Brano: [...] non poteva essere diversamente, perché lo Stato sovietico era ancora da costruire. Stalin si rese padrone del Partito in parte grazie alla propria abilità manovriera e in parte perché patrocinava in modo coerente la sola politica giusta: quella della costruzione del socialismo in un paese solo. Egli ebbe buon gioco nel dimostrare l'incoerenza degli avversari, che volevano l'edificazione socialista senza rinunciare alle avventure internazionali (Trotskij) o senza procedere alla collettivizzazione dell'agricoltura (Bukarin). Divenuto padrone del Partito a partire dal 1928, Stalin poteva considerare il proprio potere come ormai saldo; e forse fu più che altro la sua natura diffidente a spingerlo alle purghe del '3438 (che lo stesso Krusciov avrebbe definito in gran parte inutili, e quindi dannose, nel 'suo famoso rapporto segreto).
Tuttavia, gli stessi successi dello stalinismo nell'edificazione del socialismo dovevano finire per mettere in crisi il regime. Accanto al Partito veniva infatti a prender forma lo Stato, con suoi organi, la sua bur[...]
[...]ovimento operaio italiano, per fare un solo esempio, è piena di tradimenti: il caso di Mussolini è soltanto il più clamoroso). La versione staliniana sui processi e le cospirazioni ha trovato quindi facilmente credito tra gli operai, perché veniva a confermare quella che era una loro convinzione psicologica, nata da una precisa esperienza storica. Se Mussolini e Bombacci, Bonomi e Saragat hanno tradito, perché non dovrebbero aver tradito anche i Trotskij e i Kamenev, i Tito e i Rajk ?
Ciò che gli operai non hanno invece digerito sono state le versioni ufficiali sulle riabilitazioni; mentre gl'intellettuali hanno bevuto anche quelle.
Risposta alla Nona domanda. — Ho già risposto implicitamente a questa domanda. La liquidazione dello Statoguida e del Partitoguida non possono non avere enormi ripercussioni nei rapnorti tra l'Urss e i paesi e i partiti comunisi. Sempre per fare il coito parallf'o storico, siamo alla fine del periodo «'iarobino» e all'apr`,ii di una fase completamente nuova. In Italia, ouesta face nuc a si chiama «via italiana d[...]