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Il segmento testuale U.R.S.S. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 108Analitici , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Alberto Ruffo(Laboratorio Chimica Biologica Regia Università di Napoli), La ricerca scientifica e la guerra nell'URSS in KBD-Periodici: Rinascita - Mensile ('44/'62) 1944 - numero 2 - luglio

Brano: LA RINASCITA 29
La ricerca scientifica
e la guerra nell'U.R.S.S.
Un interessante documento apparso recentemente in Science (99, 7, 1944) mostra come il terzo piano quinquennale (19.38
1942) dedicato alla chimica e alla industrializzazione chimica
abbia fornito alla Russia il più lusinghiero dei successi 'nel campo della culture e della tecnica, e come gli studiosi che vi
hanno partecipato abbiano contribuito con l' originalità delle loro ricerche, e con le loro qualità organizzative, non soltanto ad alleviare il formidabile sforzo bellico del paese, ma anche a imporre all' estero le loro idee, che com'è oggi generalmente riconosciuto, sono discusse e a[...]

[...]orre all' estero le loro idee, che com'è oggi generalmente riconosciuto, sono discusse e apprezzate fra tutti i lavoratori per il progresso delle scienze.
Lo stesso Stalin ha voluto premiare i migliori lavori eseguiti nel 1941, e cioè quando, per contingenze belliche, la maggior parte dei lavoratori scientifici e delle industrie di alta precisione si dovettero trasferire al di là degli Urali, mettendo a disposizione della Società chimica dell' U.R.S.S. numerosi premi che variano tra i 25.000 e i 100.000 rubli La Società chimica dell'U.R.S.S. in collaborazione con la Società chimica Mendeleiev, giudica i lavori che le vengono presentati seguendo questi criteri : 1°) contributo allo sforzo bellico; 2°) importanza per l'economia nazionale; 3°) originalità dei metodi adoperati e scopo delle ricerche ; 4°) valore generale della produzione; 5°) valore teorico dei singoli dati sperimentali.
E interessante notare come la maggior parte di questi lavori si possano paragonare con la migliore produzione europea e americana di questi ultimi anni, e come alcuni risultati abbiano contribuito all' impostazione di nuovi problemi scientifici e al[...]

[...]lli nelle montagne della Russia.
Particolare considerazionemeritano gli scienziati e i laboratori scientifici di Leningrado, che durante il periado tragico dell'assedio hanno continuato il lavoro fra i sacrifici, i peri_ coli e le difficoltà che ogni italiano può facilmente immaginare. I danni subiti dall'attrezzatura scientifica di Leningrado sono stati esposti dall'Accademico Leone Orbelì, vice presi dente dell' Accademia delle scienze dell' U.R.S.S., e direttore dell'Istituto di fisiologia Pavlov, in una recente riunione del Comitato sovietico antifascista degli scienziati. I nuovi palazzi dell'Accademia di Leningrado sono in discrete condizioni, cosi come i vecchi palazzi, ed in particolare il Museo etnologico ove è raccolta la celebre collezione di curiosità di Pietro I. L' Orto Botanico invece ha sofferto maggiori danni, che ancora oggi non si possono valutare data la rarità e lo sviluppo delle piante tropicali che sono andate distrutte. I lavori di riparazione sono già iniziati e procedono regolarmente. La biblioteca dell' Accademia [...]

[...]omaggio gli hanno reso gli scienziati della Russia di oggi e nel migliore dei modi : continuando gli studi da lui iniziati, e proseguendo con successo per la strada da lui indicate.
Una monografia di V. L. Risckov sulle malattie da virus nelle piante, apparsa a Mosca nel 1935, dà un'ampia prova dei progressi compiuti dagli scienziati sovietici in questo campo del sapere. Ulteriori importanti contributi quelli di Gromyko (Compi. Rend. Acad. Sci. U.R.S.S., 19, 203, 1938) su di un nuovo metodo per la purificazione del virus nel mosaico del tabacco, e quelli di Risckov e di Sukhov (Compi. Rend. Acad. Sci. U.R.S.S., 21, 265, 1938) che dimostrano per primi che il virus del mosaico allo stato cristallino non possiede alcuna attività enzimatica, mentre M.T. Goldin (Comp. Rend. Acad. Sci. U.R.S.S., 173, 1938) lavorando nell'Istituto di crobiologia dell' Università di Mosca, mette in evidenza le somiglianze che alcune inclusioni cristalline del virus del mosaico hanno con una sostanza cristallina descritta da Ivanovskii fin dal 1903 (Microbiology U.R.S.S., 7, 353, 1938).
Anche nel campo pratico gli studi di questi scienziati hanno trovato importanti applicazioni. Sono ormai note le esperienze di inoculazione del virus dell' influenza iniziate su se stesso da Smorodintsev nel 1937 (American Journal Medical Science, 194, 159, 1937) le quali nel 1940 hanno portato alla brillante conclusione che inalazioni bisettimanali di siero antinfluenzale vaporizzato immunizzano la maggior parte degli individui sia prima che durante un'epidemia di influenza (Zeit. Klin. Med., 138, 756, 1940). Anche in America queste applicazioni hanno portato notevoli beneli[...]



da Mario Montagnana, Il maresciallo Giuseppe Stalin in KBD-Periodici: Rinascita - Mensile ('44/'62) 1944 - numero 1 - giugno

Brano: [...]eoria marxistaleninista non è un dogma, ma una guida per l'azione v. Grazie a questa guida Giuseppe Stalin potè prevedere, preparare e realizzare la sua opera grandiosa, la sua opera decisiva per le sorti dell'Unione Sovietica e del mondo.
Chi esamina con attenzione gli scritti, i discorsi e gli atti di Giuseppe Stalin in questi ultimi venti anni non può non rimanere stupefatto dalla forza di previsione che essi rivelano.
Che sarebbero oggi l' U.R.S.S. ed il mondo se Stalin non avesse lottato, durante molti anni, con un 'ardore e una tenacia bolsceviche — fino a schiacciarli e a eliminarli per sempre — contro i traditori trotzkisti e i destristi che tentavano di portare all' interno del partito la ideologia e la politica delle classi nemiche, di indebolire il potere sovietico e di impedire la vittoria della politica stalinista tendente a preparare, fin d' allora, le premesse e le basi delle attuali vittorie ?
Che sarebbero oggi l' U.R.S.S. e il mondo se Stalin non avesse dimostrato, nella teoria e nella pratica, lottando accanitamente cont[...]

[...]o, durante molti anni, con un 'ardore e una tenacia bolsceviche — fino a schiacciarli e a eliminarli per sempre — contro i traditori trotzkisti e i destristi che tentavano di portare all' interno del partito la ideologia e la politica delle classi nemiche, di indebolire il potere sovietico e di impedire la vittoria della politica stalinista tendente a preparare, fin d' allora, le premesse e le basi delle attuali vittorie ?
Che sarebbero oggi l' U.R.S.S. e il mondo se Stalin non avesse dimostrato, nella teoria e nella pratica, lottando accanitamente contro i traditori trotzkisti e i destristi, la giustezza della tesi leninista circa la possibilità di costruire il socialismo nell'Unione Sovietica, anche nel caso di un ritardo della rivoluzione proletaria negli altri paesi ?
Che sarebbero oggi l' U.R.S.S. e il mondo se Stalin non avesse convinto gli operai e tutto il popolo sovietico della necessità di fare i più grandi sforzi e i maggiori sacrifici per trasformare rapidamente, in pochi anni, attraverso la realizzazione grandiosa dei piani quinquennali staliniani, la vec chia Russia, povera, arretrata, quasi senza industria, in uno dei paesi più avanzati e industrializzati del mondo ?
Che sarebbero oggi l' U.R.S.S. e il mondo se Stalin non avesse previsto la necessità di creare una seconda potentissima base dell' industria pesante al di là degli Urali, nel cuore stesso dell'Asia, o se non avesse lottato per sviluppare con un ritmo rapidissimo l'agricoltura sovietica, facendo di essa, attraverso allo sviluppo delle grandi aziende agricole
collettive, l'agricoltura più progredita del mondo?
Che sarebbero oggi i' U.R.S.S. e il mondo se, Stalin, îl Partito bolscevico e lo Stato sovietico non avessero schiacciato con una mano di ferro, nel 193538, la banda di agenti della c quinta colonna , che voleva vendere la patria ai suoi peggiori
nemici ?
Che sarebbero oggi l' U.R.S.S. e il mondo se Stalin non avesse riconosciuto e sottolineato che c il rafforzamento dell'Esercito Rosso e il suo perfezionamento sono uno dei compiti essenziali ,, e se con una politica audace, abile ed agile egli non avesse operato, sul terreno politico, diplomatico e militare in modo da difendere sino all' ultimo la pace, da ritardare il momento della vile aggressione tedesca al paese del socialismo e da trovarsi, nel momento in cui questa si realizzò, in condizione di poter resistere vittoriosamente alle enormi forze degli eserciti nazisti e, in un secondo tempo, di sconfiggerli ?
Che sare[...]

[...]una politica audace, abile ed agile egli non avesse operato, sul terreno politico, diplomatico e militare in modo da difendere sino all' ultimo la pace, da ritardare il momento della vile aggressione tedesca al paese del socialismo e da trovarsi, nel momento in cui questa si realizzò, in condizione di poter resistere vittoriosamente alle enormi forze degli eserciti nazisti e, in un secondo tempo, di sconfiggerli ?
Che sarebbero oggi, infine, .1'U.R.S.S. e íl mondo se Stalin, con il suo esempio e con la sua opera di capo internazionalista non avesse contribuito, in modo decisivo, a sviluppare negli operai e nei lavoratori di tutto il mondo l'amore per la libertà, l'odio contro i tiranni e gli oppressori e l'affetto verso il paese del socialismo
Vi è qualcosa che può sembrare quasi inspiegabile in tutta l'opera di Stalin per chi, non essendo marxista, la esamini riel suo complesso e in tutti i suoi particolari. Ma per noi marxisti non vi è in questo nulla di soprannaturale e nulla di inspiegabile. La spiegazione consiste, semplicemente, nel f[...]



da Bruno Bongiovanni, Ritratti critici contemporanei. Maximilien Rubel in KBD-Periodici: Belfagor 1980 - maggio - 31 - numero 3

Brano: [...]ella collana « Les Egaux », supplemento della rivista « Masses », affiliata ai « Cahiers de Spartacus ». Ebbe dunque notevole diffusione.
12 Per la denuncia in Francia del plagio cfr. la lettera di PIERRE NAVILLE alla redazione de « Le Contrat Social », ora in BRUNO Rizzi, Il collettivismo burocratico, Galeati, Imola 1967, pp. 119121: sui termini teorici della vicenda cfr. BRUNO BoNGIOVANNI, L'antistalinismo di sinistra e la natura sociale dell'URSS, Feltrinelli, Milano 1975, pp. 259269.
13 Cfr. LEV TROTSKIJ, In difesa del marxismo, Samonà e Savelli, Roma 1969. Su questo tema cfr. BRUNO BoNGIOvANNI, Il destino della burocrazia e la dissoluzione del trockismo, in « An. Archos », n. 3, 1979, pp. 221239.
14 Cfr. P. L. ToMORI (pseudonimo del sinologo Etienne Balazs), Qui succedera au capitalisme?, Cahiers de Spartacus, Paris 1947.
MAXIMILIEN RUBEL 287
quali, oltre a Blum ed a Rubel, ricordiamo Dommanget, Bourget, Silone, Schwartz, Lucien Goldmann, Léopold Senghor, Rimbert, Dolléans ecc.
In un altro saggio dello stesso 1947 sulla « Revue[...]

[...]l primo volume dei Marxismusstudien, in Francia la rivista « Socialisme ou barbarie » (19491965), animata da Castoriadis e da Lefort, e la rivista « Arguments » (19561962), cui collaborò anche Maximilien Rubel 25. I
23 Cfr. Socialisme et marxisme (Brève réponse à Robert Mossé), in « Revue Socialiste », n. 50, 1951.
24 Fr. Engels et le socialisme messianique russe, in « Revue Socialiste », n. 51, 1951; Le sort de l'oeuvre de Marx et d'Engels en U.R.S.S., n. 56, 1952; L'Occident doit à Marx et à . Engels une édition monumentale de leurs oeuvres, n. 59, 1952; Staline et Cie devant le verdict d'Engels, n. 63, 1953; Karl Marx auteur maudit en U.R.S.S.? L'Edition fantôme, in «Preuves », n. 7, 1951; L'Édition censurée, n. 8, 1951; Staline jugé par Marx, n. 12, 1952.
25 Dix thèses sur le marxisme aujourd'hui par Karl Korsch, ora in Marxisme, révisionnisme, métamarxisme. Arguments 2, U.G.E. (Coll. 10/18), Paris 1976, pp. 1724 e De Marx au Bolchévisme: partis et conseils, ora in Révolution classe parti. Arguments 4, U.G.E. (Coll. 10/18), Paris 1978, pp. 1129.
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temi fondamentali di queste esperienze teoriche erano la critica della burocrazia e del totalitarismo, l'investigazione libera, alla luce dei classici (letti senza[...]

[...]vegliato e diretto dal potere operaio, un potere che si identifica nel partito bolscevico,
44 Cfr. AUGUST THALHEIMER, Sul fascismo, in RENZO DE FELICE (a cura di), Il fascismo. Le interpretazioni dei contemporanei e degli storici, Laterza, Bari 1970. Cfr. anche GIAN ENRICO RuscoNl, La teoria critica della società, Il Mulino, Bologna 1968, pp. 176187.
' Cfr. Karl Marx devant le bonapartisme, cit., p. 160. ..
46 Cfr. La croissance du capital en U.R.S.S. (1957), The relationship of Bolshevism to Marxism (1968), La fonction historique de la nouvelle bourgeoisie (1971), La société de transition (1972), Le chainon le plus faible (1973), tutti questi saggi sono ora compresi in Marx critique du marxisme, Payot, Paris 1974, pp. 63168.
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coscienza « esterna » della classe e veicolo unico della dittatura proletaria. Con la rivoluzione russa, per ammissione del suo massimo artefice, vengono dunque adottati, dopo un primo periodo in cui i Soviet avevano espresso la volontà anticapitalistica di vasti strati dei lavoratori, metodi e [...]

[...] consueta e brutale accumulazione capitalistica. Gli studi di Marx sulla genesi storica e sulla crescita del capitalismo sono stati trasformati, soprattutto con l'avvento di Stalin, in ricette economiche per l'edificazione del socialismo: è cosí che lo Stato sovietico, capitalismo d'imitazione per quel che riguarda il materiale tecnologico impiegato, ha in breve tempo utilizzato tutti i metodi di accumulazione descritti da Marx. In questo modo l'Urss, attraverso la dittatura di partito, si è avvicinata alla realizzazione di quel capital sans phrases, privo di ostacoli borghesi, che Marx aveva intravisto ed il suo Stato teocratico, fondato sul doppio terrorismo ideologico e poli
47 Cfr. BRUNO BONGIOVANNI, Introduzione a F. ENGELS, La politica estera degli zar, La Salamandra, Milano 1978, pp. 936.
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tico, ha perfezionato quell'Etat sans phrases che Rubel ha creduto di ravvisare nell'analisi marxiana del bonapartismo.
Ritornano in parte, come si vede, le suggestioni dell'immediato dopoguerra: a proposito dell'uRs s Ru[...]

[...]marxiana del bonapartismo.
Ritornano in parte, come si vede, le suggestioni dell'immediato dopoguerra: a proposito dell'uRs s Rubel parla di capitalisme directorial e ricorda che nel libro iii de Il Capitale Marx aveva usato il termine managers, modificato poi da Engels 48. A differenza dei teorici del collettivismo burocratico 49 — ed invece piú vicino alle analisi condotte da Castoriadis su « Socialisme ou barbarie » — Rubel non ritiene che l'uRss abbia superato lo stadio capitalistico e si situi all'interno di un modo di produzione di tipo nuovo, non previsto da Marx e contrassegnato dall'oppressione della nuova classe tecnoburocratica e dal totalitarismo economicopolitico: l'uRss è caratterizzata dalla croissance du capital, dall'instaurazione di un capitalismo emancipato da ogni ipoteca tradizionalmente borghese e realizzato con il concorso totalitario del dispotismo burocratico. Con Lenin, e ancor piú con Stalin, il proletariato non è stato abolito, ma è stato creato, la divisione del lavoro è stata approfondita, lo Stato è stato perfezionato nei suoi strumenti di controllo e di oppressione, lo scambio monetario è divenuto, nell'intero mercato nazionale, il principale incentivo per ogni lavoro, la gerarchia sociale e professionale è divenuta l'ossatura stessa della [...]

[...]litario del dispotismo burocratico. Con Lenin, e ancor piú con Stalin, il proletariato non è stato abolito, ma è stato creato, la divisione del lavoro è stata approfondita, lo Stato è stato perfezionato nei suoi strumenti di controllo e di oppressione, lo scambio monetario è divenuto, nell'intero mercato nazionale, il principale incentivo per ogni lavoro, la gerarchia sociale e professionale è divenuta l'ossatura stessa della nuova società 50. L'URSS non ha realizzato le speranze di Marx, non è sfuggita, secondo Rubel, all'intermedia tappa capitalistica: d'altra parte non ha neppure realizzato le piú ridotte speranze dei menscevichi, non ha guadato e non sta guadando l'impetuoso fiume capitalistico all'interno di un sistema costituzionaldemocratico.
5. Gli « Etudes de marxologie A. Nel 1959, grazie all'iniziativa di Maximilien Rubel, viene costituita una rivista, la cui scadenza è piú o meno annuale (venti numeri sono usciti tra il 1959 ed il 1978), che si prefigge di affrontare quei temi che sono parte integrante della sua ricerca: già[...]

[...]offrire documenti e testimonianze, studi ed analisi sull'opera di
48 Cfr. K.M., Il Capitale. Libro III, cit., pp. 460 e Oeuvres. Economie II, cit., pp. 11471150 e 1175 e 1792.
49 Tra questi Rizzi e Burnham, ma anche Shatchman: due personaggi che hanno avuto posizioni del tutto simili sono stati Rudolf Hilferding, sul versante socialista democratico, e Victor Serge, sul versante libertario.
50 Rubel riconosce di non essere l'unico a definire l'uRss uno Stato capitalistico: tra gli altri cita Pannekoek, Rühle, Bordiga, Cliff, Castoriadis. Cfr. Marx critique du marxisme, cit., p. 92.
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Marx e sul marxismo, ed inoltre rassegne storiche, bibliografie, traduzioni di inediti. I venti numeri sono oggi uno strumento di studio indispensabile per chiunque voglia approfondire i problemi della marxologia. Nell'Avantpropos del numero 3 Rubel afferma che la parola marxologie non traduce in modo perfetto la piú elegante espressione tedesca MarxForschung, ma ritiene necessario che anche nelle lingue latine si trovi un termine atto [...]

[...]sociale, dittatura burocratica sul piano politico: il marxismo ed il leninismo non sono altro che le ideologie dell'accumulazione. Il partito rivoluzionario bolscevico si è fatto veicolo del determinismo oggettivo delle forze produttive in un paese estremamente arretrato e privo di una classe dirigente borghese, autonoma dall'autocrazia e dotata di una chiara visione modernizzatrice. Lo scandalo dell'Ottobre non è comunque la trasformazione dell'uRss in grande potenza imperiale, ma il fatto di propagandare come « socialismo » un processo di accumulazione capitalistica, che, come e piú di quelli che l'hanno preceduto, è stato causa di oppressione e di sofferenze.
d) Partito e proletariato. Ciò che piú conta per Marx, secondo Rubel, è la Selbsttatigkeit, l'autoattività e l'autonomia del movimento di emancipazione. I partiti che si formano di volta in volta sono semplici mezzi per raggiungere questo fine, per assecondare il processo di autoliberazione e di autosoppressione del proletariato in una società senza classi. Il partito storico, or[...]



da Rassegna della stampa in KBD-Periodici: Rinascita - Mensile ('44/'62) 1944 - numero 2 - luglio

Brano: [...]tti. E non si può certo parlare di abbassamento della dignità personale se per fino lo sguattero della cucina di un albergo, o il facchino che lustrava i pavimenti delle camere poteva nelle periodiche riunioni di servizio liberamente discutere di piani di lavoro e del modo come attuarli Negli altri paesi ad un inserviente fissano il compito da eseguire ed il salario e basta s. Dopo aver fatto un paragon; fra ciò che avveniva in quegli anni nell' U.R.S.S. e ciò"che avvenivi nell' Italia fascista dove l' insincerità e la menzogna ererSo state elevate a regola di vita, il generale Nobile così prosegue : . Ché cosa sia oggi divenuto di quella polïrieadella samocritica io non so, ma qualunque rrasfortpaziópé .abbia' subito, sia il fatto che essa contribuì alla pietRezzà di, vita della gioventù sovietica: i giovani russi erano chiamati e 'partecipare con tutte le loro forze alla costruzione della nuova bocietà. Ciascuno aveva la sensazione di essere non già tino strumento ricco, ma un artefice consapevole di essa. Quando. alla fine del 1936, tornai[...]



da Carlo Salinari, Marxismo e critica letteraria in un libro di Lukàcs in KBD-Periodici: Rinascita - Mensile ('44/'62) 1953 - numero 11 - novembre

Brano: [...] 1953.
(Continua a pag. 632)
Marxismo e critica letteraria in un libro di Lukàes
Einaudi ci ha dato un nuovo volume di Giorgio Lukacs. Si tratta di una raccolta di saggi scritti fra il '35 e il '45, teorici e di critica applicata, spesso legati a un'immediata necessita polemica. Così i saggi Narrare o descriverei e La fisionomia intellettuale dei personaggi artistici ebbero origine dal dibattito sul formalismo e il naturalismo sviluppatosi in U.R.S.S. nel 1936, il carteggio con la Seghers risale alle discussioni avvenute in Germania nel 1938 sull'espressionismo e lo stesso saggio teorico di apertura sull'estetica marxista riflette le discussioni che seguirono la istaurazione in Ungheria della democrazia popolare. E' forse da questa occasione polemica che i saggi ritraggono la loro vivacità, il loro carattere così piacevolmente antiaccademico e antisistematico (anche se qua e là fa capolino un tono un po' professorale), la ricchezza di motivi, di spunti, di analisi critiche particolari, di esempi tratti da questo o quello scrittore : Balzac[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine U.R.S.S., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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