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Il segmento testuale Testaccio è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 63Analitici , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Pier Paolo Pasolini, Le ceneri di Gramsci in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1955 - 11 - 1 - numero 17

Brano: [...] meno sventato e impuramente sano dei nostri padri — non padre, ma umile fratello — già con la tua magra mano
delineavi l'ideale che illumina
(ma non per noi: tu, morto, e noi
morti ugualmente, con te, nell'umido
LE CENERI DI GRAMSCI 73
giardino) questo silenzio. Non puoi,
lo vedi ?, che riposare in questo sito
estraneo, ancora confinato. Noia
patrizia ti é intorno. E, sbiadito,
solo ti giunge qualche colpo d'incudine
dalle officine di Testaccio, sopito
nel vespro: tra misere tettoie, nudi
mucchi di latta, ferrivecchi, dove
cantando vizioso un garzone già chiude
la sua giornata, mentre intorno spiove.
Tra i due mondi, la tregua, in cui non siamo. Scelte, dedizioni... altro suono non hanno, ormai, che questo del giardino gramo
e nobile, in cui caparbio l'inganno
che attutiva la vita resta nella morte:
nei cerchi dei sarcofaghi non fanno
che mostrare la superstite sorte
di gente laica le laiche iscrizioni
— in queste grigie pietre — corte
e imponenti. Ancora di passioni
sfrenate senza scandalo son arse
le ossa dei miliard[...]

[...]
l'umile corruzione. Quanto più é vano
— in questo vuoto della storia, in questa ronzante pausa in cui la vita tace — ogni ideale, meglio é manifesta
la stupenda, adusta sensualità
quasi alessandrina, che tutto minia
e impuramente accende, quando qua
nel mondo, qualcosa crolla, e si trascina il mondo, nella penombra, rientrando in vuote piazze, in scorate officine...
Già si accendono i lumi, costellando Via Zabaglia, Via Franklin, l'intero Testaccio, disadorno tra il suo grande
lurido monte, i lungoteveri, il nero fondale, oltre il fiume, che Monteverde ammassa o sfuma invisibile sul cielo.
Diademi di lumi che si perdono, smaglianti, e freddi di tristezza
quasi marina... Manca poco alla cena;
brillano i rari autobus del quartiere,
con grappoli d'operai agli sportelli,
e gruppi di militari vanno, senza fretta,
verso il monte che cela in mezzo a sterri fradici e mucchi secchi d'immondizia, nell'ombra, rintanate zoccolette
che aspettano irose sopra la sporcizia afrodisiaca: e, non lontano, tra casette abusive ai margini del monte, o[...]

[...]e abusive ai margini del monte, o in mezzo
82 PIER PAOLO PASOLINI
a palazzi, quasi a mondi, dei ragazzi
leggeri come stracci giocano alla brezza non piú fredda, primaverile; ardenti
di sventatezza giovanile la romanesca loro sera di maggio scuri adolescenti fischiano pei marciapiedi, nella festa
vespertina; e scrosciano le saracinesche dei garages di schianto, gioiosamente, se il buio ha resa serena la sera,
e in mezzo ai platani di Piazza Testaccio
il vento che cade in tremiti di bufera,
é ben dolce, benché radendo i capellacci
e i tufi del Macello, vi si imbeva
di sangue marcio, e per ogni dove
agiti rifiuti e odore di miseria.
È un brusio la vita, e questi persi
in essa, la perdono serenamente,
se il cuore ne hanno pieno: a godersi
eccoli, miseri, la sera: e potente
in essi, inermi, per essi, il mito
rinasce... Ma io, con il cuore cosciente
di chi soltanto nella storia ha vita,
potrò mai pii con pura passione operare,
se so che la nostra storia é finita ?
(1954)
PIER PAOLO PASOLINI


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Testaccio, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Anarchia <---And O <---Apuane <---Cinquale <---Ecco <---Estetica <---Fountains <---Già <---Monteverde <---Noia <---Piazza Testaccio <---Poetica <---Storia <---Versilia <---Via Franklin <---Via Zabaglia <---adocchiano <---fischiano <---goethiano <---italiano <---scrosciano