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Il segmento testuale Val di Vara è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 6Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 275

Brano: [...]te, durante l’azione caddero il comandante Gindoli e il partigiano 01doini.

Il 14 aprile la « MatteottiPicelli », in collaborazione con la missione inglese, attaccò i tedeschi a Pontremóli (Massa Carrara), perdendo nel combattimenti 5 partigiani.

La Liberazione

Alla metà di aprile il Comando della

IV Zona operativa ligure (comprendente la valle del Magra), ordinò di attaccare su tutta la linea il nemico in ritirata: la Brigata G.L. « Val di Vara » avrebbe dato battaglia nel tratto CaprigliolaAulla, mentre i distaccamenti della « Muccini » avrebbero effettuato una serie di azioni nella zona tra Ponzano e AIbiano. Il Battaglione « Pontremolese » (già Battaglione Costiero) ricevette l’ordine di occupare le alture prospicienti la zona tra Riomaggiore e Deiva, per poi bloccare (24 aprile) la ferrovia lungo tutto il litorale.

Il 23 aprile le formazioni si mossero alla realizzazione del piano prestabilito, sgominando i presidi nemici. La Divisione « Gramsci » e le Brigate « Cento Croci », « Vanni », « Maccioni » e « MatteottiPicelli » pu[...]

[...]ricevette l’ordine di occupare le alture prospicienti la zona tra Riomaggiore e Deiva, per poi bloccare (24 aprile) la ferrovia lungo tutto il litorale.

Il 23 aprile le formazioni si mossero alla realizzazione del piano prestabilito, sgominando i presidi nemici. La Divisione « Gramsci » e le Brigate « Cento Croci », « Vanni », « Maccioni » e « MatteottiPicelli » puntarono su La Spezia, aprendosi la strada PignoneSan Benedetto.

La Brigata « Val di Vara » della Divisione « Giustizia e Libertà » si diresse verso Aulla, mentre la Brigata « Ermanno Gindoli », della stessa Divisione, scese a Migliarina attraverso il Monte Albano. Particolarmente difficile fu la conquista del caposaldo tedesco di San Benedetto, sopra le alture del Foce, dove il 24 aprile caddero i giovani Mario Mazzoni e Ernesto Rossi. In città intanto le S.A.P. occupavano la Prefettura, le installazioni civili e militari: negli scontri caddero Domenico Colombo e Luciano Marchini. Altri 4 giovani, che erano tenuti prigionieri dai nazifascisti, furono fucilati prima della ritirata[...]

[...]ione Garibaldi « Ugo Muccini »: Brigata di zona: comandante Flavio Bertone; commissario, Dario Montarese.

Brigata di linea: comandante, Pietro Galantini; commissario, Guglielmo Vesco.

Divisione Garibaldi « Cento Croci »; comandante, Alberto Per ego, commissario, Terzo Ballani.

Divisione « Giustizia e Libertà »: comandante, Antonio Carli; commissario, Cesare Godano.

Brigate dipendenti dalla Divisione « Giustizia e Libertà »: Brigata « Val di Vara »: comandante, Daniele Bucchioni; commissario, Pino Bianchi. Brigata « Zignago »; comandante,

Combattenti della Brigata Garibaldi « MatteottiPicelli »

275



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 274

Brano: [...]lcuni civili (tra cui Pio R a petti, Giovanni Rapetti, Eliseo Gonzaga) e deportati una trentina di giovani. Il 21 luglio, in località Poggio di Credarola, furono fucilati Gildo Negro e Giulio Serventi, catturati durante il rastrellamento.

L’8.10.1944, reparti fascisti della « Monte Rosa », della Decima M.A.S., delle Brigate nere e unità tedesche, per un complesso di 4.000 uomini, tentarono di circondare la Brigata « Vanni » e il Battaglione « Val di Vara », dislocati nella zona del Calicese. I combattimenti si protrassero per tre giorni. I partigiani persero 47 uomini tra morti e feriti, ma sfuggirono aH’accerchiamento. Nella battaglia si distinse Gerolamo Spezia: gravemente ferito, continuò a tenere la posizione sino a quando fu colpito a morte, permettendo la ritirata ai compagni (sarà decorato di medaglia d’oro al valor militare alla memoria).

I nazifascisti ripresero i rastrellamenti il 10 novembre e distrussero interamente i paesi di Scogna, Calabria e Godano. I partigiani della « Gramsci » e della « MatteottiPicelli » risposero, infl[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 383

Brano: [...]selloni,

G. Luciani, A. Sabbatini, P. Madrigani. Si trattava di una trentina di elementi male armati ed equipaggiati alla bell’e meglio.

La formazione del Trambacco si disperse quasi subito per la difficoltà di sopravvivenza in zona, per i contrasti interni e per l’incalzare dei rastrellamenti nemici. Nel gennaio

1944 alcuni partigiani sarzanesi (G. Podestà, P. Ranieri, M. Vesco, D. Montarese, G. Luciani e altri) si spostarono nell’alta Val di Vara, verso le Cento Croci e Borgotaro. Un altro gruppo, comandato da Battistini e Albertini, si portò alle Prade Bianche (fra Tresana e Calice al Cornovlglio), dove il movimento partigiano sarzanese subì il suo primo grave colpo: in gennaio, a seguito di una spiata, l’intero gruppo fu catturato dai fascisti e alcuni dei suoi componenti (S. Baldassini, A. Castellini, A. Calzolari), tradotti nel carcere genovese di Marassi, furono poi fucilati il 19 maggio.

Un terzo gruppo, di cui facevano parte A. Parducci, Magnolia, Sabbatini e altri, rimase invece al Trambacco.

Il 13 marzo, 12 partigiani a[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Val di Vara, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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