Il segmento testuale Stato nello Stato è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 43Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 699
Brano: Ponza
nel Comitato direttivo, i cui membri oltretutto non erano eletti dalla base ma cooptati dal vertice, col risultato di creare un microsistema di potere dittatoriale, in netto contrasto con i principi per cui molti avevano lottato, sacrificando la propria libertà e la vita stessa. In sostanza, con la giustificazione della lotta si instaurava uno « Stato nello Stato » con tutte le conseguenze negative per coloro che non partecipavano direttamente al potere, e per lo sviluppo stesso del progresso culturale dei singoli, in senso comunista e rivoluzionario.
Contestata fin dall’inizio dai confinati bordighiani, perché condizionante l’autonomia di giudizio del singolo militante, quella struttura verticistica venne sempre rigidamente confermata dai dirigenti del partito. E ciò, nonostante che lo stesso Umberto Terracini (v.), che pure era uno dei più autorevoli fondatori del partito, in una lunga lettera indirizzata nel marzo 1938 da Ponza al Centro del P.C[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 332
Brano: [...]ora in corso gli ultimi combattimenti contro le forze naziste.
L’O.F., sorta all’inizio come organizzazione politica di lotta antifascista in cui convergevano diverse componenti politiche, nel corso della lotta armata divenne l’organizzazione politica che controllava e organizzava il sorgente esercito partigiano. Grazie alla mobilitazione popolare di massa sorta intorno a essa, si trovò a operare come fonte di un nuovo potere politico, di uno Stato nello Stato, per cui si fece promotrice di nuovi organi statuali che operarono sotto la sua direzione politica. In questo modo l’O.F. fu l’origine di un nuovo tipo di Stato che, a liberazione avvenuta, si trasformò, con un processo non sempre agevole, nell’odierno Stato socialista sloveno nel quadro dello Stato socialista jugoslavo.
Nel dopoguerra l’O.F. si trasformò in Alleanza socialista del popolo lavoratore, oggi caratterizzata come l’organizzazione in cui s’incontrano le particolarità e le diversità di interessi, ossia il « pluralismo di interessi », per edificare una società di tipo socialista b[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 331
Brano: [...]a Slovenia (Sfovenski na
rodno osvobodilni odbor, S./V.O.O.) con il compito di esercitare il potere politico e amministrativo nelle zone già liberate, in quelle semiliberate e nelle zone ancora soggette alloccupazione. Dovunque, si trattava di organizzare l’aiuto materiale alle formazioni armate, mobilitare nuove leve, risolvere i problemi quotidiani della popolazione che si riconosceva nel nuovo nucleo di potere. Era già sorto, dunque, « uno Stato nello Stato », come si espresse il segretario dell’O.F., nonché segretario del Partito comunista della Slovenia Boris Kidric. II nuovo potere non doveva più basarsi sui principi che avevano retto lo Stato monarchico, bensì su principi democratici, di partecipazione popolare diretta, di giustizia sociale e di completa eguaglianza. Fin dalla sua prima seduta, lo S.N.O.O. emise quattro decreti e costituì alcune sezioni amministrative svolgenti funzioni ministeriali.
Il programma definitivo dell’O.F., basato sui principi già indicati, venne approvato l’1.11.1941. Nell’autunno del 1941 la rete dell’O.F. er[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 138
Brano: [...]i quadri per la creazione dell’organo di controspionaggio definito Smersc (abbreviazione di Smertj Scpionam: Morte alle spie), a dirigere il quale fu chiamato V. S. Abakumov.
Secondo dopoguerra
Subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale i servizi di sicurezza si emanciparono definitivamente dall’apparato del partito, furono resi indipendenti e posti alle dirette dipendenze della segreteria privata di Stalin, costituendo di fatto uno Stato nello Stato.
Nel 1946 tutti i Commissariati del popolo mutarono la loro denominazione in ministeri: l’N.K.V.D. assunse il nome di Ministero degli interni (M.V.D.) e l’N.K.G.B. fu chiamato Ministero per la sicurezza dello Stato (M.G.B.). Nel corso dello stesso anno il generale Kruglov fu nominato Ministro degli interni al posto di Berija.
Negli anni che seguirono e fino alla morte di Stalin si ebbero altre epurazioni e nuovi « casi ». Nel 1949, avendo Stalin incaricato gli organi di sicurezza di trovare le prove dell’attività sleale di alcuni comunisti di primo piano, fu montato il clamoroso « affar[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 465
Brano: [...]altri. Forme di banditismo che la mafia ha sempre utilizzato per operazioni rischiose ed efferate, come per esempio la strage di Portella della Ginestra del 1° Maggio 1947, per poi consegnare i banditi vivi o morti alla polizia, rendendo a questa un servizio destinato a essere ripagato con la concessione di ulteriori spazi all’attività mafiosa. La mafia si presenta così come forza d’« ordine », come potenza che tratta con altre potenze.
Uno « Stato nello Stato », dirà compiaciuto il giurista Santi Romano, mentre Guido Lo Schiavo, un altissimo magistrato presidente di sezione della Corte di Cassazione, ebbe a dire che « c’era da parte di quella mafia antica coerenza, volontà di giustizia, equilibrio morale. La civilizzazione e il progresso hanno determinato la mafia, l’hanno resa strumentale ».
Origini sociali
Queste caratteristiche della mafia non costituiscono certo una spiegazione delle sue origini e queste non vanno neppure ricercate nel carattere « tutto particolare » dei siciliani, nel loro concetto d’« onore »
o nelle loro « tare » r[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 190
Brano: [...]concessioni sulle acque ogni diritto dello Stato al riscatto e prorogava di 10 anni la scadenza delle concessioni, fai, sificando i documenti che dovevano servire alle autorità statali per il calcolo dei costi, la Edison (come del resto le altre società del settore, ma con tutta l’autorità conferitale dalla sua incontrastata potenza) nel 1936 divenne, come riconobbe perfino uno dei dirigenti delle Corporazioni fasciste, Alfredo Giarratana, uno « Stato nello Stato ». Costituito l’I.R.I., l’ente statale passò il pacchetto azionario della più forte società finanziaria italiana, la Bastogi, a un consorzio formato dalla Edison e dagli altri massimi esponenti dell’industria del Paese [Pirelli, Agnelli, Centrale, Montecatini, S.A.D.E., Assicurazioni Venezia). Con questa operazione l’I.R.I. rinunziò di fatto a intervenire in concorrenza con gli interessi privatistici e riconfermò la propria natura di ente creato per sanare, a spese dell’intera collettività nazionale, i paurosi deficit derivanti dagli indirizzi speculativi della classe dirigente (v. Capitale f[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 149
Brano: [...]er, gliene fu affidata la direzione.
Fedele esecutore degli orientamenti di politica estera del fratello (teorico della « missione » anticomunista degli U.S.A. nel mondo nel periodo più teso della guerra fredda), in breve tempo Alien Dulles trasformò la C.I.A. in uno strumento dei gruppi imperialistici americani più aggressivi.
La C.I.A. si diede una struttura autonoma ed ebbe a disposizione mezzi di tale portata, da costituire quasi uno « Stato nello Stato ». Essa ha ramificato in ogni paese i propri agenti, svolgendo un'attività apertamente reazionaria, talvolta scavalcando perfino direttive e decisioni del governo americano per intervenire con iniziative proprie dovunque a suo avviso risulti necessario difendere gli interessi dell’imperialismo americano. Ha reclutato decine di migliaia di agenti, si serve di avventurieri di ogni specie e ha scatenato, sull'intero scac
L’ex direttore della C.I.A. Alien W. Dulles ^durante uno dei suoi ultimi viaggi in Italia (1964)
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Stato nello Stato, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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