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ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Il segmento testuale Terzo Reich è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 87Entità Multimediali , di cui in selezione 44 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 110

Brano: [...]Particolarmente attento alla dialettica del rapporto tra regime politico e regime economico, che già aveva ispirato la sua critica alla democrazia weimariana, Neumann trasferì questo interesse nello studio del regime nazista, centrandone le caratteristiche soprattutto nel cambiamento del rapporto Statosocietà, richiamando costantemente la manipolazione delle masse di cui il nazismo fu protagonista e pervenendo nella sostanza alla definizione del Terzo Reich come regime del controllo sociale totale, tipicamente antioperaio.

Particolarmente importante era, all'interno dell’analisi del nazismo sviluppata da Neumann, l’affermazione dell’incompatibilità tra l’imperialismo e il regime democratico, come motivazione dell’ascesa del nazismo e insieme del modo nel quale esso realizza la sua gestione del potere, fornendo strumenti di analisi e concettuali che, al di là dell’esperienza determinata dal nazismo, recano un contributo teoricometodologico per lo studio dei regimi fascisti in generale e di taluni aspetti della società contemporanea nel suo com[...]

[...]unzionario e del servitore dello Stato, come entità astratta della tradizione prussiana, a ideali di ordine e di restaurazione. Con tali intendimenti, e senza esprimere una posizione politica autonoma, von Neurath conservò la carica di ministro degli Esteri anche nel gabinetto del generale von Schleicher, che facendo seguito al fallimento di von Papen era destinato ad aprire immediatamente la strada alla presa del potere del nazismo (v.).

Nel Terzo Reich

Grazie alla sua sostanziale indifferenza rispetto alle sorti della repubblica democratica, von Neurath accolse anche l’invito di Hitler, divenuto il 30.1.1933 cancelliere del Reich, a continuare a rappresentare gli interessi esterni della Germania dopo la conquista del potere [Machtergreifung). E come ministro degli Esteri del Terzo Reich, più che essere protagonista attivo della politica nazista, von Neurath garantì soprattutto verso l'esterno la le

gittimazione di una immagine moderata del nazismo, contribuendo a fare accettare in maniera indolore il mutamento di regime in Germania.

Tuttavia, per il fatto stesso di restare al suo posto, si rese anche corresponsabile di tutti gli atti della politica nazista diretti alla preparazione della Seconda guerra mondiale. Fu infatti durante la sua gestione del dicastero degli Esteri che il Terzo Reich realizzò sin dall’ottobre del 1933 l’abbandono della conferenza del disarmo e [...]

[...] von Neurath garantì soprattutto verso l'esterno la le

gittimazione di una immagine moderata del nazismo, contribuendo a fare accettare in maniera indolore il mutamento di regime in Germania.

Tuttavia, per il fatto stesso di restare al suo posto, si rese anche corresponsabile di tutti gli atti della politica nazista diretti alla preparazione della Seconda guerra mondiale. Fu infatti durante la sua gestione del dicastero degli Esteri che il Terzo Reich realizzò sin dall’ottobre del 1933 l’abbandono della conferenza del disarmo e l’uscita dalla Società delle Nazioni; in seguito von Neurath fu attivamente impegnato nella politica di riarmo della Germania nazista, come protagonista del patto navale anglotedesco (giugno 1935) e sostenitore della reintroduzione della coscrizione obbligatoria e della rioccupazione della Renania. Il 5.11.1937 fu, insieme ai capi militari, tra i partecipanti alla conferenza segreta (nota attraverso il cosiddetto protocollo di Hossbach che verrà alla luce in occasione del processo della Corte internazionale di Norim[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 640

Brano: [...]ive sui loro stessi comportamenti privati, in particolare sulla scelta della moglie, che era sottoposta a rigidi controlli secondo criteri di selezione razziale. Non fu casuale che molti aristocratici e rampolli della vecchia classe dirigente ambissero a far parte delle SS.

Himmler iniziò nello stesso tempo ad accumulare una serie impressionante di cariche che gli consentivano di avere nelle sue mani l'intero apparato repressivopoliziesco del Terzo Reich. Nominato già nel marzo

1933 capo della polizia bavarese, il 20 aprile seguente ebbe affidata da Hitler anche la direzione della polizia prussiana e della polizia politica (v. Gestapo), pur sottoposte formalmente al primo ministro prussiano Goering (v.). Liberatosi due anni dopo anche di quest’ultima limitazione, insieme al suo fidato collaboratore Reinhard Heydrich (v.) Himmler potè dedicarsi a tessere le trame che avrebbero portato le SS sempre più in alto, complottando contro gli ultimi esponenti dell’esercito che ancora godeva di una certa indipendenza: Blomberg e Fritsch. La rivalità [...]

[...] vero e proprio “Stato nello Stato” e di “Stato delle SS” che Himmler sarebbe riuscito a costruire gestendo in primo luogo tutta la politica di sterminio razziale e di rivoluzionamento razziale e demografico dell’Est europeo.

Da sinistra: Hans Frank (futuro governatore della Polonia) con Himmler e Reinhard Heydrich, massime autorità delle SS

Di più: lo storico K.D. Braker sosterrà autorevolmente che l'unico organismo veramente politico del Terzo Reich, in quanto portatore di un preciso progetto politico, era costituito appunto dalle SS. Un progetto indubbiamente contraddittorio e confuso, in cui cervellotiche elucubrazioni di ingegneria genetica (come il cosiddetto Piano Lebensborn, “fonte di vita”, che prevedeva la fecondazione di selezionate ragazze germaniche con il seme di giovani maschi di “razza germanica” scelti con altrettanto rigore; o quello per l'allevamento di alcune porzioni, selezionate, dei popoli slavi) si mescolavano inestricabilmente con grandiosi progetti di ricreare nelle lande orientali le condizioni medievali: una ser[...]

[...]di concentramento, nei ghetti e nelle riserve ebraiche (v. Deportazione, Campi di). Questo progetto era davvero “politico” e in senso forte, tanto è vero che soprattutto durante gli anni di guerra, di fronte all'indebolimento evidente del partito nazista che si limitava a curare la mobilitazione psicologica dell'opinione pubblica, Himmler e le SS punteranno decisamente a realizzare a tutti i costi quell'apparato terroristi corepressivo su cui il Terzo Reich, ai loro occhi, avrebbe potuto costruire le sue millenarie fortune.

Lo “Stato delle SS"

Nominato da Hitler nell'ottobre 1939

commissario per il “rafforzamento del popolo tedesco” (Reichskommissar fur die Festigung des deutschen Volkstums), qrazie al favore del Fuhrer Himmler "potè godere di poteri quasi illimitati, anche se di fatto si scontrò frequentemente, sia con l'esercito (cui spettava la gestione militare dei territori occupati) sia con gli organismi amministrativi politici (i governatori, ad esempio). Egli riuscì comunque a esautorare definitivamente la giustizia normale, che[...]

[...]otale, permanente integrazione di tutti gli esseri umani nel Reich e quindi la relativa possibilità di sorvegliare la situazione di ogni singolo individuo ».

La "soluzione finale" ebraica

Non stupisce se, all’interno di questo sistema politico, non sia rinvenibile un documento o un momento preciso in cui venne deciso ai vertici di dare il via alla “soluzione finale” (v.) del problema ebraico. In tutta la storia del nazionalsocialismo e del Terzo Reich tale soluzione era comunque chiaramente implicita e prevedibile, anche se la sua realizzazione non seguì una linea retta e chiara.

All’interno del regime nazionalsocialista si scontravano svariate opzioni circa la soluzione del problema ebraico (v. Ebrei) : dopo la fase dei pogrom caotici, come la cosiddetta “Notte dei cristalli” (v.) del 910.11.

1938, di cui il principale protagonista fu Goebbels, e dopo le restrizioni legislative, alcuni nazisti avevano accarezzato l’idea di trasferire tutti gli ebrei in Palestina (ma il progetto era fallito — ironia della sorte —

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 92

Brano: [...]ologetici su Hitler, Hess, Speer ed altri responsabili nazisti. Esistono, accanto a questi, altri editori e servizi di distribuzione di estrema destra che da molti anni divulgano sistematicamente l’ideologia fascista e neonazista.

Per fare qualche esempio, l’editore K.W. Schuetz KG, con sede a PreussischOldenburg, ha pubblicato da solo 8 libri su Hitler, fra cui i seguenti: « Hitler e il suo movimento — il capo di partito», «Adolf Hitler e il Terzo Reich — l’uomo di stato », « Adolf Hitler e la guerra — il generale », « Hitler raccontato dal vivo », « Gli ultimi giorni con Adolf Hitler », « Con i potenti fra cielo e terra — Capo pilota di Hitler ».

Anche la casa editrice Druffel, con sede a Leoni sul lago di Starnberg, fondata da Suendermann, già comandante di truppe d'assalto delle

S.S., decorato del distintivo d’oro della N.S.D.A.P. e sostituto addetto stampa del governo hitleriano, presenta nel suo catalogo diversi libri:

« I tre testamenti di Adolf Hitler », « Un altro Hitler — Racconto del suo architetto Herman Giesler », « Quar[...]

[...] Finlandia e Norvegia » (autore Hermann Hoelter, ex capo di stato maggiore del 20° Corpo alpino).

Dal 1957 escono dalla casa editrice Papel i cosiddetti « Quaderni per soldati », una serie in cui sono stati stampati milioni di volumi. In questi si racconta la guerra di rapina fascista con lo stesso linguaggio della propaganda nazista, dipìngendo gli abitanti dei paesi dell'Europa orientale quali esseri inferiori, esattamente come airepoca del Terzo Reich. Questi quaderni esaltano i crimini nazisti e li presentano nel più brutale gergo delle S.S., senza fare mai alcun riferimento ai genocidi, ai campi di sterminio e alle esecuzioni in massa. Gli autori di queste pubblicazioni settimanali (lette soprattutto dai giovani) sono per la maggior parte ex ufficiali nazisti, come per esempio l'ex capo delle S.S. Martin Grabatsch.

Da qualche tempo la propaganda neonazista viene divulgata in modo crescente anche attraverso la radio e la televisione. Ripetutamente e astenendosi dal commentarli, la televisione ha trasmesso molti film del regime nazista,[...]

[...]noti criminali neonazisti e revanscisti negli organi dirigenti di questi mass media.

Anche il mercato di dischi viene usato per divulgare efficacemente la propaganda neonazista fra le masse: sotto forma di pretesi « documenti sonori » si distribuiscono fra i giovani di oggi registrazioni dei discorsi tenuti dai capi nazisti, nonché inni fascisti.

La JahrVerlag, col legata al complesso editoriale Bertelsmann di Amburgo, sotto il titolo « Il Terzo Reich attraverso documenti

NSDAPTrstfen in Hamburg: Direkt «nterm Hakenkreuz posteri USNazi Gary «Gerhard* Lauck, neben ìhm dar bundasdeutsche NSDAPFùhrer Wilhelm WùBbeis. airt Frùfrrsntner aus dem westilliacfcen Bochoit

92



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 674

Brano: [...]rimo governo popolare di Croazia, poi presidente dell'Arbitraggio marittimo e membro del Comitato per il diritto marittimo dell'istituto adriatico di Fiume.

G.Sco.

Slang!, Franz Paul

N. ad Altmunster (Austria) il 26.3. 1908, m. in carcere nel 1971; poliziotto.

Membro dal 1931 della polizia austriaca e addetto alla Sezione politica, per alcuni anni impegnato nel dare la caccia ai nazisti, nel 1938 (dopo l'annessione dell'Austria al

Terzo Reich) si iscrisse al Partito nazionalsocialista ed entrò nella Gestapo, assegnato all’Ufficio T4 di Berlino (così chiamato perché aveva sede nella Tiergartnerstrasse al n. 4). Annesso alla Cancelleria di Hitler diretta da Philipp Bonhler, tale ufficio aveva l’incarico di esegui' re operazioni particolarmente riservate.

L'eutanasia nazista

Nel settembre 1939 il Fùhrer ordinò verbalmente a Bonhler di organizzare su vasta scala un programma per la eliminazione fisica di quei cittadini tedeschi le cui vite erano « indegne di essere vissute » (malati mentali, handicappati, invalidi, ecc.). A tale[...]

[...]a “soluzione finale del problema ebraico”, Stangl venne trasferito con il grado di capitano a Lublino per occuparsi del problema in quella zona. Nell’aprile 1942 egli ebbe così affidato il comando del campo di sterminio di Sobibor (v.) e, nell’agosto, il compito di riorganizzare il campo di Treblinka (v.). In quest’ultimo lager egli rinnovò gli impianti, portando le camere a gas da

4 a 10, tanto da raggiungere il record (imbattuto in tutto il Terzo Reich) di eliminare 18.000 cadaveri al giorno.

Himmler, durante una visita compiuta a Treblinka, definì Stangl come « il più efficiente comandante di un Centro di sterminio » e lo decorò con la “Croce di guerra di I classe con spade”, decorazione ambitissima dai nazisti. Da parte sua, Eichmann (v.) dirà del suo collega Stangl: « Un comandante che non rifiutava mai le spedizioni che gli inviavamo a ritmo intenso, anche se era oberato di lavoro ».

Durante un processo (svoltosi nel 1970) il testimone Richard Glazar (uno dei pochi sopravvisuti allo sterminio), riferirà che luogo preferito da Stan[...]

[...] non rifiutava mai le spedizioni che gli inviavamo a ritmo intenso, anche se era oberato di lavoro ».

Durante un processo (svoltosi nel 1970) il testimone Richard Glazar (uno dei pochi sopravvisuti allo sterminio), riferirà che luogo preferito da Stangl era un terrapieno, dal quale come comandante poteva dominare l’intero campo, per controllare che tutto si facesse secondo i suoi precisi ordini.

Quando prevalse tra i dirigenti politici del Terzo Reich la tesi degli “economisti” che dimostrarono la convenienza di sfruttare economicamente la forzalavoro dei deportati anziché eliminarli subito, i lager di Sobibor e Treblinka furono smantellati e Stangl, giudicato inesperto di fronte ai nuovi metodi di gestione dei campi, si trovò per qualche tempo disoccupato. Ma alla fine del

1943 egli fu inviato in Italia per combattere i partigiani, compito in cui però non riuscì a emergere.

I processi

Alla fine della guerra, Stangl venne arrestato dagli americani in quanto ufficiale delle SS; ma l’omertà dei suoi camerati gli permise di nasconder[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 839

Brano: [...]desche.

In effetti Quisling, il quale sperava che la fine della gestione commissariale insediata come modus viveridi nel settembre del 1940 potesse dare spazio a un autonomo governo norvegese alleato del Reich, si trovò alla testa di un governo puramente nominale: non ottenne dai tedeschi la conclusione di un accordo di pace, non ottenne

il consenso all’adesione della Norvegia al Patto Anticomintern e al Patto Tripartito. Proprio perché il Terzo Reich non voleva riconoscere alla Norvegia Io status di alleata, ma intendeva ribadirne la soggezione e mantenerne incerto il futuro, Quisling non riuscì a ottenere autonome forze armate norvegesi. Egli rimase per giunta sottoposto alle dipendenze del commissario del Reich Terboven, i cui poteri non

furono in alcun modo circoscritti dalla creazione del gabinetto Quisling.

Il momento stesso nel quale avvenne l'insediamento del nuovo governo ne predestinò la funzione: nel 1942 il Terzo Reich aveva già subito la battuta d’arresto sul Fronte Orientale e si apprestava a inasprire su tutta la linea[...]

[...]gia Io status di alleata, ma intendeva ribadirne la soggezione e mantenerne incerto il futuro, Quisling non riuscì a ottenere autonome forze armate norvegesi. Egli rimase per giunta sottoposto alle dipendenze del commissario del Reich Terboven, i cui poteri non

furono in alcun modo circoscritti dalla creazione del gabinetto Quisling.

Il momento stesso nel quale avvenne l'insediamento del nuovo governo ne predestinò la funzione: nel 1942 il Terzo Reich aveva già subito la battuta d’arresto sul Fronte Orientale e si apprestava a inasprire su tutta la linea le misure di saccheggio di materie prime e di prodotti industriali nonché la rapina di manodopera nei paesi occupati, parallelamente al rilancio della guerra psicologica nel segno della « crociata » antibolscevica e all inizio della « soluzione finale » della questione ebraica.

Quisling si assunse così la responsabilità della intensificazione del processo di generale nazificazione del paese: non solo del totale asservimento dell’economia norvegese alle esigenze dell’economia di guerra d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 136

Brano: [...]comunque terrorizzata dai nazisti. Perciò si sa solo di qualche raro contatto tra comunisti di Sachsenhausen e i loro compagni di Berlino, tra preti deportati a Dachau ed esponenti del clero di Monaco.

Notizie di Dachau e di Buchenwald giunsero peraltro all'esterno dei campi grazie a prigionieri evasi e ai pochissimi che ne furono liberati. Tra questi ultimi, alcuni ebrei nel 1938 poterono uscire dal lager ed emigrare all’estero, lasciando al Terzo Reich tutti i loro averi.

Questi ex deportati descrissero ampiamente e con ogni mezzo quanto succedeva in Germania, ma semplicemente non furono creduti dall’opinione pubblica benpensante. Uno di loro, il famoso psicanalista viennese Bruno Bettelheim, rifugiato in America, per anni non riuscì a trovare un organo di stampa disposto a pubblicare le sue testimonianze, sia perché sembrava impossibile che la civile e colta Germania fosse arrivata agli eccessi da lui descritti, sia perché, fino allo scoppio della guerra, i governi delle democrazie occidentali nutrirono la speranza di trovare in Hitler [...]

[...]e occidentali nutrirono la speranza di trovare in Hitler un alleato contro il bolscevismo e preferivano non inimicarselo con tali rivelazioni.

L’ampliamento dei campi

L’organizzazione clandestina creata dai primi internati necessariamente cambiò con la trasformazione dei lager che, originariamente destinati ai soli politici tedeschi, videro rapidamente aumentare il numero dei deportati: nel 1938, dopo l'Anschluss che incorporò l'Austria al Terzo Reich, la deportazione venne estesa agli antinazisti austriaci e a un numero sempre crescente di ebrei; nel 1939 fu la volta dei cèchi e, dalla fine del 1939, cominciarono ad arrivare i polacchi, i norvegesi, i danesi, i belgi, gli olandesi, i francesi, gli spagnoli; nel 1941 venne la volta degli jugoslavi, dei greci, dei sovietici; dal 1943 toccò infine agli italiani e agli ungheresi.

I comunisti tedeschi, organizzati fin dall'inizio, allo scoppio della Seconda guerra mondiale avevano già, come s'è detto, anni di esperienza e molti di loro anche conoscenze internazionali per essersi incontrati [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 188

Brano: Nuovo Ordine Europeo

Nuovo Ordine Europeo

Neuordnung Europas. Parola d ordine propagandistica con la quale il Terzo Reich cercò di mistificare gli scopi bellici della Germania nella Seconda guerra mondiale. Al tempo stesso, essa celava le ambizioni imperialistiche e annessionistiche della classe dirigente germanica nei confronti dell’intera Europa, dalla costa atlantica della Francia possibilmente ai territori dell Unione Sovietica al di là degli Urali, e anche i suoi propositi di ripristinare un dominio coloniale tedesco (verosimilmente in Africa). Ne furono tra i più ferventi propugnatori il ministro della propaganda Goebbels (v.) (che dal marzo del 1940 cercò di dare una concreta formulazione alla specifica i[...]

[...]colarsi in inopportune promesse, ma anche stimolare il collaborazionismo nelle popolazioni occupate, facendo balenare la speranza di riconquistare un qualche peso specifico in seguito alla compartecipazione alla vittoria tedesca.

Non è qui il luogo di seguire tutte le vicende e gli sviluppi che accompagnarono la formulazione del N.O.E.. Basta averne sottolineato la duplice funzione: politicopropagandistica, di copertura dei veri obiettivi del Terzo Reich, obiettivi che andavano molto al di là della aggressiva politica annessionistica deH’impero germanico durante la Prima guerra mondiale; e al tempo stesso di strumento per convogliare sotto la direzione del Reich nazista la concentrazione di tutte le forze dei territori occupati, agitando insieme, con la pratica del terrorismo ideologico e poliziesco, minacce di vendetta e lusinghe di mitigazione della condanna, in quella alternanza di verità e di menzogna, di brutalità e di opportunismo, che fu il metodo di condotta tipico dei protagonisti dell’Europa nazista.

E.Co.

Bibliografia essenzi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 604

Brano: [...] sarebbero andate le cose per l'Italia qualora gli antifascisti, anziché riscattare moralmente agli occhi del mondo il popolo italiano or

ganizzando e conducendo una strenua lotta ventennale, fossero rimasti inerti. A dimostrazione di ciò, basta paragonare il prezzo pagato dall’Italia con la sorte subita dalla Germania. A questa, gli Alleati neanche proposero un trattato, dal momento che non esisteva più come stato: cancellato dalla Storia il Terzo Reich, il popolo tedesco e il suo territorio vennero semplicemente tagliati a pezzi e suddivisi in “zone di occupazione” tra le quattro grandi potenze. La Prussia Orientale e la Slesia furono annesse, rispettivamente, all’U.R.S.S. e alla Polonia; venne riconosciuta l’indipendenza dell’Austria (alla quale non furono chieste riparazioni di guerra) ; milioni di tedeschi furono espulsi dai territori annessi agli stati dell’Europa orientale; incalcolabili furono le riparazioni economiche pagate dai tedeschi a favore dell’U.R.S.S. e delle altre potenze vincitrici. Sulle ceneri del Terzo Reich sorsero inf[...]

[...]tro grandi potenze. La Prussia Orientale e la Slesia furono annesse, rispettivamente, all’U.R.S.S. e alla Polonia; venne riconosciuta l’indipendenza dell’Austria (alla quale non furono chieste riparazioni di guerra) ; milioni di tedeschi furono espulsi dai territori annessi agli stati dell’Europa orientale; incalcolabili furono le riparazioni economiche pagate dai tedeschi a favore dell’U.R.S.S. e delle altre potenze vincitrici. Sulle ceneri del Terzo Reich sorsero infine la Repubblica Federale Tedesca e la Repubblica Democratica Tedesca, quest’ultima confinante con la Polonia lungo i due fiumi Oder e Neisse. Berlino fu spezzata in due. L’8.9.1951, a San Francisco, venne firmato il Trattato di pace con il Giappone. In virtù di questo trattato, sottoscritto da 49 stati ma rifiutato dall’U.R.S.S., dalla Cecoslovacchia e dalla Polonia, il Giappone diventò di fatto una grande base militare degli U.S.A. in Estremo Oriente. Gli americani si assicurarono l’amministrazione diretta delle isole giapponesi Ryukyu, delle Bonin e altre minori, il diritto di [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 155

Brano: [...]ò rendere ancor più difficile la posizione della Norvegia, stante fra l'altro il disegno degli stati maggiori anglo^francesi di accorrere in sostegno della Finlandia. E proprio questo disegno indusse la Gran Bretagna all'accordo di compromesso con la Norvegia deil'11.3.1940 (in base al quale la Gran Bretagna non poneva ostacoli alle forniture norvegesi alla Germania), due settimane dopo che la Norvegia aveva firmato un accordo commerciale con il Terzo Reich.

I preliminari dell'invasione tedesca

Al momento della firma degli accordi commerciali con le due potenze contendenti, la posizione della Norvegia era in realtà già uscita dall'ambito delle trattative puramente commerciali, essendo il paese stesso oggetto di considerazioni strategiche, sia da parte dell 'Inghilterra che della Germania.

Se agli inglesi interessava bloccare i rifornimenti tedeschi via Norvegia, alla Germania la costa norvegese interessava come base di operazioni aeree e navali contro l'Inghilterra. Questo spiega l'impegno con il quale lo stato (maggiore della Marina te[...]

[...]rmania la costa norvegese interessava come base di operazioni aeree e navali contro l'Inghilterra. Questo spiega l'impegno con il quale lo stato (maggiore della Marina tedesca si adoperò per fare presente a Hitler l'importanza della posizione norvegese, al di là delle prese di posizione ideologiche di Alfred Rosenberg che puntava su Quisling e sul suo movimento filonazista per la nazificazione della Norvegia e per acquisire allo schieramento del Terzo Reich il potenziale razziale nordico della Norvegia.

Noi sappiamo che sin dai primi di ottobre del 1939 l'ammiraglio Raeder, capo di stato maggiore della Marina tedesca, aveva esplicitamente richiamato l’attenzione di Hitler sulla necessità di preparare uno sbarco in Norvegia. Al processo di Norimberga del 1946, i capi nazisti sosterranno che l’invasione della Norvegia si era resa necessaria per prevenire l’imminenza di una analoga operazione da parte degli inglesi. Questa tesi dei capi nazisti, accusati di aggressione, avrà evidenti finalità giustificazioniste, ma per quanto artificiosa nelle s[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 612

Brano: [...] contro il nuovo corso politico. Del tutto emarginato dal 1958, accusato pubblicamente di tradimento al XXII Congresso del P.C.U. S. (1961), scomparve dalla scena politica e finì i suoi anni in pensione.

Kaltenbrunner, Ernst

N. a Ried (Austria) il 4.10.1903, m. a Norimberga il 16.10.1946; avvocato.

Nazista e membro delle SS dal 1932, arrestato e condannato per sovversione dal governo austriaco nel 1935, dopo l’annessione dell’Austria al Terzo Reich divenne segretario di stato austriaco per la sicurezza (11.3.1938). Nello stesso anno fu promosso alto ufficiale delle SS e deputato al Reichstag.

Dopo l’inizio della Seconda guerra mondiale proseguì in una rapida carriera: capo della polizia austriaca nell’aprile 1941, fu poi chiamato a sostituire Reinhard Heydrich al vertice della polizia segreta. Fu quindi stretto collaboratore di Himmler in tutti i crimini perpetrati nel corso della guerra contro gli ebrei e le popolazioni dei paesi occupati.

Catturato dagli Alleati, processato a Norimberga (v.) e condannato a morte, fu impiccato su[...]

[...]hi ».

Keitel, Wilhelm von

N. a Gandersheim (Germania) il 22. 9.1892, m. a Norimberga il 16.10. 1946; generale nazista.

Ufficiale di artiglieria nella Prima guerra mondiale, riprese la carriera militare nel 1922 nella Reichswehr e nel 1933 era maggiore generale presso il ministero della Difesa della repubblica di Weimar. Con l’ascesa di Hitler al potere divenne uno dei quadri militari del nazismo, capo dell’Ufficio delle Forze armate del Terzo Reich.

Promosso generale nel 1937, spalleggiato dal maggiore Alfred Jodl (v.), da Himmler e da Goering, Keitel architettò due scandali che avrebbero indotto alle dimissioni, rispettivamente, il ministro della Guerra Werner Blomberg (accusato di aver sposato una ex prostituta) e il comandante della Wehrmacht Werner von Fritsch (accusato di omosessualità). In realtà, i due personaggi furono liquidati perché esponenti della vecchia casta militare e poco inclini entrambi ad assecondare i progetti bellici di Hitler. Ricompensato (4.2.1938) con la nomina a capo di stato maggiore generale alle dirette [...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Terzo Reich, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---nazista <---nazisti <---nazismo <---comunista <---italiano <---Storia <---Partito comunista <---U.R.S.S. <---fascisti <---italiani <---Bibliografia <---S.S. <---socialista <---Diritto <---Fisica <---Pratica <---fascismo <---fascista <---italiana <---antifascista <---C.L.N. <---comunisti <---fasciste <---ideologia <---nazionalsocialista <---U.S.A. <---collaborazionisti <---hitleriana <---imperialismo <---italiane <---nazionalista <---naziste <---Comitato centrale <---La guerra <---Litorale Adriatico <---S.A. <---antifascisti <---antipartigiana <---collaborazionismo <---filonazista <---hitleriano <---nazionalsocialismo <---Nuovo Ordine <---P.C. <---P.S.I. <---Repubblica Federale Tedesca <---antifascismo <---antinazista <---azionista <---dell'Europa <---fanatismo <---ideologica <---ideologico <---prussiano <---psicologica <---terrorismo <---Adolf Hitler <---Adriatisches Kustenland <---Dialettica <---Diplomatica <---Gran Bretagna <---Ingegneria <---La prima <---N.S.D.A.P. <---Nuovo Ordine Europeo <---P.C.I. <---Regina Coeli <---San Francisco <---Sistematica <---Stati Uniti <---Stato di diritto <---U.R. <---antibolscevismo <---azionisti <---bolscevismo <---capitalismo <---collaborazioniste <---dell'Asse <---dell'Austria <---dell'Italia <---gregoriano <---liste <---nazifasciste <---nazionalismo <---neonazista <---opportunismo <---perialismo <---prussiana <---sindacalisti <---socialisti <---staliniane <---weimariana <---weimariani <---A.L. <---A.V.N. <---A.V.N.O.J. <---AEG <---Accademico di Francia <---Africa del Nord <---Aktion TA <---Al I <---Albert Jensen <---Alberto Cianca <---Aldo Praloran <---Alexander Schmorell <---Alla sera <---Alto Commissario <---Angelo Della Morte <---Armata a Stalingrado <---Attilio De Lorenzi <---Augusto Bianchi <---Azione Reinhard <---Benedetto Croce <---Berlin DDR <---Berlino Ovest <---Bertelsmann di Amburgo <---Bor-Komorowski <---Brigata SS <---Brigate nere <---C.A.P. <---C.C. <---C.L.N.R.P. <---Cacciatori delle Alpi <---Camera di Commercio <---Cancelleria di Hitler <---Cari Schmitt <---Cari Severing <---Carolina Zecchi <---Carta Atlantica <---Carta Atlantica Cv <---Cernusco sul Naviglio <---Cividale-Udme <---Columbia University <---Comitato italiano <---Comune di Sesto Fiorentino <---Comune di Verona <---Conferenza di Dumbarton Oaks <---Conferenza di Parigi <---Conferenza di Teheran <---D.C. <---DDR <---Da Versailles a Norimberga <---Dante Fedi <---Danzica-Prussia <---Das Reich <---De Gasperi <---De Roja <---Decima M <---Decima M A S <---Der Wahrheit <---Difesa del Risorgimento <---Dipartimento di Stato <---Direzione del Centro <---Direzione del Genio <---Diritto marittimo <---Distaccamento Comando <---Domenico Baron <---Dreimal Osterreich <---Duilio Argen <---Dumbarton Oaks <---Duomo di Torino <---E.P.L.J. <---Editori Riuniti <---Ein Buch <---Eleanor Roosevelt <---Energie Nuove <---Enrico Connastri <---Ernest Rohm <---Ernst Rohm <---Esteri del Reich <---Esteri del Terzo Reich <---Estradato in Germania 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