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Il segmento testuale Storia e coscienza di classe è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 69Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 435

Brano: [...]e nella Repubblica dei consigli la carica di vicecom

missario del popolo all’istruzione. Quella ancorché confusa e improvvisata esperienza segnò la definitiva identificazione di Lukàcs nel Partito comunista e l’inizio del suo cammino verso l’acquisizione effettiva del marxismo e del leninismo. Prima con la rivista Kommunismus, edita a Vienna come organo della Terza Internazionale, poi con i saggi raccolti in Geschichte und Klassenbewusstsein (Storia e coscienza di classe) del 1922, Lukàcs si fece interprete delle tendenze estremistiche con cui già Lenin si era scontrato l’anno prima al III Congresso deH’Internazionale. Il suo libro, l’opera filosoficamente più rilevante in quésta tendenza del marxismo, avrà un’influenza di lunghissima durata, ancora non esaurita, su tutta la cultura europea, costituendo per molti decenni la versione fondamentale del marxismo con cui dovranno misurarsi le grandi correnti del pensiero europeo non marxista.

Come scriverà lo stesso Lukàcs quarantacinque anni più tardi, « Storia e coscienza di classe » rappresenta la tendenza a[...]

[...]ontrato l’anno prima al III Congresso deH’Internazionale. Il suo libro, l’opera filosoficamente più rilevante in quésta tendenza del marxismo, avrà un’influenza di lunghissima durata, ancora non esaurita, su tutta la cultura europea, costituendo per molti decenni la versione fondamentale del marxismo con cui dovranno misurarsi le grandi correnti del pensiero europeo non marxista.

Come scriverà lo stesso Lukàcs quarantacinque anni più tardi, « Storia e coscienza di classe » rappresenta la tendenza a « interpretare il marxismo esclusivamente come teoria della società, come filosofia del sociale, e a ignorare o a respingere la posizione in esso contenuta rispetto alla natura ». Nel libro, soprattutto con l’accentuazione del concetto marxiano di alie^ nazione e con la sua interpretazione in termini vicini a quelli deM'idealismo hegeliano, si esprimeva la crisi dell’alta cultura europea e la sua ricerca di un rapporto con il proletariato che l'ormai avviato riflusso dell’ondata rivoluzionaria del dopoguerra ren^ deva particolarmente difficile.

La critica espres[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 297

Brano: [...]empirsi di connotazioni ulteriori e fondamentalmente per indicare la distinzione fra rivoluzionari (ortodossi) e revisionisti. Al socialdemocratico tedesco Kautsky, già massimo difensore della ortodossia, toccherà in seguito di essere accusato quale revisionista, quindi definito « rinnegato » in un famoso opuscolo di Lenin.

Il « marxismo ortodosso »

In un notissimo saggio dal titolo

Che cos'è il marxismo ortodosso? (contenuto nel volume Storia e coscienza di classe) nel 1923 il filosofo Gyorgy Lukàcs definì l’ortodossia del marxismo come « or

todossia metodologica » e non come dottrina chiusa e compiuta. Di fronte al problema se esista o meno un marxismo « ortodosso », si riproduce la distinzione fra coloro che fanno del marxismo una ideologia, visione del mondo o dottrina generale, e coloro che lo considerano invece un metodo di indagine della realtà storicamente determinato.

Nel linguaggio politico e nella storia del movimento operaio il ricorso alla difesa dell’ortodossia della dottrina ha assunto spesso carattere dogmatico, accompagnandosi all[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 608

Brano: [...], Rousseau e Marx, Roma 1964; Dobb M., Economia politica e capitalismo, Torino 1968; Engels F., Antidiihring, Roma 1968; Gramsci A., Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce, Roma 1970; Korsch K., Karl Marx, Bari 1969; Labriola A., La concezione materialistica della storia, Bari 1965; Lenin V. I., Che cosa sono gli amici del popolo, Roma 1972; Lenin V. I., Karl Marx, Roma 1965; Lichtheim G., Il marxismo, Bologna 1971; Lukàcs G., Storia e coscienza di classe, Milano 1967; Mandel E., Che cos’è la teoria marxiana dell’economia, Roma 1967; Mehring F., Vita di Marx, Roma 1972; Mondolfo R., Umanesimo di Marx, Torino 1968; Pietranera G., Capitalismo ed economia, Torino 1966; Rossi M., Marx e la dialettica hegeliana, Roma 19601963; Vacca G., Marxismo e analisi sociale, Bari 1969; Vranicki P., Storia del marxismo, Roma 19711972; A.A.V.V., Marx vivo, Milano 1969; Il pensiero di Karl Marx, a cura di Cesare Piandola, Torino 1971; Il pensiero di Marx, a cura di Umberto Cerroni, Roma 1972.

U.Ce.

Matjasic, Mario

N. a Trieste T8.12.1907, m. durante la [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 436

Brano: [...]Saggio storico filosofico sulle forme della grande epica, a cura di F. Saba Sardi (Milano 1962); Lenin (1924), a cura di G.D. Negrin (in « Il Filo rosso », 196263; ristampato a Torino nel 1970); L’anima e le forme, a cura di S. Bologna (Milano 1963); Realisti tedeschi del XIX secolo, a cura di F. Codino (Milano 1963); Scritti di sociologia della letteratura, a cura di G. Piana (Milano 1964); Il romanzo storico, a cura di E. Arnaud (Torino 1965); Storia e coscienza di classe, a cura di G. Piana (Milano 1967); Conversazioni con Lukàcs, di W. Abendroth, H.H. Holz, L. Kofler, a cura di C. Piandola (Bari 1968); il marxismo nella coesistenza

(Roma 1968); Marxismo e politica culturale (Torino 1968); Cultura e potere, a cura di

C. Benedetti (Roma 1969); Estetica, a cura di Anna Marietti Solmi (Torino 1971). Innumerevoli sono gli articoli e i saggi di Lukàcs o sul suo pensiero, apparsi in giornali e riviste. Si veda, per una completa bibliografia, l’articolo apparso su « l'Unità del 6.6.1971.

Lulli, Folco

N. a Firenze il 3.7.1912, m. a Roma il 24.5.1970; att[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Storia e coscienza di classe, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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