Brano: [...] spezzini, tra cui il comandante Mario Fontana (secondo da sinistra), sfilano nella città liberata il 25.4.1945
Amelio Guerrieri; commissario Renato Oldoini.
Battaglione Garibaldi « Pont remolese comandante, Felice Tanca; commissario, Mario Costa. Compagnia Arditi (dipendente direttamente dal Comando di Zona) : comandante, Franco Coni.
Battaglione del Comando alleato (già « Internazionale ») : comandante, maggiore Gordon Lett. Compagnia V.A.L. (dipendente direttamente dal Comando di Zona): comandante, Franco Ugolini. Appartenevano alla IV Zona anche don Bordigoni cappellano di zona; don Luigi Canessa e don Gelindo, della « Cento Croci »; don Carlo Bore///, della Divisione « Giustizia e Libertà »; don Nilo Greco, della « Muccini » (deportato in Germania). Parteciparono alla Guerra di liberazione in provincia di La Spezia e vennero ufficialmente riconosciuti 3.400 partigiani e 1.200 patrioti. Di questi, rispettivamente 2.450 e 850 appartenevano alle formazioni garibaldine.
Con i partigiani spezzini combatterono circa quaranta ex p[...]
[...]spettivamente 2.450 e 850 appartenevano alle formazioni garibaldine.
Con i partigiani spezzini combatterono circa quaranta ex prigionieri di guerra sovietici, tre dei quali caddero in combattimento: Nicolai Alexjevic, caduto a Monte Falò l’8.10.1944; Grisha Doulatov, caduto a Fontanafredda nel luglio 1944; Ivan (non si conosce il cognome), caduto a Torpiana nel gennaio 1944.
I caduti partigiani nello Spezzino furono 470; i mutilati e gli invalidi, 417 (rispettivamente, 291 e 258 appartenenti alle formazioni garibaldine).
I deportati nei campi nazisti furo
no 840, di cui 257 non tornarono. Al momento della Liberazione il C.L.N. provinciale era formato da: Pietro Per piglia (Pietro), per il P.C.I.; O. Marcel li ni (R. Ettore), per la D.C.; G. Bertonelli (G. Rossi), per il Partito d’Azione; Ugo Cavassa (Cortis), per il Partito Liberale; P. Beghi, per il Partito socialista. Tra i caduti del C.L.N. furono Ennio Carando, fucilato il 5.2.1945; Mario Da Pozzo, deportato a Gunskirchen (Mauthausen) e deceduto il 20.4. 1945; Iso Mattazz[...]
[...]ino Moretti (4), Massimo Michi (6), Arpino Ongaro (due condanne, rispettivamente a 3 e a 12 anni), Francesco Paltò (2 e 6 mesi), Mario Pavinelli (30), Mario Pelacchi (3), Dino Picedi (4), Agostino Poli (2), Giuseppe Puccini (5), Giulio Rabagliati (4), Aldo Raggi (2), Mario Ragozzini (6), Paolino Ranieri (4), Giovanni Rastei lo (10 mesi), Augusto Rossino (ergastolo), Alfredo Saccanì (3), Angelo Scucchia (6), Fidia Sassano (12), Mario Testa (3), Osvaldo Torrasca (due condanne a 2 e a 7 anni), Gioele Venturini (5), Oreste Vaselli (2), Adriano Vergassola (6), Guglielmo Vesco (2).
Augusto Rossino, per il quale il P.M. aveva chiesto insistentemente la pena di morte, fu condannato all'ergastolo e non venne liberato neppure dal governo Badoglio. I nazisti lo deportarono a Mauthausen, da dove ritornò completamente invalido.
Nei processi del Tribunale speciale riguardanti La Spezia figurano anche altri condannati, funzionari e dirigenti comunisti non originari della città, ma ivi giunti per incarico del Centro estero del P.C.I. Tra questi si ricordano Arturo Colombi (18), Pietro Vergani (18), Ferruccio Ghisalberti (7), Spartaco Muratori (30), Maria Bernetic (16), Giovanni Melodia (30), Oscar Migliorini (30), Giacomo Pellegrini (20), Dirce Scarazzati (8), Regina Franceschino (8), Angelo Fontana (11).
Bibliografia: Don Luigi Canessa, La strada era tortuosa, Genova, 1947; Cremona Nuova, Bollettino A.N.P.I.[...]