Brano: [...]essoché ignorato. Eppure conosce Leopardi, Giovan Battista Niccolini, il tragediografo e carbonaro Francesco Benedetti, Giovanni Rosini, il Giordani, Filippo Pananti, ed è noto al Foscolo; anzi, l'incontro con quest'ultimo, come ci confessa in una sua breve autobiografia finora inedita, si rivelò per lui molto importante: « `Io vi conosco', mi disse egli il Foscolo, venendomi incontro e stendendomi cortesemente la mano, e mi recitò il sonetto La Venere Italica scolpita da Antonio Canova [stampata dal Ciampolini nel 1812], facendomi encomio che soddisfece molto alla mia ambizioncella. E Foscolo era uno di quegli scrittori, che mi andava a genio e per le sue poesie e per le stravaganze del suo vivere e per quella fibra risentita che mi pare di avere comune seco lui ».
Il Viaggio di tre giorni si colloca alla fine di una carriera caratterizzata da un perdurante sperimentalismo che, dopo la pubblicazione di canonici Idilli (1817 e 1822), si era misurato con le storie coeve (Le guerre dei Sulliotti contro All Bascià di Janina: Commentario, 1827), per a[...]
[...]io mi andavano a genio piú di quelle di ogni altro sentendomi gran propensione per la poesia pastorale mi proposi di dettare una bucolica parendomi esser noi scarsi in quel genere né sapendo tollerare (lo dirò francamente) che tante laudi fossero state date in ogni tempo alle Egloge del Sannazzaro che rispetto a sí gran scrittura e ai Greci Bucolici mi pare non solo autore da poco, ma [...] ridicolo ». Da qui nascono numerosi idilli oltre ad una Venere Italica scolpita da Antonio Canova (in AA.vv., Per la Venere Italica scolpita da Antonio Canova, Pisa, F. Didot, 1812) e all'edizione, curata assieme a Vincenzo Nannucci, delle Rime del Poliziano.
Caduto Napoleone, si trova come molti altri senza impiego; fa allora domanda per insegnare, ma non viene accolta, né gli giova avere scritto Per il faustissimo ritorno di Sua Altezza Imperiale e Reale Ferdinando III (Firenze, Stamperia Granducale, 1814). Ormai è compromesso con il passato regime, e l'intima amicizia con uomini come il Benedetti, i legami con il « Gabinetto letterario e di belle arti all'insegna di Pallade », che oltre a pubblicare opere di classici [...]