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Il segmento testuale Universitario Orientale è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 18Analitici , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Nullo Minissi, Noterelle e schermaglie. La diarchia Dipartimento-Facoltà in KBD-Periodici: Belfagor 1980 - maggio - 31 - numero 3

Brano: [...]le realizzazioni delle università non italiane per rendersi conto che facoltà e dipartimenti sono incompatibili, in quanto organi decisionali. Infatti dove le scelte decisive sono affidate alle facoltà non esistono dipartimenti autonomi nel senso vero e proprio della parola, cioè secondo quella figura che si vorrebbe realizzare da noi.
Pure in Italia l'esperienza delle due università che hanno da tempo organizzazione dipartimentale — l'Istituto Universitario Orientale di Napoli e l'Università della Calabria — ha mostrato nella pratica cotidiana la difficoltà della convivenza di due sistemi paralleli, destinati necessariamente a doppiarsi ed a sovrapporsi in tutti i processi decisionali. Il rettore Pietro Bucci dell'Università della Calabria ha esposto in maniera assai lucida a una riunione di Rettori e Direttori Amministrativi tutte le disfunzionalità implicite in questo doppio processo. Anche all'Istituto Universitario Orientale di Napoli le difficoltà sorte da tale parallelismo sono state enormi e in molti casi paralizzanti.
Si tratta dunque di scegliere tra dipartimenti e facoltà. Senza questa scelta qualsiasi dipartimento non potrebbe essere tale se non di nome; di fatto esso resterebbe o un istituto policattedre o un agglomerato di istituti, poiché l'unico tratto caratterizzante del dipartimento è la sua autonomia non solo amministrativa ma anche decisionale rispetto a tutti i problemi essenziali della vita accademica. Se le due forme di organizzazione sono dunque alternative, l'unico problema reale è quello di [...]

[...] policattedre o un agglomerato di istituti, poiché l'unico tratto caratterizzante del dipartimento è la sua autonomia non solo amministrativa ma anche decisionale rispetto a tutti i problemi essenziali della vita accademica. Se le due forme di organizzazione sono dunque alternative, l'unico problema reale è quello di chiarire i motivi che possono determinare la scelta. Come Pietro Bucci ha messo bene in luce — e la nostra esperienza all'Istituto Universitario Orientale lo conferma —, la facoltà ha sul dipartimento soprattutto il vantaggio di diluire in un consesso molto piú vario le decisioni che riguardano lo sviluppo degli organici universitari. In questo modo si può evitare che dominino interessi troppo ristretti se non addirittura personali, che il gruppo di docenti piú limitato e anche piú vicino negli orientamenti problematici ha la tendenza a far prevalere. Il vantaggio del dipartimento consiste invece nell'offrire una struttura piú duttile, piú dinamica e quindi meglio rispondente alla esigenza di costante innovazione non solo teorica ma anche organ[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Universitario Orientale, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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