovetti allontanarlo, se no si prendeva una croccata.
— E come! — interrompe Pancrazio.
Gli li[...]

[...]aragonabili alle piaghe che hanno i muli sotto il basto.
Quando bombardavano questa città, si poteva sedere sotto un albero dei monti intorno e bere magari al bariletto e ubriacarsi, gli aerei sciamavano e di notte arrossavano i palazzi.
Dove c'è più gente a lutto. Dove si ricomincia un discorso interrotto al terzo, al quarto giro di passeggio a Via Pretoria. Gli impiegati si vede la loro origine umile hanno boria e l'occhio cacciatore per chi viene dal paese.
Certe ragazze sono dieci anni che rompono e riattaccano fidanzamenti.
L'UVA PUTTANELLA 33
9.
Suonata a distesa.
Il primo a vedere con il corpo diviso e i due occhi distanti l'un dall'altro per la sbarra, cui si schiacciava il naso, fu il rubagalline pieno e alto quanto il cancello.
— Com'é che vieni in ritardo ? Non hai a tempo avuto il telegramma di chiamata ? — mi disse, e frattanto il cancello si apriva sotto il solletico dell'agente che si piegò con la chiave alla serratura bassa.
Pensai solo la notte che nemmeno mi volsi all'agente che mi chiudeva per dare prima un addio all'aria abbracciando i ferri e traendo un sospiro per poi farmi prendere nello stuolo degli uomini schierati attorno al rubagalline.
— Noi ti aspettavamo ieri al secondo rancio — riprese. — Tutta la notte siamo stati in pensiero —. Io ero piccolo avanti a lui che adesso riunito nel corpo e visto intero pareva pi[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Vien, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---A san Pancrazio <---Abriola <---Alburni <---Andate <---Antonio Gramasci <---Arrivò <---Aspettate <---Avvocato <---Azione cattolica <---Basento <---Beati <---Bologna <---Buone <---Calciano <---Calvello <---Carlo Levi <---Chiamatela <---Chiese Monsignore <---Chimica <---Concetto Valente <---De Gasperi <---Dei <---Denice <---Dio <---Diteglielo <---Don Concetto <---Don Gaspare <---Don Raffaele <---Eboli <---Ecco <---Farmacia <---Febbraio <---Fisica <---Fonti <---Fuori <---Genio Civile <---Genzano <---Giappone <---Giustizia <---Già <---Grassanese <---Grottole <---Il Principe <---Il lavoro <---Istorie Fiorentine <---La Lucania <---La casa <---La sera <---Lasciateli <---Lecce <---Legno <---Logica <--- <---Ma mi <---Madre Superiora <---Malcanale <---Mastro Innocenzo <---Matera <---Matine <---Mazzarino <---Miglionico <---Modes <---Monforte <---Nicola Mazzone <---Ninuccio <---Nocé <---Non hai niente <---Non ne voglio sapere <--- <---Olivoso <---P.S. <---Pancrazio di Fuciletto <---Pantana <---Perché <---Però <---Peut <---Più <---Poetica <---Purgatorio <---Questo Gramasci <---Questò <---Rabata <---Ripetendoli <---Rivolto <---Rocco SCOTELLARO <---Rocco Scotellaro <---Rummolo <---S.S. <---San Michele <---San Pancrazio <---San Pasquale <---Sant'Antonio <---Santa Filomena <---Santa Pasqua <---Saracena <---Scardillo <---Schiappino <---Se Dio <---Serafico S <---Serra Alata <---Sicignano <---Storia <---Stute <---Sulla <---Tiera <---Toccandola <---Tredici <---Uva <---V.E. <---Vescovo <---Vesuvio <---Via Pretoria <---Voglio <---Zia Filomena <---Zio Michele Tribunale <---abbiano <---analfabetismo <---artigiani <---autista <---camorristi <---cominciano <---comunisti <---d'Italia <---dell'Autore <---dell'Azione <---dell'Uva <---diano <---economisti <---elettricisti <---ideologie <---italiano <---lista <---mangiano <---meridionalista <---moristi <---puttanismo <---qualunquista <---salesiani <---sappiano <---telefonista <---tivismo