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Il segmento testuale Stati Uniti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 195Entità Multimediali , di cui in selezione 21 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 302

Brano: [...] (Ignazio Si Ione, il sei li ni, Col orni) e gruppi reazionari (« L’uomo qualunque » lancerà l’idea di « L’europeo qualunque»), si innestava la realtà di un’Europa distrutta, impossibilitata a prendere iniziative autonome.

« Una passeggera curiosità storica », fu definito il federalismo da A. J. Toynbee. E dopo che I’1.9.1946 Winston Churchill ebbe dichiarato a Zurigo che « ricostruire la famiglia europea significa creare un qualcosa come gli Stati Uniti d’Europa; ed il primo passo in questo senso sarà di costruire un Consiglio d’Europa », Gaetano Salvemini affermò: « W. Churchill desidera una cintura di protezione per le isole britanniche mercé la riorganizzazione di alcuni stati europei, satelliti del mondo anglosassone ».

Era avvertibile l’inizio di un processo involutivo dell’idea di federalismo europeo, non più come esigenza genuina di masse popolari, ma come arma camuffata di politica internazionale. I democristiani crearono le Nouvelles équipes internationales (A/.E./.) ; i socialisti, il Movimento socialista per gli Stati Uni

FE[...]

[...]a SOVRANITÀ NAZ'ONALE ILLIMITATA 0 pi epurazione di ur * nuova guerra a scadenza di quindici anni. Questo dilemma significa per noi e pei i nostri agli l’alternativa della vita e dei rigoglio delie possibilità d> u.nano sviluppo, o della miseria e della morte

L’esperienza della Società deile Nazion. potrà essere utile, ma ;n senso negativo: una Socretà delie Nazioni ia cui

ti d'Europa (M.S.E.U.E.)] i liberali, il Movimento liberale per gli Stati Uniti europei (M.L.E.U.). Era il momento in cui gli Stati Uniti d’America davano un totale appoggio a questa iniziativa che avevano addirittura ispirato, e che trovava come infaticabili propugnatori Adenauer, Schuman, De Gasperi. Restano emblematici di quel periodo i discorsi infuocati, la psicosi d'invasione dell’Europa da parte dell'Unione Sovietica, la profetizzata caduta di quella parte del mondo che, allora come adesso, era chiamato « libero ».

Dal federalismo all'atlantismo

Al fondo, erano ben rilevabili due filoni di interessi che condizionavano ogni scelta e ogni slogan di quella crociata federalista; di questo nome che ha subito tante strum[...]

[...]Schuman, Adenauer. Venne creato il Movimento europeo (M.E.) e, a livello governativo, ci si accordò per estendere a Italia, Norvegia, Svezia, Danimarca e Islanda il trattato militare già stipulato il 17.3.1938 a Bruxelles tra Francia, Gran Bretagna, Belgio, Lussemburgo e Olanda (v. Atlantico, Patto).

Puntualmente, sì ebbe una eco ben precisa: il ministro degli Esteri canadese dichiarò che, « in vista del risorgere del totalitarismo comunista, Stati Uniti d’America e Canada hanno bisogno dei paesi dell’Europa occidentale, come questi hanno bisogno di loro ».

L'11.6.1948 il Senato degli Stati Uniti approvò la risoluzione del senatore A. H. Vandenberg circa « il pericolo comunista », pronto in pochi anni « a fagocitare l’intero continente europeo ».

Nell'aprile 1949 si chiuse in Washington l'ultimo atto di questo dramma distorto, con l’approvazione dell’organizzazione del Trattato del Nord Atlantico: era sorta la N.A.T.O.. Il 5.5.1949 nacque il Consiglio d’Europa, nuovo organo che nasconde i legami di guerra fredda intessuti dai « grandi europeisti » con il governo statunitense.

Dalla C.E.C.A. alla C.E.D.

Il secondo motivo fondamentale, che diremmo più circoscritto al puro inter[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 740

Brano: Potsdam

velt e capovolgendo la sostanza stessa degli accordi di Yalta.

Il caso del Giappone

Se questa politica già si era espressa nel tentativo di limitare l’influenza sovietica nell’Europa orientale e di ottenere maggiore spazio all’interferenza angloamericana, ancora più insidiosa fu la sua esplicazione sul terreno estremoorientale.

Il 26.7.1945, perdurando la conferenza di Potsdam, Stati Uniti, Gran Bretagna e Cina emisero una dichiarazione contenente la definizione dei termini per la resa del Giappone:

« Il risultato della inutile e insensata resistenza della Germania — si diceva nella dichiarazione — di fronte alla forza dei popoli liberi del mondo insorti rappresenta un esempio estremamente chiaro per il popolo del Giappone. La forza che noi dirigiamo ora sul Giappone è incommensurabilmente più grande di quella che, impiegata contro la resistenza nazista, ha necessariamente devastato le campagne, l’industria e il modo di vita dell’intero popolo germanico. Il pieno dispiegamen[...]

[...]mpleta delle forze armate giapponesi e altrettanto inevitabilmente la completa devastazione del territorio metropolitano giapponese ».

Il significato di questa dichiarazione può essere compreso solo considerando due circostanze: anzitutto che tra i firmatari di essa non risultava l’Unione Sovietica, che avrebbe potuto figurarvi pur non essendo ancora in guerra con il Giappone; in secondo luogo, che nel frattempo la sicurezza di condotta degli Stati Uniti era stata accresciuta dal possesso della bomba atomica, che dava loro la ^ certezza di potere fare a meno dell’aiuto sovietico contro il Giappone.

In origine, secondo gli stessi progetti americani la dichiarazione sulla resa del Giappone avrebbe dovuto essere firmata anche dall’Unione Sovietica, per accrescerne il significato politico e la capacità di pressione; ma successivamente la diplomazia americana stimò più opportuno dissociare l’Unione Sovietica dalTiniziativa, essendo subentrata la possibilità di risolvere senza il suo apporto la guerra In Estremo Oriente. Inoltre si decise di acc[...]

[...]della stessa Germania non solo non si addivenne alla realizzazione unitaria delle stesse misure punitive (epurazione, smilitarizzazione, riduzione del potenziale industriale ecc.), ma ciascuna potenza diede a queste norme l’interpretazione che meglio si adattava alla propria politica. Ciò significò che allorquando (certamente già a partire dal discorso di Byrnes a Stoccarda del 6.9.1946) le potenze occidentali, sotto la pressione dominante degli Stati Uniti, intrapresero la rivalutazione del potenziale economico e militare tedesco in funzione antisovietica, lo svuotamento completo degli accordi di Potsdam diventava soltanto questione di tempo. La loro sorte non era affidata ad alcun formale impegno, ma alla concreta politica delle potenze e ai rapporti di forza che tra esse si instaurarono nel corso della « guerra fredda ».

La sopravvivenza di limitate clausole del meccanismo quadripartito di controllo per la Germania, ossia

in pratica il rispetto della situazione determinatasi a Berlino con la divisione in un settore controllato dall’unio[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 336

Brano: [...]elago, le cui isole principali sono Savaii e Upolu, dove trovasi la capitale Apia (33.000 ab.).

Sotto l’aspetto economico il paese è estremamente povero, dedito per la massima parte a un’agricoltura di sussistenza (banane, cocco, cacao, canna da zucchero).

Visitate nel 1722 dall’olandese J. Roggeveen, le isole Samoa furono successivamente esplorate dai francesi De Bougainville (1768) e La

Pérouse (1787). Contese durante il XIX secolo da Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania, nel 1899 le isole orientali vennero acquisite dagli Stati Uniti. Quelle occidentali, dopo circa quindici anni di controllo tedesco, nel 1914 furono occupate dalla Nuova Zelanda che, nel dopoguerra, ottenne su di esse il “mandato” dalla Società delle Nazioni.

Nel 1962 alle isole Samoa occidentali fu riconosciuta dalla Gran Bretagna l’indipendenza.

Le più piccole isole orientali dello stesso arcipelago sono, di fatto, una colonia americana: con una popolazione di 28.000 abitanti e una superficie di 197 kmq, sono rette da un governatore nominato dagli Stati Uniti e nel centro più importante (Pago Pago) è insediata una base navale americana.

F.Mo.
[...]

[...]i controllo tedesco, nel 1914 furono occupate dalla Nuova Zelanda che, nel dopoguerra, ottenne su di esse il “mandato” dalla Società delle Nazioni.

Nel 1962 alle isole Samoa occidentali fu riconosciuta dalla Gran Bretagna l’indipendenza.

Le più piccole isole orientali dello stesso arcipelago sono, di fatto, una colonia americana: con una popolazione di 28.000 abitanti e una superficie di 197 kmq, sono rette da un governatore nominato dagli Stati Uniti e nel centro più importante (Pago Pago) è insediata una base navale americana.

F.Mo.

Samorì, Alfredo

N. a Tredozio (Forlì) il 22.8.1905; ortolano.

Membro dell'organizzazione comunista clandestina attiva in Romagna nel 1930, fu arrestato e deferito al Tribunale speciale che, il 2.5.1931,

lo condannò a 6 anni di reclusione. Dopo 1*8.9.1943 partecipò alla Guerra di liberazione, nelle file della Brigata I.O.R.I. (comandata da Corbari) con compiti di collegamento.

San Benedetto dei Marsi

Comune di circa 3.700 abitanti in provincia dell’Aquila. Frazione di Pescina fino al 1945,[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 301

Brano: O.S.A,

nicana, Santa Lucia, Stati Uniti, Surinam, TrinidadTobago, Uruguay e Venezuela. Ne fanno parte tutti gli Stati del continente americano, tranne il Canada e Cuba che ne è stata esclusa nel 1962. Vi partecipano, in veste di « osservatori permanenti », i seguenti Stati: Austria, Belgio, Canada, Egitto, Francia, Germania, Giappone, Israele, Italia, Olanda, Portogallo e Spagna. Formalmente, scopo delI'O.S.A. è quello di « garantire la pace e la sicurezza del continente americano, risolvere i contrasti reciproci, assicurare la difesa comune, pervenire alla soluzione dei problemi politici, giuridici ed economici ».

Di fatto, è u[...]

[...]eare un sistema di sicurezza militare continentale.

Su questa base, nel settembre 1947 viene firmato a Rio de Janeiro il Trattato di Assistenza Reciproca [T.I.A.R.), inteso essenzialmente come alleanza per la difesa collettiva contro ogni aggressione esterna all'area (cioè contro l'U.R.S.S.) e quale modello per la successiva costituzione della N.A.T.O. (aprile 1949). Si consacra così il legame diretto tra le Forze Armate latinoamericane e gli Stati Uniti.

Nascita delI’O.S.A.

A questo punto le condizioni sono mature per la nascita di un orga

301



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 386

Brano: [...] dopo il 1945, con un governo provvisorio capeggiato dall’imperatore Bao Dai, decisione che ovviamente inasprì la situazione. La guerriglia si estese all’intero territorio e Ho Chi Minh lanciò un appello all’insurrezione generale contro i francesi per la liberazione del Vietnam.

L'intervento americano

Allorché si resero conto di non poter fronteggiare da soli la lotta del popolo vietnamita, nel 1950 i fran

cesi chiesero l’appoggio degli Stati Uniti, che inviarono forniture di armi. La guerra si protrasse fino al 6.5.1954, quando le forze popolari guidate dal generale Giap costrinsero alla capitolazione i francesi asserragliati nella fortezza di Dien Bien Phu (v.). La sconfitta costrinse il governo francese a cercare una soluzione negoziata al conflitto.

Nel corso della Conferenza di Ginevra (maggioluglio 1954), alla quale parteciparono Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Sovietica, fu riconosciuta l’indipendenza del Laos e della Cambogia. Per quanto riguardava invece il Vietnam, il 21 luglio le grandi potenze trovarono un accordo, in virtù del quale venivano accettate le diverse organizzazioni politiche vietnamite e si individuava nel 17° parallelo la linea di demarcazione tra il Nord e il Sud del paese. Nascevano così le due entità nazionali del Vietnam del Nord (con capitale ad Hanoi) e del Vietnam del Sud (con capitale a Saigon). I due governi vietnamiti erano guidati, rispettivamente, da Ho Chi Minh e da Bao Dai. Gli accordi di Ginevra contemplav[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 215

Brano: [...]ivo e sulla democrazia di base.

Se da un lato sono evidenti, sul pensiero di A. Olivetti, le influenze del New Deal, delle varie correnti del riformismo socialista e dello spiritualismo francese di Maritain e Mounier, va altresì osservato come sia soprattutto l’attività di razionalizzazione dell’organizzazione aziendale il punto di partenza per riflessioni che si ampliano dalla sfera produttiva a quella politicosociale. Avendo importato dagli Stati Uniti il modello del taylorismo e la prassi razionalizzatrice che rendeva completamente eterodeterminato e sempre più dequalificato il lavoro operaio, Olivetti fu capace di concepire alternative a tale modello (d’altra parte il. dibattito suH’organizzazione del lavoro era in quegli anni del tutto assente anche nelle riflessioni e nella prassi del movimento sindacale) ; egli tuttavia percepì la contraddizione tra efficientismo tecnocratico e coinvolgimento responsabile della forza lavoro.

L’esigenza di conciliare l'efficienza nella sfera della produzione e la qualità della vita di lavoro, è il pu[...]

[...]3) e sviluppatosi negli anni sino a jdiventare un gruppo multinazionale che opera oggi prevalentemente nel campo dell’informatica con circa 53.000 dipendenti in Italia e circa 25.000 dipendenti presso le proprie Consociate Estere. In Italia ha i principali stabilimenti nel Canavese e altri stabilimenti a Torino, Crema, Massa, Marcianise e Pozzuoli. AM'estero è presente con Consociate Commerciali in 30 Paesi ed ha stabilimenti in Spagna, Brasile, Stati Uniti, Messico.

DalJe origini al fascismo (190822)

Figlio di un modesto proprietario terriero e mediatore di terreni in Ivrea, Camillo Olivetti si laureò nel 1891 in ingegneria al Politecnico di Torino, discutendo la tesi di laurea con Galileo Ferraris. Egli fu, per un certo periodo, incline alla carriera universitaria e, come assistente, seguì G. Ferraris negli U.S.A., all’Università di Stanford. Tornato nel 1896 in Italia, stimolato dalle conoscenze acquisite nell’industria meccanica ed elettromeccanica americana, decise di intraprendere una attività di rappresentanza commerciale e, success[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 803

Brano: [...]brei, in modo da dimostrare che il liberalismo, la democrazia, le lotte operaie ecc. erano soltanto perfidi artifici usati dal giudaismo internazionale per arrivare rapidamente al potere. Ciò giustificava la repressione zarista. Nonostante la riconosciuta falsità dei « Protocolli » (già in Russia il Ministero degli interni zarista era stato costretto a rinunciarvi), negli anni Venti la fortuna del libello fu strepitosa in Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, Polonia, Italia e soprattutto in Germania, come supporto della propaganda antisovietica per dimostrare che la rivoluzione russa del 1917 era il risultato



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 209

Brano: [...]vi a 35.000 unità.

Sempre all’inizio degli anni Venti, Horthy dovette affrontare il problema dell’inflazione: se da un lato questa era servita ad abbassare i costi di produzione, riducendo fortemente il valore dei salari, e ad agevolare i proprietari mettendoli in grado di liberarsi facilmente dei vecchi debiti, dall’altro aveva stornato capitali dagli impieghi produttivi. Il ricorso a prestiti esteri, generosamente concessi da Gran Bretagna, Stati Uniti, Italia e Svizzera, permise ad Horthy di saldare i vecchi debiti, compresi quelli prebellici, di realizzare progetti di pubblica utilità (ospedali, strade, ecc.) e di incoraggiare i latifondisti a compiere investimenti. Ma poiché gli agrari preferirono impiegare le somme disponibili in consumi di lusso o in acquisto di altri terreni, i crediti concessi dall’estero furono di fatto utilizzati in modo improduttivo. Quando poi sopraggiunsero la crisi del 1929 e la caduta dei prezzi agricoli sul mercato mondiale, l’intero processo di ricostruzione dell’economia ungherese risultò compromesso, al pu[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 534

Brano: [...]ontro forza pubblica o fascisti in Italia, per sfuggire alle conseguenti rappresaglie emigrarono nella “patria del socialismo” fiduciosi di trovarvi sicuro asilo. Altri lavoratori, compresi diversi tecnici qualificati, alimentarono un flusso immigratorio partendo sia dall’ltalia, via via che il fascismo instaurava la sua dittatura e peggioravano le condizioni di vita, sia trasferendosi da altri paesi dove erano precedentemente emigrati (Francia, Stati Uniti ecc.). Tra gli immigrati erano anche numerosi marittimi che, facendo scalo nei porti del Mar Nero, abbandonavano le navi italiane per stabilirsi e lavorare nell’U.R.S.S.. Non si hanno dati esatti sulle dimensioni di questa emigrazione, ma si trattava di alcune centinaia di persone.

Scriverà Paolo Robotti (v.), giunto a Mosca nel 1931: « In tutta l'U.R.S.S., in quel tempo, gli emigrati italiani — famiglie comprese — erano circa duecentocinquanta. Poco più di un centinaio erano a Mosca, gli altri sparsi in Ucraina, in Crimea, a Gorki e, alcuni, nel Caucaso e in Siberia, dove lavoravano nelle[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 590

Brano: [...]ica di Weimar e il nazionalsocialismo (v.) determinarono una svolta nel quadro politico europeo: la Germania nazista contribuì a far fallire tutte le iniziative di disarmo promosse dalla Società delle Nazioni (v.) e accelerò la produzione di armamenti, espandendo al tempo stesso la propria influenza economicofinanziaria in direzione del Sudest europeo.

Un processo per certi versi simile maturò in Asia: insoddisfatto degli equilibri imposti da Stati Uniti e Gran Bretagna in quel continente, il Giappone si accinse a creare le condizioni per modificarli: avviò una grande produzione di navi e, visto che le potenze occidentali cercavano di bloccare con misure protezionistiche la sua espansione commerciale, si gettò in una azione di conquista militare. Nel 193132 i giapponesi invasero la Manciuria e vi instaurarono la statofantoccio del Manciukuò senza che le potenze occidentali praticamente reagissero. Incoraggiata dalla passività e dall’impotenza dimostrate dalla Società delle Nazioni, nel 1935 l’Italia fa

scista aggredì l’Etiopia (v.) per far[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Stati Uniti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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