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Il segmento testuale Stato di polizia è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 33Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 640

Brano: [...]la giustizia normale, che dovette sottostare alle imperscrutabili esigenze supreme della “difesa del Reich”; imperscrutabili anche perché già da molti anni la trasmissione delle decisioni politiche avveniva in forme personali e informali: era sufficiente che i membri de\Ventourage più vicini al Fuhrer (Bormann, Hess, Goering, Goebbels e Himmler) facessero riferimento alla “volontà” del Fuhrer per poter dare valore assoluto a queste decisioni. Lo Stato di polizia, la cui legittimità veniva basata in modo molto labile sulle ordinanze per i pieni poteri emanate dopo l'incendio del Reichstag nel febbraio

1933, si impose così definitivamente allo Stato di diritto e assunse una tale forza di penetrazione da comprendere la vita (privata e non) di milioni di persone.

Secondo le parole di Heydrich, « lo Stato di polizia delle SS doveva garantire la totale, permanente integrazione di tutti gli esseri umani nel Reich e quindi la relativa possibilità di sorvegliare la situazione di ogni singolo individuo ».

La "soluzione finale" ebraica

Non stupisce se, all’interno di questo sistema politico, non sia rinvenibile un documento o un momento preciso in cui venne deciso ai vertici di dare il via alla “soluzione finale” (v.) del problema ebraico. In tutta la storia del nazionalsocialismo e del Terzo Reich tale soluzione era comunque chiaramente implicita e prevedibile, anche se la sua realizzazione non seguì un[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 151

Brano: [...]autonomi sorti nel paese nelle prime settimane dopo la Liberazione e facendosi esecutore più ch*e rigoroso della politica anticomunista americana.

Nel dicembre 1946, dopo che la Conferenza di Mosca ebbe sancito

il fallimento del tentativo di mantenere indipendente e unita la Corea, Rhee costituì un fronte conservatore che mirava all’estromissione delle sinistre. Il 2.3.1947 egli venne eletto presidente di un governo separato de jure in uno Stato di polizia che affossò la riforma agraria e preparò le elezioni. Il 10.5.1948, in un clima violentemente anticomunista, queste sancirono la divisione definitiva della penisola. Con la Costituzione varata il 12.7. 1948 Rhee si attribuì poteri dittatoriali, dei quali potè servirsi per attuare durissimi provvedimenti repressivi. Alla protesta popolare rispose con interventi militari che provocarono decine di migliaia di morti, seguiti da centinaia di migliaia di arresti. Il 13.11.1948 decretò a Seul la legge marziale e,'nell’intento di fare dell’intera Corea un bastione anticomunista, iniziò a parlare di “[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 93

Brano: [...]e”, sosteneva però l'esigenza della lotta in Italia.

Le difficoltà che questi due gruppi dovettero affrontare furono enormi:

i comunisti, i quali avevano addirittura tentato l'impossìbile impresa di ricostituire clandestinamente la Confederazione Generale del Lavoro e che diffondevano alla Fiat il giornaletto clandestino Portolongone (così chiamato per la dura repressione che imperava in fabbrica), non tardarono a rendersi conto che in uno Stato di polizia quale era ormai dopo il 1925 il regime totalitario fascista, tali imprese erano pressoché impossibili. Occorreva un’organizzazione assai più capillare e clandestina, capace di mantenere i contatti senza esporsi con troppa facilità ai colpi dell'Owa (v.). Prima che la cappa del totalitarismo scendesse del tutto sull’Italia, la borghesia colta di Torino aveva tuttavia mostrato la sua diffusa ostilità al fascismo, in occasione del celebre episodio dei due “manifesti”: quello, cioè, degli intellettuali fascisti e l'altro, il “contromanifesto” promosso e redatto da Benedetto Croce, diffusi rispett[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Stato di polizia, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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