Brano: [...]l'Ombrone, con le due vette del Poggio di Montieri (m. 1052) e della Cornata di Gerfalco (m. 1060). L'importanza mineraria di questa zona era conosciuta sin dal tempo degli Etru
hi, che vi han lasciato i resti di vecchie fonderie. Lo stesso nome di uno dei paesi della zona, Montieri, allude esplicitamente (« mons aeris ») ad una origine mineraria.
Oggi il principale prodotto minerario della Maremma é la pirite, un bisolfuro di ferro, che viene usato, con il processo delle camere di piombo, per la fabbricazione dell'acido solforico, elemento fondamentale per la produzione di esplosivi e di concimi chimici. Nel 1953 in provincia di Grosseto sono state estratte 956 mila tonnellate di pirite, e cioè l'80 per cento della pirite nazionale. A sua volta la pirite italiana rappresenta quasi il 10 per cento della produzione mondiale, per cui si può dire che la pirite maremmana costituisce quasi l'8 per cento della produzione mondiale.
Al secondo posto della produzione mineraria maremmana troviamo la lignite (189 mila tonnellate estratte nel 195[...]
[...]i minaccia anche di far chiudere la piccola miniera di Ritorto, vicino a Niccioleta, di proprietà della STIMA, che occupa un centinaio di operai. Anche la Marchi, proprietaria della miniera di Ravi, lavora in certo qual modo sotto il controllo della maggiore consorella; quanto alla Ferromin, pro prietaria del giacimento dell'Argentario (20 milioni di tonnellate di pirite già localizzate) ha sospeso di recente i lavori di allestimento, sempre a causa della concorrenza della Montecatini. Lo stesso prezzo commerciale della pirite, fissato a 7 mila lire la tonnellata, pub sembrar basso, se si considera che la Montecatini lavora praticamente in situazione di monopolio; ma si ha ragione di credere che il prezzo sia tenuto basso appositamente, per soffocare le piccole società concorrenti, oltre che per far apparire i profitti assai minori di quanto in realtà non siano. I profitti veri si realizzano grazie al monopolio degli stabilimenti di trasformazione, detenuto dalla Montecatini.
La produzione della pirite non si trova oggi in Italia di fro[...]
[...]o sulla piastra, cioè sugli strati silicei che separano i filoni del minerale. Sotto l'azione dei perforatori si leva una gran polvere di silicio che, respirata, attacca i polmoni dei minatori provocando traumi, e preparando il terreno alla tbc. Una percentuale del 25 per cento, fra i ricoverati nel sanatorio di Grosseto, é costituita da minatori.
Anche a Ribolla gli incidenti vanno aumentando, ed il medico della società li attribuisce ad una causa più psicologica che tecnica. In realtà i rapporti delle C. I. e delle organizzazioni sindacali han spesso denunciato come pericoloso il metodo di coltivazione a franamento e la insufficiente ventilazione delle gallerie. L'attuale direttore della miniera, che è un dirigente palesemente politico (fra l'altro la sua specializzazione é ' l'elettrotecnica, non la mineraria) é inavvicinabile. Gli Impiegati a lui sottoposti evitano di parlare, dicono che non son tenuti a dare alcuna informazione, si guardano l'un l'altro con la faccia lunga.
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La notizia che son venuti dei fo[...]
[...]rrivati nel mese di dicembre 1951, le maestranze erano ridotte ad un numero di 2.020 unità. Durante gli anni 1952, applicando un nuovo metodo di coltivazione non adeguato alla caratteristica tecnica della miniera, si venne ad eliminare i seguenti cantieri, con lo sperpero di un'enorme quantità di materiale e attrezzi di lavoro, e l'imprigionamento di migliaia di tonnellate di carbone.
Al divelló 125, pozzo Costantino, la compagnia n. 8 stata chiusa con un tappo, imprigionando diverse tonnellate di carbone e tutto l'armamento in ferro.,
Compagnia 74, chiusa con tappi e vi é rimasto, dati tecnici, il carbone che poteva dare lavoro per 5 mesi a 12 operai, un vagoncino, una cavala, un motore per tavella a scossa, tutti gli arnesi di lavoro, le rotaie di ferro, tutto l'armamento in ferro, ed un urgano Pomrini.
Compagnia 75, imprigionando un vagoncino, le rotaie ove scorre i'l vagoncino, tutti gli arnesi di lavoro e tutto l'armalmento im ferro.
Al divello 154125
Compagnia 2.1 chiusa con tappi dove da calcoli di tecnici competenti, vi é la possibilità .di lavoro per 126 operai per un periodo di circa 6 mesi. Pozzo n. 2 livello 110
Compagnia n. 4 chiusa con tappo ove vi sono rimasti chiusi centinaia di tonnellate, di carbone, e tutto l'armamento .im ferro.
Questi sono i cantieri chiusi di maggior rilievo, senza contare l'e altre decine chiusi per esaurimento nell'anno 1952.
Conseguentemente, attraverso piani ben prestabiliti si licenzia altre centinaia di lavoratori, arrivando nel dicembre 1952 con soli 1.700 unità lavorative nella miniera.
Evidentemente quest'azione continua nel susseguirsi del 1953, dove per l'assoluta incapacità tecnica della Direzione locale, spesso in contrasto con i subordinati tecnici che operano nella miniera, si [...]
[...]niere ma anche a quello delle analoghe del Distretto) pero ha permesso da continuazione del lavoro. Lo sforzo fisico del singolo operaio è rimasto lo stesso.
È stato scritto che il nuovo metodo di coltivazione è contrario alla legge perché a fondo cieco ed irrazionale in una miniera di carbone ,perché a franamento.
La difficoltà del fondo cieco è facilmente superata con una sufficiente ventilazione forzata; quanto ad franamento non solo esso é usato in altre
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miniere di carbone italiano (si cita ad esempio il Valdarno) ma ha larga diffusione all'estero.
Un dato in proposito è quello relativo alle miniere di combustibili fossili francesi per il 1951 (dato più recente disponibile) nelle quali viene estratto 11 30,1 % dol carbone con metodi a ripiena completa, il 9,7 % con metodi a ripiena parziale, il 52,6 % con franamento del tetto e il 7,6 % per pilastri
abbandonati ecc.
Ventilazione. — Si é accusato in più occasioni la direzione della miniera di avere alcuni cantieri a ventilazione non indipendente e si è [...]
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miniere di carbone italiano (si cita ad esempio il Valdarno) ma ha larga diffusione all'estero.
Un dato in proposito è quello relativo alle miniere di combustibili fossili francesi per il 1951 (dato più recente disponibile) nelle quali viene estratto 11 30,1 % dol carbone con metodi a ripiena completa, il 9,7 % con metodi a ripiena parziale, il 52,6 % con franamento del tetto e il 7,6 % per pilastri
abbandonati ecc.
Ventilazione. — Si é accusato in più occasioni la direzione della miniera di avere alcuni cantieri a ventilazione non indipendente e si è scritto che in tal modo si contravviene falPart. 28 del regolamento di Polizia mineraria 1907, n. 152. Neo riprodurre l'articolo che suona: «Nel'le miniere con sviluppo di gas infiammabile od esplodente ed in quelle ove il minerale è soggetto ad incendiarsi, debbono adottarsi tutte k disposizioni necessarie a rendere, per quanto è possibile, indipendente la ventilazione di ogni singolo cantiere », anche nei giornali è stato omesso l'inciso « per quanto è possibile » con ,ii quale la p[...]
[...]la stessa Società. Per questo le maestranze di Ribolla hanno raggiunto i1 massimo di circa 3500 unità nel 1947. Già nel '48 pero comincio la flessione del personale sia per il ritorno di molte unità alide miniere di provenienza sia per necessario adeguamento alle minori possibilità di vendita della lignite, entrata in crisi nel 1948, sempre meno richiesta per la concorrenza del carbone estero e per la trasformazione a nafta di molti impianti che usavano lignite.
La sicurezza nelle miniere della Maremma. — L'industria mineraria è quella che in tutto .il mondo presenta 'gli indici di frequenza e di gravità fra i più alti di tutte le industrie. È quindi facile prevedere che vi saranno infortuni ed altrettanto facile è atteggiarsi a censori dopo che un infortunio è avvenuto, dicendo che do si era previsto e segnalato alle autorità competenti. +I1 persistere degli infortuni nelle miniere di tutto il mondo malgrado gli sforzi per combatterli, sta a dimostrare la ineluttabilità del fenomeno e di questo fanno fede gli indici riportati nella tab[...]
[...]aumento del personale ai fronti di abbattimento.
È da osservare infine che il vostro riferimento del rendimento della miniera di Ribolla a quello di miniere estere, non ha nessun fondamento logico perché non tiene 'conto nè degli elementi esposti, né di altri, quali le caratteristiche .del giaciinento, da quantità e la qualità di meccanizzazione e di attrezzatura. Si consideri ad esempio che rendimenti di 7.000 Kg. uomogiorno si ottengono negli USA nelle miniere a cielo aperto dove la estrazione si effettua con draghe.
Ventilazione. — Si asserisce nel documento che, se a Ribolla esistono cantieri a fondo cieco, questa difficoltà è facilmente superata da una sufficiente ventilazione forzata, mentre non solamente in diversi cantieri, una
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sola ventola deve fornire aria a più compagnie, ma ill fatto più grave è che queste ventole nella quasi totalità risucchiano il riflusso di altri cantieri come avviene ,per esempio al livello 225 del pozzo Raffo, diramato in due gallerie dove una di queste si alimenta di aria na[...]
[...]one ricco di materie volatili e con presenza di pirite sotto forma di sottile placcatura. Teniamo innanzi tutto ad osservare che nella miniera di Ribolla, mai si sono avuti incendi come nel momento attuale, e che proprio per la natura deil carbone, non pub essere adeguato il metodo di coltivazione a franamento, in quanto questo determina dei vuoti, che se pur piccoli, contribuiscono ad alimentare i fuochi.
Infatti, il franamento potrebbe essere usabile in determinati lavori, come negli spurgamenti, camere a letto ecc., ma non nelle coltivazioni entro banco, dove finita quella spianata, si deve tornare sotto con la coltivazione ed allora è comprensibile che passando sotto i vuoti rimasti sopra, già combustionati, prendono aria e si incendiano.
Il confronto con le miniere estere, anche in questo caso, non ha alcun fondamento logico, perché ad esempio, nelle miniere belghe, il carbone in
gran parteè situato a filare. e non a banco, pertanto il franamento è più
attuabile; in secondo luogo, il sistema di coltivazione pub essere determinat[...]
[...]bile come da parte di Codesto Ufficio, si possa affermare che nella miniera di Ribolla un solo cantiere è stato chiuso, imprigionando solamente 1.200 tonn. di lignite, mentre basta riferirsi all'annata 5253 per rendersi conto delle decine di cantieri chiusi e non riaperti, imprigionando migliaia di tonnellate di carbone, armamento in ferro, arnesi di lavoro ecc... Alcune dimostrazioni al pozzo Costantino, livello 125 la compagnia n. 8 é stata chiusa con tappo, vi sono rimaste svariate tonnellate di lignite e tutto lo armamento in ferro; la colmpagnia 74 chiusa con tappo, rimanendovi carbone per 5 mesi circa di lavoro per 12 operai e inoltre un musco, canale e motori per tavola a scossa, tutti gli arnesi da lavoro, rotaie e armamento in ferro; la compagnia 75 chiusa con tappo lasciandoci carbone, rotaie, arnesi da lavoro e tutto l'armamento in ferro; al livello 154 sono state chiuse e non riaperte a tutt'oggi le compagnie 6165216364; al livello 110 chiusa la compagnia n. 4; al pozzo n. 2, livello 100 chiuse de compagnie 84 e 85; al pozzo Raffo livello 225, chiuse e non riaperte le compagnie 59 e 60; al livello 260 la compagnia 51 e l'elenco potrebbe seguire ancora. In tutti questi cantieri chiusi vi è stato imprigionato carbone, armamento in ferro, arnesi da lavoro ecc...
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Questi sono dati incontestabili che possono essere accertati. Pertanto, in base a quanta sopra, l'affermazione fatta nel documento di codesto distretto circa la non veridicità della denunciata chiusura dei cantieri nella miniera di Ribolla é priva di[...]